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Posts Tagged ‘putin’

Da eccesatira.blogspot.it

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Ntangelo

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Berlusconi ha confessato all’ultima raffica di fedelissimi la tentazione di prendere la cittadinanza russa e di accettare l’invito dell’amico Putin a trasferirsi a Mosca per fargli da ministro dell’Economia.

Ci sarebbero cose molto più serie di cui parlare. Ma almeno nel cuore torrido dell’estate abbiamo diritto ai nostri cinque minuti di imbecillità. E fin dai tempi in cui prometteva di abbattere le tasse a livelli lussemburghesi quest’uomo risulta il più straordinario spacciatore di fregnacce in circolazione. E’ proprio sulla propagazione reiterata e impunita della fregnaccia che egli ha fondato una scuola di pensiero politico destinata, come si vede anche in questi giorni, a sopravvivergli. Berlusconi oligarca russo. (altro…)

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Putin

TRE ORE DI COLLOQUI, DIECI MINUTI DI CONFERENZA STAMPA SENZA DOMANDE SINTONIA DI FACCIATA: MOSCA PROMETTE TANTI AFFARI E UNA MANO SULLA LIBIA.

Uno accanto all’altro, Vladimir Putin, imperscrutabile   come una sfinge, ma incoraggiante nelle parole (“il nostro incontro è stato utile e tempestivo”) e Matteo Renzi, compunto e serio come gli capita di rado, dopo un incontro durato 3 ore, distribuiscono alla stampa la loro lettura della giornata. Una decina di minuti in tutto. Solenni, come gli stucchi e i marmi che li circondano. In piena armonia. Poi via, senza neanche guardare verso le telecamere. Domande vietate, momento pubblico veloce come la luce. (altro…)

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Vauro

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PutinA KIEV ASSICURA: “DIFENDIAMO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE”, MA TACE SULLE SANZIONI OGGI A MOSCA FIORI PER L’OPPOSITORE UCCISO, POI PARLERÀ DI AFFARI AL CREMLINO.

Dobbiamo procedere il più velocemente possibile verso una pace stabile e duratura in Ucraina”. Alla fine dell’incontro con Poroshenko a Kiev, Matteo Renzi non lesina le dichiarazioni d’intenti. Buone intenzioni di “rispettare gli accordi di Minsk”. Parole generiche. È infatti il fronte ucraino che ci tiene a far sapere che Poroshenko e Renzi hanno discusso soprattutto dell’ampliamento delle sanzioni contro la Russia nel caso di continuazione dell’aggressione contro l’Ucraina. A twittarlo è il portavoce di Poroshenko, Sviatoslav Tsegolko. Al di là delle immancabili photo opportunity che sul sito del governo lo ritraggono in atteggiamenti più che cordiali con il leader ucraino e delle espressioni di solidarietà, Renzi non va. (altro…)

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Nemtsov
Migliaia alle esequie dell’oppositore ucciso vicino al Cremlino. Mistero sul ritorno in Ucraina della fidanzata.
MOSCA – C’è un pezzo di Russia “perdente” attorno ai due ragazzi in tuta blu che piantano una croce ortodossa sulla tomba di Boris Nemtsov. Negli anni successivi al crollo dell’Urss erano ministri, oligarchi rampanti, banchieri. Adesso si stringono a Naina e Tatyana, vedova e figlia dell’allora presidente Boris Eltsin che li aveva lanciati e protetti. E si offrono agli sguardi delle altre centinaia di presenti mostrandosi per la prima volta insieme come una squadra compatta di liberali, anti-Putin, dichiaratamente filo occidentali. Quelli che i nazionalisti chiamano la «quinta colonna che minaccia la Russia». Ma non c’è troppo spazio per altre considerazioni in una giornata dominata da due grandi assenti all’ultima cerimonia funebre per il leader dell’opposizione assassinato ai piedi del Cremlino.

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Russia
I leader dell’opposizione e tanta gente comune fronteggiano l’imponente schieramento di polizia Molti cori e cartelli contro la guerra in Ucraina E c’è chi grida: “Ora una Russia senza Putin”.
MOSCA – PUTIN non c’è dietro le finestre del Cremlino, ma guardano tutti lassù verso le cupole dorate che ci dominano dall’alto. Si sporgono da una nuvola mai vista di tricolori nazionali, si fanno largo tra cartelli, fotografie, mazzi di fiori, e telefonini che immortalano una scena storica. E non date retta alle versioni ufficiali, sono almeno ottanta, forse centomila, la più grande manifestazione spontanea mai arrivata così fisicamente vicino al simbolo del potere russo da oltre trent’anni. Un ragazzo dalla barba incolta e l’aria stravolta versa lacrime vere e mormora un pensiero comune a molti: «Anche se solo per piangere, ci hanno almeno lasciato arrivare fin qui. Boris ne sarebbe felice».

