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Posts Tagged ‘ucraina’

Ucraina

Oggi il vertice con Merkel, Hollande e Poroshenko Gli Usa non si fidano: “Mosca, basta parole. È ora di agire”.

MONACO DI BAVIERA – Angela Merkel arriva nella notte, direttamente da Mosca. Poche ore dopo è già sul podio della conferenza di Monaco. Il volto è stanco, la parole un soffio gelido di sfiducia. «Dopo i negoziati del Cremlino devo dirvi che io e il presidente Hollande non siamo sicuri di un successo. Ma dobbiamo continuare, e insisteremo, se non altro lo dobbiamo al popolo dell’Ucraina». I toni di Hollande sono ancora più drammatici: «Se falliscono i negoziati in Ucraina c’è solo la guerra, ancora più dura». Oggi ci sarà una nuova telefonata a 4 (Merkel, Hollande Putin e Poroshenko), poi la cancelliera volerà a Washington per un incontro già previsto con Barack Obama. (altro…)

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Antirussia

Domani in Galles il summit dei leader occidentali Via alle esercitazioni, inviati 90 uomini della Folgore.

BERLINO – DI MOMENTO in momento le notizie dal fronte si fanno più allarmanti, e anche una minima tenuta difensiva delle forze armate ucraine appare meno probabile. Se è autentico, il rapporto segreto dell’Alleanza atlantica scovato dagli investigative reporter di Spiegel online parla chiaro: davanti alla lenta, mimetizzata manovra a tenaglia condotta su tre fronti dagli strateghi di Putin, l’Ucraina del presidente Petro Poroshenko ha già perso. La nuova forza supermobile alleata, con 4000 uomini, mezzi aerei e navali da schierare prima dei soldati, intelligence britannica e americana di prim’ordine, potrà appena rassicurare in parte baltici e polacchi ma non salvare Kiev dalla prospettiva di perdita d’indipendenza. (altro…)

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UcrainaSpagnoli, francesi, italiani ecco la “legione straniera” schierata nel fronte orientale.

MOSCA – RUSSI , certo. Ma tra i calcinacci e le barricate della «Nuova Russia » devastata dai bombardamenti dell’esercito di Kiev ci sono guerriglieri arrivati da tutto il mondo, per combattere al fronte nell’Est ucraino. E lo fanno in entrambi gli schieramenti, filo-russi e lealisti. Nella carneficina che ha già fatto scavare quasi tremila tombe, Angel lo spagnolo e Viktor il francese sono a Donetsk con la tedesca Margherita, disposti a morire insieme a decine di stranieri per difendere una terra cui non appartengono. Francesco, italiano con una lunga militanza tra i neofascisti di Casa Pound, sta dall’altra parte della barricata, coi filo-governativi, insieme a Mikael lo svedese. Con centinaia di polacchi e combattenti arrivati da mezzo mondo per arruolarsi nei battaglioni volontari, si affiancano in battaglie altrui al demoralizzato esercito di Kiev. (altro…)

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Putin

Ma il Cremlino corregge: “È stato frainteso” Scambio di prigionieri. Mariupol teme l’invasione.

MOSCA – Vladimir Putin spaventa di nuovo l’Occidente: ha rivendicato la necessità di negoziare «una nuova entità statale» per il Sudest ucraino, salvo poi precisare che è stato frainteso e correggere con la necessità di «un dialogo interno all’Ucraina» sullo status della provincia ribelle, cioè più autonomia federale. Sul fronte militare, a Donetsk i ribelli hanno conquistato l’aeroporto e dicono di aver catturato decine di «fascisti polacchi volontari». A Sud, lungo la via strategica che costeggia il mar d’Azov unendo Russia e Crimea, mezzo milione di abitanti di Mariupol teme l’invasione e costruisce trincee; la gente in piazza ha organizzato una catena umana per dire ai ribelli di tornarsene a casa. Il pericolo è concreto: batterie d’artiglieria dei ribelli hanno distrutto due navi militari ucraine che «bombardavano le postazioni a Novoazovsk». (altro…)

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RenziSu “Sblocca Italia” i dubbi di Squinzi: “Mille giorni vanno bene, se però fate qualcosa”.

DAL GELATO AL SILENZIO.

