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Posts Tagged ‘MPS’

gomez

“Fuori tutti i nomi dei primi 100 debitori, perché lì ne scopriremo delle belle”. Così il direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez, a Coffee Break su La7, commenta le dichiarazioni del presidente dell’AbiAntonio Patuelli, che ha chiesto di conoscere i nomi dei principali debitori delle banche salvate con i soldi pubblici, tra cui Monte dei Paschi di Siena. “Bisogna andare a vedere – dice Gomez – chi ha mentito alle banche e basta bonus ai dirigenti, finché la banca non produrrà utili. Sarebbe, inoltre sperabile – aggiunge – che prima o poi qualcuno tornasse a dividere tra banche che fanno finanza e quelle che fanno credito“. (altro…)

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giannelli

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marione

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renzivattenne

Cosa sta succedendo esattamente in MPS? Il fatto più incredibile è che nessuno lo sa. Probabilmente nemmeno quelli che stanno gestendo o cercando di gestire il salvataggio dell’istituto senese. Vi avevamo spiegato che il Governo ha avuto delle incredibili carte da giocare al fine di cambiare le sorti “bancarie” del Bel Paese, ma ha deciso di passare la mano per inginocchiarsi a lobby e ad altri amici a cui non fare dispetti. Ora il groviglio di Monte dei Paschi è diventato, letteralmente, una bomba ad orologeria. (altro…)

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Più si sente ripetere che il sistema delle banche è solido, più si capisce quanto questo sia a rischio e si voglia solo evitare l’effetto panico.
Più si susseguono le leggi e i provvedimenti d’urgenza sulle banche, più si comprende la superficialità con la quale si è affrontato il problema delle sofferenze bancarie.
Ieri le borse hanno avuto un rialzo dopo le parole di Draghi: si possono salvare le banche coi soldi pubblici.
Ma come, per mesi si è sentito che basta salvataggi pubblici, d’ora in avanti “ce lo chiede l’Europa” di far pagare la crisi prima ad azionisti e obbligazionisti.  (altro…)

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Mussari

Tre anni e sei mesi a Mussari, Vigni e Baldassarri per lo scandalo del derivato Alexandria.

MILANO – È come al cinema, ci sono i flashback e il presente. Nei primi c’è Giuseppe Mussari, «l’attore protagonista e regista di un film drammatico», ha detto il pm Giuseppe Grosso, descrivendone le gesta al tribunale di Siena, che dopo 13 mesi dalla prima udienza, con rito immediato, ha emesso la condanna a 3 anni e sei mesi per l’ex presidente di Mps, l’ex dg Antonio Vigni e l’ex capo area finanza Gianluca Baldassarri. Nel presente c’è Alexandria, la pietra dello scandalo che continua a produrre effetti negativi per Mps. Domenica scorsa la banca ha trovato nei risultati dei test Bce un’altra brutta sorpresa dal contratto con Nomura, che Francoforte ha calcolato come un derivato, con impatto negativo stimato in almeno 600 milioni. Si vedrà nella trimestrale Mps il 12 novembre, la prima sotto effettiva vigilanza Bce, se Alexandria sarà contabilizzato come derivato – quindi scritto a valori di mercato – o come credito, come permette la libertà di scelta lasciata da Consob e da Banca d’Italia.

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GiannelliDa eccesatira.blogspot.it

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VEDREMO chi avrà ancora il coraggio di sostenere che le fondazioni bancarie hanno salvato il nostro sistema bancario dalla crisi! Soprattutto dopo ciò che è accaduto ieri a Siena all’assemblea straordinaria degli azionisti Mps.

La Fondazione Monte dei Paschi, azionista di maggioranza della banca senese, non ha esitato a utilizzare il proprio voto determinante per affossare l’aumento di capitale della terza banca italiana.
La fondazione era certamente consapevole del fatto che «Banca Mps sta attraversando un momento critico» che le impone «un aumento di capitale di 2,5 miliardi entro il 2014». Lo aveva scritto a pagina 2 del suo “Documento Programmatico Pluriennale 2014-17”. (altro…)

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MPS

OGGI LA RESA DEI CONTI: LA FONDAZIONE CONTRO PROFUMO, PRONTO A LASCIARE.

