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Posts Tagged ‘cronaca’

Roma – Per l’inizio del nuovo anno scolastico c’è ancora tempo, le regioni più celeri partiranno solo il 12 settembre, ma una parte dei sindacati, personale precario e studenti hanno già la testa rivolta al dopo l’estate: le circa 67mila assunzioni accordate dal Mef e sottoscritte all’Aran da tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto (Cisl, Uil, Snals e Gilda) non hanno cancellato il malcontento per la gestione di un settore, quello dell’istruzione, su cui il governo attraverso le ultime manovre economiche continua ad applicare tagli alle risorse ed agli organici.

Tra i più critici contro l’operato del governo ci sono ancora una volta i sindacati di base: è di queste ore l’annuncio fatto da Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas, della proclamazione dello sciopero del comparto scuola per il 7 ottobre, contro quella che definisce, riferendosi alla legge finanziaria approvata alcuni giorni fa, “una controriforma minimalista che smantella la qualità del sistema formativo italiano a vantaggio dei diplomifici privati”. (altro…)

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Il pazzesco pestaggio dei due carabinieri in Toscana innesca l’inevitabile, angoscioso dibattito sulle “responsabilità degli adulti”. Genitori sconvolti, autorità sbigottite, e chiunque abbia un figlio di quell’ età che si chiede quanto lo conosce, e se davvero lo conosce. Tutto dolorosamente giusto, ma forse manca, e manca da troppo tempo, anche un bel dibattito sulle responsabilità dei ragazzi. La responsabilità è un peso dell’individuo: di ogni singolo individuo. Ambiente, società, educazione, modelli di comportamento hanno il loro peso, ma a guidare i pensieri, la testa, le mani è ciascun essere urnano. Né la migliore società né il miglior genitore né la migliore scuola possono governare fino in fondo le azioni di un ragazzo e determinarne il destino. (altro…)

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A nome dell’associazione Qualcuno Fermi la Cronaca Nera, della quale sono presidente e unico iscritto, mi dichiaro entusiasta dell’esilarante incidente nel quale è incorso il Tg5, mandando in onda in pompa magna la perizia grafologica di una falsa cartolina scritta dal computer di Chi l’ha visto? e attribuita al celebre “papà delle gemelline” (nome d’arte). Siamo alla messa in scena (in tervento della grafologa) su una messa in scena (falsa cartolina) di una messa in scena (la cartolina vera spedita dal probabile assassino a infanticidio avvenuto). Solo quest’ultima, che fortunatamente è nelle mani degli inquirenti e non di una redazione televisiva, appartiene all’inevitabile tragedia della realtà. (altro…)

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Introdurre a Palazzo Madama un premio di maggioranza su base nazionale anziché regionale. E’ la trovata per arginare l’influenza del Terzo polo. Alla Camera invece si punta a ridisegnare i collegi. L’obiettivo è superare il porcellum entro settembre

La “porcata due” sta per essere servita, giusto dopo Pasqua. Ed è qualcosa che supera davvero le peggiori previsioni. La maggioranza fa le cose sul serio. E vuole cambiare la legge elettorale non solo blindando il Senato per evitare che il Terzo Polo diventi dirimente in caso di una vittoria non clamorosa della banda Berlusconi, ma anche ridisegnando i collegi elettorali della Camera per fare in modo di favorire l’elezione di deputati di area con meno voti e avere maggiore controllo delle liste. (altro…)

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7 – Ho visto una bella inchiesta televisiva sull’Aquila. A Forum. C’era una terremotata che diceva finalmente la verità: grazie al nostro Presidente, Silvione l’Aquilano, tutti i residenti hanno le case coi giardini e i garage. E tutti i commercianti del centro storico hanno riaperto i negozi. Tutti tranne lei, questa meravigliosa donna del fare, per colpa del suo ex marito che non le dà i soldi. C’era anche lui in studio e vedessi che tipo. Un impiegato statale: pigro, parassita, disfattista. Insomma, il classico cumunista.
Che dici? La signora non era una terremotata, il marito non era suo marito e il centro storico dell’Aquila è ancora un cumulo di macerie? Ma questo è un problema tuo, che vivi nella realtà. Noi sul pianeta Forum ce la spassiamo alla grande. La nostra unica emergenza è fronteggiare un’invasione di miliardari che vogliono costruire dei campi da golf a Lampedusa. Il problema è serio: non ci sono abbastanza palline per tutti. Di palle sì, in abbondanza. (altro…)

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La manifestazione organizzata a Milano per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Gli interventi di Gustavo Zagrebelsky e Umberto Eco, Susanna Camusso, Paul Ginsborg, Oscar Luigi Scalfaro. E quello di un ragazzino di 13 anni: “Mi pongo un sacco di domande. Spero che con un nuovo governo ci siano più risposte”.

