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Posts Tagged ‘diritti’

bagnasco-figliDice Bagnasco che quello dei figli non è un diritto (rivendicato dalle migliaia e migliaia di persone che sabato sono scese in piazza per il DDL Cirinnà).
Che i figli devono avere delle certezze, un padre e una madre ..
Ma oggi viviamo in un mondo dove una dopo l’altra crollano le certezze: quelle del lavoro, per esempio.
I 1700 dipendenti dell’Ilva hanno occupato l’azienda per i timori legati al nuovo piano industriale. Perché va bene la sicurezza del padre e della madre, ma c’è anche la sicurezza di un posto di lavoro, di uno stipendio dignitoso. (altro…)

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FQIn questi giorni, molti blog e pagine facebook stanno ricevendo ulteriori diffide dal Fatto Quotidiano per la pubblicazione degli articoli cartacei. In attesa di approfondimenti, i loro articoli saranno momentaneamente sospesi.

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Landini-Renzi

LA “COALIZIONE SOCIALE” VARATA DAL SEGRETARIO FIOM PRENDE FORMA GIÀ IN PIAZZA IL 28. AD APRILE È PREVISTA ANCHE UNA “LEOPOLDA” ROSSA.

Cosa sarà davvero la “coalizione sociale” di Maurizio Landini si capirà un po’ alla volta. Quello che è chiaro da ieri, giorno in cui il segretario della Fiom ha riunito alcune decine di associazioni, strutture sociali, singole persone in una sede Fiom assediata dai giornalisti, è che la Coalizione è stata avviata e che ha un avversario molto preciso: il governo Renzi e le politiche europee di cui è portatore.   “NOI NON ACCETTEREMO il terreno che ci è imposto da altri”, ha precisato il leader sindacale nelle conclusioni. “Vogliono decidere come siamo vestiti, quali mutande portiamo, che calzini indossiamo. È il modo migliore per evitare che nasca la coalizione sociale”. Il riferimento è al Corriere della Sera che ha parlato di un “progetto Podemos”, un modo per alludere “a un perimetro ristretto e poi depotenziarlo”. (altro…)

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NardiSONO MENO PAGATE DEGLI UOMINI (-41%), NON POSSONO FARE CARRIERA, FATICANO AD ACCEDERE AI RUOLI DI COMANDO, HANNO PERSO PERFINO IL MINISTERO DELLE PARI OPPORTUNITÀ. PERÒ HANNO UN GIORNO ALL’ANNO, UNO SOLO, TUTTO PER LORO. LE DONNE DEL “FATTO” SPIEGANO PERCHÉ QUELLA DATA NON BASTA. CARE LETTRICI, SCRIVETECI CHE COSA VI AUGURATE PER UNA FESTA DIVERSA.

Ci sono due fatti storici che nell’immaginario collettivo sono legati alle celebrazioni per la Festa della donna: il rogo della fabbrica Cotton a New York dove nel 1908 persero la vita 62 operaie e quando in Russia, nel 1917, le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla “rivoluzione russa di febbraio” che ispirò la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste dell’8 marzo. Abbiamo chiesto ad alcune firme e amiche del Fatto Quotidiano di raccontarci se domani festeggeranno. (altro…)

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Amnesty

Non è un Paese per migranti, rifugiati e rom, la tortura non è reato e non applica i trattati.

Oggi Amnesty International ha presentato il suo Rapporto 2014-2015 che definisce «Vergognosa e inefficace la risposta globale alle atrocità degli Stati e dei gruppi armati» e dal quale emerge che il 2014 è stato « un anno devastante per coloro che cercavano di difendere i diritti umani e per quanti si sono trovati intrappolati nella sofferenza delle zone di guerra. I governi a parole sostengono l’importanza di proteggere i civili ma i politici di tutto il mondo hanno miseramente fallito nel compito di tutelare coloro che più avevano più bisogno d’aiuto». (altro…)

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In un’intervista a Federico Fubini di ‘Repubblica’, l’economista renziano Yoram Gutgeld anticipa la fase due: «Per ora non potevamo, ma l’anno prossimo vogliamo affrontare una legge di rappresentanza sindacale che permetta alle aziende di facilitare i negoziati di secondo livello. È fondamentale che un’azienda in crescita possa offrire di più ai suoi lavoratori». E – chiede Fubini – che una in crisi possa offrire di meno? «Anche, se serve a evitare i licenziamenti», risponde Gutgeld.

