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Posts Tagged ‘Silvio berlusconi’

L’ex Cavaliere, vero vincitore a questa tornata elettorale, annuncia quella che fino a poco tempo fa sembrava l’impresa impossibile: fare un’alleanza “sulla base di un programma condiviso”. Ma a chi si rivolge veramente? I suoi probabili alleati stanno già litigando: Il Carroccio dice “mai con Alfano”, Area popolare ribatte “il nostro contributo è stato decisivo”. (altro…)

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Ieri Marco Travaglio ha immaginato, o per meglio dire auspicato, quello che sarebbe di gran lunga il migliore scenario possibile post-elezioni. Ve lo riassumo: si va a votare a ottobre con il sistema tedesco, che è peraltro una legge discreta. Ovviamente c’è il rischio che venga snaturato, per esempio con i capilista bloccati (li prevede il “Rosatellum”, e già il nome fa schifo) o con uno sbarramento al 3% invece del 5% per fare un contentino a nessuno (cioè Alfano, che comunque forse non raggiungerebbe neanche il 3%). (altro…)

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“Non mi scandalizza che Renzi e Berlusconi trovino un accordo sulla legge elettorale. Sarebbe invece indecente se il Pd scegliesse, a prescindere, un pregiudicato come unico alleato possibile”. Così, a margine di un convegno sulla giustizia organizzato dal Movimento 5 Stelle alla Camera, il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ha commentato il rischio di un nuovo governissimo tra il Pd renziano e Forza Italia dopo le urne, sempre più probabile con il voto anticipato. “Chi rischia di più tra Renzi e B, chi gioca il ruolo della volpe? Di certo rischia di più Renzi. (altro…)

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PGomezSulla questione democrazia interna al Movimento 5 Stelle non siamo mai stati teneri. Più volte abbiamo denunciato il rischio che il movimento scivolasse inesorabilmente verso una ben poco liberale dittatura della maggioranza. Più volte abbiamo spiegato che, secondo noi, le espulsioni decise dall’alto in spregio ai regolamenti interni e poi avallate dalla base spingevano il movimento verso un brutta deriva plebiscitaria. Con altrettanta chiarezza bisogna però dire che oggi il M5S è l’unica forza politica che applica un metodo democratico per arrivare alla scelta del nuovo Presidente della Repubblica. Mentre un premier non votato dagli elettori e un leader di partito privato dei diritti civili perché condannato per una gigantesca frode fiscale si incontrano per trovare un nome da imporre ai loro parlamentari, gli iscritti al movimento esprimono la loro preferenza on line. Scelgono il loro candidato tra 9 personalità proposte dai loro deputati e senatori, più una indicata da alcuni esponenti della minoranza del Pd: Romano Prodi. (altro…)

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renzi-berlusconi

Il ddl anticorruzione in discussione al Senato cancella le soglie di punibilità introdotte nel 2003
Ma un emendamento dell’esecutivo di Renzi le reintroduce tali e quali.

La denuncia dell’M5S.

Prima il governo annuncia di voler cambiare la normativa sulfalso in bilancio, che con una delle prime “leggi ad personam” la maggioranza di centrodestra modificò nel 2003, riuscendo anche a far assolvere l’allora premier Silvio Berlusconi in un processo milanese per quel reato. Ora, denuncia il Movimento 5 Stelle, presenta un emendamento al ddl anticorruzione in discussione al Senato, depositato in origine da Piero Grasso, che ripropone esattamente alla lettera lo stesso testo del 2003, tutt’oggi in vigore. (altro…)

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Poi parla del patto del Nazareno: “Non è segreto. Dovevo incontrare B. in streaming? Cultura della sinistra italiana è quella del sospetto”. A una contestatrice: “Se non vuole gli 80 euro me li renda”.

