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Posts Tagged ‘libertà e giustizia’

Rodotà

Matteo Renzi ha detto di aver tolto tutte le forme di segreto, ma perché allora non inizia con il togliere anche il segreto sul patto del Nazareno che è incompatibile con la politica?”. Così il costituzionalista, Stefano Rodotà, durante il suo intervento alla giornata organizzata a Modena dall’associazione politica ‘Libertà e Giustizia’ in occasione del 2 giugno. (altro…)

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BonsantiSandra Bonsanti Presidente di Libertà e Giustizia.

Settant’anni (per quasi tutta l’Italia) di libertà dal regime fascista. E ora? “Il Paese di oggi sembra aver tradito il grande sogno democratico dei padri fondatori: un paese devastato da corruzione e disuguaglianze insopportabili, mentre prolifera un meccanismo oligarchico che crea consenso e chiede fedeltà”: recita così l’invito di Libertà e giustizia alla manifestazione indetta per lunedì 2 giugno a Modena (piazza XX settembre, dalle 14 alle 17:30). Ci saranno, tra gli altri, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Carlo Smuraglia, Marco Travaglio, Elisabetta Rubini, Gian Carlo Caselli, Alberto Vannucci, Maurizio Landini e Gustavo Zagrebelsky. (altro…)

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L'appelloSiamo consapevoli che, se passano le “riforme” di Renzi, l’Italia avrà un uomo solo al comando, cioè lui? Abbiamo capito bene che, con la trasformazione del Senato in un ente inutile (lunedì in Consiglio dei ministri), le leggi saranno approvate esclusivamente dalla Camera, senza più la garanzia di una seconda lettura che spesso, nella storia repubblicana, ha evitato pericolosi colpi di mano di questo o quel governo? È chiaro a tutti che, con la nuova legge elettorale (il cosiddetto Italicum) frutto dell’inciucio tra l’ex sindaco e l’ex Caimano, il partito che vince anche per un solo voto avrà un premio di maggioranza da dittatura parlamentare? Stando a tutti i sondaggi, quella supermaggioranza sarà appannaggio del PR, il Partito di Renzi che avrà nel frattempo trasformato il Pd nel proprio scendiletto (già qualcosa si è visto nel voto bulgaro della Direzione di ieri). (altro…)

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Saviano

Rodotà: vogliono scaricare le loro incapacità sulla Costituzione. Zagrebelsky: in Italia diventa garanzia di corruzione.

BOLOGNA— Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Roberto Saviano. Sono solo alcuni tra gli intellettuali e i costituzionalisti che si sono ritrovati ieri a Bologna per la manifestazione organizzata da “Libertà e Giustizia” in difesa della Carta, e trasformatasi subito in un secco e corale no (c’erano almeno 5mila persone) a qualsiasi tentazione presidenzialista, «che sia un presidenzialismo intero o solo “semi” ». Nel giorno in cui il vicepremier Angelino Alfano sente il profumo di una intesa col Pd sulle riforme istituzionali, la sinistra alza le barricate: «La Costituzione non è cosa vostra».
Una manifestazione, affollatissima a Bologna dove ha appena vinto il referendum in difesa dell’articolo 33 della Costituzione contro il finanziamento pubblico delle scuole private paritarie, che vorrebbe forse diventare anche il punto d’avvio di una nuova “Cosa” a sinistra. (altro…)

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Libertà e giustizia

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Ero alla manifestazione di Libertà e Giustizia “Ricucire l’ltalia”, e ho pensato che lo sbrego prodotto dal ventennio di Berlusconi giustificava ampiamente l’uso del verbo ricucire. L’Ita-lia è sempre stata divisa-grosso modo- tra destra e sinistra. Ma per gran parte del tragitto le due fazioni si sono battute dentro un campo di regole condivise. Solo in due casi – il fascismo il primo, il berlusconismo il secondo – la spaccatura è stata così radicale e cruen-ta da creare quasi due Italie contrapposte. E in entrambi i casi questa lacerazione è avvenuta attorno al “con me o contro di me” che una sola persona è riuscita a imporre a un paese intero. Fortunatamente cresce il numero di italiani di centrodestra che vedono le loro idee non solo non garantite dall’uomo del bunga bunga, ma da lui danneggiate e offese. Montanelli prima, Travaglio poi, sono state le illustri ma inascoltate avanguardie di un’Italia moderata e liberale (non certo di sinistra) disgustata da Berlusconi, dalla sua demagogia, dai suoi mezzi e dai suoi fini. (altro…)

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Arco della Pace gremito per la manifestazione di Libertà e Giustizia. Il videomessaggio
di Saviano (“C’è un diritto alla felicità”), l’appello di Fo, il ricordo delle vittime di Barletta.