Altro che Pil, la crisi ucraina zittisce Renzi
IL PREMIER EVITA DI ENFATIZZARE LA NOMINA DELLA MOGHERINI MERKEL CHIEDE PIÙ AUSTERITY A DRAGHI.
È l’una passata quando Matteo Renzi lascia il vertice dei capi di governo dell’Unione per commentare la nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante per la politica estera dell’Europa. Niente conferenza stampa, solo un doorstep, una dichiarazione all’uscita del palazzo di Justus Lipsius, a Bruxelles: “È per noi il conferimento di una responsabilità importante”, si limita a dire il premier. Sembra incredibile, ma Renzi non celebra il suo più grosso successo diplomatico, l’unico vero risultato ottenuto finora a livello europeo.

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La zona dei combattimenti

I blindati russi sconfinano, più di mille soldati sul suolo di Kiev Giù i mercati, riunione d’emergenza Onu. Obama: è aggressione.

La Nato: “Ecco le immagini dei satelliti” Renzi chiama Putin: “Intollerabile escalation”.

«Un convoglio di unità di artiglieria russe si muove nelle campagna ucraina preparandosi all’azione nell’area di Krasnodon ». Ecco la pistola fumante: le immagini satellitari registrate «alla fine di agosto», diffuse ieri dalla Nato, dimostrano la partecipazione dei soldati di Mosca alla guerra del Donbass, e l’Occidente è costretto a temere nuovamente che in Ucraina stia accedendo qualcosa di molto più grave di un conflitto regionale. «Valuteremo l’ipotesi di nuove sanzioni », avverte Angela Merkel, mentre Obama dice che le incursioni «si tradurranno in costi gravi per Mosca». E con il ruolo di presidente
di turno della Ue, Renzi telefona a Putin protestando per la «intollerabile escalation », che Ban Ki-Moon giudica «pericolosa ». (altro…)

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aereo maleseAEREO MALESE ABBATTUTO.

Sul luogo dell’impatto ora non ci sono più corpi. I resti dilaniati delle vittime dell’aereo malese abbattuto sul confine ucraino sono stati recuperati con le operazioni di ieri. Sono 196 i cadaveri ritrovati, sui 298 morti complessivi. Presi in consegna dai medici legali, sono stati caricati sui tre vagoni refrigerati di un treno nella stazione ferroviaria più vicina, in direzione Donetsk.

Ieri i separatisti filorussi hanno annunciato di aver ritrovato anche le scatole nere del volo MH17 abbattuto tre giorni fa. Lo ha scritto l’agenzia internazionale Interfax, citando l’account twitter di alcuni esponenti dei gruppi ribelli. Le scatole nere sarebbero state poi portate a Donetsk, invece di essere consegnate agli osservatori internazionali, come da accordi precedenti. La circostanza è stata smentita seccamente dal filorusso Andrey Purgin, vice premier dell’autoprocamata Repubblica popolare di Donetsk: “Questa informazione – ha detto a una radio – viene pubblicata sei volte al giorno, tutto questo non è vero”.  (altro…)

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Ucraina

Brucia, il cuore dell’Est ucraino ribelle che ha sacrificato alla sua guerra trecento innocenti in volo. Brucia la raffineria di Lysychansk, colpita dalle granate; bruciano i quartieri di Lugansk, devastati dai colpi di mortaio che non tacciono un istante, nemmeno il tempo di lasciar scavare tra i rottami dell’aereo per cercare brandelli di vite perdute. Altro che cessate il fuoco, rilanciato e promesso da entrambi i fronti: per tutto il giorno l’artiglieria ha suonato un’oltraggiosa marcia funebre alle vittime
volo MH17. In direzione di Lugansk, non abbastanza distante da non sentire a orecchio nudo quell’ossessionante frastuono, si levano alte colonne di fumo. La gente dell’Est si è abituata alla paura e alla morte che piove improvvisa, ma è sempre più difficile officiare il miracolo di fingere una vita normale: ogni settimana che passa è più sconvolta e ferita, assediata dall’esercito ucraino e dai masnadieri che combattono con le armi in nome dei suoi sogni di autonomia. (altro…)

