Dai blogger ai salafiti sfida al regime erede di Mubarak . La violenza che si scatenerebbe in caso di annullamento delle elezioni sarebbe di ben altre dimensioni.
Mancano appena sei giorni all´inizio delle elezioni egiziane, fissate per lunedì prossimo, 28 novembre. E c´è chi dubita che quel primo autentico appuntamento democratico nel più grande paese arabo venga mantenuto.
Ma chi può azzardarsi ad annullarlo o a rinviarlo troppo in là? La violenza degli ultimi giorni potrebbe essere un pretesto: ma la violenza che seguirebbe sarebbe di ben altre dimensioni. La calma auspicata quando si celebra il rito del suffragio universale, non è comunque garantita durante il voto programmato in vari turni destinati a durare settimane, per nominare i due rami del Parlamento. Voto che dovrebbe culminare nelle presidenziali, ancora senza data. Forse nel 2013. L´esplosione della “seconda rivoluzione”, dieci mesi dopo quella di gennaio, conclusasi con la destituzione di Hosni Mubarak, il raìs al potere da trent´anni, più che incertezza crea smarrimento. Morti e feriti non sono un preludio rassicurante. (altro…)