
I No Tav si mobilitano per smentire il documento ufficiale sulla Torino-Lione redatto dal governo e impedire l'inizio dei lavori.
Lo scontro per la Torino-Lione si sposta sul piano tecnico e in 24 pagine fitte di osservazioni i No Tav rispondono punto per punto al documento stilato dal governo, Tav Torino-Lione, domande e risposte. Inoltre è indetta una settimana di lotta popolare dal 9 al 15 aprile, visto che l’11 è prevista la procedura di occupazione “temporanea” dei terreni che consentirà l’inizio dei lavori.
Nei giorni scorsi il governo, pressato da più parti e sentendosi sfuggire il pieno controllo sull’opinione pubblica, ha deciso di compilare un documento che rispondesse alle domande più ricorrenti sulla Torino-Lione. 12 punti che spiegano i motivi ufficiali della Tav, perché è necessaria, perché non avrà ricadute sull’ambiente e invece favorirà l’occupazione, ecc.
Si tratta di un documento scritto da tecnici e formalmente imparziale ed oggettivo, che cela invece un grosso contenuto ideologico – quasi una metafora dell’attuale governo – ed evita di mettere in luce le molte criticità dell’opera.
Le perplessità sul documento governativo sono state fin da subito numerose. Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha sostenuto che “Il documento presentato dal Governo il 9 marzo scorso non convince e non risponde ai dubbi sull’utilità dell’opera e sulla sua realizzazione. I concetti riassunti nelle risposte del Governo non sono supportati da dati verificabili e paiono uno spot più che un documento tecnico. Inoltre la vera questione aperta rimane l’utilità dell’opera e non le modalità della sua realizzazione; i flussi di traffico ipotizzati sulla direttrice interessata dal progetto non giustificano la realizzazione di un’opera così costosa e impattante e sarebbero invece soddisfatti da un ammodernamento della linea ferroviaria storica ad oggi ampiamente sottoutilizzata”. (altro…)
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