Un videomessaggio di Roberto Saviano. La speranza del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia («abbiamo vinto qui a maggio e vinceremo anche la prossima volta»). Un premio Nobel, Dario Fo, che paragona questo momento storico dell’Italia a una pantomima di Buster Keaton negli anni Trenta. Erano in ventimila in piazza a Milano per ‘Ricucire l’Italia’. E sul palco intellettuali, giuristi, scrittori, giornalisti, personalità della società civile: tutti insieme per invocare le dimissioni del governo e una rinascita del paese. L’evento organizzato da Libertà e Giustizia davanti all’Arco della Pace, in piazza Sempione, è stata una lunga kermesse di idee e speranze, ma soprattutto di proposte messe in campo per ricomporre i pezzi di un’Italia spaccata da scandali e divisioni. Onore e dignità contro l’arroganza del potere.

I 20mila all’Arco della Pace I cartelli Le voci della manifestazione (altro…)

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Dalle 15 in piazza Montecitorio. Protestano contro le norme sul processo breve. Non solo perché creano un salvacondotto giudiziario per Silvio Berlusconi. Ma anche perché il rischio è quello di mandare in soffitta migliaia di processi. E si tratta di procedimenti che coinvolgono i loro familiari, morti nei crolli del terremoto de L’Aquila, nella strage ferroviaria di Viareggio, a causa dell’amianto, della mafia, dell’incendio sulla Moby Prince. Vittime che potrebbero restare senza giustizia. E i comitati che ne riuniscono i familiari saranno in piazza oggi a Roma: dalle 15 in piazza Montecitorio, e dalle 18 al Pantheon. (altro…)

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ROMA – In piazza. Per bloccare una delle “operazioni più indegne realizzate da questa maggioranza parlamentare”. Tutto è pronto per la “Giornata della Democrazia”, la mobilitazione lanciata da Articolo 21, Libertà e Giustizia e dal Popolo Viola. Appuntamento domani a Roma. Nel pomeriggio in piazza Montecitorio e dalle 20 alle 24 in piazza Santi Apostoli. E la protesta contro l’ennesima legge ad personam per Silvio Berlusconi cresce, raccoglie nuove adesioni di ora in ora. Parlamentari e associazioni. Fino a personaggi del mondo dello spettacolo e alle associazioni studentesche. (altro…)

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Con lo slogan “A difesa della Costituzione” manifestazione a Roma e in oltre cento città italiane. Cortei anche in numerose città d’Europa.

ROMA – Contro gli attacchi ai diritti e alla scuola pubblica. Per difendersi dalle riforme di Giustizia e Università. L’altra Italia scende in piazza “A difesa della Costituzione” 1. Occhi puntati su piazza del Popolo a Roma. E su altre cento città italiane. La mobilitazione nazionale lanciata da Articolo 21 2, Libertà e Giustizia 3 e Valigia Blu 4 ha fatto il pieno di adesioni. C’è anche il Popolo Viola 5. Partiti, associazioni, sindacati e personaggi della cultura e dello spettacolo. Un fronte democratico. Unito dalla necessità di lasciarsi alle spalle il berlusconismo e le sue scorie.

LO SPECIALE 6 / LO SPOT 7

Tra luoghi simbolo. Il corteo che attraverserà la capitale partirà alle 14 da piazza della Repubblica. In testa un tricolore da 200 metri quadrati. Poi, Costituzione alla mano, via per le strade del centro cittadino. L’arrivo a piazza del Popolo. Dove sul palco si alterneranno artisti costituzionalisti, attori e musicisti. Da Ottavia Piccolo a Monica Guerritore a Ascanio Celestini. Fino alla grande orchestra che eseguirà Dies Irae di Mozart e il Va’ pensiero di Verdi. Molto attese le parole di Roberto Vecchioni 8, prof e anche vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo 9. Tra gli altri interventi: un genitore della scuola di Adro (quella “invasa” dai simboli leghisti 10 del Sole delle Alpi), rappresentanze del popolo libico, il presidente della Federazionale Nazionale della Stampa 11 Roberto Natale, il costituzionalista Alessandro Pace. (altro…)

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La manifestazione formalizzata da articolo 21. Corteo a Roma e manifestazioni in altre città. Aderisce anche l’Anpi. In prima fila il gruppo web Valigia Blu che contro la legge sulle intercettazioni rimette in campo i post-it.

ROMA – Come in un gioco di specchi. Da un lato la nuova stretta sulle intercettazioni e l’offensiva sulla riforma costituzionale della giustizia annunciata da Silvio Berlusconi. Dall’altro il fronte del No alla Legge Bavaglio, ricompattato e pronto a tornare in azione. Comitati, associazioni, gruppi spontanei di cittadini. I protagonisti della mobilitazione della scorsa primavera. Che rilanciano proponendo, il prossimo 12 marzo, una grande manifestazione nazionale. 1A Roma, con un corteo che si concluderà a piazza del Popolo. Per “difendere la Costituzione” e affrontare quella che si configura sempre più come una vera e propria emergenza democratica. (altro…)

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Libertà e Giustizia.

