Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘stampa’

Renzi expo

TANTO HA SPESO LA SOCIETÀ: 2,3 MILIONI AGLI EDITORI PER PAGINE E INSERTI CHE LODANO L’EVENTO. SCOMPARSI DAI QUOTIDIANI RITARDI NEI LAVORI E SCANDALI.

Milano – Solo nella giornata di ieri, il Corriere della sera ha dedicato a Expo un allegato di 44 pagine (“Orizzonti Expo”), oltre alle pagine 30 e 31 del quotidiano (“Il futuro immaginato”, sotto la testatina “Eventi Expo”). In più, il quotidiano di via Solferino promette “ogni martedì due pagine di inchiesta sui temi globali dell’Expo: dopo l’Acqua toccherà a Terra, Energia, Cibo. È solo una delle iniziative del Corriere della sera per guidare i lettori verso l’Esposizione che parte il primo maggio. E poi le pagine Eventi e prossimamente i supplementi speciali. Attivo già ora il canale internet Expo Corriere”.
TUTTE INIZIATIVE “positive” di promozione redazionale che, come quelle simili sulle pagine di Repubblica e di tanti altri quotidiani, non cancellano del tutto le cronache “negative” sui guai giudiziari e sui ritardi dell’esposizione: si aggiungono e cercano di controbilanciarle, per rifare l’immagine a una iniziativa che ha avuto anni difficili. Certo è che nelle ultime settimane le soglie critiche dei quotidiani sembrano essersi molto abbassate e di scandali, ritardi e camouflage non si parla più. (altro…)

Read Full Post »

Norme già approvateSparisce la reclusione per i giornalisti ma in cambio la nuova legge prevede multe da migliaia di euro, rettifiche senza diritto di replica, “oblio” che cancellerà i fatti. Scatta una raccolta di firme contro.
ROMA – Per una volta, contro i giornalisti, sembrano proprio tutti d’accordo. Niente divisioni politiche in questo caso. La legge sulla diffamazione, una delle peggiori tra le tante che si sono succedute ormai da un decennio in Parlamento, incombe alla Camera. Atto 925-B. Se dovesse passare così com’è adesso, il bavaglio per la stampa, anche e soprattutto per quella online, è assicurato. Multe da migliaia di euro, rettifiche ad horas, ma soprattuto quell’odioso “diritto all’oblio” che non c’entra nulla con la legge, ma che finirà per cancellare la memoria stessa di centinaia di fatti.

(altro…)

Read Full Post »

MannelliLa prima volta che Angela Merkel si disse “colpita” da un politico italiano fu il 4 luglio 2006, nello stadio di Dortmund, durante la semifinale dei Mondiali di calcio fra Italia e Germania (2-0). Il politico italiano era il premier Romano Prodi. “La Cancelliera – raccontò poi Napolitano a Repubblica – è simpaticissima: mi ha detto che a tre minuti dalla fine del match Prodi le ha confidato di odiare i rigori, e immediatamente l’Italia ha segnato: cosa che l’ha colpita moltissimo. È il famoso ‘fattore C’, come si dice. Prima di partire ho pregato Prodi di prestarmelo’…”. Quindi frau Angela era rimasta colpita dal culo di Prodi. Da allora, ogni volta che vede un politico italiano, rimane regolarmente “colpita” o “impressionata”. (altro…)

Read Full Post »

Papa FrancescoSe non fosse che rischia di diventare uno stalker, con tutte quelle telefonate in giro, bisognerebbe difendere papa Francesco dallo stalking dei grandi giornalisti. Da quando ha risposto a Scalfari con un bignamino del vecchio catechismo, che il destinatario da buon neofita ha scambiato per una rivelazione rivoluzionaria, non solo il Papa, ma qualunque sottana di cardinale, arcivescovo, vescovo, monsignore, prete di città e parroco di campagna viene inseguita da molesti direttori di giornaloni, preferibilmente atei o indifferenti al tema, che s’improvvisano grandi esperti in teologia, mariologia, liturgia, escatologia nella speranza di vedersi recapitare dal postino, se non una lettera, almeno un telegramma o un pizzino. L’altroieri erano tutti riuniti con le mani giunte al tempio di Adriano a Roma, su invito del cardinal Ravasi, insigne biblista, trombato eccellente all’ultimo conclave ma popolarissimo su twitter. (altro…)

Read Full Post »

MPSNON SOLO SINISTRA: IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE MANCINI RACCONTA A VERBALE CON CHI DOVEVA TRATTARE LE NOMINE A SIENA.