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Piazza Rossa
IL GOVERNO ITALIANO CONDANNA L’OMICIDIO NEMTSOV MA IL PREMIER NON RIMANDA L’INCONTRO A MOSCA.
Il governo italiano condanna nella maniera più ferma il barbaro omicidio di Boris Nemtsov e auspica un’indagine accurata che porti alla rapida individuazione e condanna dei responsabili”. La nota ufficiale di condanna di Palazzo Chigi viene vergata ieri di buon mattino. Molto netta, ma anche molto impersonale. L’omicidio arriva con un timing che per Renzi non è dei migliori: mercoledì va a Kiev a incontrare Poroshenko e giovedì a Mosca per vedere Putin. Lo stesso “Zar” che Nemtsov aveva accusato: “Temo che mi voglia uccidere”. 

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Gli schieramenti
A SETTANT’ANNI esatti dalla spallata definitiva dell’Armata Rossa sul Fronte Orientale nell’inverno del 1945, la guerra torna a bussare alle porte della nostra Casa Europa e ci costringe a guardarla di nuovo negli occhi. Mentre migliaia di innocenti, e di meno innocenti — le cifre variano fra i due e i cinquemila — muoiono lungo le rive di fiumi come il Don che costringono la memoria a viaggi a ritroso in ricordi strazianti, l’eterno bivio tra escalation e diplomazia si ripresenta implacabile davanti alle cancellerie occidentali.

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PutinPUTIN NON ACCETTA LE CRITICHE SULL’UCRAINA E FINGE DI ANDAR VIA: I TEMI SULL’ECONOMIA, EBOLA E IL RISCALDAMENTO GLOBALE RESTANO SULLO SFONDO.

Prima, prende il cappello per le critiche che i leader occidentali, specie gli anglosassoni, gli rivolgono sull’Ucraina e minaccia di andarsene. Poi, fa sapere che resterà fino alla fine. Vladimir Putin offre, al G20, un remake del ‘caso Giscard d’Estaing’: nel 1980, a un Vertice europeo in Lussemburgo, l’allora presidente francese, irritato dalla premier britannica Margaret Thatcher, che non la smetteva di ripetere “Voglio indietro i miei soldi”, ordinò teatralmente di fargli preparare l’auto perché intendeva andarsene. La vettura del presidente restò ferma, con il motore acceso, davanti all’ingresso del palazzo, finché i lavori non si conclusero senza che la Thatcher la spuntasse: Giscard vinse quel set, anche se, quattro anni dopo, il match fu della ‘Lady di Ferro’. (altro…)

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RussiaConcessi alcuni giorni prima dell’applicazione delle misure Via allo scambio dei prigionieri. Nuovi scontri a Donetsk.

MOSCA – «Mariupol era, è e resterà nostra», dice il presidente ucraino Petro Poroshenko arringando gli operai metalmeccanici della città portuale diventata improvvisamente il termometro della tregua barcollante del Donbass: inciampando tra una provocazione e un attacco limitato, il cessate il fuoco in qualche modo
tiene, e consente di guardare avanti e di sperare. Ieri sera Poroshenko e Vladimir Putin sono tornati a sentirsi telefonicamente, e nuovamente hanno convenuto che ci sono le condizioni per proseguire lungo il difficilissimo sentiero di pace. Ma la tensione resta alle stelle, e sporadici scontri a Donetsk e intorno a Mariupol — sul crocevia strategico che unisce la Russia e la Crimea — sono una minaccia costante.
Se ci sarà un attacco in forze per rompere la tregua, tutti pensano che avverrà a Mariupol. (altro…)

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Paesi Nato

Obama: “Difenderemo l’Europa orientale” La svolta cancella di fatto il Testo del 1997.

NEWPORT – «OGGI i pericoli tornano a essere alle frontiere dell’Europa». Sono pronte altre sanzioni economiche, e c’è il via libera definitivo per la creazione di cinque basi militari nei paesi dell’Est: ospiteranno una nuova forza d’intervento rapida. «La Russia deve sapere — dice il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen — che se attacca uno di questi Paesi, colpisce l’intera Nato». Se Vladimir Putin volesse ripetere la politica dell’intimidazione e dell’invasione, se dopo l’Ucraina minacciasse l’Estonia o la Polonia, si troverà di fronte anche militari inglesi, aerei americani e tedeschi. (altro…)

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Antirussia

Domani in Galles il summit dei leader occidentali Via alle esercitazioni, inviati 90 uomini della Folgore.

BERLINO – DI MOMENTO in momento le notizie dal fronte si fanno più allarmanti, e anche una minima tenuta difensiva delle forze armate ucraine appare meno probabile. Se è autentico, il rapporto segreto dell’Alleanza atlantica scovato dagli investigative reporter di Spiegel online parla chiaro: davanti alla lenta, mimetizzata manovra a tenaglia condotta su tre fronti dagli strateghi di Putin, l’Ucraina del presidente Petro Poroshenko ha già perso. La nuova forza supermobile alleata, con 4000 uomini, mezzi aerei e navali da schierare prima dei soldati, intelligence britannica e americana di prim’ordine, potrà appena rassicurare in parte baltici e polacchi ma non salvare Kiev dalla prospettiva di perdita d’indipendenza. (altro…)

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UcrainaSpagnoli, francesi, italiani ecco la “legione straniera” schierata nel fronte orientale.

