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Archive for luglio 2010

Pubblicate le motivazioni della sentenza d’appello: alcuni funzionari produssero prove false per incolpare i no global.

 18 maggio scorso i giudici della Corte di Appello di Genova hanno condannato 25 imputati nell’ambito del processo sulle violenze presso la scuola Diaz avvenute durante il G8 del 2001. A distanza di quasi tre mesi, i giudici hanno depositato le motivazioni della sentenza che ha sovvertito il pronunciamento di primo grado, condannando alcuni importanti esponenti delle forze dell’ordine di allora come il capo dell’anticrimine Francesco Gratteri (4 anni) e l’ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini (5 anni), Giovanni Luperi (4 anni), Spartaco Mortola (3 anni e 8 mesi) e Gilberto Caldarozzi (3 anni e 8 mesi).

Il sito della cronaca genovese di Repubblica riporta alcuni passaggi delle 313 pagine delle motivazioni della sentenza contro poliziotti e funzionari che fecero irruzione nella Diaz, utilizzata come punto di ritrovo e dormitorio dai no global nei difficili giorni del G8 genovese. Le forze dell’ordine erano lì per eseguire una perquisizione, che degenerò rapidamente in una violenta aggressione. (altro…)

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In esubero o in soprannumero per via dei tagli della Gelmini. Hanno perso la possibilità di insegnare, ma non il posto: che faranno ora?

Sono almeno 10 mila i docenti in esubero o in soprannumero nelle scuole italiane. Insegnanti di ruolo che, per via dei tagli, hanno perso la cattedra, ma non il posto. Che faranno ora? A poco più di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico la loro sorte è ancora campata per aria. Soprattutto per gli esuberi delle classi intermedie degli istituti tecnici e professionali. Sono più della metà del totale, ma sono sotto la spada di damocle di un ricorso dello Snals accolto dal Tar del Lazio che ha dichiarato illegittima la circolare con cui il ministero ha disposto i tagli.

Una decisione che di fatto ha paralizzato tutte le operazioni per sistemare i docenti che hanno perso la cattedra. Negli uffici delle direzioni scolastiche regionali sono stati di fatto dirigenti e impiegati perché “entro il 15 di agosto – ha detto il capodipartimento Cosentino ai responsabili degli uffici – gli organici dovranno essere rimessi a punto”. Un’espressione ambigua, in attesa di istruzioni che ancora devono essere impartite. Insomma si sta lavorando invece che andare in ferie, ma si naviga a vista. (altro…)

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A passi lenti ti muovi nella notte

quando i silenzi dei suoni sono ancora forti

Ti distendi con pallidi raggi di sole

nei giardini degli specchi marini.

Il tuo soffice manto velato

regala una spuma di sorriso

al pescatore solitario

che stancamente si dirige verso casa

per abbracciare la sua amata.

Alda Merini

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L’ altra sera, al Gran Coniglio del P3dl riunito a Palazzo Grazioli, Denis Verdini passeggiando nervosamente nella stanza ordinava a Sandro Bondi: “Carta, calamaio e penna!”. L’apposito James subito eseguiva e, curvo sullo scrittoio a ribaltino, vergava il comunicato della Banda Bassotti per liquidare Fini e deferire ai probiviri altri tre deviazionisti. Un unicum nella storia, dall’età della pietra a oggi: mai nessun politico, nemmeno in certi stati africani dove gli avversari venivano eliminati per via non giudiziaria, ma gastroenterica, era stato cacciato dal suo partito per eccessi di legalità.

Dettava dunque Verdini: “L’Ufficio di Presidenza…’. Sandro, apri una parente. L’hai aperta? ‘…che siamo noi…’. Chiudi la parente. ‘…considera le posizioni dell’on. Fini assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Pdl’. Virgola, anzi punto e virgola, due punti. Massì, abbondiamo, abbondantis abbondandum!”. Ogni tanto bussavano alla porta e Verdini, colto da un sussulto, guadagnava prontamente il cornicione, temendo da un momento all’altro l’irruzione dei gendarmi o degl’ispettori della Banca d’Italia che lo tallonano da tempo. Ma niente paura: una volta era La Russa che faceva capolino soffiando in una lingua di menelik per portare un po’ di buonumore. (altro…)

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François Ozon è un cineasta che in Italia continua a essere studiato con una certa circospezione. Autore molto apprezzato in patria, suscita reazioni di sfiducia o di disinteresse dalle nostre parti.