Il Monte dei Paschi di Siena ha anticipato le larghe intese del governo Letta. Una spartizione di nomine e fondi prima riservata al centrosinistra e poi, negli ultimi anni, quando i problemi della malagestione finanziaria stavano emergendo, estesa anche al Pdl. A leggere le carte della prima parte dell’inchiesta Antoneveneta, chiusa mercoledì dalla procura di Siena, si passano in rassegna i vertici dei due principali partiti. Massimo D’Alema, Giuliano Amato, Franco Bassanini, Piero Fassino e Francesco Rutelli, questi ultimi rispettivamente da segretario dei Ds e della Margherita. Poi Gianni Letta, Silvio Berlusconi, Denis Verdini. I rapporti sono ricostruiti nei verbali da protagonisti e complici della devastazione della banca, della fondazione e del sistema economico della città.  (altro…)

Read Full Post »

vignetta-giornalistiCi sono i topi di fogna annidati nella Rete che, nascosti dietro l’anonimato, violano le password, entrano nelle caselle di posta elettronica di Giulia Sarti, una ragazza di 26 anni che ha l’unico torto di essere stata eletta deputata nel maggior movimento di opposizione al sistema, e pubblicano le sue foto intime, la sua corrispondenza privata e politica, infrangendo due volte la legge: quella che protegge la privacy di ogni cittadino e quella che tutela la riservatezza delle comunicazioni del parlamentare (che può essere violata solo per ordine di un giudice e previa autorizzazione delle Camere). E poi ci sono i loro complici in certi giornali, anche “a utorevoli” e “indipendenti” tipo il Corriere della Sera . Che, non potendo divulgare la spazzatura che gira per il web, fa anche di peggio: si trincera dietro i tweet che la riprendono distorcendola e falsificandola, e li pubblica come fossero Vangelo. (altro…)

Read Full Post »

vignetta-giornalistiAbbiamo scritto più volte come la pensiamo sull’occasione che sta perdendo il movimento 5 Stelle di giocarsi il poker d’assi che i partiti e gli elettori gli hanno messo in mano. Nessuno può chiedere ai pentastelluti di appoggiare un governo Bersani né di mettersi d’accordo col Pd, dopo aver promesso tutt’altro in campagna elettorale. E qui ha ragione Grillo. Ma non si vede perché M5S, per proporre un premier e una squadra di ministri fuori dai partiti da offrire a chi ci sta, debba aspettare l’incarico da Napolitano (che non glielo darà mai, specie dopo che Bersani ha fallito pur avendo la maggioranza almeno alla Camera grazie al premio-porcellum). E qui Grillo sbaglia. Anche perché, se non abbiamo capito male, è questo il percorso scelto per il Quirinale: interpellare online gli iscritti per conoscere il loro candidato preferito e poi votarlo con 163 voti sicuri nelle Camere riunite dal 18 aprile, nella speranza che altri partiti o parlamentari sciolti si associno (piano A). (altro…)

Read Full Post »

Stampa esteraDIMMI CHI TI INTERVISTA E TI DIRÒ CHE GRILLO SEI
LUI PARLA SOLO CON LA STAMPA ESTERA, IN ITALIA LE SUE FRASI VENGONO STRAVOLTE. E I COLLEGHI STRANIERI SI ARRABBIANO.

(DIS)INFORMAZIONE: Denunce sempre più frequenti di manipolazioni sulle interviste al leader M5S.

Nel cortocircuito tra stampa italiana e M5S si sta verificando un fenomeno paradossale che ha innescato una spirale perversa. Grillo non parla con i media nazionali perché sostiene che la stampa no-strana fa parte della casta e manipola le informazioni ad uso e consumo dei propri padroni e referenti politici. Per non essere manipolato quindi Grillo rilascia interviste solo ai giornali stranieri. Ma i giornali italiani riprendono le interviste di Grillo ai giornali stranieri e l’effetto è delirante. Perché fraintendimenti o cattive traduzione (casi di buona fede) e manipolazioni vere e proprie (casi di malafede), si innesta la rincorsa alla smentita e alla rettifica.
I GIORNALI ITALIANI fanno dire a Grillo cose che lui non ha detto. Lui smentisce. E i giornalisti stranieri, che non sono fessi, a loro volta chiarificano e smentiscono. Così, come se non bastasse la miseria nazionale di una stampa che ha perso ogni credibilità in patria, fioccano le figuracce internazionali. E la indiretta conferma della tesi di Grillo, che i giornali italiani sono come minimo cialtroni, poco accurati e inattendibili. (altro…)

