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Posts Tagged ‘leggi’

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Lo studio di Openpolis per Repubblica spiega che su 10 leggi approvate, 8 arrivano dal governo: il nuovo corso della repubblica, non più parlamentare ma bloccata attorno all’esecutivo, è già in corso, senza dover aspettare l’esito del referendum sul DDL Boschi.
Già oggi, insomma, il Parlamento è composto da peones che magari si conquistano un giorno da leoni con un emendamento a favore del governo (vedo caso Cociancich).
Ma non solo il Parlamento che ha mutato pelle: tutto il paese si è adeguato al nuovo corso.
I giovani senza lavoro, quelli laureati fanno fatica a trovare un posto, quando possono se ne vanno all’estero. (altro…)

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Il Governo si vanta di aver approvato nel 2015 Leggi come nessuno prima.
Ed è vero: nessuno aveva mai osato tanto a favore di partiti, evasori e delinquenti.
Chapeau!

– La Legge Boccadutri per eludere i controlli e accedere a 45 milioni di euro di rimborsi elettorali: una legge per violare la legge. Resterà senz’altro nella storia.
– Il decreto legislativo “salva-evasori” che ha salvato dai processi i dirigenti di Ilva e Sisal. Neanche il peggior Berlusconi.
– Il reato di falso in bilancio più debole della storia: record (negativo) certificato dalla Cassazione.
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matteo-renzi

 

 

 

 

Ma chi le fa le leggi? La domanda sorge spontanea dopo l’ennesimo buco scoperto nell’ennesima norma – quella sul falso in bilancio – che sortisce il risultato esattamente opposto a quello annunciato. Non che i legislatori dell’ultimo ventennio, cioè i governi attraverso i decreti e le maggioranze parlamentari tramite i disegni di legge, abbiano mai brillato per competenza. Ma neppure la scalcinata tradizione legislativa nazionale aveva mai conosciuto una stagione così cialtronesca e ciabattona. Non c’è legge o decreto che, una volta approvato, non venga seguito da polemiche sugli effetti indesiderati (almeno a parole) che produce all’insaputa (così assicurano lorsignori) da chi l’ha firmato e votato, col contorno di sospetti sulle manine o manone che hanno inserito emendamenti last minute e sulle teste vuote che non li hanno notati. (altro…)

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Falso in bilancio

IL FALSO IN BILANCIO E LA NORMA SUL VOTO DI SCAMBIO HANNO GIÀ UCCISO UN PROCESSO A TESTA. ORA TOCCA ALLE ALTRE.

La massima di Otto von Bismark è talmente famosa da essere passata quasi in proverbio: “Meno le persone sanno di come vengono fatte leggi e salsicce, meglio dormono la notte”. Magari per le salsicce è più difficile, ma spesso come sono fatte le leggi lo si scopre anche dagli effetti: l’ultimo caso – svelato ieri da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera – è che la legge sul falso in bilancio di Matteo Renzi, venduta come un’inversione di rotta rispetto ai tempi del Caimano, in realtà è per alcuni aspetti anche peggio di quella di Berlusconi. Grazie a una dimenticanza, diciamo così, riguardante le stime palesemente sballate di alcuni asset (il valore, ad esempio, di magazzini, immobili, ammortamento dei crediti), i fratelli Crespi – tra cui Luigi, ex sondaggista del Cavaliere – sono stati assolti in Cassazione per la bancarotta di Hdc: la nuova legge non comprende più come reato i comportamenti che avevano causato la condanna in secondo grado, dice la Suprema Corte. (altro…)

