Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘privilegi’

MattarellaCASTA E PALAZZI La presidenza della Repubblica risponde al Fatto rivendicando il proprio operato. Ma conferma gli affitti di favore.

L’articolo del Fatto Quotidiano del 15 agosto,relativo alle recenti decisioni assunte in tema di alloggi di servizio dalla Presidenza della Repubblica, non coglie appieno la portata delle nuove disposizioni”.   IL QUIRINALE INIZIA così la lettera inviata al nostro giornale, e pubblicata qui sotto, dopo il decreto presidenziale sugli alloggi di servizi dati in“concessione”.   Quello che la Presidenza della Repubblica propone è un altro punto di vista di una notizia che non viene smentita. (altro…)

Read Full Post »

Privilegi

L’analisi
Il caso dei parlamentari decaduti per reati gravi che continuano a percepire la “pensione” Lo sconcerto dell’opinione pubblica: la questione sembrava chiara e ci si è rivolti al diritto per renderla confusa.

UN CASO da non prendere sottogamba. Le Camere si trovano a discutere se sia ragionevole che i parlamentari decaduti in conseguenza di condanna irrevocabile per reati di particolare gravità possano continuare a percepire il cosiddetto “vitalizio”; se, dunque, sia ragionevole sostenere, vita natural durante, coloro che dal Parlamento siano stati allontanati per una ragione di indegnità. “Indegnità” è parola della Costituzione, insieme a “disciplina e onore”.
Quando si è saputo che ciò tranquillamente accade, ai più (forse, salvo che ai diretti interessati) non è sembrato vero. Cosa da non credere. Così, si sono messe in moto iniziative interne alle Camere per rimuovere un’anomalia che sembra fatta apposta per giustificare e alimentare il già tanto diffuso pregiudizio anti-parlamentare che circola nel nostro Paese. Pareva facile. Invece no. (altro…)

Read Full Post »

Regione LazioRESISTERE, RESISTERE LA FALANGE DEGLI EX A DIFESA DEL VITALIZIO.

SONO 3.200, COSTANO 170 MILIONI L’ANNO ALLE REGIONI, HANNO LE LORO ASSOCIAZIONI (SOVVENZIONATE) E ORA DIFFIDANO I CONSIGLI: “NIENTE TAGLI O FAREMO RICORSO OVUNQUE”.

Resistere in giudizio ovunque”, come – aggiungeremmo noi – su un’immaginaria linea del Piave. Ecco, magari Stefano Arturo Priolo, nonostante il doppio nome, non è Francesco Saverio Borrelli, ma con non meno pathos dell’ex Procuratore capo di Milano arringava la folla a fine ottobre: questo scempio accade “per la prima volta nella storia” e per di più “in un clima mediatico torbido”. Il lettore si chiederà giustamente quali oscure forze, quale complotto stesse denunciando il Priolo: detto in maniera un po’ volgare, il taglio dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali (compreso chi, e non sono pochi, ha pure il vitalizio parlamentare).   (altro…)

Read Full Post »

Vitalizi
Prima era “solo” uno scandaloso privilegio, ora rischia di far saltare le casse delle Regioni. Si chiama vitalizio, che vuol dire assegno fino alla tomba. E finisce in tasca a chi è stato anche per pochissimo consigliere regionale senza che abbia raggiunto i limiti anagrafici, stabiliti dalla legge per tutti gli altri comuni mortali, per l’accesso alla pensione. Parliamo dei nuovi baby pensionati, qualcuno è appena cinquantenne. Sono i figli del privilegio decentrato, della devoluzione arbitraria dalle leggi dello Stato. Di una legislazione prodotta dai legislatori regionali per se stessi. E ciascun Consiglio, un po’ come nel caso dei rimborsi per i gruppi, ha fatto come voleva. Interna corporis, si dice. In questo caso non ha nulla di nobile, non difende l’indipendenza degli organismi eletti democraticamente ma la propria sfacciataggine.

