Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘manifestazione’

In piazza

Duemila pullman da tutta Italia per difendere la famiglia tradizionale “Fermiamo nozze e adozioni gay”.

ROMA. Una piazza enorme, anche se forse il milione non c’è. Una piazza di fedi, rosari e parole d’ordine. Si unisce nel grido: “No alle adozioni per i gay, no alle unioni civili”. Intransigenti e felici di esserlo. Mamma, papà e figli: non ci sarà altra famiglia al di fuori di questa. Nessun dialogo, perché “tutto il resto è demonio” come tuona dal palco Kiko Arguello, ex pittore fondatore dei Neocatecumenali, cristianesimo ultrà, oltre trecentomila i seguaci in Italia, di cui buona parte ieri accorsa a piazza San Giovanni. Piove a dirotto, poi esce un sole che brucia, ma nessuno si muove.

(altro…)

Read Full Post »

Polemiche
A SENTIR loro è l’indistinzione dei sessi, che sarebbe la conseguenza sia di una educazione che insegni a maschi e femmine a rispettarsi reciprocamente e a non chiudersi (e non chiudere l’altra/o) in ruoli stereotipici e rigidi, sia del riconoscimento della omosessualità come un modo in cui può esprimersi la sessualità, della legittimità dei rapporti di amore e solidarietà tra persone dello stesso sesso e della loro capacità genitoriale. Stravolgendo le riflessioni di sociologhe/i, filosofe/ i, antropologhe/i, persino teologhe/i sul genere come costruzione storico-sociale che attribuisce ai due sessi capacità, destini (e poteri) diversi e spesso asimmetrici, attribuiscono ad una fantomatica “teoria del genere” e alla sua imposizione nelle scuole – e la parola gender spiccava ieri sui cartelloni innalzati in piazza – la negazione di ogni distinzione tra i sessi e la volontà di indirizzare i bambini e i ragazzi verso l’omosessualità o la transessualità, quasi che l’orientamento sessuale sia esito di scelte intenzionali e possa essere orientato dall’educazione.

(altro…)

Read Full Post »

Oggi in piazzaIL 27% DICE DI GRADIRE L’IMPEGNO DIRETTO DEL LEADER FIOM. IL PREMIER PERÒ LO ATTACCA: UN CORTEO DI SABATO? UNA NON NOTIZIA, STUDI LE LEGGI”. CAMUSSO PRESENTE MA DEFILATA.

Maurizio Landini in politica convincerebbe quasi un italiano su tre. Almeno, stando a una rilevazione dell’Istituto Ixè secondo il quale il 27% lo giudica positivamente contro il 52%.
Anche per questo, il protagonismo “politico” del segretario della Fiom, che oggi chiuderà la manifestazione della Fiom in Piazza del Popolo, attira opposizioni aperte.
LA PIÙ APERTA è proprio quella di Matteo Renzi che, facendo finta di snobbare il corteo di oggi, lo ha definito una non-notizia: “Domani (oggi, ndr) c’è una manifestazione contro il governo, “no news”, non c’è titolo” ha commentato ieri. “Se guardo agli ultimi sabati mi pare che manifestazioni contro il governo ce ne siano state moltissime”. (altro…)

Read Full Post »

LandiniLa Fiom si prepara alla manifestazione di sabato prossimo a Roma con 300 pullman prenotati da tutta Italia (il corteo sarà da piazza della Repubblica piazza del Popolo). L’appuntamento servirà anche a delineare i primi contorni della Coalizione sociale. Accanto al sindacato, infatti, sfileranno, e parleranno dal palco, precari, partite Iva, studenti, migranti e personalità come Stefano Rodotà (se si riprenderà da una frattura) oppure, al telefono in collegamento dall’Africa, Gino Strada. Possibile anche l’intervento di Gustavo Zagrebelsky. Non è chiaro, invece, se parlerà Susanna Camusso. Il segretario della Cgil ha fatto sapere ieri che sarà certamente in piazza ma non ha ancora deciso se farà il suo intervento. (altro…)

Read Full Post »

Mafia

IN 200 MILA A BOLOGNA PER CELEBRARE I 20 ANNI DI “LIBERA” PER RESISTERE CONTRO LE MAFIE: “LA CORRUZIONE SPIANA LA STRADA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”.

