Roma – Per l’inizio del nuovo anno scolastico c’è ancora tempo, le regioni più celeri partiranno solo il 12 settembre, ma una parte dei sindacati, personale precario e studenti hanno già la testa rivolta al dopo l’estate: le circa 67mila assunzioni accordate dal Mef e sottoscritte all’Aran da tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto (Cisl, Uil, Snals e Gilda) non hanno cancellato il malcontento per la gestione di un settore, quello dell’istruzione, su cui il governo attraverso le ultime manovre economiche continua ad applicare tagli alle risorse ed agli organici.
Tra i più critici contro l’operato del governo ci sono ancora una volta i sindacati di base: è di queste ore l’annuncio fatto da Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas, della proclamazione dello sciopero del comparto scuola per il 7 ottobre, contro quella che definisce, riferendosi alla legge finanziaria approvata alcuni giorni fa, “una controriforma minimalista che smantella la qualità del sistema formativo italiano a vantaggio dei diplomifici privati”. (altro…)