Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘Enrico Fierro’

promesse

Dal governo solo interventi d’emergenza e ora passi indietro sulle mitiche “casette” del miracolo renziano.

Iterremotati sono stremati. Flagellati da freddo, gelo e nevicate non ne possono più. Le oltre cento scosse di ieri hanno fatto il resto. Terrore di nuovo ad Amatrice, Norcia, nelle Marche. La paura che ritorna nell’Abruzzo colpito dal sisma del 2009. Ad Amatrice aspettano, gli spazzaneve e le turbine promesse dalla ministra della Difesa Pinotti per liberarsi dalla neve. Crolla quel poco che era rimasto in piedi dopo le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre. Le tende si afflosciano sotto il peso della neve. E lo Stato che fa? Si arrende. Sventola bandiera bianca. Impotente allarga le braccia.

 

(altro…)

Read Full Post »

erraniScelte 21 aree per le abitazioni provvisorie. Ricostruzione: non ci sono tempi certi. Protezione civile e Comune: “Forse non bastano 7 mesi”.

Amatrice, cratere del terremoto. Dopo la paura, il dolore e le lacrime, è il tempo dell’incertezza. Dove andremo, come passeremo l’inverno, le casette (o map, e tutti i nomi che la burocrazia della catastrofe assegna alla provvisorietà) saranno pronte entro i sette mesi promessi? Sono le domande che assillano gli abitanti della tendopoli. “Ci sarà lavoro per me nella ricostruzione?”, è invece l’incubo che rompe il sonno di Alessandro Piroli (imprenditore edile con un solo dipendente: se stesso) e del suo amico Bacaj Arden, albanese di Fierz che vive ad Amatrice da un ventina d’anni e restaura mobili antichi. (altro…)

Read Full Post »

terremotati

Nelle tendopoli: “Ci offrono soldi per andar via”. Chiedono: “Subito le casette”.

Non ci faremo deportare. Dobbiamo restare qui, tra le nostre pietre e le nostre macerie. Se si disperde la nostra comunità è la fine per Amatrice”. Tendopoli del paese simbolo dell’ultimo terremoto italiano. Fa già freddo. E farà ancora più freddo nelle prossime settimane. Qui l’inverno arriva prima e si fa annunciare da piogge fitte e gelide. (altro…)

Read Full Post »

tende

“Non ci sono soluzioni preconfezionate”, ammette la Protezione civile Ma c’è già l’appalto per le “casette”: anche coop rosse tra gli aggiudicatari.

La ricostruzione è peggio del terremoto”. Slogan drammatico. Lo abbiamo visto scritto sui muri sbrecciati di città e paesi rasi al suolo dai sismi degli ultimi anni da cittadini esasperati da ricostruzioni lente, imbroglione e farlocche. Irpinia, San Giuliano di Puglia, L’Aquila, solo per citare le delusioni più recenti. Ma ad Amatrice non sarà così, giurano Matteo Renzi e Vasco Errani, commissario governativo per la ricostruzione. (altro…)

Read Full Post »

Migranti13 mila in salvo, 65 vittime, centinaia di dispersi. La Libia resta un colabrodo: nell’ultima settimana sono salpati da Sabratha, Zuwara e da Tripoli.

Una catastrofe umanitaria annunciata. Un’estate di sbarchi e naufragi che rischia di far saltare l’intero sistema di accoglienza italiano. Questo ci dicono i numeri e le immagini di queste ore. Quindicimila persone sbarcate negli ultimi sette giorni, 500 vittime risucchiate dalle acque del Canale di Sicilia, secondo i racconti dei superstiti, 700 tratti in salvo solo nella giornata di ieri, 2 mila negli ultimi giorni in 17 operazioni di salvataggio. (altro…)

Read Full Post »

Napoli

Un video – di Fanpage.it fa vacillare le primarie partenopee: davanti ai circoli individui legati alla candidata vincente cedono euro e indicano con chi schierarsi.