Pur potendo essere considerato a tutti gli effetti un “autore”, nel senso stretto della “politica degli autori” postulata dai Cahiers du Cinéma degli albori, Ozon, piuttosto che muoversi intorno a un nucleo tematico sempre riconoscibile, magari circondandosi di collaboratori fidati in modo tale da poter conferire al suo cinema una sostanziale unità di sguardo, ha fatto invece della discontinuità la cifra fondante della sua poetica.

All’interno di una filmografia relativamente giovane ma già ricchissima di titoli, François Ozon evidenzia una straordinaria versatilità abbinata a una funambolica abilità nel cambiare registro espressivo, sguardo e modalità d’approccio alla messinscena.

Il rifugio, forse per la prima volta nella filmografia di Ozon, riprende in maniera visibile un filo tematico e narrativo di un precedente film del regista. Prodotto in collaborazione con la Teodora di Vieri Razzini, Il rifugio è esattamente quel tipo di cinema che in Italia è assolutamente impensabile.

Stretto in pochissimi set, interpretato da un pugno di attori concentrati e privi di qualunque manierismo teatrale, Il rifugio mette in scena la storia di Mousse (Isabelle Carré), una ragazza tossicodipendente che dopo la morte del suo compagno Louis (il sempre eccellente e ruiziano Melvil Poupaud) scopre di essere incinta, e decide di portare a termine la gravidanza contro il desiderio della suocera. (altro…)

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pasquinoweb

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Chi non ha mai fatto un castello di sabbia, o quanto meno, ci ha provato?

In questo caso, però, lasciamo secchiello e paletta a casa, e armati di macchina fotografica, ammiriamo le opere realizzate da veri maestri scultori.

Le sculture sono realizzate utilizzando sabbia ed acqua, più l’aggiunta di colla diluita in acqua che vine spruzzata tramite un nebulizzatore . Questo accorgimento, permette alla sabbia di mantenere il giusto grado d’umidità, e da resistenza nel tempo alla scultura. Pensate che in Giappone, nella città di Minamisatsuma, esiste una scultura di sabbia con più di 25 anni.

In Italia, il luogo di riferimento per questo tipo d’arte, è la città di Jesolo che darà il via alla 13° edizione del Festival delle Sculture di Sabbia, che quest’anno ha come filo conduttore le avventure di Pinocchio.

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Da Manhattan al Bronx spuntano decine di pianoforti per strada. Tutti possono suonare. L’ iniziativa, ‘Play me, I am yours’, è un’idea dell’artista britannico Luke Jerram.

NEW YORK- La canzone più suonata per le strade di New York è stata Let it Be, ma qualche coraggioso ha provato anche a cimentarsi con un’aria di Bach. New York in questi giorni è stata invasa dalla musica. Sessanta pianoforti, protetti con grosse catene per non esser rubati, saranno a disposizione di quanti vogliano esprimere se stessi attraverso l’arte. Sarà un modo per riprendere in mano la propria città, ricominiciare a vivere gli spazi pubblici partendo dalla musica. Si chiama ‘Play Me, I’am Yours’, (suonami sono tuo), ed è un’iniziativa del britannico Luke Jerram. (altro…)

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 Faith Aymoro è una ragazza nigeriana di 23 anni, in Italia è arrivata nel 2007.
Dalla Nigeria, suo paese di origine, è scappata perché accusata di omicidio: ha ucciso l’uomo che aveva tentato di violentarla.
Faith arriva dunque in Italia, ma non ha il permesso di soggiorno, per la legge italiana è un’ irregolare.
Nel corso di questi anni le vengono notificati ben due decreti di espulsione, ma lei continua a rimanere nel capoluogo emiliano dove riesce anche a costruirsi una vita.
Ha un compagno e lo scorso anno aveva anche trovato un lavoro regolare che le aveva consentito di fare richiesta di permesso di soggiorno.
Un permesso mai arrivato.

