Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘manifestazioni’

scontriIl mercato dei beni di lusso è in crescita continua – spesso con numeri a due cifre  – e tutti i marchi del settore quotati in Borsa sono ai massimi storici. Una new entry come Moncler ha fatto il botto appena arrivata in piazza Affari. I colossi Lvmh e Kering non riescono più nemmeno a reinvestire i profitti: ne fanno troppi.

C’è poi un altro settore che è andato molto bene nell’anno che si sta chiudendo: quello dei discount (più 2,4 per cento), in controtendenza piena rispetto agli altri consumi alimentari e pure al totale delle vendite al dettaglio. (altro…)

Read Full Post »

Studenti

BOMBE CARTA ALLA SAPIENZA DI ROMA, GLI AGENTI FANNO IRRUZIONE. I MANIFESTANTI: “OGGI NON VI LEVATE I CASCHI?”.

I fumogeni e le bombe carta, le cariche della polizia e i fermi, i feriti e le accuse incrociate. Campo di battaglia, il più affollato ateneo d’Europa. Nel Paese che ormai è tutto un corteo, i segni e l’aria da rivolta invadono anche l’università La Sapienza di Roma, con scontri come non se ne vedevano da molti anni da quelle parti. Il bollettino ufficiale parla di due agenti con ferite lievi e due manifestanti denunciati. La sensazione è quella di una rabbia alimentata anche da scene viste altrove, in questi giorni di tensioni continue. Sempre ieri, e sempre a Roma, la polizia ha caricato davanti al ministero della Pubblica Istruzione, dove manifestavano i lavoratori dei servizi di appalto alle scuole. Un pomeriggio lunghissimo, quello in viale Trastevere, con falò accesi dai manifestanti e un cassonetto dato alle fiamme. L’involontaria miccia del caos alla Sapienza è stata la conferenza sulla green economy “La natura dell’Italia”, nel Rettorato. (altro…)

Read Full Post »

Antagonisti

Care redazioni dei giornali, così non va. Della manifestazione di ieri non ci abbiamo capito niente.

A Roma non c’ero, ma ho visto i video non montati che ha realizzato il team della Gabanelli, in cui si constata che gli scontri di ieri a Roma sono stati generati da una ventina di incappucciati che, nei pressi del Ministero dell’economia, ha volutamente assediato, per meno di mezzora, un piccolo nucleo di agenti della Guardia di finanza. Qualche petardo, qualche fumogeno da stadio, qualche contatto, un cassonetto incendiato. Non molto altro. Certo, un episodio deprecabile, grave se vogliamo, come è grave sempre ogni atto di violenza. (altro…)

Read Full Post »

Giovani in protesta

LA NUOVA RIVOLUZIONE.

LA GIOVENTÙ DIVENTA MAGGIORANZA. DA NOI INVECE C’È UNA GENERAZIONE IN MINORANZA RISPETTO AD ADULTI E ANZIANI.

C’è un Mediterraneo del Sud che brulica di nascite e di gioventù. Ne trabocca fino a noi, che dobbiamo al loro contributo un miglioramento nel saldo tra decessi e nuove vite. Non foss’altro che per riconoscenza, un qualunque governo italiano dovrebbe conferire honoris causa la cittadinanza a chi, nascendo qua, ripopola il nostro sfoltimento.
Quando la gioventù si accorge di essere maggioranza, ha l’impulso di prendere la parola. La parola pubblica va presa, non è data per gentile concessione del potere di turno. Va presa e tenuta contro le repressioni, i reparti in divisa, gli arresti, le condanne. La parola pubblica succede in piazza, non nelle aule isolate, insonorizzate, sorde e protette da quello che succede al pianoterra. (altro…)

Read Full Post »

Piazza Tahrir. Il Cairo

In tutto il mondo milioni di persone protestano per i propri diritti e contro la corruzione: da Rio de Janeiro a Istanbul, dal Cairo a Sofia. Ma nel nostro Paese, nonostante le ragioni non manchino, non succede nulla.