(altro…)

Read Full Post »

Nardi

Una medaglietta scintillante fu il battesimo aureo dei privilegi parlamentari. Era il tempo dell’Italia appena unita e liberale e in cui alle prime elezioni del nuovo Regno del 1861 votò il 57 per cento di 419.938 aventi diritto su 22 milioni di abitanti, neanche il due per cento della popolazione. Nei collegi uninominali, per essere eletti, erano sufficienti un paio di centinaia di preferenze. “Giuseppe Spadini, ricco industriale che da qualche tempo aveva dato un addio agli affari, faceva pure lui l’occhio di triglia alla medaglietta da deputato, ed era deciso a qualunque sacrificio pur di addiventare onorevole”. Su una faccia della medaglietta era scolpito il profilo del sovrano sabaudo, Vittorio Emanuele II, sull’altra cognome e nome dell’onorevole, il numero della legislatura, la dicitura “Camera dei deputati”. (altro…)

Read Full Post »

Conti-ScaroniQUELLI APPENA CACCIATI HANNO PRESO LIQUIDAZIONI PER 23 MILIONI, I NUOVI AVRANNO PIÙ O MENO LE STESSE CIFRE. LO DICE IL GOVERNO.

Il gruzzolo finale è di circa 23 milioni di euro. Ecco quanto si porteranno a casa in totale gli ex amministratori di Eni, Enel, Terna e Finmeccanica che hanno appena rinnovato il vertice di comando. A fare i conti in tasca ai manager delle società partecipate dallo Stato è stato ieri il Corriere della Sera: 5,45 milioni per l’ex amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa, più 8 milioni per Paolo Scaroni, che ha lasciato l’Eni, più l’assegno da 7 milioni staccato dall’Enel per dire addio a Fulvio Conti e infine una “spettanza da lavoro dipendente” da 2,4 milioni per Flavio Cattaneo uscito da Terna. La cifra è destinata a salire se si considerano anche le Poste, avviate verso la quotazione in Borsa: all’ex numero uno Massimo Sarmi spetterebbero da contratto 6 milioni ma, almeno per ora, il consiglio di amministrazione ha preso tempo. 

(altro…)

Read Full Post »

Cuffaro6MILA EURO AL MESE ALL’EX GOVERNATORE: TUTTO SECONDO LE NORME REGIONALI.

Tra Totò Cuffaro e la Sicilia il rapporto è indissolubile, anche dopo le dimissioni da governatore e la condanna definitiva a sette anni per favoreggiamento alla mafia. Dall’aprile di tre anni fa, ogni mese, anche adesso che è rinchiuso in una cella di Rebibbia, l’ex governatore riceve un bonifico di seimila euro lordi a ricordargli la munificenza della sua terra. Unico limite, l’impossibilitàdi ottenerli direttamente: la condanna in giudicato gli impone la presenza di un procuratore, indicato da lui stesso, che incassa le somme, frutto del vitalizio che la regione siciliana gli riconosce per la sua militanza ultradecennale all’Assemblea regionale.  (altro…)

Read Full Post »

Il dolce addioL’INDENNITÀ TRANSITORIA GARANTISCE AGLI ONOREVOLI ASSEGNI ENORMI PER “REINSERIRSI NEL MONDO DEL LAVORO” E L’INTERA ASSEMBLEA SI DIVORA UN MILIARDO E 700 MILIONI.

