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Posts Tagged ‘NO TAV’

erri-de-luca-assoluzione

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Erri De LucaIl personaggio.

Dalla tensione in tribunale alla gioia tra i militanti a Bussoleno: “Questa sentenza può rappresentare una finestra verso il futuro”.

BUSSOLENO – Alle 13.07 la parola contraria la pronuncia lo Stato italiano. Che assolve l’imputato Erri De Luca. Non c’è stato alcun reato e, con la sentenza, non c’è più persecuzione. Nell’aula del Tribunale di Torino è un tripudio, sono urla di «Sarà dura», sono abbracci tra il popolo No tav, gli avvocati, gli editori dello scrittore. Lui dice: «Non c’è stata un’assoluzione, si è impedita un’ingiustizia». Il centinaio di supporter lo accompagnerà come uno sciame direttamente a Bussoleno, in quello che un tempo era il cuore della rivolta di una valle che oggi segue con una certa distrazione gli strascichi della lotta che fu.

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No-Tav-21-febbraioMa il Cipe ha dato il via libera alla tratta italiana.

Mentre scriviamo ha preso il via a Torino la mobilitazione No Tav alla quale partecipa anche Legambiente  e Vittorio Cogliati Dezza e Fabio Dovana, rispettivamente presidente di Legambiente nazionale e presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta mandano un messaggio direttamente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi: «La grande infrastruttura di cui l’Italia ha bisogno non è la linea ad alta velocità Torino-Lione o le numerose nuove autostrade previste in molte regioni. La vera emergenza è la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio per la mitigazione del rischio idrogeologico, insieme a un sistema efficace di trasporti urbani e periurbani per i pendolari. E’ urgente che il governo riorienti le risorse pubbliche concentrando la spesa su quelle che sono le vere priorità del Paese. (altro…)

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Erri De LucaLO SCRITTORE SOTTO PROCESSO A TORINO PER UNA FRASE DETTA DOPO L’ARRESTO DEI NO-TAV: “IL VERBO SABOTARE LO USAVA ANCHE GANDHI”.

Stavo lì come quando scalo le pareti delle montagne”. Sospeso nell’aria, ma senza timore. È la sensazione provata da Erri De Luca durante l’udienza del processo per istigazione a delinquere ieri mattina al Tribunale di Torino. “Sotto ho il vuoto che non mi spaventa. L’accusa è quel vuoto, io lo guardo e so che non mi avrà”.   NON È IL SUO primo processo da imputato, ma è la prima volta che finisce sotto accusa per qualcosa che ha detto o scritto e non ne è troppo fiero: “Non è motivo d’orgoglio, ma fa parte della mia professione – spiega al Fatto –. Nel corso della mia carriera ho difeso le parole di altri. Ora tocca alle mie”. (altro…)

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Erri De LucaRINVIATO A GIUDIZIO PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE.

Ha rifiutato il rito abbreviato perché il processo sarebbe stato a porte chiuse. “Ma io andrò alla sbarra per attaccare, non difendermi” Così Erri De Luca rivendica la sua apologia del sabotaggio in Val di Susa.

No, è che mettere sotto processo le parole di uno scrittore è il medioevo del diritto, una manna per i violenti antimoderni che, protetti dalla sigla No Tav, hanno trasformato la Val di Susa in un centro sociale a cielo aperto e ora spacciano gli incendi e gli assalti per reati d’opinione. Come se fossero tutti scrittori con la lingua sciolta. Per la procura di Torino è terrorismo. Non ti senti prigioniero dei No Tav? «Ma no. Loro sono solidali e basta, non mi domandano nulla, organizzano letture pubbliche dei miei libri, sono vicini come sempre, sono anni che manifesto con loro. Sono ribelli civili, certamente non terroristi ».POCHISSIMI ne parlano: dopo tanti anni in Italia c’è di nuovo uno scrittore sotto processo. Il reato è d’opinione e dunque Erri De Luca va difeso a prescindere. E però, quando con la sua Audi blu mi accompagna alla metropolitana e mi dice «vedrai che mi condanneranno», gli rispondo che non gli faranno quest’altro favore. «Favore? Se vuoi ti elenco le grane in cui mi hanno messo. E i rischi penali che corro». E devi pagare anche gli avvocati. LÌ, la grana è che non vogliono farsi pagare». (altro…)

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no-tav

Dunque lo scrittore Erri De Luca verrà processato per istigazione a delinquere, cioè a sabotare i cantieri del Tav Torino-Lione in Val-susa tagliando le reti di recinzione con le cesoie. L’altroieri il gup di Torino l’ha rinviato a giudizio per un’intervista rilasciata all’Huffington Post il 1° settembre 2013 e più volte confermata in dichiarazioni successive. I pm di Torino che sostengono l’accusa, Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, hanno spiegato che quelle di De Luca non sono opinioni innocue e, in quanto tali, tutelate dall’articolo 21 della Costituzione, perchè dopo l’intervista si è registrata in Val Susa un’escalation di sabotaggi e violenze tra le frange estremiste del movimento No-Tav. Dunque esisterebbe un rapporto causa-effetto fra parole e azioni. (altro…)

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erri-manifesto-presidioLA RICHIESTA DEI PM: “ATTI VANDALICI DEI NO TAV DOPO LE SUE PAROLE”.