Chella, chella, ‘ a femmena devi votare”. Cantanapoli. Napoli delle primarie Pd vinte da Valeria Valente, deputata e giovane turca di Matteo Orfini, e perse da Antonio Bassolino. Ma per uno scarto risibile. Solo 452 voti. Tutto ok, tutto regolare, sfogliatelle e champagne per festeggiare la grande partecipazione democratica. Ma la festa è durata poco, esattamente fino a ieri pomeriggio, quando il sito Fanpage.it ha pubblicato un video registrato davanti ai seggi con telecamere nascoste. Immagini “laurine”, nel senso del Comandante Achille, quello della scarpa destra che l’elettore conquistava solo dopo aver fatto il suo dovere. (altro…)

Read Full Post »

a pezzi

Viaggio nella città di Fellini e Sorrentino   La metropoli è stata spogliata dalle mafie e dai politici di ogni colore che ancora non hanno finito di spartirsi le ultime briciole.

Roma – Se una notte d’inverno un viaggiatore… Ma qui Italo Calvino c’entra poco. È autunno e piove. Roma un giorno qualsiasi, aeroporto di Fiumicino, area arrivi. È passata la mezzanotte e insieme al professore londinese conosciuto in aereo siamo alla ricerca di un taxi. Il professore è innamorato della Città eterna ed è curioso. Negli occhi ha le belle immagini in bianco e nero de La dolce vita e quelle a colori de La grande bellezza. Il grigio di questa sera lo colpisce. “Taxi, taxi…”. Il signore vestito tutto di nero ci avvicina per proporci il suo personalissimo servizio. “Perché gli ha detto di no?”, mi chiede il professore. “È un abusivo, non ha licenza e ci spellerà vivi”. Commento: “Incredible”. Passiamo alla fila dei taxi regolari, quelli bianchi. Siamo tra i primi eppure nessuno ci fa salire.

(altro…)

Read Full Post »

CaraMIGRANTI L’introduzione dei “punti caldi” controllati da agenzie dell’Ue, ma affidati alle cricche degli scandali come Mafia Capitale.

Ce lo chiede l’Europa. Schengen e il suo trattato rischiano di finire impigliati nei muri di filo spinato alle frontiere, Dublino è da archiviare nell’elenco dei fallimenti, e allora l’Europa ci impone di cambiare rotta in materia di immigrazione. Sì ai profughi che scappano da guerre e regimi autoritari, no ai migranti economici. Questa è la linea. Facile tracciarla, difficile, al limite dell’impossibile, mettere d’accordo tutti quando si tratta di definire il numero di disperati che ogni Stato membro deve accogliere.   IL SUMMIT di lunedì scorso dei ministri dell’Interno è stato un fallimento: nessun accordo sui 120 mila rifugiati, che si aggiungono ai 40 mila già accertati in luglio, e nessuna firma sulle quote obbligatorie per ogni Paese. Se ne riparlerà in un prossimo vertice. Per il momento l’immagine di sé che l’Europa trasmette al mondo intero è quella dei poliziotti armati ai confini tra Ungheria e Serbia e delle nuove Cortine di ferro innalzate all’Est. (altro…)

Read Full Post »

In fugaColpo mortale.  In ginocchio il turismo, il 7% del Pil nazionale. Il governo sequestra 80 moschee, però la legge antiterrorismo è bloccata in Parlamento.

Tunisia il giorno dopo il massacro. “La casa è in fiamme e alcuni guardano altrove, svegliamoci dal nostro torpore”, scrive in un editoriale su La Presse Brahim Oueslati. E ha ragione. Le immagini dei turisti che fuggono dalle spiagge di Sousse, le notizie che arrivano dai tour operator internazionali che hanno disdetto le prenotazioni, dicono che il Paese è sull’orlo del baratro. “Il turismo – avverte l’economista Abdejlil Bedoui – rappresenta il 7% del nostro Pil e impegna il 15% della nostra forza lavoro. È un colpo mortale”.   Subito dopo l’attentato, il presidente Beji Caid Essebsi si è recato a Sousse a portare solidarietà alle vittime e a visitare i feriti ricoverati nei quattro ospedali della città. “La Tunisia – ha detto – non tollererà più che sventoli la bandiera nera dell’Is”. (altro…)

Read Full Post »

tunisiaDalla spiaggia per occidentali in Tunisia alla moschea in Kuwait 4 attacchi fanno decine di morti nel giorno di preghiera del Ramadan.

