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Posts Tagged ‘sindacati’

L’INTERVISTA/ PARLA IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FIOM
ROMA – «È un passo avanti, ora passiamo ai fatti ». Maurizio Landini, leader della Fiom, vede nel vertice fra governo e sindacato due aspetti positivi, ma assicura che la strada per arrivare ad un accordo condiviso è lunga e passa attraverso un principio indiscutibile: «La flessibilità sulle pensioni non deve penalizzare i lavoratori ».

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lavoro
ROMA – Smontare, dove possibile, il Jobs act. Con la loro proposta per la riforma del sistema contrattuale, che sarà approvata formalmente giovedì prossimo, Cgil, Cisl e Uil si pongono anche questo obiettivo. I sindacati puntano a ritornare indietro sui licenziamenti economici collettivi e su quelli disciplinari individuali, ripristinando attraverso la contrattazione le precedenti procedure e il diritto al reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa, in sostanza il vecchio articolo 18 dello Statuto. Ovviamente perché questo obiettivo possa (forse) essere raggiunto è necessario all’accordo con le controparti.

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ColosseoSbloccati i fondi per saldare gli straordinari 2014/2015

 Dopo gli attacchi, il dicastero delle Finanze liquida il dovuto. Gaffe del sottosegretario Barracciu che su Twitter accusa i lavoratori di “reato in senso lato”.

Attacco continuo Dopo l’assedio politico e la stretta sugli scioperi ci si ricorda del motivo della protesta: sbloccati i fondi per i salari.

Andrà a finire che l’assemblea dei “sindacalisti contro l’Italia” – copyright del presidente del Consiglio – sarà davvero servita a qualcosa. Proprio nel giorno della chiusura per tre ore del Colosseo, che tanto scandalo ha suscitato tra politici e osservatori nostrani, sono state magicamente liberate le risorse che servono a pagare gli straordinari dei lavoratori in agitazione. L’annuncio l’ha dato Claudio Meloni,coordinatore Cgil presso il ministero dei Beni culturali: “Venerdì, in singolare coincidenza con l’assemblea sindacale in alcuni siti, è arrivato lo sblocco dei fondi per pagare i salari accessori di tutti lavoratori del Mibact per il 2014 e per il 2015”.   Un intervento, se confermato,che andrà a sanare una situazione che si trascinava da 11 mesi e che non riguarda solo i lavoratori dei siti archeologici rimasti chiusi ieri a Roma (oltre al Colosseo, Fori Traienei, Terme di Diocleziano, Terme di Caracalla, Tomba di Cecilia Metella, scavi di Ostia antica), ma gli impiegati delle Soprintendenze dei Beni culturali in tutto il Paese.   (altro…)

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ALLA FINE DEL LUGLIO SCORSO, a seguito degli scioperi selvaggi nella metropolitana di Roma, dei custodi di Pompei, del personale Alitalia a Fiumicino, e alla conseguente esasperazione degli animi con problemi anche di ordine pubblico rivolgemmo un appello ai leader dei sindacati nazionali Cgil, Cisl, Uil e Fiom. Dicevamo in sostanza: attenzione che il disfacimento dei servizi di pubblica utilità sta creando situazioni di ribellismo sempre più incontrollato e il sindacato responsabile, se ancora ne esiste uno, non se ne può lavare le mani perché altrimenti finirà fatalmente per essere individuato come una sorta di nemico pubblico capace soltanto di creare ulteriori problemi in un momento difficile per il Paese. Segnalammo anche il sarcasmo di Renzi che ebbe buon gioco a dire: dovremo difendere i sindacati da se stessi. (altro…)

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ColosseoROMA I cancelli del monumento serrati per tre ore per un’assemblea dei lavoratori, i centurioni consolano i turisti. La politica parte all’attacco dei sindacati. Renzi: “Sono contro l’Italia”.

