Respinta la lettera di 12 Paesi tra cui l’Italia. Decisivo il “sì” tedesco.
BERLINO — La Commissione europea deve ritirare le sue proposte di via libera alle coltivazioni transgeniche (Ogm): l’Italia e altri undici governi europei lo chiedono in una lettera a Bruxelles, ma ottengono in sostanza una risposta negativa. Sul sì o sul no al cibo Ogm, insomma sul grande interrogativo se in futuro avremo alimenti naturali o geneticamente mutati, l’Unione europea si spacca. E si spacca tra due fronti, i cui paesi-leader sono casualmente gli stessi dell’opinione favorevole o contraria agli eurobond o a forme di responsabilità comune sui debiti sovrani dell’eurozona. I governi capofila del no al transgenico sono infatti quelli italiano e francese, che come è noto vedrebbero come positiva l’introduzione degli eurobond. Respinta invece dalla Germania, che con un’iniziativa diretta della Cancelleria si è schierata per gli Ogm. L’Europa a leadership tedesca insomma, con un’immagine forzata ma solo un po’, si annuncia poco solidale e molto transgenica.
La lettera dei dodici, sottoscritta per l’Italia dal ministro degli Affari europei, Enzo Moavero, è stata inviata al Commissario europeo alla Salute, Tonio Borg. Chiede alla Commissione un passo indietro: «La discussione dell’11 scorso al Consiglio europeo — afferma la missiva — ha reso chiaro che nella sensibile questione di autorizzare il mais transgenico 1507, la soluzione è nelle mani della Commissione, che è ancora in grado di ritirare la sua proposta». (altro…)
Read Full Post »