Volti, scritte, colori. Bocche aperte per le urla o chiuse, serrate, per evitare i gas. Braccia in alto in segno di pace, braccia in basso, sulla nuca, per difendersi dai calci e dalle manganellate. Dita che puntano il cielo, dita che puntano gli scudi dei poliziotti. Occhi, scuri, azzurri, verdi. Nerissimi. Teste rasate, totalmente, parzialmente, orecchini, tatuaggi, cravatte. Giacche, magliette, torsi nudi. Seni nudi o corpi totalmente coperti. Gonne e pantaloni. Lacrimogeni, getti d’acqua. Bolle sulla pelle, escoriazioni. Lacrime. Risate. Danze e rabbia. Corpi immobili o fermati in movimento. (altro…)

Read Full Post »

"A Belo Horizonte, con la nazionale verdeoro in campo nella semifinale contro l’Uruguay, 40mila persone si sono riunite per protestare contro il governo"

“A Belo Horizonte, con la nazionale verdeoro in campo nella semifinale contro l’Uruguay, 40mila persone si sono riunite per protestare contro il governo”

Proseguono senza sosta le rivolte popolari in Brasile. La presidente Dilma Rousseff ha aperto il dialogo con i manifestanti e sta spingendo verso le riforme richieste dalla popolazione. Ma le proteste non si fermano e c’è chi azzarda che dietro ad esse ci sia la mano degli Usa. Tuttavia ai brasiliani non mancano certo i motivi per protestare.

Mentre volge al termine la Confederation Cup, in Brasile proseguono le proteste. Sono almeno 18 le città in cui si svolgono quotidianamente le manifestazioni. A Belo Horizonte, con la nazionale verdeoro in campo nella semifinale contro l’Uruguay,40mila persone si sono riunite per protestare contro il governo. La polizia brasiliana ha fermato 24 manifestanti in possesso di sassi, spranghe e maschere antigas ed ha respinto con i gas lacrimogeni un tentativo di sfondare il cordone di sicurezza attorno allo stadio Mineirao. (altro…)

Read Full Post »

Piccolo e bianco, il drone vola sopra Istanbul e riprende la folla sottostante. Fino a che la polizia lo abbatte con una schioppettata, parodia della contraerea, e il volo è spezzato.
Il breve filmato (ripreso il giorno 11 di giugno in piazza Taksim) è un impeccabile documento della stupidità del potere. Se l’intenzione – si suppone – era impedire riprese indesiderate dei disordini in corso, l’abbattimento del drone, a sua volta ripreso da decine di altri occhi elettronici, ottiene l’effetto opposto: quelle immagini stanno facendo il giro del mondo, amplificando la sensazione che sotto quel drone si stesse dispiegando una ottusa brutalità repressiva. Vedere quell’occhio giocattolo cavato a forza dalla sua orbita è simbolicamente odioso tanto quanto vedere, come spesso capita, certe manone che oscurano certe telecamere. (altro…)

Read Full Post »

ContestazioniÈ L’ULTIMA TROVATA DEL PDL: CHI “REITERA” IL REATO RISCHIA DA SEI MESI A UN ANNO DI PRIGIONE.

Brunetta lo aveva promesso. Ma, soprattutto, il Cavaliere ne ha avvallato pienamente lo scopo. Che il ministro dell’Interno e vice premier, Angiolino Alfano, ha poi provveduto a mettere nelle sapienti mani di Ignazio Abrignani, deputato di stretta osservanza arcoriana che ci sa fare con la stesura delle leggi “ad personam”.

ECCOLA QUI, dunque, l’ultima trovata del Pdl per azzerare il dissenso per legge: carcere per chi disturba le manifestazioni dei partiti in piazza. Non solo durante le campagne elettorali, ma in tutte le iniziative politiche. Ieri alla Camera, è stata presentata in aula questa proposta di legge che ora è all’attenzione dello stesso capogruppo Brunetta per le ultime limature, ma di fatto si tratta di una cosiddetta “legge bandiera” su cui il Pdl ha intenzione di spingere con tutto il suo peso politico all’interno della maggioranza. Come, d’altra parte, aveva fatto capire lo stesso Brunetta intervenendo nei giorni scorsi in aula alla Camera contro la presidente Boldrini, rea di non aver sufficientemente condannato le contestazioni subitedai berluscones in piazza a Brescia. E come successivamente aveva scritto sempre Brunetta in un corsivo sul Giornale, proponendo la legge bavaglio per le piazze dissenzienti: “Se non si interviene subito – scriveva Brunetta – il virus delle contestazioni sistematiche sarà legittimato e diverrà endemico, così da indurre a rinunciare a incontri pubblici di chi è sgradito a qualcuno ; bisogna evitare che ci sia una sistematica e pericolosa contrapposizione fisica dalla quale è fatale che possano scaturire incidenti”. Dice il primo firmatario della legge, appunto Ignazio Abrignani: “Chi sostiene che questo disegno di legge è contro la libertà di manifestazione dice il falso. (altro…)