MILANO – Un ragazzino di tredici anni e quattro perché. I riccioli neri e il piglio dell’oratore indignato, condivide il palco con Gustavo Zagrebelsky e Umberto Eco, Roberto Saviano e Susanna Camusso e Gad Lerner e le sorelle Biagi. Dice a chi lo ascolta che “comincio a interessarmi di politica e mi pongo un sacco di domande. Spero che con un nuovo governo ci siano più risposte”. Conquista l’applauso del pubblico e in fondo dà il senso della giornata. Perché è anche per i ragazzini di oggi, che saranno adulti domani, che in diecimila si sono ritrovati al PalaSharp di Milano. Per partecipare alla manifestazione “Dimettiti”, organizzata da Libertà & Giustizia 1 contro “l’imbarbarimento prodotto dalla politica e dalla cultura di Berlusconi e per gridare basta allo smantellamento dello Stato”. Niente bandiere di partito né inni né simboli. Qualche tricolore, cartelli self-made, la faccia del premier ritagliata da un giornale e le scritte col pennarello. Senso d’appartenenza, sì, ma a quella parte d’Italia che non ne può più. E vuole chiudere una pagina nera salvando la dignità del Paese. (altro…)

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Ho ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza, mi è stata conferita dall’Università di Genova; è stata una giornata per me indimenticabile. Credevo fosse fondamentale impostare la lezione, che viene chiesta ad ogni laureato, partendo proprio dall’importanza che il racconto della realtà ha nell’affermazione del diritto.

Soprattutto quando il racconto descrive i poteri criminali. Senza racconto non esiste diritto. Proprio per questo ho voluto dedicare la laurea honoris causa ai magistrati Boccassini, Forno e Sangermano del pool di Milano. Marina Berlusconi dichiara che le fa orrore che parlando di diritto si difenda un magistrato. Così facendo avrei rinnegato ciò per cui ho sempre proclamato di battermi. Così dice, ma forse Marina Berlusconi non conosce la storia della lotta alle mafie, perché difendere magistrati che da anni espongono loro stessi nel contrasto all’imprenditoria criminale del narcotraffico non vuol dire affatto rinnegare. Non c’è contraddizione nel dedicare una laurea in Giurisprudenza a chi attraverso il diritto cerca di trovare spiegazioni a ciò che sta accadendo nel nostro Paese. Mi avrebbe fatto piacere ascoltare nelle parole di un editore l’espressione “orrore” non verso di me, per una dedica di una laurea in Legge fatta ai magistrati. Mi avrebbe fatto piacere che la parola “orrore” fosse stata spesa per tutti quegli episodi di corruzione e di criminalità che da anni avvengono in questo paese, dalla strage di Castelvolturno sino alla conquista della ‘ndrine di molti affari in Lombardia. Ma verso questi episodi è stato scelto invece il silenzio. (altro…)

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Così è scritto sul necrologio di Adriano Alloni.

repubblica.it

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Una mamma: l’infelicità? È non poter pensare al domani

 Una mamma milanese riflette sul futuro della figlia nel giorno del trentesimo compleanno. Ripensa al giorno della nascita e ai presagi di un avvenire felice. E si interroga su un presente che sconforta. È una lettera sul futuro senza certezze dei giovani. La lettera di una «mamma arrabbiata».

Caro direttore,
ieri mia figlia ha compiuto trent’anni. Da diversi anni lavora nella stessa azienda con contratti «a progetto». Subito dopo la sua nascita, in una gelida notte di luna piena, da un finestrone del reparto maternità dell’allora già vetusto ospedale Principessa Jolanda di Milano (oggi non c’è più) ho potuto ammirare la cupola di Santa Maria delle Grazie del Bramante incorniciata da un cielo terso, luminoso e azzurro che sembrava finto, nel quale, a far da contrappunto alla luna, brillava una stella solitaria. Uno scenario di rara bellezza che mi era sembrato un ottimo auspicio per la mia bambina.
Oggi sono una madre molto arrabbiata. Non è mia figlia che mi ha deluso. E non è di lei che voglio parlare, ma dell’indifferenza di chi assiste senza scomporsi al dramma della sua generazione. Alla sua età io avevo già fatto molti sacrifici, ma avevo prospettive concrete di crescita professionale e di fare progetti per la vita. Per mia figlia e la grande maggioranza dei suoi coetanei i sacrifici non bastano: con questi giovani la realtà è stata, ed è, avara di occasioni e ladra di sogni. Possono anche dimostrare di valere, ma non hanno la libertà di inventarsi il futuro.