Al centro in prima fila ci sono i familiari del giudice Pietro Scaglione e dell’agente di polizia Nino Agostino. Loro non mancano mai. Il 21 marzo è data “loro”, appuntamento fisso per rinnovare una domanda di giustizia. Il manifesto che ritrae l’agente il giorno del matrimonio con la moglie, anche lei vittima di assassini sconosciuti, è piazzato di fronte al palco. La piazza è strapiena e continua ad affollarsi su tutti i lati, anche dall’altra parte di via Indipendenza. Corrono e crescono le cifre. Cento, centocinquanta, duecentomila persone. E forse lo sono davvero, dietro le bandiere gialle, arancioni, viola, azzurre, di Libera, alcune che portano stampato il viso di Lea Garofalo, la donna simbolo dei testimoni di giustizia. (altro…)

Read Full Post »

operai-caricate-fucilazione

Read Full Post »

scontri-polizia-astUN VIDEO DI “GAZEBO” INCASTRA LA QUESTURA DI ROMA SUGLI INCIDENTI AL CORTEO AST.

Caricate, caricate” urla il funzionario di Polizia agli agenti antisommossa. L’ordine è inequivocabile come le immagini che seguono. Gli agenti sfilano i manganelli e iniziano a colpire gli operai. A dare un volto a chi, di fatto, ha ordinato la carica è il video girato da Diego Bianchi, alias Zoro, mandato in onda a Gazebo, programma di RaiTre. Il corteo dei lavoratori della Ast-Tyssenkrupp, dall’ambasciata tedesca, pacificamente, si sta dirigendo verso il ministero dello Sviluppo economico dove era in programma l’incontro con il governo quando, in Piazza Indipendenza, viene caricato dalla polizia. Il sangue riga il viso dei lavoratori colpiti. Gianni Venturi cade a terra. La carica non si arresta. Maurizio Landini, mentre con le mani cerca di afferrare i manganelli urla: “Smettetela, basta, siamo come voi ma che cazzo state facendo. Siamo gente come voi che lavora”. (altro…)

Read Full Post »

renzi-manganello

Read Full Post »

CamussoLa segretaria Susanna Camusso.

È gravissimo quello che è accaduto ieri a Roma”. Alla richiesta di un commento sulle frasi di Pina Picierno, il segretario generale della Cgil propone di cambiare discorso. Lei stessa è corsa al Policlinico Umberto I per accertarsi della salute dei militanti Fiom picchiati. Poi ha parlato con Maurizio Landini e ha telefonato al ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Cosa ha detto al ministro Alfano?
Che quello che è avvenuto è gravissimo e chiediamo al governo di risponderne. Gli ho detto che occorre molta attenzione perché in una situazione così difficile non si sa dove si va a finire.
Avvertite una situazione pesante?
Ho incontrato personalmente i lavoratori dimessi, tutti e due raccontano la stessa cosa: c’è stato un ordine esplicito. Stupisce sempre, del resto, che queste cose possano avvenire per caso. Ci deve essere un ordine. Ma le manifestazione pacifiche non possono essere trattate in questo modo. (altro…)

Read Full Post »

Vauro

Read Full Post »

La piazzaDemocratici spaccati tra Roma e la Leopolda. Il premier: “Io sento gli altri 60 milioni” Scontro tra la leader sindacale e Vendola: “Decidiamo noi se fare lo sciopero generale”.

ROMA – La piazza della Cgil. Grande, imponente. San Giovanni piena: 150 mila arrivano da tutta Italia organizzati in treni, pullman, aerei. I romani non si conteranno. Ma c’è il rischio che quella di oggi, come ha scritto ieri il Foglio, finisca per essere una piazza oltre che «imponente» anche «impotente »? A sentire la sufficienza con cui ne parla il premier, sembrerebbe di sì: «Guardiamo a questi mondi con il massimo di rispetto — ha detto a La7 — , ma deve essere chiara una cosa: è finito il tempo in cui una manifestazione di piazza può bloccare il governo». Quanto al colore e al senso vero della manifestazione, Renzi non s’inganna: «È una piazza di protesta sindacale ma anche politica contro di me. La ascoltiamo, come ascoltiamo anche gli altri 60 milioni di italiani».