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IL TENTATIVO di attribuire a un “campo” (una Nazione, un governo, un esercito) il lancio di un missile contro un aereo civile, pieno di innocenti, diventa sempre meno facile con il passare degli anni. Basta un manipolo di soldatacci più sbandati o più ubriachi degli altri, o addirittura un singolo imbecille che si senta autorizzato da una Causa (ce ne sono migliaia, di Cause, anche di piccolo e medio taglio) per riempire un cimitero. La tecnologia mette a disposizione di troppi un potere distruttivo fino a poco tempo fa saldamente in mano agli Stati e agli eserciti regolari. L’incubo atomico passa ormai per il mercato nero. I quartier generali sono quasi tutti esautorati: Putin, per dire, ha ben poche speranze di tenere a bada i russofili di Ucraina, disposti a morire per la Russia anche se la Russia non si sogna neanche di chiederglielo. (altro…)

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BoeingJet malese partito da Amsterdam colpito da un missile, quasi 300 morti. A bordo olandesi, inglesi e australiani

Scambio d’accuse tra Mosca e Kiev. Telefonata Obama-Putin. Giù le Borse, la Ue chiude lo spazio aereo.

MOSCA – LA GUERRA d’Ucraina è arrivata fino a diecimila metri di altezza per uccidere 298 ignari passeggeri di un volo delle vacanze. I loro corpi giacciono su un’area di circa quattro chilometri in una distesa di miniere di carbone e campi di girasole intorno alla cittadina di Shaktarsk, nel cuore dei combattimenti tra le milizie filorusse e l’esercito regolare ucraino. Erano partiti da Amsterdam diretti a Kuala Lumpur su un aereo della Malaysia Airlines. (altro…)

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Scorrono sul tavolo del giornalista le fotografie impubblicabili dell’aereo delle vacanze abbattuto da un missile in Ucraina. Su un prato di sterpaglie, distante chilometri dal luogo dell’esplosione, giacciono i corpi che ancora nessuna mano pietosa ha ricomposto. Indossano pantaloncini da spiaggia e magliette a maniche corte da cui spuntano braccia irrigidite davanti al volto, in un ultimo gesto di autoprotezione. Quel che resta di un uomo biondo è adagiato su un fianco, accanto a un libro che illustra le bellezze dello Sri Lanka. Ovunque fogli di carta: biglietti, prenotazioni, documenti fino a un attimo prima probabilmente importantissimi e all’improvviso deprivati di qualsiasi valore. Come tutta la scena. Difficile non pensare che quei fogli appartenevano a quei corpi e che quei corpi avevano storie, relazioni, sogni e rovelli svaniti per sempre assieme a loro.   (altro…)

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Ellekappa

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L'isolamentoParla il presidente Usa: “ Kiev non deve scegliere tra Est o Ovest”
L’intervista.

WASHINGTON — «La Russia ora affronta una scelta fondamentale: se continua su questa strada con l’Ucraina, violandone la sovranità e l’integrità territoriale, la pressione economica e l’isolamento per Mosca aumenteranno. Gli Usa e l’Europa sono una comunità di difesa ma anche di valori. L’Europa per noi non è un campo di battaglia tra Est e Ovest, noi non chiediamo al popolo ucraino di scegliere tra Est e Ovest, vogliamo che decida da solo il suo futuro. Io credo che all’Ucraina siano necessarie buone relazioni con Usa, Russia ed Europa ». Così si esprime Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti, in questa intervista concessa prima della sua visita nei Paesi Bassi e del vertice dell’Aia sulla sicurezza nucleare.
Signor Presidente, che messaggio porta all’Europa?

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ucraina

Perché la routine è sempre di conforto per chi ha poche idee e conoscenza. Le parole sono le stesse, e così i duelli e comportamenti: come se solo la strada di ieri spiegasse l’oggi, e fornisse soluzioni.
È una strada fuorviante tuttavia: non aiuta a capire, a agire. Cancella la realtà e la storia ucraina e di Crimea, coprendole con un manto di frasi fuori posto. È sbagliato dire che metà dell’Ucraina — quella insorta in piazza a Kiev — vuole «entrare in Europa». Quale Europa? Nei tumulti hanno svolto un ruolo cruciale — non denunciato a Occidente — forze nazionaliste e neonaziste (un loro leader è nel nuovo governo: il vice Premier). Il mito di queste forze è Stepan Bandera, che nel ’39 collaborò con Hitler. (altro…)

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Vauro

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Lo scenario

Voci di un ultimatum alle navi di Kiev. Il Cremlino smentisce.