Il termine tecnico è “indennità transitoria”, ma gli uffici di Bruxelles preferiscono definirla “incentivo al reinserimento lavorativo”. Per i parlamentari europei che non verranno rieletti o non si ricandideranno è, più semplicemente, una generosissima buonuscita, l’ultimo assegno prima di dire addio a Strasburgo e Bruxelles. Pensione a parte, ovviamente. Il principio è simile a quello che regola un normale trattamento di fine rapporto, ma ci sono due differenze importanti. Uno, l’indennità transitoria non viene accumulata attraverso accantonamenti di stipendio, ma è finanziata totalmente attingendo al budget comunitario. (altro…)

Read Full Post »

Per difendere la casta

TANTO COSTANO I 400, TRA POLIZIOTTI E CARABINIERI, IN SERVIZIO A MONTECITORIO PER “PROTEGGERE” LA CAMERA E I DEPUTATI PRENDONO “L’INDENNITÀ DI PALAZZO”.

Chissà se un numero così elevato si giustifica con la paura di una rivolta popolare. 400 a 630, un rapporto di uno a più di uno e mezzo. Dopo la Presidenza della Repubblica, la Camera dei deputati sembra un fortino di guerra. Protetto, anzi blindato da un piccolo esercito. I poliziotti in servizio presso l’Ispettorato interno a Montecitorio sono 198; almeno altrettanti i carabinieri dell’omologo Comando. Circa 400 uomini e donne in divisa a tutela di 630 onorevoli deputati. Per comprendere meglio questo dato, bisogna equipararlo a quello di una periferia romana, dove troviamo – in media – un poliziotto ogni 2.100 abitanti.  (altro…)

Read Full Post »

I protagonisti

LA RICEVUTA fiscale per il pranzo di nozze della figlia, la fattura per le cartucce da caccia, lo scontrino per il leccalecca, la cena con le ostriche e il pranzo con l’aragosta, i rimborsi chilometrici col trucco, le mutande verdi del governatore e il reggiseno push-up della consigliera, il collier della capogruppo e il tosaerba del consigliere, per non parlare del catalogo degli sprechi romani di Fiorito-Batman e delle feste in costume, tutto naturalmente, tacitamente e sistematicamente sul conto della Regione, dal Piemonte alla Sicilia. (altro…)

Read Full Post »

L'esenzione

Retromarcia del governo, il decreto conferma i privilegi concessi su Ici e Imu.

ROMA — Retromarcia del governo sulla tassazione di Chiese, oratori, associazioni non profit e musei. Il testo finale del decreto legge su «Disposizioni urgenti in materia di finanza locale», debitamente “bollinato” dalla Ragioneria generale dello Stato e in uscita sulla Gazzetta ufficiale prevede al comma 3 dell’articolo 1, in modo esplicito e dettagliato, un regime di esenzione dalla Tasi per luoghi di culto, oratori, sedi di associazioni di volontariato e tutto quanto svolge un ruolo sociale, compresi gli stabili di proprietà dello Stato, Regioni e Province. Cambia dunque il nome della tassa, ma restano i privilegi: si applicheranno alla Tasi, come avveniva per l’Ici e per l’Imu. (altro…)

Read Full Post »

TORINO — In tempi di incertezza sulla durata dei privilegi meglio tutti e subito. La maggioranza di centrodestra guidata da Roberto Cota rischia di non approvare il bilancio ma durante la maratona finale approva una norma che consente ai consiglieri di chiedere il rimborso integrale dei contributi versati in tutte le legislature per avere diritto al vitalizio. Se tutti lo facessero, la Regione dovrebbe restituire una cifra che oscilla fra i 12 e i 5 milioni di euro. Solo per gli ultimi cinque anni 100 mila euro per ciascuno dei 60 consiglieri e dieci assessori. Una decisione giudicata inopportuna anche da Lega e Nuovo Centrodestra. «Questo blitz può essere motivato solo dalla paura che futuri provvedimenti possano tagliare privilegi già acquisiti» attacca l’opposizione.

Da La Repubblica del 02702/2014.

Read Full Post »

Nardi

NONOSTANTE APPELLI E PROMESSE DI RISPARMIO, OGNI ANNO SPENDIAMO 170 MILIONI DI EURO PER L’ESERCITO DEGLI EX.

