DALL’OLANDA ALL’UNGHERIA, LA CAVALCATA DEI MOVIMENTI CRITICI DELLA UE CHE A MAGGIO ARRIVERÀ NELL’ EUROPARLAMENTO.
Le Municipali in Francia sono “una sirena d’allarme” per le Europee di maggio: Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri, giudica così l’esito del voto di domenica, con l’avanzata del Front National di Marine Le Pen, euro-scettico e xenofobo. Pi-stelli parla a un convegno sulla Presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue dal 1° luglio al 31 dicembre: c’è l’ansia che un Parlamento europeo ‘contro’ renda il semestre un calvario.
GLI ULTIMI SONDAGGI a livello europeo sono chiari. Per PollWatch2014, l’Assemblea di Strasburgo che uscirà dalle urne il 22 e 25 maggio sarà ancora dominata da socialisti e popolari, i cui gruppi, insieme, avranno una larga maggioranza: circa 210 seggi a testa – 751 il totale -, con Pse in lieve crescita e Ppe in forte calo, al punto da rischiare di subire il sorpasso. Ma la sinistra euro-critica ed euro-scettica riunita intorno al greco Alexis Tsipras scavalca i liberali e diventa il terzo gruppo – dentro, Syriza, che potrebbe diventare il primo partito greco, la sinistra radicale francese, la Linke tedesca, Sel e altre formazioni italiane. A seguire conservatori, verdi, autonomisti. Fuori dagli attuali schieramenti ci saranno, però, un centinaio di eurodeputati euro-critici ed euro-scettici di varie tendenze (e non facili da catalogare, come i Veri Finlandesi).
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