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Posts Tagged ‘parlamento pulito’

RenziPuò essere il Rio delle Amazzoni, oppure un più modesto ruscello -oppure ancora un rigagnolo di quelli che faticano a vedersi tanto sono “rigagnoli”-, la distanza che secondo Renzi c’è tra la proposta del Movimento e quella del PD in materia di legge elettorale, ma se manca il coraggio di guadare, di provare a superare un ostacolo, questa distanza, per quanto minima, mai potrà esser colmata.

Ieri, con insistenza, i nostri hanno ribadito che su preferenze, immunità e “Parlamento pulito” il Movimento è fermo. (altro…)

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ParlamentoPARLAMENTO NUOVO VIZI VECCHI: L’ESERCITO DEGLI IMPRESENTABILI TRA INDAGATI, SOTTO PROCESSO E CONDANNATI SONO 49 I SENATORI E DEPUTATI CON GUAI CON LA GIUSTIZIA IL PRIMATO SPETTA AL PDL, MA GLI ALTRI NON SCHERZANO.

I partiti avevano promesso liste immacolate, invece hanno escluso solo qualche imputato eccellente, riportando nelle Camere inquisiti anche per mafia, corruzione e così via. Il record è del Pdl (30), seguito a ruota dal Pd (8), dalla Lega (7) e dall’Udc (2).

Tre condannati definitivi (Salvatore Sciascia del Pdl, Umberto Bossi e Matteo Bragantini della Lega). Sono 30 tra inquisiti e indagati: il Pdl si riconferma
primo partito tra quelli che hanno eletto candidati impresentabili, nonostante abbia basato la campagna elettorale sulle liste pulite. Ma non è l’unico: seguono
otto senatori e deputati del Partito democratico che hanno guai con la giustizia, sette della Lega Nord, due dell’Udc e uno a testa per Sel e Lista Monti. Il nuovo Parlamento vanta in totale 49 onorevoli impresentabili. Ecco chi sono:

PDL

Ignazio Abrignani
Camera Indagato per dissipazione post-fallimentare.
Antonio Angelucci
Camera. Editore di Libero, imputato per associazione a delinquere, truffa
e falso. Ha assistito al pestaggio del nipote minorenne da parte di suo figlio, Salvatore Angelucci, senza intervenire. (altro…)

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Il Cozza Day non c’è mai stato. E neppure le 350.000 firme. E neanche le migliaia di persone che hanno composto un unico corteo ininterrotto da piazza Navona al Parlamento sotto il sole di Roma. Solo quattro gatti, qualche turista divertito da un comico. Una buffonata che non meritava lo spazio di una breve. Tra l’Ansa, il Manifesto e il Giornale, tra Libero e La Stampa un silenzio plumbeo. E’ grazie a loro se il Sistema sta ancora in piedi. Vivono di soldi pubblici come i politici. Non c’è differenza tra chi tradisce la democrazia in Parlamento e chi non fa informazione nei giornali. Entrambi a pagamento, s’intende.

da beppegrillo.it

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“Tutti in fila indiana, silenziosi ed ordinati”. Queste le prime parole che Beppe Grillo pronuncia ai manifestanti di piazza Navona, arrivati da tutta Italia per il “Cozza day”. Come un gran cerimoniere, corredato di maglia tricolore, il comico genovese si rivolge a una piazza che da stamattina ha invaso la Capitale per protestare contro la manovra del governo e il silenzio sulla legge ‘Parlamento pulito’, 350mila firme che giacciono in Senato dal 2007. Per evitare che sieda in aula chi ha condanne penali e chi ha già fatto più di due mandati.

Una “v” umana per mandare a quel paese il Parlamento. E’ iniziato così, con quattro flash-mob itineranti in luoghi simbolo di Roma, appunto, il “Cozza day”, il giorno contro le “cozze parlamentari abusive” organizzato dal Movimento 5 Stelle. Dal Colosseo, al Campidoglio, a piazza di Spagna, fino a piazza del Popolo, la protesta prende forma con slogan e cartelloni, il tutto condito dai cori dei manifestanti che attaccano la Casta dei politici. La scelta della lettera “v” è anche in memoria del V-day di tre anni fa, spiegano gli organizzatori: “Da allora non è cambiato nulla in questo Paese e, se è possibile, la situazione peggiora di giorno in giorno, con l’aggravante di un totale disinteresse nei confronti dei cittadini, di quello che hanno chiesto a gran voce con la legge di iniziativa popolare che è finita a fare la muffa nelle aule del Senato”. (altro…)