(altro…)

Read Full Post »

Genova

“Sindaco dimettiti”. De André e Baccini alla testa del corteo Soldi ai dirigenti sotto processo per l’alluvione di tre anni fa.

GENOVA – Il giorno in cui un corteo di un migliaio di cittadini con in testa i cantanti Cristiano De Andrè e Francesco Baccini assedia il Comune lanciando uova, sputando addosso ai consiglieri e chiedendo le dimissioni del sindaco Marco Doria, a Genova esplode un nuovo caso legato alle retribuzioni di risultato.
La manifestazione organizzata via Facebook al grido “#orabasta cittadini genovesi uniti” ha reso ancor più caldo il clima politico. Una delegazione con De Andrè e Baccini è stata ricevuta dal sindaco Doria che ha risposto alle critiche di immobilismo: «Ad aprile partiranno i lavori per lo scolmatore di un altro rivo, il Fereggiano, affluente del Bisagno. Io adesso non mi dimetto: l’amministrazione serve funzionante, ora». Il sindaco in consiglio ha ringraziato il governo: «A me non interessa se verrà o no a Genova Renzi. Perché io, in questi giorni, non mi sono mai sentito solo, così come il premier ci aveva promesso. Il sottosegretario Delrio, i ministri Galletti e Pinotti, il capo struttura D’Angelis è come se fossero qui da dieci giorni».

(altro…)

Read Full Post »

23marzo2002

TUTTI IN PIAZZA.

NEL 2002 IL CENTROSINISTRA MANIFESTAVA AL CIRCO MASSIMO ASSIEME A COFFERATI. D’ALEMA FIRMAVA CAPPELLINI ROSSI, RUTELLI RIDEVA E UN BEL PO’ DI “RENZIANI” SFILAVANO COMPATTI.

È stata la manifestazione più grande di sempre, il “lungo fiume rosso” che parlava di “speranza” e di “futuro”. Questi i titoli dell’Unità il giorno dopo il grande corteo della Cgil al Circo Massimo, il 23 marzo 2002, quando il sindacato di Sergio Cofferati portò in piazza tre milioni di persone per difendere l’articolo 18. Allora era minacciato dal governo di Silvio Berlusconi e tutto il centrosinistra si ritrovò in quella piazza per difendere i diritti dei lavoratori.   Massimo D’Alema, allora presidente dei Ds, si spinse a dire che per il Cavaliere “la sfida con questo sindacato sarà perdente”. Ma le parole di sdegno anti-padronale e di solidarietà operaista riguardavano tutti, Ds e Margherita (scontato il sostegno della Rifondazione comunista di Fausto Bertinotti). Tutti, anche i più fieri avversari di Cofferati si misero dietro il “cinese” della Cgil e si piegarono alla sua dimostrazione di forza.   QUEL GIORNO D’Alema autografava cappellini rossi e si appuntava rose rosse sul petto. (altro…)

Read Full Post »

Tutti in piazza
ROMA – L’emendamento al Jobs Act del governo spiazza il Pd. In direzione martedì Renzi aveva detto: «Ne discuteremo, sul lavoro ci confronteremo». Ma ieri mattina la proposta del contratto a tutele crescenti e lo spettro dell’abolizione dell’articolo 18 erano sul tavolo della commissione Lavoro del Senato. Una doccia fredda. La sinistra dem è ormai in trincea. Al punto che stamani alle 8 è stata convocata a Palazzo Madama la riunione del gruppo. I democratici avevano chiesto ci fosse subito il ministro Giuliano Poletti, che però è impegnato a Livorno.
Il clima è teso, mai la spaccatura era stata così profonda nel partito, perché ne va del Dna del Pd. E intanto la Cgil leva gli scudi. Il segretario Susanna Camusso non esclude uno sciopero coinvolgendo Cisl e Uil: «L’articolo 18 è uno scalpo per i falchi dell’Unione europea». Non ci sono rassicurazioni che bastino.
Arrivano dal fronte renziano, precisazioni e distinguo.

(altro…)

Read Full Post »

No Tav

MANIFESTAZIONI PACIFICHE IERI DALLA VALSUSA A MILANO RIFLETTENDO SU RENZI: “PER NOI NON CAMBIERÀ NULLA”.

