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Posts Tagged ‘flavia amabile’

ScuolaEntro il primo dicembre sarà bandito un “concorsone”. I presidi saranno giudicati in base al miglioramento degli studenti.

Centomila assunzioni entro il mese di agosto, presidi valutati ma senza incarichi a tempo, prof valutati anche da un elemento esterno, assunzione da settembre anche per gli idonei al concorso 2012 e un concorso per tutti gli altriche sarà bandito entro il primo dicembre sono alcune delle novità del maxiemendamento presentato in commissione Istruzione al Senato dai relatori Francesca Puglisi del Pd e Franco Conte di Ap.

 

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contro la riforma

I docenti puntano a un referendum e i presidi si organizzano per garantire gli scrutini.

Inizia la battaglia finale sulla scuola. Sarà grande festa per gli studi legali, un po’ meno per la serenità dello studio e delle lezioni. Ieri sono iniziate le audizioni in Senato sul ddl di riforma, oggi prenderanno il via i lavori della commissione Cultura. Dalla prossima settimana si prosegue con la discussione sugli emendamenti (almeno 1500). Dialogare, ascoltare ma senza mai fermare l’iter del ddl: questo è il mantra ripetuto dal governo, a partire da Matteo Renzi.

Nel frattempo il fronte della protesta non sta a guardare. Il tempo a disposizione non è molto, circa tre settimane prima dell’approvazione da parte del Senato, tre settimane cruciali anche nelle scuole.

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Anche chi è lontano dalle organizzazioni sindacali è pronto a scendere in piazza. Troppe 6 ore in più di lavoro. Il governo studia l’alternativa.

E i professori fanno il «flash mob» Ieri mattina centinaia di docenti hanno dato vita ad un flash mob sulle scalinate del ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere, a Roma. Senza simboli politici o di sindacati, i docenti si sono radunati con cartelli che hanno spiegato come le ore di lezione sono solo una parte del lavoro svolto. Non sono mancate le «carote di protesta» a ricordare la manifestazione della scorsa settimana degli studenti.
In queste ore al ministero stanno studiando ipotesi alternative perché si è capito che l’aumento di sei ore delle lezioni in classe degli insegnanti è una misura poco difendibile sia politicamente che tecnicamente. (altro…)

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Per gli ospedali italiani non saranno due giorni tranquilli: oggi e domani i venticinquemila specializzandi in medicina generale scioperano contro il governo. Non protestano per una norma ad hoc, in realtà sono i più colpiti da un provvedimento che riguarda tutti i dottorandi. Chiedono infatti la cancellazione della norma prevista dal decreto fiscale in discussione alla Camera che impone la tassazione Irpef su tutte le somme corrisposte a titolo di borsa di studio. Un emendamento approvato al Senato ha solo lievemente addolcito la novità, stabilendo che si applicherà alle somme che formano il reddito per la parte eccedente gli 11.500 euro. (altro…)

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“Consultazione pubblica su Internet, il tema è delicato”

Anche i tecnici ci hanno provato ma, ancora una volta, non è andata. E per l’abolizione del valore legale del titolo di studio tutto è rinviato ad una «consultazione pubblica» perché «il tema era delicato». Che l’argomento fosse delicato e non trovasse consensi unanimi nemmeno all’interno del governo si era capito da giorni dopo il primo blitz tentato esattamente una settimana fa nello scorso lunghissimo consiglio dei ministri sulle privatizzazioni. Nulla da fare allora per il «no» deciso dei ministri Cancellieri, Severino e Patroni Griffi nonostante le insistenze di Mario Monti e del ministro Profumo. Nulla da fare ieri. (altro…)

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L’allarme è di due giorni fa: non ci sono soldi per gli scatti dei prof e dei bidelli, a dispetto delle promesse della Gelmini e del governo. I sindacati sono già sul piede di guerra e annunciano proteste per fine ottobre se non si troverà una soluzione ad una vicenda che tra ritardi, promesse non mantenute e annunci confermati solo in extremis va avanti da oltre un anno. La notizia si sparge alla Camera dove non si discute solo di Romano e del suo arresto ma anche della Relazione della Corte dei Conti che accompagna il Rendiconto 2010 del Bilancio del Miur. E’ Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione Cultura, a lanciare l’allarme dopo aver sfogliato la pubblicazione: «Il Ministero dell’Istruzione non riuscirà a pagare a un milione di docenti e personale Ata della scuola gli scatti retributivi maturati nel 2011. (altro…)