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Il 10 settembre 2011 ci sarà l’impepata di cozze a Roma. Alle 15 partirà da piazza Navona una processione laica. Ognuno con la sua cozza in mano. In fila indiana. Ordinati sul marciapiede per via santa Giovanna D’Arco. La cozza sarà deposta in un cestone in piazza Montecitorio. Partirò per primo con il mio carico di gusci di cozze freschi fatti arrivare da Livorno. E’ importante essere disciplinati, non saltare la fila. Dare l’impressione di una forza tranquilla che nessun potere può intimidire. Non fornire alcun alibi al Sistema.
La deposizione della cozza a Montecitorio è un esercizio catartico, simbolico. Servirà per purificare l’aria, per respirare profondamente e guardare in alto verso l’eterno cielo azzurro. Le cozze stanno formando una muraglia. (altro…)

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Beppe Grillo e i militanti del Movimento tornano a Montecitorio per chiedere conto delle 350 mila firme depositate 4 anni fa per rendere ineleggibili i condannati per reati penali in via definitiva.

Il 10 settembre ci sarà il primo“Cozza Day”, “il giorno delle cozze parlamentari abusive”. Beppe Grillo lo ha annunciato con un post sul suo blog e domani insieme al Movimento 5 Stelle sarà a Roma davanti a Montecitorio per chiedere le ragioni del silenzio sulla legge di iniziativa popolare“Parlamento pulito” per la quale hanno firmato 350mila italiani. Firme che giacciono in Senato dal dicembre 2007. (altro…)

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Questo governo non ce la farà ad uscire dalla crisi, ma non se ne andrà perché é attaccato alle poltrone come una cozza allo scoglio”. Lo ha detto la cozza Bersani. E’ più di una supercazzola, è una supercozzola detta il giorno dopo (?) l’annuncio del Cozza Day del 10 settembre a Roma per la legge elettorale Parlamento Pulito. Bersani è una cozza inconsapevole, ma è in Parlamento dagli inizi degli anni ’90. Sempre meno (è vero) di supercozze come Uoltèr Veltroni e Anna Maria Serafini Serafini, la moglie di Fassino. Bersani, non siamo mica qui a lasciare le cozze del Pdmenoelle sugli scogli…

da beppegrillo.it

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Il 10 settembre è il Cozza Day. Il giorno delle cozze parlamentari abusive. Parlamento Pulito non basta più. Non devono andarsene solo i condannati in via definitiva, ma tutti coloro che si sono trincerati all’interno del Palazzo. Abbarbicati come cozze ai loro privilegi, dalla pensione dopo una legislatura, ai finanziamenti elettorali. Non esiste una sola cozza in Parlamento che abbia rinunciato alla pensione e ai “rimborsi” pubblici. Non è necessaria una legge. E’ sufficiente un assegno al Tesoro della somma percepita. Rispetto ai suoi successori Craxi aveva più dignità. Almeno non ti prendeva per il culo. In Parlamento spiegò che se lui rubava, allora tutti rubavano e se qualcuno non era d’accordo si alzasse in piedi. Nessuno si alzò, le mani dei deputati tenaci sugli scranni, un comportamento da vere cozze da scoglio. (altro…)

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Per evitare la catastrofe economica e ripartire, è necessario fare tre cose: cambiare la legge elettorale, un governo di salute pubblica per il tempo necessario a far passare la tempesta e il ritorno alle urne. Una nuova legge elettorale è già disponibile, lo è da quattro anni, è “Parlamento Pulito” la proposta di iniziativa popolare che prevede l’elezione diretta dei candidati, un massimo di due mandati, nessun condannato definitivo eleggibile. Va discussa al più presto al Senato e poi alla Camera. Nessun partito si è premurato di metterla all’ordine del giorno, Schifani è scomparso, Napolitano dorme. In questi giorni abbiamo assistito all’ennesima buffonata ad uso del popolo bue. L’11 luglio alcuni parlamentari di Pd, Idv e Sel hanno depositato in Cassazione la proposta di referendum abrogativo della attuale legge elettorale. Ora lanceranno banchetti estivi per raccogliere entro fine settembre almeno 500.000 firme. Sarà un trionfo carnevalesco di un’opposizione i cui membri sono stati tutti “nominati” (senza che nessuno muovesse un dito) nelle ultime due tornate elettorali: nel 2006 e nel 2008. Realpolitik per i gonzi per il mantenimento delle poltrone. (altro…)

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Nel 2007 Beppe Grillo ha raccolto 350mila firme per una legge di iniziativa popolare: via i condannati, limite di due mandati, reintroduzione della preferenza. Quattro anni dopo non è successo nulla e le firme rischiano di “scadere”. Sabato il movimento 5 Stelle manifesta davanti a Montecitorio. (altro…)

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