Qualche settimana fa l’epilogo della tragedia. Un suo connazionale tenta di usarle violenza mentre sta in casa. I vicini allarmati dalle urla chiamano i carabinieri, che arrivati sul posto, dopo aver constatato che il tentativo di violenza c’era stato, non solo arrestano lui, ma portano via anche lei a causa di quei due decreti di espulsione non ottemperati.
Faith finisce nel Cie di Bologna dove il decreto di espulsione diventa effettivo.
Il 20 luglio viene prelevata dal Cie e rispedita in Nigeria, nonostante la richiesta d’asilo presentata dal suo avvocato e la domanda di sospensiva presentata al giudice di pace per motivi di giustizia.
Appena giunta in Nigeria Faith è stata arrestata e ora è rinchiusa in un carcere di Abuja, la capitale della Nigeria, dove adesso rischia una condanna alla pena di morte per impiccagione. (altro…)

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Nella politica italiana, come nella Settimana Enigmistica, è possibile fare un gioco, quello delle differenze. Si mettono a confronto due disegni e si cercano nel secondo le differenze rispetto al primo. Tra le dichiarazioni e i fatti. E’ un gioco alla portata di tutti.
Prima differenza: “Tagliamo le pensioni, l’Europa lo vuole” vs “Il diritto alla pensione è maturato per i parlamentari dopo due anni e mezzo
Seconda differenza: “Riduciamo gli sprechi dello Stato” vs “I partiti si spartiscono un miliardo di euro di finanziamento pubblico contrabbandato per rimborsi elettorali, il solo Pdl, il partito di Tremorti sta incassando mezzo miliardo di euro
Terza differenza: “La delocalizzazione delle aziende all’estero è un problema di mercato” vs “Le aziende, dalla Bialetti, alla Omsa, alla Fiat delocalizzano in Serbia o in Romania grazie ai contributi UE pagati dalle tasse degli italiani e i loro prodotti mantengono comunque il marchio Made in Italy
Quarta differenza: “Il Parlamento è espressione della volontà popolare attraverso il voto” vs “Il Parlamento è eletto nome per nome, famiglio per famiglio, leccaculo per leccaculo da 5/6 persone responsabili dei partiti(altro…)

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cogitoergovomito

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pazzoperrepubblica

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza.
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te…
io sì, che avrò cura di te.

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Le incomprensioni sono così strane
sarebbe meglio evitarle sempre
per non rischiare di aver ragione
ché la ragione non sempre serve.
Domani invece devo ripartire
mi aspetta un altro viaggio,
e sembrerà come senza fine
ma guarderò il paesaggio…

Sono lontano e mi torni in mente
t’immagino parlare con la gente…

Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini
scolpite ormai nella coscienza
come indelebili emozioni
che non posso più scordare
e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora
che sei solo tu la cosa
che per me è importante…

Mi piace raccontarti sempre
quello che mi succede,
le mie parole diventano nelle tue mani
forme nuove colorate,
note profonde mai ascoltate
di una musica sempre più dolce
o il suono di una sirena
perduta e lontana.

Mi sembrerà di viaggiare io e te
con la stessa valigia in due
dividendo tutto sempre.
Normalmente….

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L’hanno già ribattezzato così, il “taglio con il gettone”. Non perdono mai il senso dell’ironia i parlamentari italiani quando utilizzano il loro preziosissimo tempo non solo per garantire il pieno funzionamento della macchina democratica del Paese ma, soprattutto, per studiare il modo di recuperare, senza scosse e senza scandalo, i soldi che la manovra di Tremonti ha tagliato dai loro faraonici stipendi. E anche stavolta ci sono riusciti.
15.000 euro in busta paga meno 1.000. Da ieri, intanto, è ufficiale; sono mille euro netti al mese che usciranno da una busta paga di circa 15mila e composta di una serie innumerevole di indennità. 500 euro saranno sottratti alla voce “diaria di soggiorno” e altri 500 da quella di tremila circa che serve per pagare i cosiddetti “collaboratori”, meglio noti come portaborse. Mille euro sono tanti? “Sì, sono tanti – ci racconta alla Camera un Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori Pdl, che quando si parla di soldi non scherza mai – e io me lo ricordo bene come era il mio 730 quando non ero ancora parlamentare e facevo il giornalista! Ci ho guadagnato almeno il 30% e mille euro al mese, fatte le debite proporzioni, sono davvero tanti!”. Ecco, allora, che si capisce perché fin dall’8 di giugno scorso, l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati, annusata l’aria dei tagli in vista, abbia subito cominciato a studiare come mitigare il rigore annunciato dai presidenti delle Camere per le tasche dei componenti della “casta”.