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La denuncia delle famiglie: mancano 65 mila insegnanti di sostegno, La Flc-Cgil sottolinea il taglio ai bidelli: sono 14.500 in meno rispetto all’anno scorso”. Ritorno a scuola per quasi otto milioni di studenti a partire da ieri. Il ministro dell’Istruzione ha augurato a tutti «in bocca al lupo» e ha provato a lanciare parole di rassicurazione ma sono servite a poco: l’anno si è aperto comunque tra proteste e novità non del tutto piacevoli. I bidelli, ad esempio. Sono stati 14.500 i posti tagliati solo quest’anno, alla fine di un triennio che ha portato ad un calo di quasi 2 bidelli su 10. Risultato? Interi edifici senza nessuno a pulire o vigilare, come denuncia la FlcCgil in un dossier. (altro…)

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Il rapporto «Il sistema attuale è troppo discrezionale e ha reso cronica la mancanza di insegnanti specializzati» La proposta «L’esame dei progetti, e l’assegnazione dei fondi spetterebbe ai Centri Risorse per l’Integrazione» E se facessimo a meno degli insegnanti di sostegno? Non è una provocazione e nemmeno un modo per seminare terrore nel mondo dei disabili a scuola. E’ una proposta serissima, circostanziata e di non immediata realizzazione che la Fondazione Giovanni Agnelli, la Caritas e l’Associazione Treellle presenteranno stamattina a un gruppo di parlamentari insieme con una proposta che vuole rivoluzionare il settore: la creazione dei Cri, Centri Risorse per l’Integrazione, destinati a diventare uno sportello unico per tutte le questioni relative ai giovani e bambini disabili. (altro…)

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Grazie Ruby, Nicole e tutte le giovani donne delle notti di Arcore, gli italiani non se ne sono ancora resi conto ma prima o poi lo faranno. Avete dimostrato, da sole, che l’uomo più potente d’Italia era soltanto uno degli uomini più umanamente poveri d’Italia. L’avete messo sotto scacco in poche mosse e in pochi mesi, laddove un’intera classe politica da anni non riesce a far altro che a farne aumentare consensi e potere. Bersani, Veltroni, Rutelli e Fini nemmeno tutti insieme sarebbero stati capaci di arrivare dove siete arrivate voi.

Alle donne che a volte vi disprezzano avete confermato quello che finora si sospettava ma che restava nascosto dietro le eterne goliardiche battute di un presidente del Consiglio troppo spesso fuori dalle righe anche in occasioni ufficiali. I festini, il sesso senza limiti, il dileggio delle istituzioni e delle regole ora sono ufficiali, agli atti di un’inchiesta non soltanto chiacchiere di corridoio, pettegolezzi davanti ai quali far finta di nulla perché i potenti sono sempre invidiati, si sa, e chissà invece quale stile di vita severo e pieno di lavoro conduce il presidente del Consiglio. (altro…)

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I posti sono disponibili ma solo un disabile su 4 viene assunto

Solo un disabile su 4 ha trovato effettivamente lavoro nonostante i posti disponibili. Erano quasi 80 mila i lavori creati all’inizio del 2009, appena 20 mila persone con disabilità sono state effettivamente occupate nel corso dei dodici mesi successivi. Insomma trovare un impiego per le persone disabili diventa sempre più difficile. Difatti cala in modo drastico il numero di chi viene assunto e aumenta il numero degli iscritti alle liste speciali in attesa di un’opportunità lavorativa.

Le liste speciali sono elenchi pubblici formati secondo una graduatoria unica che raggruppa tutte le disabilità. Essere iscritti alle liste è uno dei presupposti per l’inserimento lavorativo e la graduatoria rappresenta l’ordine di precedenza per l’invio presso i datori di lavoro per la parte di assunzioni che avviene attraverso chiamata numerica. Ma per le aziende poi dovrebbe essere un obbligo riempire i posti disponibili riservati ai disabili in base alla legge 68 del 1999. A giudicare dalle cifre non è avvenuto nella maggioranza dei casi, 3 su 4, eppure nel 2009 le multe sono state meno di 200. (altro…)

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