A Milano c’è un procuratore aggiunto, Alfredo Robledo, che su incarico del suo capo, Edmondo Bruti Liberati, coordina il pool Reati contro la Pubblica amministrazione (già Mani Pulite). Poi il suo capo comincia a sottrargli una serie di fascicoli di sua competenza per assegnarli ad altri dipartimenti che devono occuparsi di tutt’altro (Ruby, Formigoni, Expo), mentre quello sulla Sea lo “dimentica” per mesi in cassaforte. Robledo lo denuncia prima al Pg di Milano, poi al Csm. Il primo si volta dall’altra parte. Il secondo apre una pratica su Bruti, ma quando sta per sanzionarlo arriva una lettera di Napolitano al suo vice Vietti, “non ostensibile” ai consiglieri, che intima di salvarlo perché, essendo capo, può fare quel che gli pare: anche violare le regole dettate da lui. (altro…)
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Fatti non foste a viver come Bruti (Marco Travaglio).
Posted in Attualità, tagged atti non foste a viver come Bruti, attualità, Bruti, Fatti non foste a viver come Bruti, marco travaglio, politica, robledo on 12/02/2015| 4 Comments »
“La politica vuole controllare i giudici” (Stefano Caselli e Silvia D’Onghia).
Posted in Attualità, tagged attualità, “La politica vuole controllare i giudici”, politica, robledo, Stefano Caselli e Silvia D’Onghia on 08/09/2014| 2 Comments »
ROBLEDO ALLA VERSILIANA
Veniamo qui dal primo anno, veniamo da Milano apposta”, racconta un ragazzo al direttore di questo giornale. “Non ci mollate”, dice una bionda signora a un cronista. È la quarta festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana di Marina di Pietrasanta, un’occasione d’incontro tra il quotidiano e i suoi lettori. Sono in tanti a fermare gli ospiti, da Carlo Freccero a Bianca Berlinguer, da Piero Pelù a Sabina Guzzanti Migliaia di persone, come ogni anno, a seguire incontri e dibattiti. E all’ora di pranzo c’è già la coda per accaparrarsi i biglietti per lo spettacolo di Andrea Scanzi e Giulio Casale. TORNA IN MENTE il settembre 2013, la festa dell’anno scorso. Era in corso “l’asssalto” all’art.138 della Costituzione, quello che regola il processo di revisione costituzionale. (altro…)
Presidente con Sciamano (Marco Travaglio).
Posted in Attualità, tagged attualità, bruti liberati, csm, marco travaglio, napolitano, politica, Presidente con Sciamano, robledo, vietti on 28/06/2014| 2 Comments »
Finché c’era soltanto il Fatto a criticarlo, Napolitano poteva tranquillamente infischiarsene. Ma ieri, in un esemplare editoriale di Luigi Ferrarella, anche il Corriere ha sottolineato la grottesca irritualità della sua “lettera riservata” al vicepresidente del Csm Michele Vietti sulla spaccatura alla Procura di Milano: l’ormai famosa missiva che Vietti asseriva di aver letto e di possedere in copia, ma non la faceva leggere a nessuno, custodendola con religiosa devozione in un apposito tabernacolo, come il sacerdote con la Sacra Particola. Però la brandiva da lontano come sfavillante Durlindana per intimare alle due commissioni del Csm che si erano espresse sul caso Milano di sbianchettare ogni sia pur lieve pigolio critico sul procuratore Bruti Liberati, accusato dall’aggiunto Robledo di assegnare i fascicoli più politicamente delicati a un ristretto gruppo di pm fedelissimi, in barba alle regole interne sulle competenze dei pool. Una scena inedita per una democrazia, ma piuttosto usuale nelle società primitive riunite attorno allo sciamano del villaggio, figura-ponte fra gli spiriti soprannaturali e il mondo terreno. (altro…)
Tu quoque, Bruti (Marco Travaglio).
Posted in Attualità, tagged attualità, Bruti, csm, liberati, marco travaglio, politica, robledo, Tu quoque on 18/06/2014| 1 Comment »
Oggi il plenum del Csm dovrebbe dire la sua sulla guerra alla Procura di Milano che da mesi oppone il procuratore Edmondo Bruti Liberati all’aggiunto Alfredo Robledo, capo del Dipartimento (o pool) specializzato nei reati contro la Pubblica amministrazione. Abbiamo già scritto che non è un conflitto fra primedonne gelose o carrieriste, e neppure fra magistrati collusi o insabbiatori. Il che però lo rende molto più grave e pericoloso: in gioco non c’è soltanto il prestigio della Procura più cruciale d’Italia, ma anche la sua indipendenza e, a ricasco, quella dell’intera magistratura italiana. Sappiamo com’è nato il caso: dagli esposti presentati da Robledo prima al Procuratore generale di Milano e poi (visto che nulla accadeva) al Csm contro Bruti, accusato di assegnare i fascicoli più delicati e politicamente “sensibili” a un ristretto gruppo di pm fedelissimi, aggirando i criteri organizzativi della Procura e le competenze dei vari pool. (altro…)