Le promesse, al tempo dello scandalo, erano state generose: taglieremo tanto, taglieremo tutto. Erano i giorni in cui i giornali sparavano a tutta pagina le ostriche messe in conto al consiglio regionale del Lazio o i lecca lecca di Nicole Minetti, in Lombardia. Soprattutto, i giorni in cui la politica prometteva una svolta epocale: addio stipendi a vita per chi passa qualche mese tra aule consiliari e commissioni “per la valorizzazione delle tradizioni popolari” (vedi Campania e Sardegna); mai più vitalizi multipli tra cariche amministrative infilate una dopo l’altra per una felice martingala retributiva.  (altro…)

Read Full Post »

Palazzo chigi

Niente taglio del 20 per cento al numero dei direttori generali.

ROMA— Ricordate quei giorni? L’Italia sembrava percorsa dalla frenesia di mettersi in regola, con sé stessa prima ancora che con l’Europa o i mercati finanziari. Andavano ridotti i privilegi dei mandarini di governo. Tagliati gli sprechi utili solo a gonfiare la pressione fiscale. Sotto il capitolo “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica”, appellandosi alla «straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni», il governo di Mario Monti agì: via dai ministeri i dirigenti di troppo. (altro…)

Read Full Post »

INPSSalve solo quelle dei politici.
IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ SI APPLICA A TUTTI, MA NON AI VITALIZI DEGLI EX-ONOREVOLI. FASSINA: EMENDEREMO ALLA CAMERA.

Le pensioni d’oro verranno tassate da un “contributo di solidarietà”. Misura di equità sociale, sostiene il governo, che colpisce assegni da 6.900 euro al mese in su. Solo che, nel predisporre il provvedimento, l’esecutivo ha dimenticato una categoria. Se state pensando male, fate pure peccato perché avete indovinato: le pensioni dei parlamentari.

IL TESTO SPECIFICA che “sugli importi dei trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie” si applicherà un “contributo di solidarietà” del 6 per cento sugli importi superiori ai 90 mila euro l’anno che sale al 12 per cento sopra i 128 mila euro e al 18 per cento per la quota eccedente i 193 mila euro l’anno. La lista delle forme di previdenza obbligatorie è consultabile sul sito dell’Inps. C’è di tutto: i fondi del super-ente pensionistico (Inps, ex-Inpdap ed ex-Enpals) le varie Casse autonome (avvocati, ingegneri, medici, commercialisti) l’Inpgi dei giornalisti. (altro…)

Read Full Post »

servizio limousine

DAL PIEMONTE IN GIÙ, LE SPESE DEI CONSIGLIERI REGIONALI: LIBRI PER L’ORGASMO, FRIGORIFERI E LIMOUSINE.

Era di luglio quando i consiglieri regionali dell’Emilia Romagna Marco Monari e Roberto Montanari, cuore nella sinistra Pd, si trovarono abbagliati dallo splendore del clima partenopeo lasciandosi andare a scelte ardite. Dovevano partecipare a un congresso di Areadem, questo è vero, ma per espletare le funzioni precipue i due decisero di godere almeno un po’ della bellezza indigena: per spostarsi da Napoli ad Amalfi prenotarono una comoda auto con conducente, un “servizio limousine” certamente piacevole per rimirare il paesaggio dal finestrino. Poi, all’arrivo, il soggiorno all’Hotel Bussola: “In riva al mare e a pochi passi dalla Piazza del Duomo di Amalfi,   l’Hotel La Bussola vi offre un panorama privilegiato in una scenografia di ineguagliabile bellezza in cui si fondono armonicamente terra e mare” recita il claim dell’albergo.  (altro…)

Read Full Post »

