Nel tradizionale discorso alla nazione, il leader del Cremlino è tornato ad accusare Ankara dopo l’abbattimento del SU-24 da parte di F-16 turchi dello scorso 24 novembre: chi pensa che “se la caverà con qualche sanzione economica, si sbaglia di grosso”. Mosca sospende i negoziati per il gasdotto Turkish Stream. Erdogan ribalta le accuse sui rapporti con lo Stato Islamico: “Russia traffica con il petrolio dei jihadisti”.
“Serve un unico e potente fronte antiterrorista che agisca sotto l’egida dell’Onu“. Nel tradizionale discorso alla Nazione Vladimir Putin indica la strada alla comunità internazionale sul fronte della lotta allo Stato Islamico. Un intervento di fronte al Parlamento che assume una valenza particolare, perché cade nel pieno dello scontro scoppiato tra Mosca e Ankara dopo l’abbattimento del caccia russo nei cieli della Siria settentrionale, lo scorso 24 novembre. E se mercoledì aveva accusato Ankara e la famiglia di Tayyip Recep Erdogan di fare traffici con il petrolio“rubato dallo Stato Islamico in Siria e in Iraq”, oggi il presidente turco passa al contrattacco: “E’ la Russia che fa traffici con il greggio dell’Isis, abbiamo le prove”. (altro…)