Abbiamo perso il valore del lavoro, la sua dignità, il suo ruolo nella crescita individuale e nella società. Non siamo stati capaci di difendere il futuro dei nostri figli. Abbiamo creduto che bastasse aver conquistato certi diritti per avere la certezza che sarebbero durati all’infinito. Complice un diffuso benessere, amplificato in principio dal «riflusso» degli anni Ottanta, abbiamo un po’ dormito sugli allori. Noi, che abbiamo potuto realizzarci grazie al lavoro, li abbiamo cresciuti nella certezza che il loro futuro sarebbe stato migliore. (altro…)

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Sono una signora antica, ho 78 anni e una mattina di tre mesi fa, circa, sono caduta nel bel mezzo di una centrale piazza di Torino affollata di gente. Non era ancora tempo di ferie, non era ancora esploso il caldo tropicale, e numerose persone passeggiavano beatamente. Bene. Sono caduta, non mi riusciva di alzarmi e tutti i passanti tiravano diritto, belli, bianchi, di razza caucasica (ma forse non lo sanno) giravano la testa da un’altra parte e certo Cota non era lì. Perché aiutare un anziano caduto è foriero di seccature: e se poi occorre chiamare un’ambulanza? e se occorre accompagnare lo sventurato al pronto soccorso? Sapete chi mi ha soccorsa? Due extracomunitari, barboni, quelli che dormono sulle panchine sotto i cartoni, i quali sono accorsi con premura e tenerezza, cercavano anche di ripulirmi chiedendomi scusa se dovevano toccarmi. Hanno rifiutato la piccola mancia dicendo: «No, Mama, cuore». Ho ricevuto una bella lezione di altruismo e umanità. Questa lettera è il mio ringraziamento per esserci, anche se è possibile non abbiano il permesso di soggiorno. D’altra parte sono i soli a cedermi il posto sul tram; altro che i nostri giovani virgulti educati al loro solo ed esclusivo benessere! Dalla caduta ho riportato una frattura al piede, ma questa è un’altra storia.
Enrica Della Piana

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“Una donna di 43 anni, madre di due figli, Sakineh Mohammadi-Ashtiani, rischia nella Repubblica Islamica dell’Iran l’esecuzione per lapidazione (dopo aver ricevuto come “punizione” pubblica, e in presenza di uno dei suoi figli, a titolo di “esempio”, 99 colpi di frusta)”.
“I suoi crimini agli occhi delle autorità politico-religiose di questo paese? L’adulterio, che non è un crimine né un delitto. Ma, soprattutto, la presunta complicità in un omicidio che è stata costretta a confessare, talmente costretta che ha poi subito ritrattato”.
“Cosa bisogna pensare di questi metodi diretti a estorcere pretese verità? Noi, firmatari di questo testo, facciamo appello dunque alle autorità iraniane perchè mettano fine a questo tipo di procedure, oltre che a queste punizioni inique e barbare.
Ci uniamo a tutte le iniziative già intraprese dalle organizzazioni di difesa dei diritti dell’uomo, quali Human
Rights Watch e Amnesty International, a favore della signora Sakineh Mohammadi-Ashtiani”.
“Per il rispetto della dignità e della libertà di tutte le donne iraniane”.

La Farnesina si sta impegnando per vie diplomatiche con il governo iraniano.  La fotografia della donna iraniana condannata alla lapidazione è esposta da oggi sulla facciata di Palazzo Vecchio.

Sono oltre 40.000 le firme raccolte nel giro di tre giorni dai lettori di Repubblica per chiedere al governo iraniano di non eseguire la condanna a morte per lapidazione nei confronti di Sakineh Mohammadi-Ashtiani. E si moltiplicano soprattutto in Italia e in Francia le iniziative a favore della donna di 43 anni, madre di due figli. (altro…)

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Quante case a Montecarlo si comprano con 165 milioni? Anche se il valore degli immobili nel principato è in costante aumento qualcuna ce ne viene… 165 milioni, euro più euro meno, sono i soldi risparmiati dalla Mondadori grazie ad un emendamento inserito nella finanziaria 2010 e passato in parlamento il 7 luglio. Un altro colpo da maestro! 165 milioni risparmiati dalla “famiglia”, 165 milioni in meno di entrate nelle finanze dello Stato!

La Mondadori ha accantonato poco più di 8,6 milioni di euro, cioè il 5% dei 173 che avrebbe dovuto al Fisco (al netto di sanzioni e interessi), in attesa di considerare perfezionato il versamento al Fisco in base alle ultime integrazioni al decreto effettuate in Parlamento. E le integrazioni arrivano puntuali, alla Camera, il 7 luglio: nella manovra 2011 il relatore Antonio Azzolini inserisce l’emendamento finale:

“L’avvenuto pagamento estingue il giudizio a seguito dell’attestazione degli uffici dell’Amministrazione Finanziaria comprovanti la regolarità dell’istanza e il pagamento integrale di quanto dovuto”. 

Ci siamo: ora il “delitto” è davvero perfetto.

La Mondadori può pagare pochi spiccioli, e chiudere in gloria e per sempre la guerra con l’Erario, che a sua volta gliene da atto rilasciandogli regolare “quietanza”.

Fonte Articolo

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