Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘olimpiadi’

renzi

Read Full Post »

Non si fermano le grandi opere, ma si fermano i ladri. Se invece dici di no, hai paura, ti fermi davanti una grande sfida e preferisci non metterci la faccia hai sbagliato mestiere ”
Il fatto di dire che non si fanno le Olimpiadi per timore della corruzione è una incredibile ammissione di incapacità da parte della dirigenza di quella città. Se tu hai davanti otto anni  se hai un minimo di credibilità e autorevolezza, tu i ladri li cacci”.

Quest’uscita del presidente del Consiglio (durante un comizio per la riforma costituzionale), poi rilanciata da tutte le reti e da tutti i media pro-Olimpiadi, contiene una serie di bugie.
Non si fanno le grandi opere o le Olimpiadi perché c’è la corruzione: non si fanno perché sono opere che comportano costi aggiuntivi che poi finiscono a carico di un’amministrazione già gravata da debiti (cresciuti anche durante la precedente amministrazione). E che intende usare quelle risorse per quei servizi primari per i cittadini romani.

(altro…)

Read Full Post »

D’accordo, concentrarsi su un piatto di bucatini mentre il presidente del Coni stanco di aspettare se ne va irritato è una mancanza di rispetto istituzionale (anche se la sindaca giura che stava sulle scale). Però, le pur giuste forme di cortesia istituzionale non siano, per favore, il solito alibi per occultare la vera sostanza della questione. Infatti, l’incontro in Campidoglio con Giovanni Malagò sarebbe potuto durare cinque minuti o cinque ore o cinque giorni, ma il no di Virginia Raggi alla candidatura olimpica di Roma non si sarebbe spostato di un millimetro. (altro…)

Read Full Post »

coerenzi

Il Capogruppo del Partito Democratico entusiasta quando era Monti a dire NO alle olimpiadi.
Se lo dice il MoVimento 5 Stelle si perde opportunità.
Il PD dovrebbe chiamarsi DPPD = due pesi due misure

Carlo Sibilia

Read Full Post »

olimpiadi-cristo-religioni-gara

Read Full Post »

Rio 2016

Al via i Giochi della 31a Olimpiade, Pelè rinuncia ad accendere il braciere per problemi fisici. Doveva essere la più grandiosa festa della storia della competizione, ma è stata mutilata dal ridimensionamento del budget. Fuori dallo stadio Maracanà, lontano dai 60mila che hanno assistito alla kermesse, scontri fra polizia e manifestanti.

“Brasile, un sogno intenso, un raggio vivido di amore e di speranza alla terra scende”: aperta dall’inno nazionale cantato da tutto il Maracanà, la cerimonia di apertura dei Giochi di Rio de Janeiro 2016è stata la grande festa del Brasile. Che però non ha potuto nascondere i suoi problemi. E in fondo nemmeno ci ha provato, con quel monito sul riscaldamento globale, edulcorato dai fuochi delle coreografie e dai suoni delle musiche, ma comunque così inusuale per un momento di celebrazione, spettacolo e buoni sentimenti. (altro…)

Read Full Post »

Rio 2016

Stasera la cerimonia d’apertura dell’edizione numero 31 dei Giochi, la prima della storia in Sudamerica: una festa che nasconde la realtà.

Olimpiadi, su il sipario il Brasile punta tutto sulla favola dello sport.

RIO DE JANEIRO – Sarà Maravilha. La prima volta del Sudamerica, l’entrata del Brasile nel club dei Cinque Cerchi dopo 120 anni. La lunga attesa oggi finisce. O pais tropical vincerà. Perché il Brasile in tv è fotogenico, perchè i Giochi numero 31 inquadrano solo la facciata, perché l’immaginario conta: le telenovelas lunghe come fiumi ampi, il suolo screpolato del sertão, il tabaco natural, le ricette dell’anatra al tucupi, del vatapá, della feijoada, la caipirinha, i codornos, le quaglie arrostite, le grida delle scimmie sulle piante di mango, le piantagioni di cacao e di caffè, la chiesa rossa di don Helder Camara, che diceva «quando io do da mangiare a un povero mi chiamano santo, ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora mi chiamano comunista».

(altro…)

Read Full Post »

Raggi

La grillina ribadisce il no alla candidatura per il 2024: “Forse più avanti”. Giachetti: “Invece è una grande occasione”.

La mano Roberto Giachetti gliela deve quasi andare a prendere. Virginia Raggi non aveva proprio voglia di incrociare il candidato del Pd e si vede da come gelidamente lo saluta sul palco del Palazzo dei Congressi dell’Eur, dove il pubblico di imprenditori di Unindustria aspetta di ascoltarli, intervistati uno alla volta, da Giovanni Floris (il vero faccia a faccia è previsto il 15 giugno in piazza del Campidoglio).