C’ è l’aria stanca delle mattine romane,un caldo da estate piena e una gran fila che riempie il piazzale di fronte al Colosseo. Il simbolo di Roma è chiuso. I turisti sbuffano, non capiscono, alcuni vanno via. Altri sono confortati dai centurioni.Propriocosì, gli abusivi vestiti da legionari che strappano ai turisti selfieebanconotedai5euroin su: oggi il servizio pubblico lo fanno loro. Spiegano la situazione agli stranieri: i cancelli dell’Anfiteatro Flavio resteranno sbarrati per tre ore, per un’assemblea sindacale dei custodi.Ci sarebbe un cartello che avverte dei disagi, ma la traduzione in inglese è sbagliata: c’è scritto “from 8 am to 11pm”,dalle 8 di mattina alle 11 di sera. (altro…)

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Marchionne-UAWIn Italia gli vorrebbero fare il monumento (Renzi dixit) per tutte le opere buone che ha fatto.
Ma è in America che Marchionne firma gli accordi col sindacato (UAW), che riesce a strappargli anche la revoca del salario di ingresso (diverso per i neo assunti):

L’annuncio ufficiale è arrivato nel corso di una conferenza stampa dallo stesso Marchionne e dal presidente del sindacato dell’automobile, Dennis Williams. Il contratto riguarda 140 mila dipendenti (considerando tutte le tre grandi case di Detroit, 40mila sono in Fca) ed ha una durata di quattro anni. L’intesa raggiunta per entrare in vigore dovrà essere votata dai lavoratori di Fiat Chrysler. I dettagli non sono stati ancora rivelati, ma Marchionne ha spiegato come una delle decisioni prese riguarda il tema più caldo della trattativa: le paghe dei nuovi assunti.

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MAA cosa, e a chi, serve ancora il sindacato? Il dubbio si giustifica leggendo le cronache degli ultimi mesi.

DELLE ultime settimane. Degli ultimi giorni. Dove i sindacati (confederali) ricorrono, con frequenza, come bersaglio polemico. Da ultimo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi alla festa del Pd, a Milano. Dove ha sostenuto: «Il sindacato in Italia è stato mediamente un fattore di ritardo» che ha ostacolato «l’efficienza e la competitività complessiva del Paese». Motivo della critica: la vicenda dell’Electrolux, dove i dipendenti hanno lavorato a Ferragosto, accogliendo la richiesta dell’azienda, nonostante il rifiuto dei rappresentanti di categoria. Squinzi è il capo degli industriali.

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VERTICIGli stipendi d’oro dei sindacalisti fanno scandalo.Ma costituiscono solo la punta di un iceberg più corposo. I 336 mila euro di Raffaele Bonanni (l’anno prima di andare in pensione), i 256 mila di Antonino Sorgi, dell’Inas-Cisl o i 262 mila euro del segretario della Fisascat-Cisl, Pierangelo Raineri (262 mila), fanno impressione. Ma non si tratta solo di furbizia o malversazione.Certi redditi sono possibili anche per l’enorme quantità di enti, fondi, comitati che affiancano la vita del sindacato, di cui poco si conosce e che il Primo Rapporto sugli Enti bilaterali redatto da Italia Lavoro (767 pagine) aiuta a capire meglio anche se i rivoli sono infiniti come dimostra il caso degli Enti di formazione che vedremo più avanti.   Bilaterale a vita   Sono più di 10 mila le poltrone “bilaterali”. (altro…)

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FurlanL’INTERVISTA/PARLA IL SEGRETARIO DELLA CISL.

In un anno persi 65 mila iscritti, ma cresciamo dove c’è più precarietà.

ROMA. «Se lo scopo è far ripartire la produttività in ogni azienda e territorio, allora non serve una legge, basta un’intesa tra le parti». Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, ragiona sulla possibilità che il governo possa disciplinare il peso della rappresentanza sindacale. «Ritengo che una legge in questa materia sia impropria e dannosa. Se il governo vuole dare un contributo, anziché inventarsi leggi, tolga il peso del fisco sulla contrattazione di secondo livello. E in ogni caso non parta da solo. Su temi così delicati, e propri delle parti sociali, chieda di incontrarci».
Segretario, il premier vi definisce “più tessere che idee”.

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Sindacati

Le riforme

Se le parti sociali non troveranno un accordo in tempi brevi l’esecutivo è pronto stabilire per legge i nuovi criteri Possibili soglie nella rappresentanza sindacale sia per le trattative (5%) che per le astensioni dall’attività (30%).

