
Al ministro della Salute
al ministro dell’Ambiente
alla Presidente della Giunta Regionale del Lazio
all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio
ai responsabili dell’Ato 1 – Lazio
e per opportuna conoscenza
al Commissario europeo all’ambiente
al Prefetto di Viterbo
al Garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio
al Presidente della Provincia di Viterbo
all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo
al Direttore generale della Asl di Viterbo
al Direttore sanitario della Asl di Viterbo
al Dipartimento di prevenzione – Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Viterbo
al Direttore generale dell’Istituto superiore di sanità
al Presidente dell’Istituto superiore di sanità
all’Arpa Lazio – sezione di Viterbo
ai Sindaci della regione Lazio
ai Consiglieri regionali del Lazio
oggetto: richiesta informazioni relative agli interventi eseguiti e agli obiettivi raggiunti per il rientro del parametro Arsenico nei limiti stabiliti dal Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001.
Egregi signori,
è a voi noto che l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) classifica l’Arsenico come elemento cancerogeno certo di classe 1 e lo pone in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.
L’esposizione ad Arsenico attraverso l’acqua destinata a consumo umano è stata associata anche a cancro del fegato e del colon.
L’assunzione cronica di Arsenico è indicata inoltre da numerosissimi studi scientifici anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche e neurocomportamentali; diabete di tipo 2; lesioni cutanee, disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche. (altro…)
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