“In DANIMARCA non si paga la tassa sulla prima casa. In DANIMARCA non esiste il sostituto di imposta, i lavoratori dipendenti percepiscono la paga lorda e compilano una dichiarazione dei redditi di 2 paginette senza commercialista, CAF e menate varie. In DANIMARCA ci sono – 20 gradi d’inverno, ma nelle case ci sono 25 gradi perchè il riscaldamento delle abitazioni si fa con le acque reflue delle fogne depurate, inviate nelle abitazioni sfruttando come fonte energetica il gas prodotto. La spesa di una famiglia di 3 persone per scaldare un ambiente di 100 mq. per un anno è di 150 euro. In DANIMARCA i ministri girano in bicicletta, così come la gran parte della popolazione, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Se ti azzardi a comprare una macchina nuova ti bastonano di tasse, mentre se tieni la tua vecchia carretta (rinunciando a produrre CO2 per il ciclo produttivo d una nuova auto) hai agevolazioni fiscali. In DANIMARCA paghi le tasse per avere la pensione, ma se decidi di rinunciare ti ridanno i soldi con gli interessi. In DANIMARCA i crediti dello STATO verso i contribuenti sono liquidati per legge ENTRO 1 MESE ma nessuna amministrazione si azzarda a superare i 15 gg per una questione di efficienza. In DANIMARCA un operaio guadagna l’equivalente NETTO di 2.500 euro e un direttore di banca non supera i 7.000. NON E’ VERO CHE IN DANIMARCA LE TASSE SONO PIU’ ALTE CHE DA NOI, in quanto la pressione fiscale (che è esente da addizionali locali) è inferiore al 42% TUTTO COMPRESO.”
Di davide lak (davlak) da beppebrillo.it
Spiacente, ma vivendo in Danimarca posso dire che il 90% di quanto scritto è fasullo. Andando punto per punto:
1) sulla prima casa si pagano sia la tassa governativa che quella comunale, ciascuna delle quali è più alta dell’ICI/IMU italiana. Ergo si paga più del doppio.
2) si percepisce lo stipendio netto. Le tasse vengono prelevate alla fonte. La dichiarazione dei redditi viene compilata direttamente dal ministero del tesoro, con aggiunta solamente di informazioni addizionali da parte dell’utente online.
3) nelle case ci si riscalda con legna, sistemi indipendenti ad olio, oppure con il riscaldamento remoto. Quest’ultimo non viene assolutamente fatto con acque reflue, perchè si utilizza lo stesso sistema anche per riscaldare la potabile. Al più viene utilizzata l’acqua di condensazione e raffreddamento delle centrali elettriche a carbone/inceneritori.
4) La spesa per riscaldare per un anno varia in base alla temperatura che si vuole tenere in casa (si paga a consumo). In 100mq si dovrebbe spendere da circa 1000 euro l’anno in città sino a 3000 in posti di campagna, più difficilmente raggiungibili dal sistema remoto.
5) E’ vero che registrare una macchina nuova costa il 180% del valore di mercato in tasse, ma tenere la propria vecchia macchina non porta nessuna agevolazione.
6) E’ possibile ritirare i soldi versati per la pensione di categoria (non quella sociale che comunque sono pochi spiccioli l’anno), ma si paga il 60% del versato in tasse.
7) E’ vero che esistono limiti agli stipendi, ma solamente quelli pubblici. Quelli privati sono notevolmente più alti, e non sono limitati. L’unico limite è socio-culturale.
7) Il 42% è il limite minimo delle tasse di fascia media, le aliquote salgono sino al 51%. Il 42% lo prendono operai e dottorandi di ricerca (che pagano le tasse in pieno, senza agevolazioni).
8) Eviterei dire il “tutto compreso”, perchè quel 42% è solamente l’aliquota sul reddito da lavoro. In essa sono escluse tutte le altre tasse relative a casa, macchina, altri tipi di reddito finanziario.
Ciao Andrea, io sono Danese e confermo tutto quello che dici.
e lo stipendio di 700€ agli studenti, l’univeristà e l’autostrada gratis è verità o bufala pure quella?
Quelle sono tutte vere.
Le tasse le pagate come in Italia quindi… Con la differenza che i servizi scolastici, ospedalieri o comunque pubblici funzionano.
Qui tra un pò non avrem nemmeno quello…
No, le aliquote sono tutte piú alte. Quindi le tasse le paghiamo piú alte. E no, i sistemi non funzionano come un italiano si aspetterebbe. A me sono stati negati esami medici che in Italia mi erano dati a ticket senza problemi. Le medicine me le pago tutte, anche se sono “salvavita da malattia cronica”. I servizi scolastici hanno molte meno ore di lezione di quelli italiani. Ritengo il livello della scuola di qui palesemente infimo. Il comune (o comunque i servizi sociali pubblici) sono spreconissimi e funzionano in modo orrendo. Il trasporto pubblico é caro come il sangue.
vivendoci da 13 anni confermo quello scritto da Andrea
MM
[…] Sognando la Danimarca.. […]
proprio adesso vengo da un incontro con delle persone che offrono lavoro in Danimarca nel settore edile mi anno raccontato che avendo vitto alloggio aereo A.R. pagato gratis a me mi offrono 100 euro al giorno con 10 ore di lavoro . mi interessa se ce qualcuno in rete che ne sa di piu’ se ne vale o meno
@Luciano Cordella – com’è andata poi?