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Archive for dicembre 2012

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E’ stato un anno eccezionale quello che sta per finire. Dodici mesi puntellati da avvenimenti da ricordare e altri anche da dimenticare, in ogni caso un periodo di esaltanti scoperte e di dolori raccapriccianti, di stragi e di cambiamenti epocali. 2012, un anno insomma, come tanti altri, ma un po’ più attuale, che abbiamo pensato di ripercorrere insieme a voi proprio adesso, mentre scorrono veloci le sue ultime ore. Tra catastrofi inattese come il naufragio della Nave da Crociera Costa Concordia, incagliatasi sulle coste dell’Isola del Giglio e destinata a scalfire poco a poco, con i dubbi sul comportamento del suo comandante Francesco Schettino, la reputazione della marineria italiana. E poi tanti eventi astronomici importanti, come l’eclissi lunare (il 24 febbraio), l’eclissi solare anulare (il 20 maggio), il secondo transito solare, nonché ultimo del secolo, di Venere (il 5 giugno), per finire con l’eclissi solare totale (il 13 novembre). (altro…)

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Le uniche certezze che abbiamo sul 2013 è che l’economia sarà peggiore del 2012 e che i responsabili del fallimento politico ed economico dell’Italia non se ne vorranno andare. Alle prossime elezioni si ripresenterà tutto il ciarpame della Seconda Repubblica, da Berlusconi, a Bersani, da Fini a Casini. Le elezioni anticipate sono state decise a tavolino per escludere il M5S, non solo per una questione di numero di firme, ma per il pochissimo tempo a disposizione. Se non ci fossimo preparati per tempo, dalla scorsa estate, saremmo già fuori dal Parlamento. Per la firma sulle liste elettorali bisogna disporre di due delegati ufficiali per ogni circoscrizione elettorale, avere le liste con tutti i nomi complete per ogni collegio elettorale, predisporre i moduli senza sbagliare una sola parola e i moduli sono diversi per Senato e Camera, per le Regioni a Statuto Speciale e per le Circoscrizioni estere, è necessario avere un pubblico ufficiale ad ogni banchetto per vidimare le firme, quindi portare i moduli nei Comuni dei singoli firmatari per verificarne l’appartenenza al Comune. (altro…)

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giannelli--418x550 Da eccesatira.blogspot.it

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MontalciniLA FINE è importante in tutte le cose. A 103 anni Rita Levi-Montalcini ha completato la sua nel modo che posso immaginare avrebbe voluto: addormentandosi. L’aveva preparata da tempo dentro di sé, con la leggerezza che le persone speciali sanno usare nell’affrontare le cose gravi. Non si era stancata della vita, tutt’altro, aveva deciso di dimenticarsi di vivere per sfiorare la presunzione filosofica dell’immortalità. La vita per lei era qualcosa in cui si sta indefinitivamente anche quando finisce. È la ragione per la quale a più di dodici anni dalla scomparsa continuava a parlare e a scrivere alla sorella gemella Paola, la sua «Pa adorata». Di lei portava sempre sul polso destro un bracciale con incastonato nel centro il giglio di Firenze. «Il cuore di quella vagabonda continua a battere dentro di me», diceva. Consapevole che si vive per sempre, Rita Levi-Montalcini ha cercato di occupare un piccolo posto nel mondo. È stata una donna curiosa e schiva, tanto essenziale da apparire dura, affilata nell’animo come nelle risposte, quasi sempre caustiche, distanti. (altro…)