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Anche se ogni tanto la giustizia italiana fa disperare, restano intatti i suoi pilastri: certezza e rapidità. Della rapidità parleremo dopo, senza fretta. Della certezza abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione ieri, quando il Tar della Campania ha reinsediato Giggino de Magistris sullo scranno di sindaco di Napoli, da cui era stato scalzato in seguito a una sentenza di condanna. Noi banali pensavamo che per restituirgli la poltrona occorresse attendere un giudizio assolutorio di appello e invece non si finisce mai di imparare. Intendiamoci: i giudici amministrativi avranno tutte le ragioni tecniche del mondo ed è possibile che la legge Severino (che fa decadere dalla carica) si applichi solo ai parlamentari condannati in via definitiva come Berlusconi e non ai Giggini che hanno perso in primo grado. Ma è proprio questo il problema: che le leggi nostrane sono scritte così male da consentire indifferentemente a tutti di avere torto o ragione.   (altro…)

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IL SOSTEGNO che i vertici della Chiesa continuano a dare a Berlusconi è non solo uno scandalo, ma sta sfiorando l’incomprensibile. Che altro deve fare il capo di governo, perché i custodi del cattolicesimo dicano la nuda parola: “Ora basta”? Qualcosa succede nel loro animo quando leggono le telefonate di un Premier che traffica favori, nomine, affari, con canaglie e strozzini? Non sono sufficienti le accuse di aver prostituito minorenni, di svilire la carica dimenticando la disciplina e l’onore cui la Costituzione obbliga gli uomini di Stato? (altro…)

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A quanto pare le cose stanno così: la legge prevede che il deambulatore di un disabile possa essere sostituito al massimo ogni otto anni, con la conseguenza che se il disabile stesso utilizza quel deambulatore (anche) per andare al mare, e quindi lo usura in un tempo più ridotto, non può averne uno nuovo prima della scadenza del termine.
Il che, a meno che non ci sia qualcosa che mi sfugge, equivale a dire che quel disabile, il quale di suo sarebbe disabile una volta sola, finisce per diventarlo due volte: primo, perché ha difficoltà di deambulazione; secondo, perché la legge non gli consente neppure di usare lo strumento con cui si sposta per andare dove gli pare.
Onestamente, mi pare troppo.

Da metilparaben.blogspot.com

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Razzismo. Per l’aula di Montecitorio l’introduzione dell’aggravante per discriminazione sull’orientamento sessuale è incostituzionale
Per la seconda volta la camera insabbia la proposta del Pd «a tutela delle vittime dei reati di omofobia e transfobia». Approvate le pregiudiziali di costituzionalità. Si astiene la ministra Carfagna.
Com’è distante New York. Che piaccia o no l’idea di un intervento legislativo per contrastare la violenza omofobica, il modo in cui la Camera ieri ha affossato (per la seconda volta nel nostro Paese) una legge «a tutela delle vittime di reati per motivi di omofobia e transfobia» ci pone agli antipodi dello Stato americano dove solo qualche giorno fa si sono celebrati i primi matrimoni gay. (altro…)

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Nessun dottore potrà decidere senza rischi penali

Roma, caldo torrido anche se il sole è tramontato. La gente esce dal grande ospedale: fine turno per il personale, scaduto l’orario di visita per i parenti. Ma c’è un reparto dove i familiari stanno ancora dentro. Al secondo piano il cartello dice: “13.30-18.30 un familiare, 18.30-22.00 turnazione tra familiari”. Poi verrà la notte, i visitatori usciranno, nelle stanze solo i malati e quelle mogli, quei figli, che dormiranno ancora una volta rannicchiati su una poltrona o una sdraio da spiaggia.
UN SONNO nero, interrotto da passi in corridoio e porte che cigolano, odore di detergente e profumo di caffè. Anche una sigaretta fumata alla finestra, di nascosto, ragionando su quello che si può e non si può più fare quando una persona cara sta male e non ha speranza di guarire. “Aspettiamo. Cerchiamo di capire. Più che altro ci fidiamo dei dottori: se non sanno loro cosa fare, figurati noi”. (altro…)

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Su una cosa sotto sotto concordano tutti, a destra e a sinistra, riguardo la legge sul testamento biologico giunta nella settimana appena trascorsa all’ultimo vaglio dell’Aula di Montecitorio: «Se ne poteva fare a meno».