Con stupefacente impudenza, un presidente del Consiglio, imputato in quattro processi per reati comuni, pretende di far ingoiare al paese l’introduzione di nuove leggi a suo uso e consumo, pomposamente etichettate come “riforma della giustizia”.

È sufficiente uno sguardo ai temi di questa presunta riforma per rendersi conto che essa in nessun modo affronta i problemi veri della giustizia italiana, quelli che interessano tutti i cittadini, rivolgendosi invece esclusivamente a lenire le ossessioni del presidente del Consiglio: i pubblici ministeri, le intercettazioni, la tanto inseguita e mai raggiunta impunità. Né il presidente del consiglio esita a stravolgere la Costituzione e attaccare la Corte Costituzionale per risolvere i suoi problemi giudiziari.

Poiché i membri del governo e la maggioranza parlamentare sembrano non rendersi conto della macroscopica anomalia e improprietà di questa iniziativa, spetta ai cittadini italiani far sentire la loro voce e chiedere che il governo e il parlamento, memori delle loro funzioni istituzionali di organi che devono operare nell’esclusivo interesse del Paese, rifiutino di farsi asservire all’utilità e al potere di un singolo imputato.
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mivergognodiessereitaliana.blogspot.com

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“Moralismo straccione di una plebaglia assetata di sangue”, che si è radunata “per espettorare l’odio che schiuma dai loro animi”. È un sunto del commento che un deputato del Pdl, il signor Osvaldo Napoli, ha voluto dedicare alla manifestazione milanese di Libertà e Giustizia, con Saviano, Eco e Zagrebelsky a capo della “plebaglia assetata di sangue”, composta in buona misura dalla borghesia democratica milanese, quella che una volta votava La Malfa e leggeva Montanelli sul Corriere,e oggi, benché laica, va in Sant’Ambrogio ad accendere un cero purché Berlusconi levi il disturbo. (altro…)

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La manifestazione organizzata a Milano per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Gli interventi di Gustavo Zagrebelsky e Umberto Eco, Susanna Camusso, Paul Ginsborg, Oscar Luigi Scalfaro. E quello di un ragazzino di 13 anni: “Mi pongo un sacco di domande. Spero che con un nuovo governo ci siano più risposte”.

MILANO – Un ragazzino di tredici anni e quattro perché. I riccioli neri e il piglio dell’oratore indignato, condivide il palco con Gustavo Zagrebelsky e Umberto Eco, Roberto Saviano e Susanna Camusso e Gad Lerner e le sorelle Biagi. Dice a chi lo ascolta che “comincio a interessarmi di politica e mi pongo un sacco di domande. Spero che con un nuovo governo ci siano più risposte”. Conquista l’applauso del pubblico e in fondo dà il senso della giornata. Perché è anche per i ragazzini di oggi, che saranno adulti domani, che in diecimila si sono ritrovati al PalaSharp di Milano. Per partecipare alla manifestazione “Dimettiti”, organizzata da Libertà & Giustizia 1 contro “l’imbarbarimento prodotto dalla politica e dalla cultura di Berlusconi e per gridare basta allo smantellamento dello Stato”. Niente bandiere di partito né inni né simboli. Qualche tricolore, cartelli self-made, la faccia del premier ritagliata da un giornale e le scritte col pennarello. Senso d’appartenenza, sì, ma a quella parte d’Italia che non ne può più. E vuole chiudere una pagina nera salvando la dignità del Paese. (altro…)

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Pubblichiamo una sintesi del discorso che terrà domani alla manifestazione di Libertà e Giustizia, a Milano.

Perché siamo qui? Che cosa abbiamo da dire, da chiedere? Niente e tutto. Niente per ciascuno di noi, tutto per tutti. Non siamo qui nemmeno come appartenenti a questo o quel partito, a questo o quel sindacato, a questa o quella associazione. Ciò che chiediamo, lo chiediamo come cittadini. Chi è qui presente non rappresenta che se stesso. Per questo, il nostro è un incontro altamente politico, come tutte le volte in cui, nei casi straordinari della vita democratica, tacciono le differenze e le appartenenze particolari e parlano le ragioni che accomunano i nudi cittadini, interessati alle sorti non mie o tue, ma comuni a tutti. Non siamo qui, perciò, per sostenere interessi di parte. Ma non siamo affatto contro i partiti. Anzi, ci rivolgiamo a loro, di maggioranza e di opposizione, affinché raccolgano il malessere che sale sempre più forte da un Paese in cui il disgusto cresce nei confronti di chi e di come governa; affinché i cittadini possano rispecchiarsi in chi li rappresenta e sia rinsaldato il rapporto di democrazia tra i primi e i secondi, un rapporto che oggi visibilmente è molto allentato. (altro…)

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