Affezionati alla tradizione del Palio, che solo loro sono in grado di comprendere, i senesi sembrano assistere con grande divertimento al duello tra Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps, e Alessandro Profumo, presidente del Monte dei Paschi. Non importa se lo scontro costerà carissimo alla banca e alla città. I senesi tifano. Il primo tifoso è il sindaco, Bruno Valentini, che ieri ha salutato l’ipotesi delle dimissioni di Profumo con una battuta beffarda, perfettamente in linea con lo spirito cittadino: “Io sono un sindaco e dico che morto un sindaco se ne fa un altro”.  (altro…)

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MPSLA COMMISSIONE EUROPEA SCETTICA SULLE POSSIBILITÀ PER MPS DI RIPRENDERSI IN CASO DI MANCATO RIMBORSO DEGLI AIUTI PAGHERANNO ANCHE GLI OBBLIGAZIONISTI.

La nazionalizzazione del Monte dei Paschi è sempre più probabile. La Commissione europea scrive al ministero del Tesoro per dire che non è affatto convinto del piano di rilancio della banca abbinato al prestito pubblico di 4 miliardi di euro, i cosiddetti “Monti-Bond”. Se le cose andranno male, cioè se la banca non riuscirà a rimborsare il prestito, a farne le spese potrebbero essere i piccoli risparmiatori.

La lettera del commissario europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia, che deve vigilare sul rischio che il prestito pubblico nasconda un illecito aiuto di Stato, è molto secca: Bruxelles non è convinta del piano di rilancio, non condivide l’approccio per il quale le perdite attese dal trading e dai titoli di Stato di cui la banca è imbottita diventino automaticamente tagli al personale, dice che il conto per cui 320 milioni di perdite sarebbero coperte dalla riduzione dell’organico di cinquemila persone “sembra sensibilmente gonfiato”.  (altro…)

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MPSEcco le email che il responsabile della comunicazione di Monte dei Paschi inviò all’amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola, due giorni prima di decidere di togliersi la vita. Voleva andare dai pm per raccontare la sua verità.

Stanno cercando di ricostruire gli scenari politici e i vari rapporti. Ho lavorato con Piccini (ex sindaco di Siena, ndr), Mussari, Comune, fondazione, banca. Magari gli chiarisco parecchie cose”. David Rossi scrive anche questo all’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, nello scambio di mail tra i due cominciato lunedì 4 marzo con il messaggio in cui Rossi, capo della comunicazione di Rocca Salimbeni, chiedeva aiuto perché aveva intenzione di togliersi la vita: “Stasera mi suicido, sul serio, aiutatemi!!!!”. Due giorni prima di uccidersi lanciandosi dalla finestra del suo ufficio, Rossi già non vedeva molte alternative per uscire dall’inchiesta sul Monte.  (altro…)

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Le balle quotidiane

La retromarcia dei grillini, non bastano 2500 euro mensili. E Beppe: vanno bene 6 mila“. Quante balle si possono infilare in così poche parole? Certamente “la Repubblica” batte ogni record. Ogni candidato del MoVimento 5 Stelle si è impegnato a rispettare il codice di comportamento che prevede 5.000 euro LORDI per l’indennità parlamentare percepita. Il codice non è stato oggetto di discussione, dibattito o revisioni. Consiglio a “la Repubblica” di concentrarsi su notizie fondamentali come l’affare Monte dei Paschi/Santander di cui sulla prima pagina di oggi non c’è cenno. Perché?

Da beppegrillo.it del 08/04/2013.

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De_Chirico_guerriero

Che silenzio c’è su Siena. Da quando, David Rossi, il responsabile della comunicazione si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio del Monte dei Paschi dopo una lunga telefonata (con chi ha parlato? possibile che non si possa risalire all’interlocutore? o non si voglia?) sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello. Qualcuno si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l’ultima vittima. L’informazione nazionale ha seppellito l’affare Monte dei Paschi/Santander sotto il gossip post elettorale, scrive di tutto per non trattare del più grosso scandalo finanziario della Repubblica. Il buco, la sottrazione di beni, lo si chiami come si vuole, ammonta ad almeno 20 miliardi di euro. Improbabile che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più diafano, simile ormai a un fantasma. I poteri che hanno gestito la distruzione del MPS devono essere molteplici. Ci sono responsabilità chiare: dei membri di nomina pidimenoellina della Fondazione Monte dei Paschi e di chi li ha nominati, dei segretari del pdmenoelle dal 1995 in poi, anno della privatizzazione di MPS, e altre meno chiare su cui sta indagando la magistratura. (altro…)

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APERTO UN FASCICOLO PER “INDUZIONE AL SUICIDIO” DI DAVID ROSSI. IERI A SIENA I FUNERALI DEL DIRIGENTE.