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Maroni Berlusconi4974_imgROMA — La Lombardia prima di tutto e Flavio Tosi candidato premier della Lega. Il giorno dopo il mezzo fallimento del vertice con il Pdl, Roberto Maroni usa Twitter per approfondire il solco che lo separa dall’alleanza con Silvio Berlusconi. In un primo cinguettio spiega che si è «candidato a governatore della Lombardia perché ci credo davvero, Roma viene dopo». E con un secondo messaggio ha indicato il sindaco di Verona come l’uomo che il Carroccio vorrebbe portare a Palazzo Chigi.
Duro da digerire per Berlusconi che ieri ha ribadito i suoi paletti. L’accordo, ha spiegato il Cavaliere, deve essere «globale, locale e nazionale, altrimenti non c’è motivo di sostenere un candidato leghista in Lombardia. Non è una ritorsione, è una conseguenza politica ». Inoltre il leader del Pdl getta sul tavolo anche la sorte delle giunte di Veneto e Piemonte. Dice che metterle in discussione «non è una ritorsione ma una logica conseguenza politica. Ma sono convinto che alla fine la ragione prevarrà». (altro…)

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Monti e il pressing di Bersani “Posizionarci? Non serve la nostra agenda parla chiaro”. E Casini attacca il segretario: la tua è doppia morale.

ROMA
— È scontro tra Bersani e il centro montiano. Il segretario del Pd al premier che ha scelto di “salire in politica” pone una serie di domande e obiezioni. Con diverse stilettate. Prima in un colloquio con Repubblica. Poi da Piacenza, dal seggio delle primarie per la scelta dei candidati democratici. E ribadisce: «Con Monti ho ottimi rapporti ma ora è una parte politica e deve fare chiarezza». All’ex rettore della Bocconi chiede innanzitutto di posizionarsi, di dire se si sente alternativo al centrosinistra, se sono avversari o se forme di collaborazione saranno possibili. Invito al quale Monti si sottrae. Bersani insiste, e al Professore chiede poi di essere «rigoroso nella distinzione tra politica ed istituzioni». Ovvero di non usare la posizione di premier uscente per fare campagna elettorale e costruire un suo partito, perché rischia di sconfinare nella scorrettezza istituzionale. (altro…)

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LA “salita in politica” di Monti pone con grandissima serietà una questione centrale: esiste realmente un’Italia moderata e al tempo stesso riformatrice, capace di mettere al primo posto l’interesse del Paese e di allearsi a tal fine con le forze del centrosinistra? Ed è sufficientemente estesa e capace di esprimere una classe dirigente credibile, estranea alle degenerazioni e al logoramento del sistema dei partiti e al tempo stesso disposta ad impegnarsi in un rinnovamento radicale della politica? Da questi nodi dipende in parte non irrilevante il futuro stesso del Paese. (altro…)

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Maramotti

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Monti e il PapaRitorna la speranza” (dice il manifesto di una nuova destra) e ha gli occhi di La Russa. La Russa infatti è di quelli, che pur di non andare con Berlusconi, hanno fondato un partito. Tanto non c’è bisogno di firme di cittadini per chi è già radicato alla Camera e vorrebbe sfuggire al portone chiuso. È un imbroglio. Perché lui sì e gli altri no, una democratica differenza di centinaia di migliaia di firme da raccogliere davvero da un capo all’altro della penisola se non sei già dentro? Intanto si ode uno scampanio vaticano che suona a raccolta per Mario Monti. Bisogna ammettere che la vicenda è strana. Se un uomo nuovo avanza con un suo programma (la mitica agenda), un suo lavoro già svolto (giudicatelo come volete, ma non è poco, in un anno) e vanta, con buone ragioni, il salvataggio del Paese dal baratro, e va e viene attraverso l’Europa tra un coro di applausi e di autorevolissimi apprezzamenti, c’è qualcuno che può spiegare la corsa dei cardinali a sostenerlo? (altro…)

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La richiesta, stavolta, è arrivata in modo netto dalla voce di Roberto Calderoli: “Presidente, lei deve fare un passo indietro, non si deve candidare come premier; abbiamo già difficoltà a farla digerire come leader di coalizione; se proprio dobbiamo perdere, almeno lo facciamo da soli e senza spaccare la nostra base”. Vertice drammatico, quello di ieri sera in via Rovani nella residenza milanese di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, che era arrivato nel pomeriggio con la sua nuova fidanzata, Francesca Pascale, era di ottimo umore. Ma non appena la trattativa con la Lega, per stabilire se correre alleati o meno (in Lombardia e a livello nazionale), è entrata nel vivo, il suo umore è cambiato. Roberto Calderoli, a quanto sembra, è andato giù duro: “La nostra base potrebbe anche digerire un’alleanza con il Pdl, ma il tuo nome non deve comparire neanche per scherzo come candidato premier”. (altro…)