Chiomonte (Valsusa)

Una tranquilla giornata di manifestazioni No Tav. Cortei e iniziative contro il tunnel per l’Alta velocità Torino-Lione si sono svolte in Valsusa, ma anche a Torino e in una quarantina di città italiane. In Valsusa, oltre mille abitanti che si definiscono “la valle che resiste” hanno marciato dalla stazione ferroviaria di Chiomonte fino alla centrale idroelettrica, dove iniziano le reti del cantiere Tav.   (altro…)

Read Full Post »

La piazzaL’ADUNATA NON È UN SUCCESSO. ANCHE L’ORGANIZZAZIONE È POCA COSA: CI SONO MOLTI CAMPANI, POCHISSIMI MILITANTI PROVENIENTI DALLA CAPITALE. UNO DICE: “TRADITO COME GESÙ”.

Che delusione, che grandissima delusione! Erano arrivati da Sant’Antimo, Napoli, chiamati da Giggino ‘a Purpetta il loro leader, si erano arrampicati da Nardò e da Mesagne organizzati da Raffaele Fitto, falco in servizio permanente effettivo e aspirante viceré delle Puglie, dalla Toscana (pochi) portati da Denis Verdini, finanche dalla Calabria (minoranza sparuta, visto che il grosso delle truppe berlusconiane Giuseppe Scopelliti, Peppe dj, padrone della regione, lo ha portato in omaggio agli alfaniani), insomma avevano marciato su Roma nel giorno più nero per Silvio ed è finita con le candele in mano. Come a un funerale. (altro…)

Read Full Post »

Scontri

ASSALTI E BLOCCHI ANCHE SU UN BLINDATO: OTTO FERMATI, IN SERATA RILASCIATI.

Erano in migliaia in piazza, nel cuore di Roma. Volevano andare a gridare il loro diritto alla casa in via della Stamperia, dove governo ed enti locali si riunivano per discutere proprio dell’emergenza abitativa. Hanno trovato i blindati. Ed è finita a botte. Con i manifestanti che hanno lanciato fumogeni, uova e, dicono dalla Questura di Roma, anche gas urticanti contro poliziotti e carabinieri. Momenti di guerriglia urbana in via del Tritone, a pochi passi dai Palazzi di una politica che ormai sembra non avere più occhi per vedere in quali condizioni è ridotto il Paese. Disperazione e rabbia. Non sono black-bloc camuffati quelli che saltano sui blindati, alcuni hanno un casco da motociclista in testa, altri sono a volto scoperto. “Fatece passà, ve ne dovete annà”. Gridato mentre saltellano sul tettuccio del mezzo.  (altro…)

Read Full Post »

Report Report Extra. Il video esclusivo della guerriglia: ecco come hanno preparato l’assalto.

Della serie come si screditano i movimenti, le proteste pacifiche, come si mette il silenziatore alle voci contro.
Chi sono questi qua tutti belli organizzati?
Che dicono questore e prefetto?

Da unoenessuno.blogspot.it

Read Full Post »

In piazza

SAMPIETRINI, FUMOGENI, BOMBE CARTA E 15 FERMI. GLI ANTAGONISTI ISOLANO GLI INCAPPUCCIATI.

Gli scontri ci sono, ma non è l’ottobre del 2011, quando Roma venne messa a ferro e fuoco. Lanci di fumogeni, pietre e bastoni contro i reparti mobili della polizia a difesa del ministero dell’Economia. I soliti gruppi di incappucciati che, quando il corteo è già partito, in via Cavour “si travisano”. Indossano felpe nere, caschi e cappucci, si staccano dal corteo e colpiscono. La prova generale la fanno nei pressi della Stazione Termini, dove si trova la sede di CasaPound, centro sociale neofascista. Ma quella è solo una sassaiola, il “grosso” degli scontri è sotto la sede del ministero più odiato. Quello dell’Economia: per le migliaia di manifestanti arrivati da tutta Italia che per due giorni hanno occupato Roma, è l’origine di tutte le politiche di austerità.  (altro…)

Read Full Post »

Vauro

Read Full Post »

Older Posts »