ROMA Prossima tappa, la rivoluzione del lavoro. Chiuso il capitolo jobs act,il governo si prepara in autunno a mettere mano alle regole della contrattazione. «E’ auspicabile che le parti sociali trovino l’accordo tra di loro. Certo, se questo non accadrà, diventerà inevitabile un intervento ex cathedra » dell’esecutivo, conferma Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’Economia. Al ministero del lavoro sottolineano che, al momento, la materia è delegata a sindacati e organizzazioni degli imprenditori «così come aveva detto lo stesso premier in giugno » incontrando le parti sociali.

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Sciopero

L’INTERVISTA/ANNA MARIA FURLAN,LEADER DELLA CISL.

UN attacco duro: «Renzi dovrebbe studiare la storia del sindacato italiano ». Una proposta concreta: «Chi rappresenta meno dei 5 per cento dei dipendenti non può esercitare da solo il diritto di sciopero». Un’accusa rispedita al mittente: «Per evitare pignistei sul Sud i politici locali e nazionali dovrebbero imparare a usare i fondi europei». Anna Maria Furlan, numero uno della Cisl risponde così all’attacco del governo nei confronti dei sindacati.

Furlan, più tessere che idee?
«Renzi dovrebbe approfondire la storia dei sindacati italiani, imparare a conoscerci ».

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ROMA- L’idea è quella di legare rappresentanza ed esercizio del diritto di sciopero: chi meno rappresenta ha meno possibilità di dichiarare astensioni dal lavoro che rischiano di bloccare i servizi pubblici anche con pochi aderenti. Il governo sta studiando le possibilità di intervento anche se, fanno sapere dal ministero del lavoro, della questione non si parlerà prima della ripresa dopo la pausa esiva.
Le parole di Renzi e la reazione di Susanna Camusso hanno innescato il dibattito. La polemica del premier contro gli scioperi organizzati dai piccoli sindacati e contro le organizzazioni dei lavoratori che avrebbero «più tessere che idee» ha provocato la reazione della segretaria della Cgil: «Renzi ci attacca sperando di riconquistare consensi nell’elettorato moderato».

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sindacatiSusanna Camusso

“Per la rappresentanza basta tradurre in legge l’accordo con la Confindustria, però poi Renzi sarebbe costretto a trattare con noi”.

LA CGIL non ci sta a essere «usata in modo strumentale dal premier per recuperare il voto moderato». Susanna Camusso, segretaria della Cgil, risponde così a Matteo Renzi. E attacca: «È il governo che incoraggia i sindacatini ».
Renzi dice che nei sindacati ci sono più tessere che idee. Vuole rispondergli?
«Il premier preferisce, evidentemente, avere a che fare con organizzazioni poco rappresentative. La Cgil ha oltre 5 milioni di iscritti. Abbiamo, è vero, un duro lavoro da fare per trovare la sintesi ma a noi piace praticare il pluralismo. Non siamo abituati a dividerci tra gufi e non gufi. Ma non mi stupisce la sua posizione. Sarà cominciata una nuova campagna d’estate ».

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dissidenti“Pensano solo alle cordate, feriscono il partito”. Monaco: “Forse è meglio se vanno via”.Dodici senatori contro Casson.

ROMA  – Non li butta fuori dal partito, ma li bastona. Rispondendo alle lettere dei militanti che scrivono all’Unità, Matteo Renzi picchia duro sulla minoranza del Pd, colpevole di aver mandato sotto il governo nei giorni scorsi con un emendamento sul riforma della Rai. «Sai qual è l’unica cosa che mi fa male, compagno? – scrive il premier- Che questi atteggiamenti di pochi parlamentari feriscono l’intera comunità del Pd. Non è giusto violare le normali regole democratiche di un partito. Ma nessuna espulsione, per carità».

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furlanROMA . «Al ministro Boschi dico che la scuola non è dei sindacati, ma nemmeno sua, né del governo: è degli italiani e delle italiane, è un bene primario, lo dice la Costituzione. Sarebbe bene ricordarlo quando si dice di volerla cambiare perché è il Paese a chiederlo». Per Anna Maria Furlan, segretario generale della Cisl, le accuse di strapotere sindacale nell’istruzione mosse dal ministro delle Riforme dimostrano, prima di tutto, «che il governo non conosce né la scuola, né il sindacato».
Segretario i suoi colleghi della Cgil vedono in quelle parole disprezzo della democrazia e tentativo di delegittimazione nei confronti del sindacato. «Visti i risultati dello sciopero del 5 maggio c’è poco da delegittimare: le piazze piene hanno detto che il problema della scuola non sono i sindacati, ma le scelte sbagliate del governo.