Francia, Tunisia, Kuwait, Somalia. La strategia del terrore non ha confini. È globale. Gli ideologi del Califfato usano la religione, la estremizzano, la piegano a tattiche da macellai perché “sfondi” sui media internazionali. È il Ramadam, ma anche il primo anniversario della presa di Mosul. E allora si uccide a Saint-Quentin-Fallavier, decapitando la vittima e mostrando il vessillo dell’Is, si sparge il terrore al grido di “Allah è grande” a Kuwait City, 25 morti e 200 feriti provocati da un uomo-bomba, si massacra in Somalia, 30 vittime. (altro…)

Read Full Post »

GreciaIn attesa di oggi. In attesa del vertice del Consiglio europeo. In attesa delle decisioni che prenderanno, e in attesa di come cambieranno gli umori dei big boss del Fondo Monetario. Un Paese intero, 11milioni e 200mila persone, vive cosí, sospeso. Aspettando il tempo che verrá. “Peggio di come sta andando non è neppure immaginabile. Hanno tagliato tutto, le gente, la vedi, è impoverita, intere famiglie fanno la fila alle mense dei poveri per assicurarsi almeno un pasto. No, quello che verrá non puó essere altra merda”. Ecco, gli alti euroburocrati e la signora Christine Lagarde, dovrebbero farsi un giro per le strade di Atene e parlare con Lambros Moustakis. Per la lingua non ci sono problemi: Lambros, un omone sui cinqunt’anni, ne parla cinque. (altro…)

Read Full Post »

Migranti

COME TANTE SLOT MACHINE.   CHI SCAPPA DALLA SIRIA O DAGLI ORRORI DELLA LIBIA, NON SA CHE DA SUBITO SI TRASFORMERÀ IN UNA MACCHINA CHE PRODUCE DENARO SPORCO.

L’uomo che barcolla confuso sul molo di uno dei tanti porti italiani dove sbarcano le mille disperazioni dell’altra sponda del Mediterraneo, e che vedete agguantare una bottiglia di minerale e bere l’acqua per dissetarsi, certo, ma soprattutto per inebriarsi del sogno della libertà conquistata e illudersi di un benessere a portata di mano, non lo sa. Non sa che dal momento in cui ha deciso di lasciare il suo villaggio in Senegal, o in Eritrea, di fuggire dall’inferno della Siria, o dagli orrori della Libia, si trasforma in una macchina che produce soldi. Tanti, tantissimi, molto di più di quanti lui stesso possa immaginare. Pagherà per ogni passaggio della sua avventura, dalla traversata nel deserto all’arrivo sulle coste libiche. (altro…)

Read Full Post »

SalvatoreQUI GENOVA.

TRA IL “TRADIMENTO” DEGLI SCAJOLIANI E LA CAMPAGNA PER IL VOTO DISGIUNTO, LA CANDIDATA DI RENZI RISCHIA GROSSO. E PURE IL PARTITO.

La madre di tutte le battaglie Matteo Renzi la sta combattendo in Liguria. È qui che si gioca la speranza di un 6 a 1 alle Regionali destinato a dare la spinta propulsiva al renzismo e al partito della nazione prossimo venturo. Mancano dieci giorni al voto e i sondaggi suonano una musica stonata, con un dato che unisce i diversi istituti: Raffaella Paita, detta Lella, la candidata voluta da Claudio Burlando, non sfonda. Non è destinata a stravincere, e se vincerà sarà di poco, molto al di sotto di quel 35% indispensabile per conquistare il premio di maggioranza e sedersi con tranquillità sulla poltrona più importante di Piazza de Ferrari. (altro…)

Read Full Post »

De Luca

ALLE PRIMARIE CAMPANE DEL PD TRIONFA IL SINDACO DI SALERNO, CHE È STATO CONDANNATO IN PRIMO GRADO E ORA SPERA NEL RICORSO AL TAR PER POTER ARRIVARE IN REGIONE.