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Che diamine, la battaglia della Sindaca Letizia Moratti è stata sacrosanta: ha mobilitato tutti i suoi cittadini, per l’onore, per la gloria, perchè Milano entrasse a far parte del nuovo gioco del Monopoli. E ce l’ha fatta, almeno così sembra.

Io a questo punto mi appello a tutti voi, affascinato da cotanta determinazione, perché anch’io voglio entrare a far parte del Monopoli, sì, avete capito bene, ci voglio entrare anch’io, assieme a tutti voi, da cittadino italiano. Un Monopoli italiano. Una versione fatta apposta per noi. Scriverò alla Hasbro, con la mia idea. Ci sto ancora lavorando, ma magari potremmo farlo assieme. Sentite un po’ che ho in mente.

Le pedine intanto. Forme umane, questa volta: non più funghetti e fiaschetti, ma Silvio Berlusconi, Michela Vittoria Brambilla, Marcello Dell’Utri, Daniele Capezzone, Massimo D’Alema, Giulio Andreotti, Augusto Minzolini, un set espandibile con la crem de la crem della società italiana. Già vi piace, vero? (altro…)

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Giorgio Napolitano parla di anticorpi contro la corruzione: dice che l’Italia ne è dotata. Se intende che ne è dotata a sufficienza, sbaglia. Se fosse vero, non saremmo caduti così in basso. Se fosse vero, ogni volta che il capo della cricca si esibisce in pubblico ci sarebbe un popolo in rivolta. E allora sarebbe più complicato per la gendarmeria escludere i dissidenti dalle inquadrature. Ecco come alcuni cittadini con funzione di anticorpi democratici sono stati ricacciati indietro da piazza Duomo il giorno del diciottesimo anniversario dell’assassinio di Paolo Borsellino. A proposito di anticorpi (e di auto-bavagli), nessun giornale ha dato notizia di quest’abuso. Le inquadrature sono nostre. Il video è in due parti.

pieroricca.

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Quando Riccardo Luna propose il premio Nobel per la Pace a Internet, tra i molti che stortarono il naso c’erano quelli che “non si può fare perché perché Internet non è una persona fisica, ma un’infinita galassia in cui si mescolano ottime teste e pessimi elementi”.

Bene: direi che l’obiezione oggi è superata dal lavoro straordinario di Julian Assange, il figlio quarantenne della cultura hacker che ha mostrato al mondo come la condivisione delle informazioni attraverso il Web sia un patrimonio dell’umanità tutta.

Alessandro gilioli

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“L’Italia sana deve dire basta”. Milena Gabanelli intervistata dal quotidiano spagnolo El Pais parla della legge Bavaglio. E non solo.  “La giornalista più querelata d’Italia” la definisce il quotidiano nell’articolo dal titolo “L’Italia sana deve dire basta”, che  fa emergere un profilo dettagliato di una delle più figure di spicco dell’inchiesta italiana.

Scrive El Pais: “Gabanelli è la disperazione di amministratori pubblici e amministratori delegati oggi è la giornalista più querelata del Paese, anche se fino ad ora non ha perso una sola causa delle quasi 40 accumulate per un valore di circa 300 milioni di euro”.  L’articolo prosegue descrivendo la trasmissione Report, come l’appuntamento della domenica che ”dal 1997 ha portato in Rai la ricetta classica del giornalismo anglosassone: qualità, precisione, inchiesta e controllo del potere”. Il suo programma ha tre milioni di spettatori.In cambio la Gabanelli guadagna 150.000 euro all’anno e dorme con i sonniferi. Interpellata sulla legge bavaglio, il dibattito sulla quale viene descritto diffusamente nell’articolo, Milena Gabanelli commenta: “Il problema è che l’opposizione e’ inesistente e il popolo si fa sentire poco. C’è chi delinque, chi evade, ma anche chi lo vede e non dice nulla pur essendo persone per bene. Detto questo, ogni mattina c’è un treno che parte, una scuola che apre, un ospedale che cura, gente che lavora bene”.

ilfattoquotidiano.

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Il colore mi possiede.

Non ho bisogno di tentare di afferrarlo.

Mi possiede per sempre, lo sento.
 
Questo è il senso dell’ora  f e l i c e

io e il colore siamo
tutt’uno.

Sono pittore…

Paul Klee..

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