Il dolore chiude le gole alla voce. Ma la rabbia trapela negli sguardi di orgoglio e sfida. Siena ieri mattina si è fermata per dare l’ultimo saluto a David Rossi, un figlio della contrada della Lupa. La chiesa di San Rocco, nascosta da una lieve curva a metà di una strada in discesa, era colma di parenti e amici del manager di Monte dei Paschi morto suicida mercoledì sera. E anche all’esterno una distesa di persone copriva il selciato. Gli occhi di telecamere e fotografi fermati dai vigili in alto, prima della curva. Un servizio di sicurezza imponente deciso dal Prefetto, con agenti in borghese confusi tra la folla, per scongiurare che la comprensibile rabbia dei senesi potesse sfociare in violenza. (altro…)

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L'indagine

E il dirigente scherzava con i colleghi: “Ho il telefono sotto controllo”.

MILANO — La prima vittima dello scandalo Monte dei Paschi è il capo della comunicazione dell’istituto, David Rossi. Dopo mesi di lavoro forsennato, affrontati senza scomporsi, tranne il sorriso amaro che tanti gli conoscevano, ha deciso che non ne valeva la pena. Proprio adesso che quasi un anno di inchieste giudiziarie stavano accertando le responsabilità della passata gestione (non le sue, poiché non indagato). Adesso che i 4 miliardi di prestito statale avevano messo in sicurezza la pericolante «più antica banca del mondo». Adesso che la nuova gestione di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola iniziava a pensare al domani, e dopo averlo imbarcato, diversamente dai cento manager estromessi nel repulisti del 2012. (altro…)

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MPSIL RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE DAVID ROSSI SI È GETTATO DALLA FINESTRA DEL SUO UFFICIO.

Si è ucciso buttandosi dalla finestra. Ieri sera David Rossi, il portavoce del Monte dei Paschi di Siena, avrebbe avuto una lunga telefonata, da solo suo ufficio, poi avrebbe appoggiato il cellulare sulla scrivania del suo ufficio prima di lanciarsi nel cortile interno di Rocca Salimbeni. I carabinieri del comando di piazza di San Francesco sono stati avvertiti dalle persone che hanno sentito il rumore della caduta. Sul posto è arrivato subito anche il pubblico ministero di turno Nicola Marini.

LA NOTIZIA sorprende tutti, anche gli inquirenti che non ipotizzerebbero per ora alcun collegamento tra il suicidio e i diversi filoni dell’inchiesta, quello sull’acquisizione di Antonveneta nel 2007, quello sulle creste e quelli relativi ai derivati segreti e all’insider trading. Forse oggi si capirà meglio se ci sono motivi strettamente personali dietro la scelta estrema o se questa morte andrà ad aggiungersi ai tanti suicidi misteriosi che spesso accompagnano i disastri finanziari in Italia, dalla segretaria di Roberto Calvi Graziella Corrocher ai tempi del crac dell’Ambrosiano, ad Alessandro Bassi, responsabile della contabilità industriale della Parmalat, fino a Mario Cal, braccio destro del San Raffaele di don Verzè.  (altro…)

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MPSPOLLINA CONFERMA IL PATTO PD-PDL: “A ROMA PARTECIPAI A UN INCONTRO CON VERDINI, CECCUZZI, MUSSARI E PISANESCHI”.