Et voila: questo accade, quando si gioca solo in difesa, quindi si prendono gol. Appena ne ha segnato uno, la squadra avversaria vuole farne subito un altro. Sicché, ottenuto il licenziamento facile, si parte verso lo svuotamento dei contratti nazionali: agli imprenditori più furbetti o avidi – non pochi, purtroppo, in Italia – non costerà fatica dirottare liquidità in qualche altra azienda o semplicemente altrove, piangere miseria e ottenere stipendi più bassi. (altro…)

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Sei arrivato in ritardo oggi, arriverai in ritardo anche domani?
Potresti essere licenziato.
Sarebbe un provvedimento disciplinare eccessivo, che una volta costringeva l’azienda al reintegro.
Da oggi no.
Giusto per dirne una, delle tante. Hai scritto qualcosa su facebook? Hai partecipato ad un’assemblea? Hai rotto le scatole al capo? Hai pure alzato la voce quando ha chiesto l’ennesimo straordinario all’ultimo momento …
Tutti possibili licenziamenti discriminatori che verranno camuffati da licenziamenti economici. Qualche mensilità e ti sei liberato del rompiscatole.

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NEL Preambolo alla Carta dei diritti fondamentali si afferma che l’Unione europea «pone la persona al centro della sua azione». Parlando di “persona”, non si è evocata una astrazione. Al contrario. Con quella parola ci si voleva allontanare proprio dalle astrazioni, consegnate a termini come soggetto o individuo, e si intendeva dare rilievo alla vita materiale, alle condizioni concrete dell’esistere, ad un “costituzionalismo dei bisogni” fondato sull’inviolabile dignità di tutti e ciascuno.
Ma nel Mediterraneo ormai quasi ogni giorno muoiono centinaia di persone che all’Europa guardano con speranza, fuggendo dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla miseria. I numeri impressionano, ma non sollecitano l’adempimento della promessa scritta nel Preambolo della Carta dei diritti, della quale Juncker ha parlato come di un riferimento obbligato per l’attività dell’Unione europea.

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CON una decisione saggia e rigorosa il Tribunale per i minorenni di Roma ha concesso l’adozione di una bambina da parte di una donna convivente con la madre biologica. Le ragioni di questa decisione sono indicate nitidamente nella sentenza, dove si sottolinea che «la legge italiana consente al convivente del genitore di un minore di adottare quest’ultimo a prescindere dall’orientamento sessuale dei conviventi. Una diversa interpretazione della norma sarebbe non solo contraria al dato letterale, alla ratio legis e ai principi costituzionali, ma anche ai diritti fondamentali garantiti dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo». Si può ben dire che si tratta di una decisione storica, nella quale tuttavia non si può cogliere alcuna forzatura o “supplenza”
giudiziaria.

LE PAROLE appena ricordate mettono in evidenza come la via scelta dal Tribunale fosse l’unica percorribile, se si vuol rispettare quella soggezione del giudice alla legge di cui la Costituzione parla all’articolo 101. Da tempo, infatti, la legge italiana e sentenze nazionali e internazionali hanno indicato con chiarezza quali siano i criteri da seguire perché, in una materia così delicata, possano essere garantiti i diritti fondamentali delle persone, in primo
luogo quelli dei minori. (altro…)

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Berlusconi

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Save Meriam

Annullata la condanna a morte per apostasia. Lo ha annunciato l’avvocato della ragazza parlando con la Bbc dopo che i media locali avevano dato notizia dell’imminente rilascio.

Meriam Yehya Ibrahim, la donna cristiana condannata a morte per apostasia il 15 maggio scorso, «è stata liberata e ora è sulla strada di casa». Lo ha annunciato il suo avvocato, Elshareef Ali, parlando con la Bbc dopo che i media locali avevano dato notizia dell’imminente rilascio. La misura è stata decisa da un tribunale d’appello di Khartoum, che ha annullato la sentenza di condanna a morte. «Siamo felicissimi – ha detto Ali – e stiamo andando da lei». (altro…)

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TRISTE vedere il maggiore sindacato italiano lacerato da feroci lotte intestine che si trascineranno presumibilmente fino al congresso ai primi di maggio, con ricorsi a organismi dai nomi lontani dal mondo che produce (Commissione Statuto, Commissione Politica congressuale).

Il tutto proprio mentre al di fuori di Corso Italia 25 si assiste allo smantellamento del nostro tessuto industriale.
Triste perché avremmo bisogno di un sindacato in grado di reagire rapidamente alla fuga (o paventata fuga) delle poche grandi imprese che sono rimaste sul nostro territorio, in grado di prendere impegni cogenti con le multinazionali e di esercitare la necessaria pressione sul governo perché non assista imbelle a questa fuga. (altro…)

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IL MODELLO DEGLI SVEDESI SEGUE QUELLO INAUGURATO DA MARCHIONNE A POMIGLIANO: MENO SOLDI, PIÙ LAVORO. ALTRIMENTI SI VA ALL’E STERO.

In principio fu Marchionne. Il primo a importare in Italia quello che i sindacati chiamano “ricatto” è stato il piano “Fabbrica Italia” a Pomigliano. “Se non accettate la riduzione delle pause, l’aumento degli straordinari o le sanzioni per chi sciopera contro gli accordi la produzione della Panda rimane in Polonia”. I sindacati hanno accettato e la Panda è arrivata in Campania. Sul piano concreto, quando si allunga l’orario o si è costretti a fare settimane intere di cassa integrazione, il reddito si riduce lo stesso. Ma nemmeno con “Fabbrica Italia” si era arrivati alla proposta drastica della Electrolux: taglio del salario altrimenti ce ne andiamo in Polonia. (altro…)

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ValliniUnioni civili, Marino ostaggio del Vaticano?.