Read Full Post »

STUDENTI, IL MOVIMENTO TORNA A INVADERE ROMA: CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA, L’AUSTERITÀ E IL DDL EX APREA SUI PRIVATI NEGLI ORGANI COLLEGIALI.
Mentre tutto il mondo adulto prescrive limiti e comandamenti, i ragazzi parlano, contestano, sfilano, urlano. E non vogliono limiti su dove arrivare ROMA. Ministri che hanno scambiato la loro poltrona per una cattedra li hanno derisi: «Choosy», «sfigati», «bamboccioni». Il prefetto di Roma Pecoraro li tratta da ragazzini viziati «che non sono controllati dai genitori». I manganelli che li hanno percossi bestialmente mercoledì scorso sono un avvertimento: per loro non c’è spazio per il dissenso. Qualcuno sostiene che farebbero peggio i docenti che li appoggiano e protestano contro il «concorso-truffa» nella scuola e il ddl «ex Aprea». E poi l’incubo di strani lacrimogeni che sembrano piovere dal cielo, o rimbalzare da terra contro le leggi della fisica, ma certo non da un ministero.  (altro…)

Read Full Post »

Primo rapporto sui lacrimogeni al Ministero: sparati da terra.

IL PRIMO giorno di libertà della sua vittima, coincide forse, con il suo ultimo da poliziotto. È indagato con l’accusa di lesioni l’agente che mercoledì scorso è stato ripreso mentre, durante i disordini seguiti allo sciopero europeo, prendeva a manganellate in faccia Riccardo Masoch, manifestante di 24 anni. ISUOI colleghi della Digos lo hanno individuato e da ieri l’agente è sotto inchiesta per quelle botte. Il poliziotto, che presta servizio al commissariato Viminale, ancora non è stato sentito dal pubblico ministero di Roma Luca Tescaroli, titolare del fascicolo sugli scontri, ma verrà convocato nei prossimi giorni anche alla luce del referto medico della sua vittima acquisito ieri dagli inquirenti. Il giovane, originario di Belluno, è stato scarcerato venerdì notte dal gip che ha disposto l’obbligo di firma. Mentre l’inchiesta giudiziaria va avanti, la polizia non sta a guardare: è stata avviata un’indagine disciplinare interna che dovrà valutare l’ipotesi di sua una sospensione. (altro…)

Read Full Post »

SOPRA LA DIVISA LEGGE SUL RICONOSCIMENTO DEGLI AGENTI.
Il Pd rompe il fronte del no. Andrea Orlando: «Si discuta con i sindacati, riforma necessaria»
Promettono indagini serie e «rigorose» sul Ministero di Giustizia diventato per la prima volta dal dopoguerra «un fortino di guerra» (definizione dei Giovani democratici) contro i manifestanti; garantiscono oltre ogni dubbio che i «poliziotti responsabili degli abusi» sugli studenti inermi durante il corteo 14N «verranno puniti». Messe davanti all’evidenza dei filmati, ora corrono come possono ai ripari, le ministre dell’Interno e di Giustizia, Annamaria Cancellieri e Paola Severino, e assicurano che questa volta non ci sarà impunità per le forze dell’ordine che hanno violato la legge. Mentre la Guardasigilli si muove ancora con difficoltà nel bailamme di accuse e controaccuse, per ricostruire ciò che realmente è accaduto nel suo stesso edificio, alla responsabile del Viminale – costretta a osservare in video un ragazzino steso a terra, circondato da poliziotti, e preso a manganellate in faccia da un agente che gli tiene fermo il capo per colpire meglio – non resta che annunciare: «La violenza su un inerme è intollerabile e ingiustificabile. (altro…)

Read Full Post »

La prima reazione è vederci qualcosa di mostruoso, nei lacrimogeni lanciati direttamente dalle finestre di un ministero verso la folla. Cioè: è proprio il governo che spara, fisicamente, nascosto e protetto nei suoi palazzi, contro i suoi cittadini.