KERCH – (base guardia costiera sullo Stretto tra Crimea e Russia)
ALLE sue spalle, si distingue però nella penombra un soldato russo in tuta mimetica e cappuccio sul volto che gli fa cenno di rientrare e di non dire altro. La porta si chiude, loro scompaiono. E li senti che ridono e scherzano insieme ad alta voce. Il piazzale resta deserto davanti all’ultima teorica difesa da un’invasione russa già completa e totale ormai da tre giorni. Dal marciapiede sul mare sale un forte odore di alghe marce, e si distinguono nella foschia le case bianche di Port Kavkaz, regione di Krasnodar, la Russia “vera”, a soli quattro chilometri di acque placide che i traghetti passeggeri percorrono in poco più di un’ora, quattro volte al giorno. Una grossa nave militare è appena entrata nello Stretto di Kerch e risale lentamente verso il Mar d’Azov, che bagna terre russe di pescatori e di cosacchi. (altro…)

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elefantiUn proverbio africano dice che quando gli elefanti litigano è l’erba ad essere schiacciata. Chi sono questi elefanti? Putin? Omaba? La Merkel? La UE? Ma quando mai! In un anno in Parlamento abbiamo scoperto che i Letta, gli Alfano, i Renzi, i Franceschini o i Brunetta contano poco o nulla. Sono passacarte senza un briciolo di visione politica e uno straccio di amor di patria. Abbiamo scoperto quanto la Repubblica e le Istituzioni siano invase da lobbisti senza scrupoli, da burocrati oscuri, da ignoti potenti. “il mio nemico non ha nome, non ha nemmeno religione e il potere non lo logora” canta Daniele Silvestri. Cosa credete che questo stato di cose sia comune soltanto al Bel Paese? Lobbies di petrolieri finanziano allo stesso modo le campagne elettorali dei repubblicani e dei democratici in USA, allo stesso identico modo. (altro…)

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Save usLE REAZIONI.

Can che abbaia non morde. E, qui, ad abbaiare è una torma di cani. Ma uno solo, la Russia, ringhia e ha i denti per azzannare. Gli altri, Onu, Usa, Nato, Ue, latrano. E l’Ucraina guaisce: “La Russia ci dichiara guerra”, l’Orso ci sbrana. La diplomazia internazionale pare disarmata dopo le mosse russe in Crimea; e sembra persina colta di sorpresa, come se la crisi ucraina non si fosse trascinata per 75 giorni, prima dell’epilogo che, inevitabilmente, preludeva al braccio di ferro con Mosca. “Pericolo di guerra”, urlano i titoli di stampa americani, mentre il segretario di Stato Usa Kerry prevede un impatto “profondo” sui rapporti tra Russia e Occidente e vuole “isolare” Mosca, colpevole di “un atto di aggressione incredibile”.  (altro…)

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Le tensioni in Ucraina

Piazza smarrita, governo incerto. Defezioni nella Difesa.

KIEV – UNA defezione senz’altro provocata dai russi che nella penisola meridionale sul Mar Nero ormai si comportano da padroni. La Majdan, la Piazza, sembrava fino a pochi giorni fa l’ombelico del mondo, il centro di un’insurrezione che aveva cacciato un presidente corrotto, e con lui spazzato via un regime alleato della vicina intoccabile potenza. C’era di cui essere fieri. Uno schiaffo di Kiev a Mosca meritava almeno un paragrafo nei libri di storia. Putin umiliato era la prova che l’orgoglio nazionale infonde audacia. (altro…)

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Soldati ucraini

NON SOLO CRIMEA.

Kiev – Nonostante sia domenica, Kiev si è svegliata presto, anzi non ha dormito. Comprensibile: è la capitale di un Paese “sull’orlo del disastro perché la Russia ci ha dichiarato guerra”, come ha affermato il primo neo ministro Andrei Yatseniuk. “Non riuscivamo a dormire, siamo troppo incazzati. La Russia, ancora una volta, ci vuole schiacciare sotto il suo tallone. Ha invaso un nostro territorio, la Crimea, e armato i cittadini ucraini filo russi di Kharkiv, nell’est, che hanno assaltato il palazzo della regione, per provocare un conflitto etnico e scatenare la guerra civile. Ma non ci riuscirà, la maggior parte degli ucraini è unita. Nessuno ci potrà dividere. A costo di morire”.   (altro…)

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