MOSCA – RUSSI , certo. Ma tra i calcinacci e le barricate della «Nuova Russia » devastata dai bombardamenti dell’esercito di Kiev ci sono guerriglieri arrivati da tutto il mondo, per combattere al fronte nell’Est ucraino. E lo fanno in entrambi gli schieramenti, filo-russi e lealisti. Nella carneficina che ha già fatto scavare quasi tremila tombe, Angel lo spagnolo e Viktor il francese sono a Donetsk con la tedesca Margherita, disposti a morire insieme a decine di stranieri per difendere una terra cui non appartengono. Francesco, italiano con una lunga militanza tra i neofascisti di Casa Pound, sta dall’altra parte della barricata, coi filo-governativi, insieme a Mikael lo svedese. Con centinaia di polacchi e combattenti arrivati da mezzo mondo per arruolarsi nei battaglioni volontari, si affiancano in battaglie altrui al demoralizzato esercito di Kiev. (altro…)

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Putin

Ma il Cremlino corregge: “È stato frainteso” Scambio di prigionieri. Mariupol teme l’invasione.

MOSCA – Vladimir Putin spaventa di nuovo l’Occidente: ha rivendicato la necessità di negoziare «una nuova entità statale» per il Sudest ucraino, salvo poi precisare che è stato frainteso e correggere con la necessità di «un dialogo interno all’Ucraina» sullo status della provincia ribelle, cioè più autonomia federale. Sul fronte militare, a Donetsk i ribelli hanno conquistato l’aeroporto e dicono di aver catturato decine di «fascisti polacchi volontari». A Sud, lungo la via strategica che costeggia il mar d’Azov unendo Russia e Crimea, mezzo milione di abitanti di Mariupol teme l’invasione e costruisce trincee; la gente in piazza ha organizzato una catena umana per dire ai ribelli di tornarsene a casa. Il pericolo è concreto: batterie d’artiglieria dei ribelli hanno distrutto due navi militari ucraine che «bombardavano le postazioni a Novoazovsk». (altro…)

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Forza antirussa

Al summit dei leader a Bruxelles sì alla proposta di inasprire le misure L’allarme del premier finlandese “Violato il nostro spazio aereo”.

BERLINO – «Il momento è serio e drammatico, stiamo raggiungendo il punto di non ritorno», ha detto il presidente uscente della Commissione europea, Barroso. «La Russia è in guerra con l’intera Europa», ha incalzato la presidente lituana, Grybauskaite. «Dobbiamo aumentare le sanzioni», ha chiesto il presidente francese François Hollande. Pesano gli scenari e i timori peggiori, sul summit europeo straordinario: i leader dell’Unione europea, incontrando anche il presidente ucraino, Petro Poroshenko, hanno cominciato al loro vertice a prepararsi al peggio. E la scelta operativa più forte è quella della Nato, annunciata dal Financial Times : l’Alleanza costituirà subito una forza mobile di pronto intervento con almeno diecimila uomini, jet da combattimento, aerei da trasporto, carri armati e navi, per garantire la difesa di Baltici e Polonia. (altro…)

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La zona dei combattimenti

I blindati russi sconfinano, più di mille soldati sul suolo di Kiev Giù i mercati, riunione d’emergenza Onu. Obama: è aggressione.

La Nato: “Ecco le immagini dei satelliti” Renzi chiama Putin: “Intollerabile escalation”.

«Un convoglio di unità di artiglieria russe si muove nelle campagna ucraina preparandosi all’azione nell’area di Krasnodon ». Ecco la pistola fumante: le immagini satellitari registrate «alla fine di agosto», diffuse ieri dalla Nato, dimostrano la partecipazione dei soldati di Mosca alla guerra del Donbass, e l’Occidente è costretto a temere nuovamente che in Ucraina stia accedendo qualcosa di molto più grave di un conflitto regionale. «Valuteremo l’ipotesi di nuove sanzioni », avverte Angela Merkel, mentre Obama dice che le incursioni «si tradurranno in costi gravi per Mosca». E con il ruolo di presidente
di turno della Ue, Renzi telefona a Putin protestando per la «intollerabile escalation », che Ban Ki-Moon giudica «pericolosa ». (altro…)

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Ellekappa

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L'isolamentoParla il presidente Usa: “ Kiev non deve scegliere tra Est o Ovest”
L’intervista.

WASHINGTON — «La Russia ora affronta una scelta fondamentale: se continua su questa strada con l’Ucraina, violandone la sovranità e l’integrità territoriale, la pressione economica e l’isolamento per Mosca aumenteranno. Gli Usa e l’Europa sono una comunità di difesa ma anche di valori. L’Europa per noi non è un campo di battaglia tra Est e Ovest, noi non chiediamo al popolo ucraino di scegliere tra Est e Ovest, vogliamo che decida da solo il suo futuro. Io credo che all’Ucraina siano necessarie buone relazioni con Usa, Russia ed Europa ». Così si esprime Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti, in questa intervista concessa prima della sua visita nei Paesi Bassi e del vertice dell’Aia sulla sicurezza nucleare.
Signor Presidente, che messaggio porta all’Europa?

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