Insomma, quasi roba da Saddam.

Invece preferisco credere che siano stati un paio di cretini – qualche poliziotto con la zucca fuori posto, incapace di comprendere anche minimamente l’incredibile portata simbolica del suo gesto. (altro…)

Read Full Post »

IL MINISTRO È CON GLI AGENTI, MA LA RETE È INONDATA DI PESTAGGI.

Dopo quella con gli scudi e i manganelli, quella che si sta giocando è una guerra di immagini. Da una parte i manifestanti, i ragazzi colorati e pacifici che – a poche ore dalle manifestazioni di mercoledì – hanno inondato la rete di filmati e testimonianze. Dall’altra i poliziotti, che – con molta più lentezza – stanno diffondendo i loro video e le loro foto, che mostrano braccia tese a lanciare sampietrini. Otto saranno coloro per i quali, nel carcere di Regina Coeli, stamattina si svolgerà l’udienza di convalida dei fermi. Per tutti il pm Luca Tescaroli chiederà gli arresti domiciliari. “Se uno lancia un sasso, il fatto costituisce reato. Se vengono lanciati mille sassi, diventa un’azione politica. Resistenza è quando faccio in modo che quello che adesso non mi piace non succeda più”. La frase di Ulrike Marie Meinhof, fondatrice del gruppo terroristico Banda Baader- Meinhof, compare nel profilo Facebook di Christopher Chiesa, il ventunenne universitario romano di buona famiglia finito in carcere. (altro…)

Read Full Post »

In Europa esplode la rivolta contro l’austerità e le politiche di rigore. È l’Europa del Sud, in particolare, a mobilitarsi con grandi manifestazioni a Madrid, Lisbona, Atene e poi Parigi e, per la prima volta, l’Italia. La novità più rilevante è forse questa: a Roma, Milano, Torino, Padova e poi in tantissime città più piccole, decine di migliaia di studenti e di lavoratori hanno manifestato contro il governo Monti (e Profumo). E se a creare questa valvola di sfogo è stata la Ces, la Confederazione europea dei sindacati, all’insegna dello slogan “Per il lavoro e la solidarietà e contro l’austerità”, la protesta è andata oltre il recinto sindacale con l’irruzione nelle piazze di moltissimi giovani, soprattutto studenti. (altro…)

Read Full Post »

Read Full Post »

Spaccare la testa a un poliziotto è criminale. Massacrare con i manganelli chi protesta è criminale. Una triste equazione che serve a poco, perché queste sono le inevitabili conseguenze di una violenta giornata italiana. Ma incendiata da una miscela confezionata altrove. Dove, lo sappiamo troppo bene. Nelle stanze dei governi che a Roma, ma anche a Madrid, Lisbona, Atene, Parigi stanno iniettando massicce dosi di austerità nelle economie di nazioni disastrate. Una spietata religione del rigore, celebrata dai sommi sacerdoti dell’Euro che uccide il lavoro, che non crea sviluppo, che diffonde nei popoli depressione e sfiducia nel futuro. La guerriglia scatenata nella strade della Capitale a pochi metri da Palazzo Chigi (ma anche a Milano, Torino, Brescia) dovrebbe fare riflettere Monti e i suoi ministri. Le politiche più dolorose, le medicine più amare possono essere accettate da una nazione a due condizioni: che durino per un periodo non illimitato e che producano in tempi accettabili effetti positivi nella vita delle persone. Che si possa dire, insomma, è stata dura ma le cose stanno migliorando. No, è sempre più dura e va sempre peggio: questo dicono gli italiani. (altro…)

Read Full Post »