Il carcere di Siena non può ospitare Gianluca Baldassarri così i pm che indagano su Mps hanno deciso di non lasciar passare altro tempo e raggiungere Milano per interrogare l’ex capo dell’area finanza della banca detenuto da giovedì a San Vittore e finora mai sentito. Ieri pomeriggio Giuseppe Grosso e Antonio Nastasi hanno raggiunto il capoluogo lombardo mentre Al-do Natalini è rimasto a Siena per studiare le mail e il materiale rinvenuto sui computer e i tablet di Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e David Rossi, durante le perquisizioni compiute martedì. Gli inquirenti ritengono che Baldassarri non abbia risposto in maniera esaustiva al gip nell’interrogatorio di garanzia e hanno i riscontri che quanto ha dichiarato non corrisponde al vero. A cominciare dall’ideazione dell’operazione Alexandria. Il contratto con Nomura, ha detto, era semplicemente custodito nella cassaforte dell’ufficio di Vigni. Numerose testimonianze dicono che fu lui invece a pretendere che fosse tenuto nascosto. L’ha ammesso lo stesso Vigni durante il primo interrogatorio e lo ha confermato anche Contena dell’area finanza: “Io e Baldassarri ricevemmo da Kpmg richiesta di avere informazioni sulle operazioni (…) e a quel punto Baldassarri mi ribadì che quel contratto non esisteva e mi ordinò di rispondere negativamente”.  (altro…)

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senatore-paolo-amato-219122

La Procura di Firenze sta indagando sulla veridicità di un documento, datato 12 novembre 2008, che proverebbe l’esistenza di un patto di ferro sulla gestione del potere nella provincia di Siena. Gli autori sarebbero Dennis Verdini, all’epoca coordinatore nazionale di Fi, incaricato da Berlusconi di gestire la nascita del Pdl, e l’onorevole del Pd Franco Ceccuzzi, futuro sindaco di Siena. Al centro dell’accordo c’è ancora una volta Mps. Il coordinatore del Pdl si offre di risolvere «le problematiche relative alla Banca e alla Fondazione» in cambio dei suoi uomini nei cda.

Le elezioni amministrative del 2009 sono vicine e i due avvertono la necessità di istituire «un rapporto improntato nel reciproco rispetto, pur nella distinzione dei ruoli tra maggioranza e opposizione». Così è scritto elegantemente nel documento. In poche parole, più volgari, una vera e propria lottizzazione. (altro…)

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La garanzia di aiuti da parte del Pdl anche “a livello di governo nazionale per le problematiche relative alla banca e alla fondazione” Monte dei Paschi di Siena in cambio di una poltrona nel cda dell’istituto di credito toscano e della conferma della “presidenza di Antonveneta” da parte del Pd. Questo il testo dell’accordo raggiunto il 12 novembre 2008 tra Denis Verdini e Franco Ceccuzzi, all’epoca, rispettivamente presidente del Credito fiorentino nonché coordinatore nazionale del Pdl e il sindaco di Siena oggi ricandidato alle prossime amministrative nella città commissariata dal giugno scorso. Il documento è al vaglio degli inquirenti dell’inchiesta sul Monte dei Paschi che stanno tentando di accertarne la veridicità e ieri in merito hanno sentito a Firenze, assieme ai magistrati titolari della vicenda Ccf, Angelo Pollina, ex consigliere regionale Pdl, ex capogruppo in comune a Siena e attuale coordinatore regionale di Fli. (altro…)

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Mussari-Bersani

Il rapporto Consob ai pm di Siena: ecco le bugie dei vertici della banca per truffare gli investitori.

Il rapporto ai pm: grave danno ai risparmiatori 
I DANNI SUBITI DAGLI INVESTITORI.

NELLA nuova Tangentopoli che sta terremotando l’Italia, lo scandalo del Montepaschi diventa ogni giorno più torbido. La presunta «mazzetta» da 2 miliardi, ammesso che esista davvero, non si trova. Le trame oscure di Rocca Salimbeni, ordite dalla sinistra senese con il concorso bipartisan della destra toscana, restano per ora sul fondo. Quello che viene a galla, dalla palude del malaffare in cui e’ sprofondata la banca più antica del mondo, e’ invece un gigantesco groviglio, per niente «armonioso», di comportamenti fraudolenti dei vertici dell’istituto. É già lunga lista dei reati addebitati a Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri. Truffa, appropriazione indebita, ostacolo alla Vigilanza. Ora, all’elenco, si aggiunge anche la «manipolazione del mercato», uno dei reati finanziari più gravi per la trasparenza del mercato borsistico. L’affare Mps, con i suoi risvolti penali e morali, è dunque un virus inoculato nel sistema, che si diffonde e produce danni diffusi di cui ancora non si può valutare l’entità.

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