Erri De Luca va processato perché alle sue parole, che istigavano al sabotaggio, sono seguiti fatti concreti e violenti in Val di Susa”. Con questa motivazione i pm torinesi titolari dell’inchiesta sulle proteste contro il Tav hanno chiesto il rinvio a giudizio dello scrittore napoletano. 

   Nell’udienza di ieri, che si è svolta a porte chiuse e senza che De Luca fosse presente in aula, il gup Roberto Ruscello si è riservato la decisione, rinviando l’udienza a lunedì 9 giugno. L’accusa è di istigazione a delinquere per aver difeso in numerose interviste le attività dei No Tav, incitando al sabotaggio dei cantieri. “Il Tav va sabotata, perché è l’unico modo per fermarla”, ha più volte dichiarato lo scrittore. Parole che i pm hanno messo in relazione con le decine di episodi vandalici avvenuti in Val di Susa dopo le interviste, tra cui gli incendi agli automezzi parcheggiati nei cantieri del Tav. (altro…)

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No tav

Completo, segreto, silenzioso dietrofront. Oltre ad avere quasi dimezzare i finanziamenti alla Tav Torino-Lione, l’Unione Europea ha messo nero su bianco di non farci passare le merci e di utilizzare invece per queste lo storico traforo del Frejus. Ma proprio il trasporto delle merci doveva essere la pietra angolare della Tav. E’ stupefacente venire a conoscenza di informazioni ufficiali così importanti e che riguardano così da vicino la spesa pubblica italiana con oltre un anno diritardo e solo perchè le ha rese disponibili on line qualche giorno fa la testata francese Reporterre. Eppure…

Antefatto. Il traforo ferroviario del Frejus fra Italia e Francia (per i francesi: traforo del Mont Cenis) risalirà pure ai tempi di Cavour, ma è stato ammodernato due anni fa ed è in grado di trasportare anche gli autocarri caricandoli a bordo dei vagoni ferroviari; è usato ben al di sotto delle sue potenzialità; il traffico merci fra Italia e Francia attraverso il Frejus è in netto calo dal 1997 circa, mentre sembrava in aumento all’inizio degli Anni 90, quando l’Unione Europea ha cominciato a parlare della necessità di costruire un nuovo corridoio ferroviario. (altro…)

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No tav

Deve essere una manifestazione pacifica e i media stasera dovranno parlare solo dei motivi di questa protesta, non di scontri e violenze”. La Valsusa è scesa a Torino, i valligiani sono stati i protagonisti di una lunga e partecipata marcia che ha attraversato i viali della città. Nei giorni scorsi erano stati lanciati allarmi, da giornali e forze dell’ordine, nel quale si davano per sicuri degli scontri durante il corteo. I valsusini hanno garantito, anche frapponendosi fisicamente tra le frange più estreme e le forze dell’ordine, che la marcia si svolgesse in assoluta tranquillità. Oltre 25mila secondo gli organizzatori, poco più di 5mila per la questura, hanno invaso Torino. Treni e auto da tante città del nord Italia, ma anche diversi bus da Roma e rappresentanze di tutti i maggiori movimenti del paese. (altro…)

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Primo-maggio-Torino-cariche

Nel capoluogo piemontese cori contro le forze dell’ordine per il caso Aldrovandi. Lancio di oggetti dei No Tav contro gli agenti, che hanno risposto con cariche di alleggerimento.