Lanci di uova e fischi contro Matteo Renzi. Il premier, ospite del festival della rivista Internazionale a Ferrara, è stato ‘colpito’ da alcuni contestatori mentre si trovava sul palco in piazza Municipale (foto da Twitter). “La prima cosa che ho imparato è il rispetto delle idee e delle persone – ha risposto dopo l”attacco’ – e credo che tante persone sono qui non per farsi una frittatina o una crepe ma per ragionare: a chi non ha altri argomenti che le uova, noi continuiamo a rispondere con un sorrisononostante i tentativi di tappare la bocca”. E a una donna che dalla piazza grida di non volere gli 80 euro ha ribattuto: “Me li renda signora, non si preoccupi qualcuno a cui darli si trova”. Ma oltre alla contestazione il presidente del Consiglio ha parlato di riforma del lavoro, preso le distanze dalle indiscrezioni sul patto del Nazareno e attaccato la “cultura del sospetto” e antiberlusconiana della sinistra.  (altro…)

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L’avevano votata per questo e alla fine per questo è servita. Silvio Berlusconi strappa un’assoluzione in secondo grado per il caso Ruby grazie alla legge Severino: il sedicente articolato anti-corruzione approvato nel 2012 da Pd e Pdl che, dopo aver permesso alle Coop di uscire prescrizione dall’inchiesta sulla sulla Tangentopoli di Sesto San Giovanni e a Filippo Penati di veder eliminate parte delle sue accuse, svolge ora egregiamente la sua funzione anche nei confronti dell’ex Cavaliere e neo Padre della Patria.

Spacchettare, mentre il processo Ruby era già in corso, il reato di concussione in due, stabilendo pene e fattispecie diverse per la concussione per costrizione e quella per induzione, ha significato spalancare la strada che ha portato il leader di Forza Italia al verdetto di secondo grado. (altro…)

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Alcune richieste sono vecchie di vent’anni, come quella sul salario minimo, datata 1992. Solo il nostro Paese e la Grecia non hanno mai provveduto. Altre si ripetono negli anni, sempre uguali. Come le raccomandazioni sui finanziamenti all’istruzione e sull’utilizzo dei fondi. Eppure i governi riescono sempre a eludere questi spunti e concentrarsi sulle manovre lacrime e sangue. Antologia degli impegni non rispettati. Nel nome di Bruxelles.

Non esita un attimo a varare manovre lacrime e sangue non appena l’Europa lo chiede, ma da tutto ciò che serve per sviluppare e modernizzare il paese la politica italiana si tiene a debita distanza. La Commissione Ue lo ha sancito ancora una volta il 5 marzo: l’Italia è affetta da “squilibri macroeconomici eccessivi” e il suo debito è così alto che la correzione dei conti pubblici non basta, servono riforme per far crescere l’economia. (altro…)

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“Chi è veramente esperto nell’arte della guerra sa vincere l’esercito nemico senza dare battaglia, prendere le sue città senza assediarle e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate”. Bisogna leggere la plurimillenaria opera del grande generale e filosofo cinese Sun Tzu, autore de L’Arte della Guerra, per avere la fotografia esatta della piega presa dal dibattito sulla decadenza da senatore del pregiudicato Silvio Berlusconi. Senza aver sparato un solo colpo il Cavaliere è a un passo dalla vittoria. Intimoriti dal volteggiare dei falchi, blanditi dal tubare delle colombe, ammaliati dal sibili ricattatori della Pitonessa,i sempre più teorici avversari dell’ex premier paiono prepararsi alla ritirata.

L’annuncio è stato significativamente dato da due dei supposti dieci saggi di Giorgio Napolitano. Secondo Valerio Onida (saggio in quota Sel) e Luciano Violante (saggio in quota Pd) la legge Severino sulla decadenza dei condannati va sottoposta all’esame della Corte Costituzionale. Entrambi sono certi che la norma, approvata pochi mesi fa dal parlamento quasi al completo, sia perfettamente legittima. Tutti e due spiegano che non è una legge penale e che quindi ha valore retroattivo. Ma con salto carpiato aggiungono che sollevare un’eccezione davanti alla Consulta non sarebbe una “dilazione”, ma l’applicazione della Costituzione. Anzi, spiega Violante, Berlusconi tanto che c’è potrebbe pure rivolgersi pure alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. (altro…)

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BRUNETTA-alfano-berlusconi-schifani

Dopo la decisione della Cassazione sul processo a B, sospesi i lavori. Il Pd contrario a stop poi concede 24 ore di sospensione tra le proteste di Sel e M5S. Il segretario: “Destra irresponsabile”.