Ma, per un motivo o per l’altro – tutti molto chiari nelle dinamiche politiche e parlamentari ma spesso incomprensibili agli occhi dei comuni cittadini -, il disegno di legge licenziato dal Senato due anni fa ha superato fin qui tutte le «obiezioni di coscienza» e ha rafforzato la sua ragion d’essere nelle sfide aperte contro la magistratura. Che Berlusconi non può permettersi di perdere. «Questa legge non la volevamo – ha spiegato Cicchitto – ma siamo stati obbligati dai giudici che hanno emesso la sentenza su Eluana Englaro». Non a caso la partita non appassiona particolarmente la Lega. Udc e una parte dell’area cattolica del Pd, invece, hanno ben altri motivi per perseverare nel danno: sperano così di riuscire a non perdere il contatto con quel pezzo delle gerarchie cattoliche che hanno innalzato la bandiera del testamento biologico – come ha ammesso off record più di qualche credente e ateo devoto – «in modo sproporzionato». (altro…)

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Attualmente in Parlamento:

Prescrizione breve per gli incensurati over 65

Prescrizione breve per gli incensurati

Processo breve

Processo lungo

Conflitto di attribuzioni per bloccare il processo Mediaset

Conflitto di attribuzioni per bloccare il processo Ruby

Blocca Ruby a effetto immediato

Improcedibilità sul Presidente del Consiglio

Riforma punitiva della giustizia

Ddl blocca-intercettazioni

Immunità parlamentare

Lodo Alfano costituzionale

Responsabilità civile dei magistrati

Alleggerimento del Concorso esterno in associazione mafiosa

No, non era mai successo. Che nel Parlamento italiano vi fossero – nel medesimo istante – così tanti progetti normativi volti alla protezione degli interessi, o meglio, della fedina penale di un solo individuo, mai.

nonleggerlo.blogspot.com

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LA CATTIVA LEGGE CHE VUOLE PUNIRE LE TOGHE.

Proviamo a esaminare i principali argomenti portati a sostegno dell´ormai famoso emendamento-Pini. Numero uno: i giudici che sbagliano devono pagare. Da come la cosa viene presentata, sembra che non esista alcuna forma di responsabilità. Falso. La responsabilità esiste, e prevede che, in caso di dolo o colpa grave, sia lo Stato a indennizzare il cittadino. Obiezione, e argomento numero due: appunto, il giudice non paga mai di tasca propria. Falso. Lo Stato ha diritto di rivalsa sul giudice. Obiezione, e argomento numero tre: allora godete di un privilegio castale che vi rende diversi da tutti gli altri cittadini, medici, architetti, ingegneri, i quali, si sa, pagano di tasca propria. (altro…)

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ROMA – La Lega ha presentato un disegno di legge per negare la pensione di reversibilità alle giovani vedove. L’obiettivo, non dichiarato ma altrettanto chiaro, sono tutte quelle badanti, per lo più dell’est, che si sposano con anziani uomini italiani e che poi per anni, dopo la loro morte, usufruiscono della pensione dei mariti defunti (assegno ridotto rispetto a quello di vecchiaia, al 60% se non ci sono figli). Ovviamente, però, per colpirne alcune si colpiscono tutte.

Il disegno di legge, secondo quanto scrive ‘La Stampa’, è stato presentato da un deputato della Lega Nord, Matteo Bragantini. Il testo propone che “nel caso di morte del pensionato o dell’assicurato con un’età superiore ai cinquant’anni, qualora non vi siano figli, se il coniuge superstite ha un’età anagrafica inferiore ai quarant’anni, l’erogazione della pensione di reversibilità sia sospesa fino al compimento da parte del medesimo di un’età anagrafica pari a quella che aveva il defunto al momento del decesso o fino al compimento del sessantesimo anno di età”.
26 febbraio 2011