Sindacati a Pordenone e scontri a Torino. La giornata del Primo Maggio è all’insegna della tensione nel capoluogo piemontese tra i manifestanti e un gruppo di antagonisti e No Tav, che si definiscono lo “spezzone sociale” del corteo, venuto a contatto con la coda della manifestazione, dove era presente la rappresentanza del Pd. A far scattare la scintilla l’arrivo del senatore Stefano Esposito, noto per le sue posizioni a favore della Tav. Qualche spintone, poi la polizia è intervenuta a separare i due gruppi, divisi da un nutrito cordone di forze di polizia. Bersaglio di cori, inoltre, per gli applausi del Sap agli agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi: “Assassini, vergogna, tutto il loro corpo è marcio”. Dallo “spezzone sociale” della manifestazione sono volati oggetti contro le forze dell’ordine, tra cui alcune sedie dei dehors dei bar. Le forze dell’ordine hanno risposto con cariche di alleggerimento. Alcuni manifestanti sono stati bloccati. L’intervento delle forze dell’ordine ha poi riportato la calma. Calma momentanea. (altro…)

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notavOggi (ieri ndr) in aula la discussione sulla ratifica per l’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l’esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione (TAV). Dopo le proteste del gruppo M5S Senato, ecco il discorso in dichiarazione di voto del portavoce Marco Scibona:

“Intervengo in dichiarazione di voto con la pacatezza e tranquillità di chi ha la coscienza di avere la ragione dalla proprio parte. Avrei preferito avere alla presidenza il Presidente Grasso, perché quello di cui sto per parlare, lui ne è ben cosciente. Sicuramente avrà modo di leggere il resoconto e di darci la sua visione dei fatti.
Presidente, Colleghi Senatori, Governo, non mi rivolgo solo a voi ma anche alla Direzione Nazionale Antimafia ed ai Procuratori generali delle Corti di appello ai quali ho inviato una mia nota. (altro…)

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No TavIN PIAZZA DALLA VALSUSA AI NO MOUS DI CALTANISSETTA, AI COMITATI CONTRO L’ORTE-MESTRE: “SARANNO CORTEI PACIFICI”.

Saranno oltre 40 le manifestazioni NoTav che si svolgeranno domani in tutta Italia. Tutte sotto la stessa bandiera, ognuna con una propria caratterizzazione territoriale: dai NoMous a Caltanissetta, ai comitati contro l’autostrada Orte-Mestre ad Adria. E mentre i siti internet del movimento valsusino continuano a ricevere adesioni per le marce di domani la Procura di Torino ha aperto un fascicolo sul documento a firma del Noa, Nuclei Operativi Armati, in cui si condannano a morte quattro persone definite “simpatizzanti” dell’Alta velocità. Sono due dirigenti delle ditte impegnate nello scavo del tunnel di Chimonte, il senatore Pd Stefano Esposito e Giuseppe Petronzi, il capo della Digos torinese. (altro…)

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Beppe Grillo

Questo è un appello di solidarietà alla Val di Susa. Sono più di 500 inquisiti, tutti sotto processo per delle cose che io non riesco assolutamente a capire. Comunque io confido nella Giustizia. Sono calmo, sono sereno. Sono molto sereno. Non ho grossi problemi. Il PM ha chiesto nove mesi di reclusione perché io avrei rotto un sigillo “già portato via dal vento“, come scritto nella notifica. Era un sigillo che non c’era, un sigillo “inconsapevole“. Mi hanno invitato in una baita dove mangiavano della polenta e io sono andato a mangiare la polentina. Però io sono tranquillo: nove mesi passano presto(altro…)

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ScontriMANIFESTAZIONE NO TAV E MOVIMENTI PER LA CASA: SCONTRI E BLITZ IN SEZIONE. CUPERLO: “FASCISTI”. E LA CITTÀ VA IN TILT.

Via dei Giubbonari è una strada stretta che parte da Campo de’ Fiori, su entrambi i lati si aprono negozi e boutique per turisti e, soprattutto, c’è la storica sezione del Pci, oggi Pd. Si accendono le luci, sono passate da poco le 17, più di un migliaio di manifestanti percorre la via: cori, cappucci neri, sciarpe a nascondere i volti dalle dozzine di telecamere. Due blindati e un cordone di agenti in tenuta antisommossa sbarrano la strada. Volano pietre e diverse bottiglie. Inizia il contatto, la polizia tenta di far indietreggiare la folla con i manganelli, ma nessuno scappa. Nella nebbia di fumogeni e bombe carta ci sono spinte e cariche . A Roma in quegli stessi momenti c’è il presidente francese Hollande, per un vertice con Letta sull’Alta velocità.  (altro…)

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Antagonisti

Care redazioni dei giornali, così non va. Della manifestazione di ieri non ci abbiamo capito niente.

A Roma non c’ero, ma ho visto i video non montati che ha realizzato il team della Gabanelli, in cui si constata che gli scontri di ieri a Roma sono stati generati da una ventina di incappucciati che, nei pressi del Ministero dell’economia, ha volutamente assediato, per meno di mezzora, un piccolo nucleo di agenti della Guardia di finanza. Qualche petardo, qualche fumogeno da stadio, qualche contatto, un cassonetto incendiato. Non molto altro. Certo, un episodio deprecabile, grave se vogliamo, come è grave sempre ogni atto di violenza. (altro…)

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Report Report Extra. Il video esclusivo della guerriglia: ecco come hanno preparato l’assalto.