Sindaco, ma lei lo sa che se vincerà le elezioni non potrà varcare il portone della Regione a Santa Lucia?”. Vincenzo De Luca, trionfatore alle primarie del Pd in Campania, fulmina con lo sguardo il cronista e ascolta. “Arriverà un messo dalla Prefettura e le dirà che non è eleggibile e non potrà essere il Governatore della Campania”. E allora Vincenzo mette da parte la furia di Vicienzo ‘o gladiatore (nomignolo affibbiatogli dai suoi supporter) e fa il diplomatico. “Vuol dire che saluteremo il messo e faremo subito ricorso al Tar”. Che pasticcio brutto le primarie nella regione che fu di Bassolino. (altro…)

Read Full Post »

Expo

LA RELAZIONE DELLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA: ”‘NDRANGHETA PREMINENTE AL NORD E MAGISTRATI SPIATI”.

È l’Expo 2015 il nuovo Eldorado della mafia spa. Una sola cifra è sufficiente per capire il livello di penetrazione delle maggiori organizzazioni criminali italiane tra i padiglioni dell’esposizione: 100 milioni, questo è il valore di appalti e commesse conquistato da imprese in odor di mafia. Cento milioni, quelli venuti alla luce dopo le indagini della procura di Milano. Degli altri non si sa. Il dato è contenuto nella Relazione annuale della Direzione nazionale antimafia presentata ieri a Roma dal procuratore Franco Roberti e da Rosi Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia.   Commesse fatte ad hoc   dalla cupola   “Diverse commesse correlate ad Expo – si legge – sono state confezionate da una cupola, composta anche da personaggi già protagonisti della tangentopoli degli anni Novanta”. (altro…)

Read Full Post »

BuzziLE INDICAZIONI SU “COME COMPORTARSI” DEL PATRON DELLE COOPERATIVE AL CALABRESE CAMPENNÌ. L’INCHIESTA PRENDE LA STRADA DELLA ’NDRANGHETA.

Salvatore Buzzi, il patron delle cooperative sociali, l’uomo chiave del “sistema” di affari nato attorno alla gestione delle emergenze sociali, che era riuscito a trasformare le disgrazie in un business pagando politici di destra e di sinistra, aveva un amico del cuore. Giovanni Campennì, calabrese di Vibo Valentia, imprenditore e pure lui attaccato alla florida mammella della Lupa. Un vero amico, che quando arrestano Riccardo Mancini, il big-boss di Eur spa per una mazzetta da 500 mila euro, interviene come sa e può. I vertici di Mafia Capitale sono allarmati, Mancini è un debole, in uno stato di “totale subordinazione” nei confronti dell’allora sindaco Gianni Alemanno, può crollare e dire tutto. Allora è il momento degli amici.   MANCINI è in galera, ristretto in una cella. (altro…)

Read Full Post »

CarminatiIL “RE” CARMINATI SI CREDEVA UN DIO. RENZI: “È UNO SCHIFO, SUBITO IL PROCESSO” NELLA NOTTE IN CAMPIDOGLIO UNO STRANO FURTO NELL’UFFICIO DI UN ARRESTATO.