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Silenzio Stampa

Silenzio stampa

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CamussoSindacati critici sul Def. Furlan (Cisl): “Con il tesoretto ampliare il bonus di 80 euro a pensionati e autonomi” Il ministro del Lavoro, Poletti: “Nel Jobs Act cancelleremo la clausola sull’aumento dei contributi per le imprese”.

La leader Cgil: “Il tesoretto? Se c’è vada a investimenti e creazione di lavoro” Manifestazione a Roma dei lavoratori pubblici da sei anni senza nuovo contratto.

ROMA – La ricetta «è sbagliata». Nel Documento di economia e finanza appena approvato da Palazzo Chigi, per Susanna Camusso, leader della Cgil, c’è il solito mix di tagli e di austerità, una strada che «come abbiamo visto in questi sette anni non porta da nessuna parte» se non ad un aumento delle diseguaglianze, ha detto. Né la convince il dibattito su come spendere il tesoretto da 1,6 miliardi spuntato fra le pieghe del Def: «Se c’è vada agli investimenti all’occupazione, ma in questi casi sarei come San Tommaso, aspetterei la legge di stabilità per vedere se davvero ci sono le risorse». Né il tesoretto ha entusiasmato la Cisl, pur più morbida riguardo al Def («giudizio sospeso»).

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sette-minuti-di-stefano-massiniChe cosa sono, sette minuti di intervallo in meno, in una fabbrica tessile che è appena passata di proprietà e mentre tante altre aziende concorrenti chiudono, licenziano, diminuiscono i salari?

Niente, non sono niente. Infatti quando la sessantenne delegata sindacale Blanche torna con questa notizia dalla trattativa, sembra scontato che tutte le lavoratrici approvino, piene di sollievo. Temevano peggio, molto peggio.

Ma perché, perché bisogna regalare – tutte insieme – seicento ore di lavoro al padrone? E soprattutto: la resa di fronte a questa richiesta non aprirà la strada poi a molte altre, fino alla riduzione dei salari o dei turni, o addirittura fino ai liberi licenziamenti? Così, a fronte dell’entusiasmo delle colleghe per non aver perso il lavoro, Blanche si chiede: «E se il lavoro lo perdessimo proprio per aver votato sì?» . (altro…)

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Privatizzazioni

Rapporto Public services international. Nell’associazione Cgil-Cisl-Uil “C’è una lobby potente che influenza le decisioni dei governi”.

ROMA – Maggiori costi, minore efficienza, rischio di sviluppare processi di corruzione, riduzione dell’occupazione e, a conti fatti, nemmeno vantaggi rilevanti per il consumatore. La Public services international, la federazione sindacale che raggruppa 669 sigle (per l’Italia Cgil-Cisl-Uil), 20 milioni di lavoratori dei servizi pubblici in 150 Paesi, scende in campo contro il processo di privatizzazione di energia, acqua, ferrovie e sanità. Promette di dare battaglia nel ring planetario dominato dai report dell’Fmi, di Bruxelles, della World Bank, dell’Ocse e di molti think tank appartenenti al mondo delle banche e della finanza.

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la bozzaAllo studio ddl sull’articolo 49 della Costituzione Taddei: “Presto un incontro con le parti sociali”.

ROMA – Dicono sia stato un fallo di reazione. Dopo aver ascoltato Bersani due giorni fa a Bologna scagliarsi contro «le soluzioni leaderistiche » e le «organizzazioni liquide», Matteo Renzi è sbottato: «Bene, è ora di aprire il capitolo di come devono funzionare i partiti. Con le maggioranze e le minoranze». Da qui parte l’idea di una legge per attuare il neglettissimo articolo 49 della Costituzione, quello che vorrebbe i partiti «concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale». Il problema è proprio quel «metodo democratico». La monocrazia di Berlusconi vi corrisponde? E le espulsioni dei dissidenti cinque stelle sarebbero compatibili con uno Statuto pubblicato in Gazzetta ufficiale? La materia è incandescente e il premier, peraltro, non ha ancora pronto un disegno di legge. Vorrebbe che prima se ne discutesse nel Pd. Ma certo lancia oggi la sua «sfida culturale a chi lamenta la mancanza di democrazia nei partiti».

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