Polizia, chi stai difendendo? Chi è colui che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? E’ quello il tuo compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel traffico, a protezione di condannati in giacca e cravatta, di cosiddetti onorevoli, dei responsabili dello sfascio sociale che invece di occuparsi dello Stato si trastullano con la nuova legge elettorale per salvarsi il culo e passano le serate nei talk show. Di improbabili leader a cui non affideresti neppure la gestione di un condominio che partecipano a grotteschi confronti televisivi per le primarie. Loro “non tengono” vergogna, tu forse sì. Lo spero. Soldato blu, tu hai il dovere di proteggere i cittadini, non il Potere. Non puoi farlo a qualunque costo, non scagliando il manganello sulla testa di un ragazzino o di un padre di famiglia. Non con fumogeni ad altezza d’uomo.
Chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. (altro…)

Read Full Post »

Lotta europea all’austerità: 50 le manifestazioni previste in tutto il paese, centinaia le occupazioni in corso. Nella capitale 4 cortei e azioni spontanee #14N La novità politica della mobilitazione indetta dalla Ces in 23 paesi Ue Fino ad oggi quelle della Confederazione europea dei sindacati (Ces) sono state manifestazioni poco più che simboliche. Un sit-in, un piccolo corteo nelle capitali della politica europea, in occasione dei vertici istituzionali. La mobilitazione indetta domani in 23 dei 27 paesi dell’Unione Europea rappresenta il sintomo di una lenta maturazione di questa organizzazione, fino ad oggi non troppo brillante. Nella cornice fornita dalla sua iniziativa si è tuttavia riversato il magma dell’opposizione contro le politiche dell’austerità, declinandole a partire dalle agende politiche nazionali. (altro…)

Read Full Post »

I No Tav si mobilitano per smentire il documento ufficiale sulla Torino-Lione redatto dal governo e impedire l'inizio dei lavori.

Lo scontro per la Torino-Lione si sposta sul piano tecnico e in 24 pagine fitte di osservazioni i No Tav rispondono punto per punto al documento stilato dal governo, Tav Torino-Lione, domande e risposte. Inoltre è indetta una settimana di lotta popolare dal 9 al 15 aprile, visto che l’11 è prevista la procedura di occupazione “temporanea” dei terreni che consentirà l’inizio dei lavori.

Nei giorni scorsi il governo, pressato da più parti e sentendosi sfuggire il pieno controllo sull’opinione pubblica, ha deciso di compilare un documento che rispondesse alle domande più ricorrenti sulla Torino-Lione. 12 punti che spiegano i motivi ufficiali della Tav, perché è necessaria, perché non avrà ricadute sull’ambiente e invece favorirà l’occupazione, ecc.

Si tratta di un documento scritto da tecnici e formalmente imparziale ed oggettivo, che cela invece un grosso contenuto ideologico – quasi una metafora dell’attuale governo – ed evita di mettere in luce le molte criticità dell’opera.

Le perplessità sul documento governativo sono state fin da subito numerose. Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha sostenuto che “Il documento presentato dal Governo il 9 marzo scorso non convince e non risponde ai dubbi sull’utilità dell’opera e sulla sua realizzazione. I concetti riassunti nelle risposte del Governo non sono supportati da dati verificabili e paiono uno spot più che un documento tecnico. Inoltre la vera questione aperta rimane l’utilità dell’opera e non le modalità della sua realizzazione; i flussi di traffico ipotizzati sulla direttrice interessata dal progetto non giustificano la realizzazione di un’opera così costosa e impattante e sarebbero invece soddisfatti da un ammodernamento della linea ferroviaria storica ad oggi ampiamente sottoutilizzata”. (altro…)

Read Full Post »

ROMA — Non accadeva da tempo, forse è un segnale anche per la prossima battaglia sull’articolo 18. Cgil, Cisl, Uil e pure l’Ugl tornano di nuovo insieme in piazza e manifestano contro la riforma delle pensioni voluta dal governo Monti. Il giorno scelto è il 13 aprile, quando la riforma del lavoro dovrebbe essere già in Parlamento.
Il nodo principale è quello degli esodati, termine tecnico per definire una situazione drammatica: sono quelle persone che al momento sono rimaste senza stipendio, perché hanno lasciato il lavoro dopo una crisi aziendale, e senza pensione, perché nel frattempo è arrivata la riforma Fornero a spostare più avanti l’età minima per ritirarsi. Prima di decidere cosa fare bisogna sapere esattamente quanti sono, in modo da capire quanto costerebbe intervenire. Ma al momento una cifra ufficiale non c’è. (altro…)

Read Full Post »

Older Posts »