Prefetti in carica che si ingozzano a sbafo di aragoste nel resort di Ligresti (li trovate nell’intervista all’ex direttore dell’hotel). La Cancellieri che non trova imbarazzanti gli strusci di un ministro della Repubblica con una famiglia di pregiudicati. E la telefonata di Vendola a un pezzo grosso dell’Ilva poi finito ai domiciliari. L’avete sentita? Il governatore della Puglia ha appena visto il pezzo grosso in televisione, impegnato nell’eroica impresa di togliere il microfono a un giornalista che stava chiedendo conto dei morti di tumore. Il leader della sinistra allergica ai compromessi e vestale della Costituzione si complimenta col censore aziendale per lo «scatto felino» con cui ha zittito il cronista. Sghignazza addirittura nella cornetta, al ricordo di quella «scena fantastica». E, cosa anche più grave, per il resto della conversazione non ammaina mai un certo tono amichevole e deferente.   (altro…)

Read Full Post »

coperta-cortaLa coperta è corta. Ai piedi del letto ci sono i cittadini italiani che non hanno santi in Parlamento o numeri di telefono ministeriali. Ben coperti e rimboccati, con la testa adagiata sul cuscino, sono i partiti, i loro amici, i grandi editori, i grandi costruttori, tutti i privilegiati di vecchia data. Sono scoperti i pensionati più poveri, ma i 13 miliardi di euro annui per i 100.000 pensionati d’oro non sono mai stati messi in discussione. (altro…)

Read Full Post »

Anche se San Giuda ci ha solo sfiorato, i tanto decantati germogli di ripresa hanno smesso di crescere. A ottobre gli indici di fiducia di consumatori e imprese sono tornati a diminuire. Calano i prezzi, ma anche i consumi, perché il mercato del lavoro va di male in peggio: il nuovo picco dei disoccupati è a 3 milioni e 200 mila. Il rischio che si innesti una spirale deflattiva, in cui i consumatori rimandano piani di acquisto perché pensano che i prezzi possano calare e le imprese tagliano i salari perché calano gli ordini è tutt’altro che remoto. Gli ordini per le imprese che producono solo per il mercato interno sono diminuiti di un ulteriore 10 per cento da inizio anno e difficilmente si riprenderanno in assenza di misure di sostegno della domanda. Purtroppo la legge di stabilità non ne prevede. (altro…)

Read Full Post »

I numeriNon piace ad assistenti e funzionari la decisione della Boldrini di pubblicare tutte le buste paga: “Non siamo mica politici”.

ROMA— «E a lei? Le piacerebbe se il suo stipendio finisse on line? ». Montecitorio, pieno agosto. Transatlantico deserto, buvette chiusa. L’assistente parlamentare ha un pacco di documenti sotto il braccio: si ferma un attimo per rispondere, poi si gira e fila via rapido un po’ infastidito. Il clima alla Camera, il giorno dopo l’operazione glasnost voluta da Laura Boldrini, è questo qui: nessuno ha apprezzato gli effetti della pubblicazione della tabella completa con incarichi, retribuzioni e scatti di anzianità dei 1500 dipendenti di Montecitorio.
In generale, la voglia di parlare è poca. «Rischio un’azione disciplinare, sa?», avverte la signora bionda in uno dei pochi uffici rimasti aperti. Non vuole dire il suo nome, però si sfoga: «Non siamo mica politici: perché mettere on line i nostri stipendi? Siamo lavoratori che per stare qui hanno superato un duro concorso». E ora guadagnano cifre importanti: al di là dei 406 mila euro del segretario generale (il vertice di una piramide che a scendere vede 176 consiglieri parlamentari, 4 interpreti, 288 documentaristi, 377 segretari, 149 collaboratori tecnici, 411 assistenti parlamentari e 59 operatori tecnici) le retribuzioni base sono di tutto rispetto, con un minimo di 30mila euro l’anno per il livello più basso all’ingresso a Montecitorio. Poi, crescono con l’anzianità: dopo 20 anni di lavoro nessuno guadagna meno di 89mila euro. E via, via a salire. (altro…)

Read Full Post »

Older Posts »