Capitale corrotta = nazione infetta”. Volesse il cielo si potesse fare ancora un titolo così. Come quello che L’Espresso dedicò nel 1955 all’inchiesta di Manlio Cancogni sul “sacco di Roma.” Oggi, con “Mafia Capitale”, siamo molto oltre. Ogni livello di guardia è stato superato, abbiamo già attraversato il ciglio del burrone. L’impasto di fascismo, mafia e politica, senza distinzioni di steccati e bandiere, che da anni governa i destini di Roma, rischia di farci rimpiangere quel preistorico 1955 e i suoi voraci palazzinari.   AL CONFRONTO con questi criminali, che avevano libero accesso nelle ovattate stanze del Campidoglio, sia ai tempi del fascista ripulito Gianni Alemanno, sia ai tempi di oggi del sindaco in bicicletta, anche gli anni di Evangelisti (“’a Fra che te serve”) e di Vittorio Sbardella, “Lo squalo”, risplendono come anni d’oro. (altro…)

Read Full Post »

Scontri

IL PREMIER VA IN CALABRIA PER CHIUDERE LA CAMPAGNA ELETTORALE DI OLIVERIO CON IL FAVORITO ALLE REGIONALI DI DOMANI TANTE FACCE NON PROPRIO NUOVE.

Matteo Renzi arriva in Calabria e sono botte. I suoi supporter calabresi volevano un comizio come quelli di una volta, da fare in piazza, bandiere al vento e slogan per la lunga marcia alla conquista della Regione. La vittoria è scontata, i sondaggi danno Mario Oliverio, il candidato governatore del Pd non renziano, stravincente. Ma lui no, il premier alla piazza, ha preferito l’auditorium del liceo cittadino. Ottocento persone sedute ad aspettarlo per ore, fuori un inutile maxischermo, nelle vie poco distanti, duecento persone. Giovani, immigrati, precari di tutte le specie, vengono fronteggiati dalla polizia. “Sblocca Renzi, casa, reddito, istruzione”, c’è scritto su uno striscione. Slogan, urla, spintoni, fino a quando il corteo di “rosiconi” (così il premier ama definire chi protesta) non tenta di portarsi nella piazza a ridosso dell’auditorium dove Matteo parlerà tra poco.   (altro…)

Read Full Post »

Fango

RITARDI E OMISSIONI MENTRE LO SCANDALO DEI SOLDI STANZIATI E NON SPESI STA FACENDO IL GIRO DEL MONDO.

E COSÌ, come fanno da secoli, i genovesi spalano fango. L’acqua è nemica e la montagna di più, i fiumi portano a valle disastri e la terra è poca. Spalano i genovesi, mentre gli altri parlano. Quante parole in queste ore per giustificare ciò che giustificabile non è. Chi doveva lanciare gli allarmi per tempo non lo ha fatto. Chi quegli allarmi tardivi doveva raccoglierli lo ha fatto male. A Genova piove e la pioggia provoca disastri. Da sempre. E da sempre tutti, ministri, capi di governo, presidenti di Regione e sindaci, sanno quello che si dovrebbe fare, ma non lo fanno. (altro…)

Read Full Post »

ciroDASPO PER CINQUE ANNI AL CAPO DEI MASTIFFS CHE TRATTÒ NELLA FINALE DI COPPA ITALIA AL SAN PAOLO SCIOPERO DEL TIFO, MA NESSUNA MAGLIA CONTRO LE FORZE DELL’ORDINE.

La squadra gioca bene, segna subito, le famiglie con bambini che sono entrate nei tranquilli “distinti” sono soddisfatte. Nelle curve dominate dagli ultras c’è tensione. I guaglioni con il cappellino verde e la faccia dura sono orfani, non c’è il loro leader, l’uomo della trattativa dell’Olimpico: Gennaro De Tommaso, ‘a carogna. Per i prossimi cinque anni non potrà frequentare nessuno stadio d’Italia, né avvicinarsi nelle aree limitrofe a stadi di calcio. Insomma, ’a carogna è finito, non potrà più dominare sugli spalti, dettare legge a giocatori e società. Daspo per cinque anni, lo hanno deciso le questure di Napoli e Roma e lo ha comunicato il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Lo Stato cerca di riprendersi dalla pessima figura dell’Olimpico. (altro…)

Read Full Post »

Older Posts »