Read Full Post »

vignetta giornalistiPatrioti di tutt’Italia, unitevi. Un pericoloso agente dello straniero, probabilmente allevato in una birreria bavarese (la giacca a vento da uomo mascherato nasconde certamente la camicia nera o bruna), osa evitare i giornalisti italiani che molto professionalmente bivaccano sotto casa sua e lo inseguono anche sulla spiaggia durante il jogging implorando “’a Gri’, dicce quarcosa, ‘na dichiarazzzione!”. E, per sfuggire all’accusa di non rispondere alle domande, si fa pure intervistare da tv e giornali esteri, notoriamente incapaci di fare domande (nonché vergognosamente non finanziati dallo Stato). Costringendo così i giornalisti italiani a manipolare quel che ha detto per non far la figura dei copioni passacarte. Urge dunque una reazione della stampa nazionale, possibilmente proporzionata all’offesa ricevuta: per lavare l’onta, si attivi subito una pattuglia di Penne Tricolori che stanino l’agente nemico in ogni dove e lo costringano a sottoporsi al classico, impietoso terzo grado che tv e giornali italiani sono soliti riservare ai potenti. (altro…)

Read Full Post »

A parte la sterile polemica “piazza piena sì/piazza piena no”, che sembra essere l’unico reale interesse dei commentatori che si appostano dietro al monitor alla ricerca di qualcosa da dire (ho fatto personalmente questa foto, dal palco, mentre con l’altra mano riprendevo Grillo, riuscendo a malapena ad attivare il touchscreen tra i riflessi di un sole sahariano e le gocce di sudore fin sulle dita, e ne hanno fatto un caso nazionale), il Corriere ha riportato stralci del discorso di Grillo ieri a Parma. Stranamente, la parte più pesante è passata via come se non fosse mai stata neppure pronunciata. Non so se lo fanno apposta o se, per fare il giornalista di una grande testata, devi allenarti anni ad ingigantire le inezie e a rimpicciolire fino a dimenticarle le cose davvero importanti. Per fortuna esiste la rete. Quella, Orwell non l’aveva messa in conto…

Buona visione.

Da byoblu.com del 23/09/2012.

Read Full Post »

Ieri in Val di Susa c’era la nebbia. Non era solo quella dei fumogeni. Era la nebbia della disinformazione. Oggi sono additato dai media di Stato (se un giornale è pagato con finanziamenti pubblici diretti o indiretti è, per definizione, un giornale di Stato) come fomentatore di violenti. Questo non è assolutamente vero. Ieri ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, come fanno da anni, per il loro territorio. Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino.
La nebbia dei media è calata sulle ragioni della protesta. Sempre ignorate. Non ha speso una parola sui motivi per i quali un’intera valle è contraria alla Tav. Non ha spiegato le ragioni dei valsusini. La Tav, l’ho scritto decine di volte in 7 anni, non serve. (altro…)

Read Full Post »

Bene ha fatto Giorgio Napolitano a imporre di correggere la piega indecente che aveva preso il decreto Milleproroghe. Bene ha fatto, anche se non era difficile immaginare quanto la sua iniziativa sarebbe stata mal digerita dal presidente del Consiglio, indispettito dal fatto che «quando il governo decide di fare una legge» , parole sue, «lo staff» del presidente della Repubblica «intervenga puntigliosamente su tutto» .
Così «puntigliosamente» , in questa circostanza, da avere però determinato forse involontariamente un risultato paradossale, del quale proprio l’editore Silvio Berlusconi non potrebbe non rallegrarsi. Alludiamo alla norma che consentirà a chi possiede più di una rete televisiva di sbarcare nella carta stampata a partire dal prossimo primo aprile. Le cose sono andate nel modo seguente. La legge Gasparri prevede il divieto di incrocio fra televisioni e stampa quotidiana fino al 31 dicembre 2010. Due giorni prima della scadenza, con il decreto Milleproroghe, viene deciso uno slittamento di quel termine che non piaceva alle opposizioni: ma fino al 31 marzo 2011. (altro…)

Read Full Post »

Ieri mi ha telefonato l’impiegata di una società di recupero  crediti, per
conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009.
Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato
la mia casa e
non vi ho più fatto ritorno, causa terremoto.
Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
Ammutolisce.
Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di
dovere, poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. (altro…)

Read Full Post »