Della serie come si screditano i movimenti, le proteste pacifiche, come si mette il silenziatore alle voci contro.
Chi sono questi qua tutti belli organizzati?
Che dicono questore e prefetto?

Da unoenessuno.blogspot.it

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Manifestazione

IN MIGLIAIA AL CORTEO PER MANIFESTARE PACIFICAMENTE INVOCANDO DIRITTI. I MIGRANTI: “LAMPEDUSA, LAMPEDUSA”.

C’è una moltitudine di individui, storie, bisogni e richieste nel corteo del 19 ottobre. Nei giorni che hanno preceduto la manifestazione, le ragioni della protesta sono rimaste nascoste, cancellate dall’attesa morbosa degli scontri e dei problemi di ordine pubblico. Nei giorni che la seguiranno, molte di queste richieste sono destinate a rimanere ancora inascoltate, cancellate dagli scoppi delle bombe carta e dalle immagini delle cariche. Questi bisogni, secondo le voci del corteo, sono lontani anni luce dalla sensibilità della politica e dei sindacati.  (altro…)

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In piazza

SAMPIETRINI, FUMOGENI, BOMBE CARTA E 15 FERMI. GLI ANTAGONISTI ISOLANO GLI INCAPPUCCIATI.

Gli scontri ci sono, ma non è l’ottobre del 2011, quando Roma venne messa a ferro e fuoco. Lanci di fumogeni, pietre e bastoni contro i reparti mobili della polizia a difesa del ministero dell’Economia. I soliti gruppi di incappucciati che, quando il corteo è già partito, in via Cavour “si travisano”. Indossano felpe nere, caschi e cappucci, si staccano dal corteo e colpiscono. La prova generale la fanno nei pressi della Stazione Termini, dove si trova la sede di CasaPound, centro sociale neofascista. Ma quella è solo una sassaiola, il “grosso” degli scontri è sotto la sede del ministero più odiato. Quello dell’Economia: per le migliaia di manifestanti arrivati da tutta Italia che per due giorni hanno occupato Roma, è l’origine di tutte le politiche di austerità.  (altro…)

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Le denuncePALAZZO MADAMA LA APPROVA CON 143 SÌ E 3 NO. M5S, LEGA E SEL NON HANNO PARTECIPATO AL VOTO. NEL TESTO ANCHE LE MISURE DI SICUREZZA CONTRO I NO-TAV E IL “SALVA- PROVINCE”.

Un buon punto di partenza, dice Guglielmo Epifani, segretario del Pd. Ma la nuova legge contro il femminicidio, approvata ieri in Senato in tempi record per evitarne la decadenza (il decreto emanato dal governo scadeva martedì) non è stata accolta con entusiasmo dall’emiciclo di Palazzo Madama, chiamato a ratificare, con il decreto, anche una serie di norme che con esso nulla hanno a chè fare. Tra queste, il decreto “salva-province” e un nuovo pacchetto sicurezza con misure che autorizzano interventi della polizia a Chiomonte contro i no-tav e nuove misure sui vigili del fuoco. Alla fine, infatti, la legge è passata con pochi entusiasmi, esattamente con solo 143 voti favorevoli (solo 3 i contrari), in pratica quelli del Pd, del Pdl e di Scelta Civica. La Lega, il M5s e Sel si sono detti contrari per via del fatto che il decreto è stato snaturato. In più, l’imminente scadenza non ha consentito al Senato neppure una discussione approfondita, così come non sono state possibili modifiche che invece sarebbero state necessarie visto che il testo contiene alcuni “pasticci” evidenti che, a questo punto, potranno essere modificati solo in un secondo tempo.  (altro…)

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Val Susa

NAPOLITANO: “FERMARE L’ESCALATION DI VIOLENZA AI CANTIERI IN VAL DI SUSA”.

La lotta pubblica e di massa e della Val Susa non subisce alcuna deriva, è semplicemente una resistenza civile a un’opera mostruosa”, “una battaglia di purissima legittima difesa”. E “dove sta il limite della difesa? Nella capacità di espellere l’invasore”. Erri De Luca non arretra di fronte agli attacchi arrivati dopo la sua benedizione ai “sabotaggi” dei cantieri del Tav Torino-Lione, ma esibisce anche un distacco infastidito dall’idea di proseguire la polemica su violenza-non violenza che da sempre attraversa i movimenti di protesta. Tanto “la Tav non si farà, la valle si è opposta con il suo corpo”.  (altro…)

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