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Posts Tagged ‘sit-in’

Lo sciopero. Cortei e sit-in in tutta Italia. In piazza Cgil, sindacati di base, partiti e movimenti della sinistra. È l’inizio dell’autunno caldo.

Oggi lo stop di 8 ore in tutte le città indetto dalla Cgil. Intanto la norma sull’aggiramento dell’articolo 18 crea polemiche e defezioni dentro Cisl e Uil
L’approvazione dell’articolo 8 della manovra, con tanto di emendamenti nella giornata di domenica, ha creato ieri una ridda di reazioni da tutto il mondo sindacale. Al centro, ovviamente, il tema dell’articolo 18, derogabile (insieme a tantissimi altri diritti, a tutte le leggi e ai contratti nazionali) da semplici accordi aziendali, firmati peraltro anche da sindacati ad hoc creati nel territorio. Se la segretaria della Cgil Susanna Camusso afferma che «è pronto il ricorso alla Consulta», dall’altro lato Cisl e Uil si affrettano a dire che sull’articolo 8 «si è fatto troppo allarmismo», e che «è inutile sollevare polveroni». (altro…)

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Il Pd: appuntamento a palazzo Chigi. Le reazioni dei sindacati per l’attacco del premier.

Immancabili, il giorno dopo sono arrivate le reazioni dei diretti interessati. E a rispondere alle parole di Berlusconi (guarda il video), che al convegno dei Cristiano-Riformisti ha attaccato la scuola pubblica, oggi tocca ai sindacati. Sorpresi, infastiditi, arrabbiati. Più di tutto non è piaciuto quel passaggio in cui il premier ha parlato dei professori come qualcuno che vuole “inculcare” agli alunni i propri principi. E ha addossato a loro le colpe di un sistema istruzione che fa acqua da tutte le parti. Così i rappresentanti della categoria hanno risposto per le rime. Il più duro di tutti è stato Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, che ha sferrato un attacco diretto: “Il premier non ha né l’autorità morale né quella etica per parlare di scuola pubblica”, ha commentato, “è evidente che dietro alle sue parole c’è l’idea di distruggere l’apprendimento garantito a tutti in favore di una scuola privata in cui diffondere il suo credo autoritario e regressivo di una società svuotata di ogni valore”. E per concludere: “Chi fa bunga bunga non può parlare di scuola pubblica”. (altro…)

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