Sospensione dei lavori per un giorno alla Camera e al Senato. Ecco il primo bombardamento al governo delle larghe intese dopo che la Corte di Cassazione ha fissato l’udienza del processo Mediaset al 30 luglio. I lavori di Montecitorio e di Palazzo Madama slittano a domani. “Dobbiamo discutere di cosa sta accadendo”, ha chiesto il Pdl. “O si sospendono i lavori o cade il governo”, ha minacciato Daniela Santanchè. Una decisione che ha preso di sorpresa il resto della maggioranza e che ha spinto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini a recarsi subito dal presidente del Consiglio Enrico Letta, per una valutazione della situazione. Alla fine il punto d’equilibrio. Al primo no del Pd, la controproposta dei berlusconiani di sospensione dei lavori per un giorno per proseguire le proprie assemblee dei parlamentari che riprenderanno già nel pomeriggio. (altro…)

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santoro

Nello speciale della trasmissione di Michele Santoro tutto l’affaire Ruby. Dalla telefonata in questura per far rilasciare l’allora minorenne Karima El Marough, al racconto delle feste di Arcore, fino alla condanna in primo grado a sette anni di reclusione. In onda dalle 21.10 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it.

Tutto l’affaire Ruby. Dopo la puntata di giovedì scorso, “L’età dell’innocenza 2” è il titolo del nuovo appuntamento di Servizio Pubblico più, lo spazio di approfondimento del programma di Michele Santoro, in onda giovedì 27 giugno, alle 21.10 su La7 e trasmesso in diretta streaming su il fattoquotidiano.it

Partendo dalla sentenza di primo grado del cosiddetto “Processo Ruby”, che ha visto il Cavaliere condannato a sette anni di reclusione, uno in più di quanto chiesto dall’accusa, più l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, per prostituzione minorile e concussione, il  programma ripercorrerà tutte le tappe dello scandalo che ha interessato l’ex premier Silvio Berlusconi, avvalendosi anche di ricostruzioni a fumetti e fiction che si intrecciano con interviste esclusive, da Noemi Letizia,Patrizia D’Addario fino a Ruby(altro…)

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Francesco Nitto Palma all’ordine del giorno ha messo in discussione un provvedimento già considerato legge ad personam. Sanzioni disciplinari per le toghe, stop di sei mesi per i procedimenti in corso se, a causa delle loro dichiarazioni, sono passibili di azione disciplinare da parte del Guardasigilli e del Procuratore generale della Cassazione.

Dopo la proposta (poi ritirata) di depenalizzare il concorso esterno in associazione mafiosa, il Pdl torna all’attacco sul tema della giustizia. E questa volta non lo fa con un deputato qualsiasi e non per salvare un senatore più o meno vicino all’ex presidente del Consiglio, ma con un disegno di legge pensato da un ex ministro della Giustizia proprio per Silvio Berlusconi: “Se un magistrato è politicizzato viene sanzionato, si blocca il processo a cui lavora e viene trasferito d’ufficio”.Francesco Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia al Senato, all’ordine del giorno ha messo in discussione un provvedimento già ribattezzato come “salva-Berlusconi”. (altro…)

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Il testo di Finocchiaro e Zanda prevede la piena attuazione dell’articolo 49 della Costituzione e quindi che i partiti abbiano personalità giuridica e statuto. La senatrice: “Nessuna avversione per i Cinque Stelle”. Sul blog la replica: “Se la approveranno si prenderanno la responsabilità delle conseguenze sociali”.