E al volo, pure: domenica il cardinale Agostino Vallini lancia l’anatema contro le unioni civili nella capitale, lunedì mattina i capigruppo decidono di rinviare la discussione in aula «a data da destinarsi» per dare spazio ad altre «priorità». 

Sui giornali di oggi ne trovate pochissima o nessuna traccia – incluse le pagine romane – ma quello che è accaduto rende perfettamente l’idea di una politica ancora inginocchiata ai voleri della Chiesa Cattolica. Pd compreso: solo Movimento 5 Stelle, Sel e Radicali si sono espressi contro il rinvio.  (altro…)

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L’idea che ci debba essere un privilegio paterno, almeno nella continuità del cognome, continua a prevalere tra i nostri legislatori. Il disegno di legge sul cognome che può essere attribuito ai figli approvato dal Consiglio dei ministri sembra partire con il piede sbagliato, rischiando così di incorrere di nuovo nella censura della Corte di Strasburgo. Secondo le notizie di agenzia, il disegno di legge prevede che il figlio «assume il cognome del padre ovvero, in caso di accordo tra i genitori risultante dalla dichiarazione di nascita, quello della madre o quello di entrambi i genitori». Questa formulazione ancora una volta privilegia il cognome paterno, che verrebbe attribuito di default, mentre per attribuire il cognome materno o quello di entrambi i genitori occorrerebbe una esplicita richiesta e dichiarazione di consenso. (altro…)

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Renziani contro Saccomanni, poi il Pd corregge. Letta: “Cambio di passo del governo”
Lo scontro.

ROMA— Fibrillazioni ormai all’ordine del giorno in maggioranza, con Enrico Letta impegnato nelle consultazioni informali per scrivere entro il 20 gennaio “Impegno 2014”, il patto di governo con il quale vorrebbe blindare l’esecutivo e dargli quello spirito riformista vitale per far bene nei prossimi 12 mesi. Ieri è stato l’ex vicesindaco di Renzi, Dario Nardella, a scombussolare la maggioranza. Alla domanda se Saccomanni si debba dimettere dopo il caos sulla scuola, il democratico ha risposto: «Come regola generale penso che il ministero dell’Economia vada guidato da un politico, l’esperienza dei tecnici non ha funzionato bene». (altro…)

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Prima il sostegno alla famiglia e poi eventualmente, si può discutere dei diritti degli omosessuali a veder riconosciuti i propri legami di coppia e le proprie famiglie. È ormai un riflesso condizionato. Ogni volta che si parla del diritto al riconoscimento sociale e giuridico delle coppie omosessuali, chi è contrario evoca una gerarchia di priorità, quando non di mutua esclusione, tra i “diritti della famiglia” e quelli delle coppie omosessuali e delle loro famiglie, senza, peraltro, chiarire dove starebbe la contrapposizione tra l’una e l’altra cosa e perché riconoscere le coppie omosessuali indebolirebbe la possibilità di fornire sostegni alle famiglie. (altro…)

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Natangelo

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I vicini di casaCOSÌ FAN GLI ALTRI.

Dalla Francia dei Pacs alla Spagna dove i matrimoni gay sono legali da otto anni. È l’Europa dei diritti, quelli che in Italia sono ancora un miraggio. Lontanissimo, anche guardando le norme “conquistate” negli Stati Uniti.
FRANCIA
È il paese dei Pacs, patti civili di solidarietà, istituiti con una legge del 1999. Il patto è un contratto che regola la convivenza tra due persone, anche dello stesso sesso. Prevede molte tutele: dai giorni di congedo dal lavoro in caso di malattia o morte del convivente, alla pensione di reversibilità e al diritto di lasciare eredità al partner. I conviventi devono impegnarsi a una vita in comune e garantirsi reciproco aiuto materiale. Il patto non dà diritto all’adozione, possibile invece per i single. La legge francese regola anche la convivenza, ma con diritti molto più limitati rispetto ai Pacs. (altro…)

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Ceccato

CON GLI ANNI DUEMILA SEMBRAVA APRIRSI UNA NUOVA STAGIONE DI LIBERAZIONE MA SU DIVORZIO, FECONDAZIONE, UNIONI ED EUTANASIA NON SI MUOVE UNA FOGLIA.

L’unica volta che ci si era avvicinato, era riuscito perfino a portare a casa un risultato storico: con un decreto, addio per sempre alla distinzione tra figli nati dentro e fuori dal matrimonio. Ma per il governo Letta, sul tema dei diritti civili, doveva ancora arrivare la grana Renzi e i suoi “trattiamo con chi ci sta”. O meglio, dopo le toppe al bilancio, a Palazzo Chigi doveva ancora capitare la sventura di trovarsi di fronte ai buchi di civiltà. (altro…)

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