Alla finela stretta di mano avviene a beneficio dei fotografi. La platea sembra scaldarsi di più per Giachetti, ma è una sensazione. Il conto degli applausi sarà pari, 9 per parte, e forse questa è una notizia visto che gli industriali le Olimpiadi le vorrebbero eccome. Il tema centrale di queste ultime due settimane di campagna elettorale in vista del ballottaggio è quello: la candidatura di Roma ai Giochi del 2024. E da lì si parte. (altro…)

Read Full Post »

OlimpiadiSiccome Roma ha un debito fra i 12 e i 15 miliardi (la cifra esatta è il quarto segreto di Fatima) e non riesce neppure a finanziare i lavori per la Metro C iniziati nella notte dei tempi, i partiti che si sono mangiati la Capitale per vent’anni hanno avuto un’idea geniale: candidarla alle Olimpiadi 2024, una cosettina da niente che dovrebbe costare fra i 5 e i 10 miliardi (ma siamo in Italia e non poniamo limiti alla lievitazione). Più che altro lo fanno per portare fortuna sia a Roma, sia all’Italia: Atene, per dire, non fece in tempo a organizzare i Giochi del 2000 che la Grecia era già colata a picco per non risollevarsi mai più. E chi poteva venire dopo Atene, a parte Parigi e Los Angeles che se la passano un filino meglio? Roma, naturalmente. (altro…)

Read Full Post »

Olimpiadi

“Io credo che l’ultima cosa di cui ha bisogno Roma è di aggravare quel buco da 16 miliardi di euro che è piuttosto scandaloso già di suo con baracconi costosissimi che durano 15 giorni”. Così Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, ospite insieme al presidente del Coni, Giovanni Malagò, a ‘Otto e mezzo‘ (La7) sulla candidatura alle Olimpiadi del 2024 del Comune di Roma. “Il 70% delle opere sono già realizzate – ribatte il presidente del Coni -. Quelle di natura pubblica sono già state finanziate. (altro…)

Read Full Post »

OlimpiadiDa Atene a Londra, da Montreal a Grenoble: il ritorno economico dei cinque cerchi è spesso sovrastimato.

Olimpiadi: sì, no, forse. Da mesi nella Capitale si discute della candidatura della città a ospitare i Giochi del 2024. Un dibattito, per la verità, finora piuttosto ristretto all’arena politica: intellettuali, artisti e opinion leader si sono ben guardati dal prendere una posizione a riguardo. Troppo pesanti gli interessi in ballo. Di sicuro, i cittadini – alle prese con le voragini nelle strade e cumuli di rifiuti – non hanno ancora mai potuto esprimere il loro parere in merito. (altro…)

Read Full Post »

Lavori

PROGETTO OLIMPIADI.

Renzi e Malagò, un cappello sopra il business.

Il crimine non è una disciplina olimpica. Ma con impavido tempismo, appena scoperchiata Mafia Capitale, il giovane Matteo Renzi e l’amico Giovanni Malagò, una coppia di piacioni di professione, hanno candidato Roma per i Giochi del 2024. Siccome l’Italia è tutta bella e tutta cara, e non soltanto la capitale è votante, Renzi s’è inventato l’Olimpiade itinerante: un po’ a Firenze per il Brunelleschi, a Napoli e in Sardegna per la vela e il mare, a Milano per le bici. E perché escludere Torino, Venezia o il Vaticano, che dispone di campetti di pregiata erbetta inglese? Come spesso accade, Ignazio Marino ha incassato. Non il denaro: la gomitata politica, che non è per niente sportiva.   L’EX CHIRURGO fa il bonario, però s’è imputato. E non fa passare nulla, non concede nulla al rampante Malagò, già designato prossimo sindaco di Roma. Entro il 15 settembre va formalizzata la candidatura, ma né la giunta comunale, né l’assemblea capitolina hanno approvato un documento valido. Anzi, non l’hanno neanche abbozzato o discusso. (altro…)

Read Full Post »

Come sostiene un mio amico che nella sua vita precedente ebbe l’ardire di impegnarsi in politica, un popolo che si ritrae terrorizzato di fronte alla prospettiva di organizzare lo spettacolo delle Olimpiadi farebbe meglio a consegnare le chiavi del proprio Paese e andare a ritirarsi altrove. Se ci consideriamo incapaci di intraprendere qualsiasi progetto senza rubare, tanto vale chiudere gli ospedali, notorio ricettacolo di creste e mazzette, e non costruire né aggiustare più case, dal momento che dietro ogni mattone è in agguato un mascalzone. La rabbia dei delusi ha partorito la prostrazione dei depressi e adesso stiamo assistendo a una resa senza condizioni. D’accordo, l’aria è viziata, ma vi sembra una buona ragione per smettere di respirare?   (altro…)

Read Full Post »

Roma 2024Hanno mangiato su Italia ’90 (lo stadio Delle Alpi – oggi demolito – costò il 214% in più del previsto). Morti sul lavoro, sprechi, opere non concluse (chi è romano conosce la vergogna della stazione di Vigna Clara).