Una legge che dia piena attuazione all’articolo 49 della Costituzione e di conseguenza escluda i movimenti che non abbiano “personalità giuridica” e statuto. Questa la proposta del Pd, nello specifico di Anna Finocchiaro e Luigi Zanda. Una legge che avrebbe l’effetto di escludere dalle elezioni il Movimento Cinque Stelle. Il testo elaborato dalla presidente della commissione Affari Istituzionali e dal capogruppo democratico, in realtà, risulta depositato a Palazzo Madama il 22 marzo, e il 9 maggio è stato assegnato alla Commissione Affari costituzionali del Senato. Prevede che ”i contenuti minimi dello statuto, alcuni principi generali, ai quali dovranno attenersi tutti i partiti che intendono concorrere alla determinazione della vita politica, pena la perdita dei rimborsi per le spese elettorali o di ogni ulteriore eventuale forma di finanziamento pubblico”. Una serie di obblighi che confliggono ad esempio proprio con il tipo di organizzazione statutaria del Movimento, tenendoli fuori dalle elezioni. “Questo – dicono Finocchiaro, Zanda e gli altri proponenti – non impedirà a una semplice associazione o movimento di fare politica, ma il mancato acquisto della personalità giuridica precluderà l’accesso al finanziamento pubblico e la partecipazione alle competizioni elettorali”. (altro…)

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RubyNella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore funzionava “un sistema prostitutivo organizzato per il soddisfacimento sessuale di Silvio Berlusconi”. E Ruby “certamente” si prostituiva. Lo afferma il pm Ilda Boccassini nella requistoria al processo sul caso Ruby in corso a Milano. La requisitoria arriva dopo lo speciale andato in onda ieri su Canale 5, tutto rivolto a dimostrare l’innocenza del proprietario di Mediaset.

La requisitoria è iniziata con una disanima sulla normativa che riguarda la prostitituzione minorile – una delle imputazioni del Cavaliere, insieme alla concussione – nella quale il magistrato ha citato anche le modifiche approvate negli anni dei governi Berlusconi. Poi Boccassini ha ripercorso la storia della minorenne marocchina Karima al Marough alias Ruby, tra denunce per furto e affidamenti a comunità. Emilio Fede, che conosce Ruby a un concorso di bellezza in Sicilia nel settembre 2009, “sa che la ragazza è minorenne“, afferma il pm, citando l’intercettazione in cui il direttore del Tg4 diceva che la ragazza aveva “13 anni”.  (altro…)

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Il segretario Pdl è anche ministro degli Interni. Mauro alla Difesa, Saccomanni all’Economia, Zanonato allo Sviluppo Economico, Lupi a Infrastrutture e Trasporti, l’Agricoltura alla Di Girolamo, l’Ambiente a Orlando. Il ministro del Lavoro sarà il presidente dell’Istat Giovannini. Alla Salute Beatrice Lorenzin.

Alfano al Viminale, Cancellieri alla Giustizia, Saccomanni all’Economia, Bonino agli Esteri. Era ed è l’unico governo possibile, ha spiegato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Enrico Letta (“il vero artefice di questo governo” l’ha definito il capo dello Stato) ha sciolto la riserva ed è il nuovo presidente del Consiglio. Domani alle 11,30 giurerà insieme al resto della squadra di ministri, mentre tra lunedì e martedì chiederà la fiducia alla Camera e al Senato. (altro…)

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La candidatura di Giorgio Napolitano, 87 anni, alla presidenza della Repubblica certifica il comatoso delirio di onnipotenza in cui si trovano i partiti. Di fronte alla decomposizione economica e sociale del Paese una classe politica di nominati è capace solo di replicare lo status quo. In molti gridano al golpe. E non è difficile capire perchè.

I cittadini chiedevano il cambiamento: volevano nelle istituzioni uomini e idee nuove perché quelle vecchie avevano portato l’Italia alla deriva. Invece, dopo il Colle, ci sarà un governo con tutti dentro:seguendo il programma dei 10 saggi. Nessun taglio al finanziamento pubblico ai partiti, riforme contro giudici, stampa e intercettazioni. Niente colpi d’ala nell’economia. (altro…)

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rodotà presidente

Contro la vergogna di un Presidente dell’Inciucio, e del Salvacondotto per il Caimano, la lotta ricomincia.

Non lasciamo disperdere il potente soffio di indignazione che ha percorso il paese, e che si sta allargando, di fronte a un Pd che rifiuta di votare Stefano Rodotà, che avrebbe avuto una larghissima maggioranza, e preferisce accordarsi col putiniano di Arcore. Che pur di non votare Rodotà, che è stato presidente del Pds, da cui il Pd è nato, preferisce votare insieme a Gasparri e Brunetta, Santanchè e Scilipoti, oltraggiando e tradendo i propri elettori.