blitzquotidiano.it/lega

mivergognodiessereitaliana.blogspot.com

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Non si è fatta attendere la risposta del presidente della Repubblica all’offensiva sulla giustizia lanciata negli ultimi giorni da Silvio Berlusconi. In una intervista al giornale tedesco “Welt am sonntag” Giorgio Napolitano affronta direttamente il tema del Rubygate e se da una parte rileva che il premier “ha le sue buone ragioni” per respingere le gravi accuse rivoltegli dalla procura di Milano, dall’altra il capo dello Stato non solo ricorda che Berlusconi possiede “buoni mezzi giuridici” per difendersi, ma soprattutto  sottolinea che “sia la nostra Costituzione, sia le nostre leggi, garantiscono che un procedimento come questo si svolgerà secondo giustizia”. E dunque, conclude il capo dello Stato, “confido nel nostro Stato di diritto”. In altre parole – ed è questo il vero messaggio che il Colle manda al premier – non c’è bisogno di stravolgere nè la Costituzione nè le nostre leggi per godere del diritto alla difesa. (altro…)

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Il procuratore Zucca: “Lo Stato impedisce che vengano pagati i danni”.  “Non saranno più chiamati a risarcire le vittime degli abusi”.

Una “leggina”, anzi la postilla di una leggina, per salvare dalla bancarotta dei risarcimenti milionari i poliziotti condannati per il G8 di Genova del 2001. I 26, tra funzionari e agenti condannati per l’irruzione alla scuola Diaz del luglio 2001, e i loro 44 colleghi responsabili degli abusi nel carcere di Bolzaneto. “Lo Stato per le vicende del G8 ha pervicacemente negato il diritto al risarcimento delle vittime impugnando, ad esempio, tutte le sentenze civili, e questa legge ne è la riprova”. Il procuratore generale Enrico Zucca, pm storico assieme al collega Francesco Albini Cardona del processo Diaz, bolla così la notizia.

“Misure urgenti in materia di sicurezza”, così era stato presentato il decreto il 12 novembre. Ma quando diventa legge il 17 dicembre compare un articolo “2 bis” per la costituzione di un “fondo di solidarietà civile” per vittime di “manifestazioni sportive” ma anche, genericamente, “di manifestazioni di diversa natura”. E poi ecco una serie di passaggi che, secondo il settimanale “Famiglia Cristiana”, il primo ad accorgersene, hanno una sola spiegazione: salvare i big della polizia italiana. (altro…)

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Legittimo impedimento, la Consulta
boccia lo “scudo” a Berlusconi.

La Corte interpreta la legge ridando potere ai giudici. Ora i magistrati possono decidere nel merito dell’impossibilità del premier di partecipare a un’udienza.

Il Pdl (salvo Ghedini) grida al golpe, mentre la Lega parla di “corte ostile”. Berlusconi ufficialmente tace. E adesso nei suoi processi punta alla prescrizione.

Silvio Berlusconi torna sotto processo. La Consulta ha deciso: dodici favorevoli e tre contrari. Il legittimo impedimento è incostituzionale. Questa la notizia. Anche se poi nella forma il verdetto della Corte costituzionale boccia il documento del governo solo in parte. Questioni di cavilli. Il premier accetta e replica: “Compromesso accettabile”. Ma ciò che conta è la scelta di ridare potere discrezionale ai giudici sulla impossibilità di presentarsi in aula da parte del premier. La storia si ripete, dunque. Era già successo nel 2008 con il lodo Alfano. Risultato: i processi (tre a Milano: Mediaset, Mediatrade, Caso Mills) possono riprendere. Fino ad ora, infatti, a bloccare le aule era stato un comma delle legge che prevedeva la passiva accettazione dei magistrati del legittimo impedimento. In sostanza i giudici interpretano la norma con una logica di maggior equilibrio tra i due poteri dello Stato. Ecco allora quello che potrà accadere: a fronte di un’udienza fissata con largo anticipo, il premier non potrà più fissare all’improvviso un impegno governativo a ridosso della giornata del processo. In questo caso i giudici avranno discrezionalità di decisione. Ovviamente resta saldo il principio di leale collaborazione tra potere esecutivo e potere giudiziario. (altro…)

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