Hanno mangiato per i mondiali di nuoto del 2009. la Città dello Sport di Tor Vergata (che doveva sorgere nel 2009) è un’incompiuta da 400 milioni di euro (considerate che a Genova, in Sardegna e sul Gargano con 400 milioni di euro si sistemerebbero molti danni causati dalle alluvioni). (altro…)

Read Full Post »

RENZI VUOLE PORTARE A ROMA I GIOCHI PER FAR DIMENTICARE MAFIA CAPITALE. UN PROGETTO DA 9,8 Renzi

MILIARDI SCARTATO DA MONTI. ALLEANZA CON IL PRESIDENTE DEL CONI MALAGÒ, PENSANDO ANCHE AL CAMPIDOGLIO.

Quindici giorni fa, la retata per Mafia Capitale. Adesso, la candidatura per la Capitale olimpica. Questa è Roma, che aspira al 2024 con i Cinque Cerchi per scordare er Cecato Carminati. Non c’è evento più scintillante (e dispendioso) delle Olimpiadi, peste che da Oslo in Norvegia a Monaco di Baviera terrorizza i governanti. La coppia, Giovanni Malagò e Matteo Renzi, non è meno scintillante e non sarà meno dispendiosa per le casse pubbliche. Il capo del Coni garantisce trasparenza, teorizza investimenti privati: auspici, nulla più. Perché Roma sarà premiata o esclusa tra un paio di anni, settembre   2017. Ma soltanto per far sentire il nome di Roma al Comitato Olimpico Internazionale, prima di consegnare un progetto con i disegnini che spesso in Italia si traducono in cantieri immortali, occorrono una decina di milioni di euro (2 li mette il Cio). (altro…)

Read Full Post »

Olimpiadi

PUTIN APRE LE OLIMPIADI.

I Giochi di prestigio dello Zar.
VA IN SCENA A SOCHI L’ORGOGLIO RUSSO: SHOW MULTIMILIONARIO PER DARE AVVIO ALLE PUTINIADI. UNA DISNEY FANTASTICA.
 Putin dichiara aperti i Giochi dei 4 cerchi, perché il quinto rimane chiuso come un bocciolo di fiore. È forse l’unico gioco di prestigio che non riesce allo zar – impettito sulla tribuna come seguisse la parata sulla Piazza Rossa di Mosca, non lontano un sorridente Enrico Letta e sotto la quale sfilano gli atleti tedeschi in divisa arcobaleno gay friendly – nella sera d’avvio delle Putiniadi. (altro…)

Read Full Post »

Vauro

Read Full Post »

C’È UN’IRONIA nella storia. La Russia di Putin decide di dare una lezione alla modernità votando una nuova legge che punisca la “propaganda di
relazioni sessuali non tradizionali”.

Che cosa i ligi applicatori della legge possano considerare “propaganda”, non è difficile immaginare: basta guardare l’immagine di un uomo e una donna che si scambino una tenerezza, e dichiararla propaganda eterosessuale. L’ironia sta nel legame piuttosto stretto che cimento olimpico e amore omosessuale ebbero all’origine, a proposito di tradizioni. (altro…)

Read Full Post »

Sochi

STASERA ALLE 20:14 CERIMONIA D’APERTURA SULLE COSTE DEL MAR NERO DELLE OLIMPIADI PIÙ COSTOSE DI SEMPRE. IN CITTÀ IMPIANTI SUPER-MODERNI E INEFFICIENZE “SOVIETICHE”.

A guardare quel gruppo di donne col fazzoletto alla kolcosiana annodato in testa, chine sulle scope di saggina a ramazzare i gradoni di Casa Italia nel Villaggio Olimpico costiero, si direbbe che in Russia nulla sia cambiato da decenni. Eppure, stasera nello stadio Fisht che ancora sembra addormentato sulla spiaggia del Mar Nero, il paese di Putin si gioca la reputazione, 34 anni dopo Mosca 80. Tutto è pronto per l’inaugurazione, e forse finalmente, dopo le polemiche sulle “Olimpiadi Invernali subtropicali”, i diritti gay, i calcinacci ancora in giro, i costi esorbitanti, corruzione e rischio terrorismo, da domani la parola passerà allo sport.  (altro…)

Read Full Post »

Siamo tra le otto grandi potenze sportive del pianeta, nel nostro piccolo usciamo giganti dall’Olimpiade. Francamente non era così scontato. Ventotto medaglie, una in più di Pechino, gli stessi ori, il valore aggiunto è un bronzo. E, paradossalmente, sono di bronzo anche le nostre medaglie più pesanti: l’unica dell’atletica con il trentaseienne Donato; quella di Morandi, il signorino degli anelli; il terzo posto nella pallavolo, disciplina globale.
Siamo una squadra, ce lo hanno ricordato i ragazzi della pallanuoto, nonostante una finale persa.

Ma contiamo poco, inutile nascondercelo: zero titoli in piscina, in compenso troppi sulle riviste patinate. E se non ci fosse stato quel salto triplo, non ci resterebbe che raccogliere i cocci lasciati dal dopato Schwazer. Ci salvano i piccoli artigiani del tiro e dell’arco, aziende a conduzione autonoma lontane dalle pastoie federali, le sartine del fioretto, i combattenti nati del taekwondo. (altro…)

Read Full Post »

Older Posts »