Scendiamo in piazza oggi, e diamo vita da domani a centinaia di “club AltraItalia”, di comitati “Realizzare la Costituzione”, di “circoli AltraPolitica”, di meet-up “Ora basta!”, di tutte le possibili forme auto-organizzate, che si sommino a quelle già esistenti e facciano sinergia, perché la rivolta contro questa vergogna non resti semplicemente morale, diventi un progetto politico inarrestabile, con Rodotà, con la Fiom, col M5s che ha dimostrato di non essere affatto il movimento della semplice negazione ma di una lucida e coerente capacità propositiva.

La maggioranza degli italiani vuole voltare pagina, vuole mettere la parola fine al quasi ventennio del buio e delle macerie, dell’impoverimento e della corruzione ormai smisurata. Basterà non disperdere le forze, non rassegnarsi. La vera lotta comincia ora.

Da ilfattoquotidiano.it del 20/04/2013

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Bersani sconfitto, il candidato Pd-Pdl di poco sopra il 50% (leggi la cronaca ora per ora) Rodotà – sostenuto da M5S, Sel e dissidenti democratici – arriva a 243 voti. Alle 16 nuova chiama.

Dopo giorni di trattative serrate e una sfilza di nomi più o meno credibili, è arrivato il giorno dell’elezione del successore di Giorgio Napolitano alla guida del Quirinale. Dalle 10, i 1007 grandi elettori sono riuniti in seduta comune per votare il nuovo Presidente della Repubblica, il tutto dopo una nottata convulsa, caratterizzata dalla riunione dei gruppi parlamentari del Pd, in cui Bersani ha ufficializzato la candidatura al Colle di Franco Marini, nome assai gradito a Silvio Berlusconi e a una parte di Scelta Civica, ma non a tutte le anime del Partito Democratico. All’interno del Pd, infatti, sono letteralmente esplose le divisioni, con i renziani che hanno detto a chiare lettere che non voteranno per l’ex presidente del Senato. (altro…)

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Il Cavaliere darà il via libera, per il Quirinale, solo ad un nome che non sia “ostativo” ad alcuni provvedimenti sulla giustizia. A questo punto potrebbe anche incassare l’amnistia e uscire dalla scena politica per le prossime elezioni. E c’è solo un nome in grado di garantire questa influenza: l’attuale ministro della Giustizia.

Lo spunto arriva dalla battuta di Ignazio La Russa detta sottovoce in Transatlantico e riportata da Repubblica: “Per il Quirinale il Cavaliere vuole una donna che si chiama Salva di nome e Condotto di cognome”. La realtà è infatti questa. Che Berlusconi darà il via libera, per il Quirinale, solo ad un nome che non sia “ostativo” ad alcuni provvedimenti sulla giustizia. Che non si parli, insomma, di leggi sul conflitto d’interessi o di una revisione del ddl anticorruzione in senso restrittivo e di una reintroduzione del falso in bilancio, ma che sia invece favorevole ad un’operazione svuota carceri. (altro…)

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La nuova immunità parlamentare in un testo depositato da Vignali.

Nelle ore in cui Pierluigi Bersani è alle prese con la formazione di un governo che incassi la fiducia delle Camere, il Pdl si gioca la carta dell’immunità parlamentare, un vecchio cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi. Il leader “inseguito dai giudici”, che chiama a raccolta i suoi in Piazza del Popolo, ora chiede una tregua dai processi che lo preoccupano di più, quelli sui diritti tv, sul caso Ruby e sulle intercettazioni Unipol.

A mettere nero su bianco il progetto di modifica all’articolo 68 della Costituzione è stato il deputato Raffaello Vignali, rieletto in Lombardia nella lista del Popolo delle Libertà, già presidente della Compagnia delle Opere, uomo di Comunione e liberazione. La proposta consiste nell’estendere le tutele per i parlamentari, che non potranno essere “sottoposti a procedimenti penali” senza l’autorizzazione della Camera di appartenenza. (altro…)

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