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Posts Tagged ‘GIANLUCA DI FEO’

baraldi

L’analisi.

Con il fidanzato dell’ex ministra, Lo Bello, Pastena e Quinto Per loro gli avversari sono Padoan e il sottosegretario De Vincenti.

ROMA – Dicono che, alla nascita del governo Renzi, Federica Guidi fosse considerata “in quota Casini” ma nessuno avrebbe immaginato che il tramonto della sua breve carriera ministeriale avrebbe fatto diventare minuscola quella c. E’ dalle sue telefonate che sta emergendo la prima vera bufera giudiziaria per l’esecutivo, anche se al momento e’ soprattutto una questione morale: piu’ etica e politica che non di rilevanza penale. La Guidi infatti è solo testimone. Finora la procura di Potenza non ha individuato ipotesi di reato nei tanti incontri con imprenditori – petroliferi e non – che le venivano sollecitati da Gianluca Gemelli, fino a pochi giorni fa «considerato come un marito» e adesso invece trasformato in sfruttatore.

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La comunità alawita è stata per anni il pilastro del regime, ma ora è pronta a prendere le distanze.

In un documento esclusivo l’appello per la transizione che può far finire la guerra.

Sono una delle comunità più antiche e misteriose del mondo, quella che alimenta il potere della famiglia Assad, che ha combattuto senza pietà per difendere il regime e sta pagando un prezzo altissimo nella guerra civile che insanguina la Siria. Ma adesso una parte dei tre milioni di alawiti chiede un nuovo corso a Damasco, che determini il cambiamento nel vertice e permetta di iniziare un cammino di pacificazione, attraverso la costruzione di uno Stato laico e democratico. Lo fa con un documento in 35 punti, analizzato in esclusiva da un’inchiesta congiunta di Repubblica, Welt e Figaro, condotta incontrando diversi promotori dell’iniziativa: esponenti alawiti che vivono in Siria e i cui nomi non vengono riportati a tutela della loro incolumità.

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L'omaggio

L’intelligence comune è una ragnatela di burocrazia Solo dopo la strage di Charlie Hebdo nel Vecchio continente è cominciata una vera collaborazione.

Dal 2001 a oggi, l’Ue non è riuscita a creare un organismo unitario Con regole diverse e apparati lenti non si fermano i jihadisti.

DOPO ogni strage si alza un coro di grandi progetti, che finiscono lentamente insabbiati nella solita piccola politica di Bruxelles. In questo settore le gelosie nazionali sono massime e finora si è cercato solo di allestire organi che facessero da consulenti ai paesi meno capaci, senza mai pretendere un ruolo da protagonisti. Così, quindici anni dopo le Torri Gemelle, l’Europa si trova di fatto senza organismi unitari per fronteggiare una minaccia globale, che colpisce e prospera sfruttando anche la disparità di legislazioni e apparati preventivi.

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Il dossier.

Il primo contingente potrebbe muoversi entro 10 giorni, ma restano i dubbi sul quadro legale e sugli obiettivi dell’intervento militare.

NEI documenti ufficiali si parla solo di “nota esigenza”, ma dietro la definizione burocratica si nasconde il problema più complesso che le nostre forze armate abbiano mai affrontato: la missione in Libia. Ormai c’è la sensazione che sia cominciato il conto alla rovescia per l’intervento militare sull’altra sponda nel Mediterraneo.

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