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Posts Tagged ‘dirigenti’

PANella pubblica amministrazione ci sono 48.000 dirigenti che incassano 800 milioni l’anno solo di premio di risultato. L’abolizione dei consigli provinciali invece ha fatto risparmiare allo stato soltanto 110 milioni di euro. Oggi la maggior parte delle province sono in situazione di predissesto finanziario e non riescono a garantire i servizi essenziali per la gestione delle strade, delle scuole e dell’ambiente, ma il ministro Delrio ai nostri microfoni afferma che le risorse basteranno. Con l’abolizione dei consigli provinciali sono i sindaci dei comuni che, senza alcun compenso, devono gestire le nuove province. La legge ha previsto anche il riordino delle funzioni, ma le regioni che dovevano riprendersi turismo, cultura, sport, sviluppo economico, formazione, centri per l’impiego, servizi sociali e protezione civile, hanno deciso di lasciarli alle province.

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I numeri

Nella legge sulla Pubblica amministrazione licenziabilità e limiti alle retribuzioni. Sprint finale per il via libera al Senato.

ROMA Il tema è delicato. Un anno fa, in una delle prime bozze del de­creto con i tagli di spesa necessari a finanziare il bonus da 80 euro, era spuntata una norma che aveva fatto gelare il sangue a molti diri­genti della Pa. Accanto al tetto dei 240 mila euro massimi di stipen­dio consentiti a chiunque avesse un rapporto di lavoro o di consu­lenza con il pubblico, erano spun­tati dei limiti anche agli stipendi dei dirigenti di rango meno elevato. Un tetto di 185 mila euro a quel­li di prima fascia e di circa 110 mila per tutti gli altri. Non se ne era fat­to poi nulla. (altro…)

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La retata di ultras della Lazio a Varsavia viene giudicata con serena rassegnazione dalla nostra ambasciata, che segue la vicenda nella convinzione che «la Polonia è un paese civile», e cerca di assistere come può gli italiani fermati dopo gli scontri con la polizia; non così il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, secondo il quale «non avevano fatto niente di male, erano a Varsavia per vedere una partita di calcio». I coltelli e le asce al seguito dei vivaci supporter erano, evidentemente, oggetti d’uso personale: chi di noi, quando va all’estero, non completa la sua borsa di viaggio con un’ascia? Le dichiarazioni di Tare sono la miliardesima conferma della impossibilità congenita di risolvere la questione del tifo violento in Italia. (altro…)

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C’è il rischio che il nuovo anno scolastico sia particolarmente rovinoso per la nostra scuola. Certamente perché i tagli al personale degli ultimi anni e le difficoltà finanziarie delle scuole non sono fattori che favoriscono non dico l’innovazione, ma almeno la necessaria regolarità nella gestione delle scuole. Certamente perché l’opacità dell’azione ministeriale – nell’accompagnamento dei processi di riordino in atto – non lascia presagire niente di buono; c’è anzi il rischio che la demotivazione e il disinteresse crescano ulteriormente.

Ma quest’anno c’è una ragione in più.
La manovra finanziaria dello scorso luglio ha infatti cancellato la deroga, per scuole con più sedi, al numero di classi (da 32 a 40) necessario per la concessione dell’esonero o del semiesonero del docente collaboratore del Dirigente. Pertanto le scuole che non raggiungono il limite previsto di 40 classi, quale che sia la loro situazione (sezioni staccate, sezioni associate, corsi serali), non potranno più fruire del semiesonero; e quelle che non avranno raggiunto il limite delle 55 classi non potranno godere dell’esonero. (Precedentemente, rispetto all’esonero, era prevista la deroga per le scuole con più sedi e con un numero di classi tra 44 e 55). (altro…)

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A settembre più di 4 mila scuole con dirigenti a metà tempo.
Lo segnalano i sindacati dell’area V che chiedono al Ministero di autorizzare il mantenimento in servizio di tutti i dirigenti scolastici con più di 65 anni che hanno chiesto di rimanere ancora al lavoro.
Sono più di 400 i dirigenti scolastici con 65 anni di età che hanno chiesto di rimanere in servizio per altri due anni e ai quali il Ministero non ha ancora dato una risposta.
Anzi, ad essere precisi, il Miur ha scritto già da tempo alle diverse direzioni regionali per comunicare il numero complessivo dei dirigenti ai quali si potrà rinnovare il contratto; il fatto è che tale numero è di gran lunga inferiore alle richieste e gli stessi USR hanno difficoltà a darsi un criterio per l’accoglimento delle domande. (altro…)

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