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Oggi le primarie, e domani, forse, un seggio in Parlamento. Nel Partito democratico ci provano in molti. E ci prova anche Bruna Brembilla, influente membro del Pd lombardo, nonché ex assessore provinciale (fino al 2009) nella giunta di centrosinistra guidata, allora, dal plurinquisito Filippo Penati. E sì, perché saltare sul carro della “nuova” politica non serve a cancellare le ombre di ieri. E di ombre Brembilla se ne porta dietro molte. Ma ce ne è una che più delle altre rischia di danneggiare l’intero partito. Si tratta dei rapporti dell’ex assessore provinciale con personaggi vicini alla ’ndrangheta. Nel 2008 il suo nome finisce sul registro degli indagati. La procura punta su un comitato d’affari tra Cesano Boscone, Buccinasco e Assago. L’indagine Giove però finirà con un’archiviazione. L’ex assessore ne esce pulita, eppure nella rete delle intercettazioni restano impigliate parole che la pongono al centro di un intreccio tra politica, impresa e ambienti mafiosi. (altro…)

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Bondi_EnricoR400Non vorremmo essere nei panni di Enrico Bondi, chiamato da Monti a selezionare degli aspiranti candidati del Partito Agenda. Non perchè sia un tipo facilmente impressionabile, anzi: sopravvissuto a Montedison, Telecom, Parmalat e Premafin spolpate da politici e prenditori tipo Gardini, Tanzi e Ligresti, firmatario nel ’97 dell’appello dei manager per abrogare il falso in bilancio, non si farà certo spaventare dalle facce e soprattutto dalle mandibole dei cosiddetti moderati. Il guaio è che non sono chiare le regole d’ingaggio della sua nuova missione. Che rischia di somigliare alla scena di Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks: quando il cattivo arruola una sporca dozzina per assaltare il villaggio. Si siede dietro un banchetto ed esamina i curricula dei candidati in fila indiana: “Precedenti penali?”. Il primo risponde: “Stupro, assassinio, incendio doloso, stupro”. E lui: “Hai detto due volte stupro”. “Sì, ma mi piace tanto lo stupro!”. “Ottimo, firma qua. Avanti il prossimo… Precedenti penali?”. “Atti di libidine in luogo pubblico”. “Non è mica tanto grave”.“Sì, ma in una chiesa metodista!”. “Ah carino! Arruolato, firma qua!”. (altro…)

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Gli smodati “alimenti” (termine che, nell’occasione, diventa davvero ridicolo) alla signora Lario sono solo uno dei (tanti) effetti collaterali della smodata ricchezza del suo ex marito. L’argomento non è di moda, non lo è stato neppure nel corso della beatificazione a furor di popolo di Steve Jobs; ma che un solo essere umano disponga di denaro (e dunque di potere) in quantità pari a quella del bilancio di un piccolo Stato è una circostanza che non può non fare riflettere. (altro…)

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Tutto come primaSALTA ANCHE L’ULTIMO OSTACOLO ALL’ABUSO DEI PRECARI.

Doveva essere una norma pro-precari, quasi a compensare la riforma dell’arti – colo 18. Ma la stretta sulle false partite Iva scatterà solo tre due anni e varrà per pochissimi, con buona pace degli annunci del ministro del Lavoro, Elsa Fornero. A smentirli, un decreto ministeriale del 20 dicembre scorso e una circolare del ministero del Lavoro, che smontano una parte importante dalla legge 92 del 2012, meglio nota come riforma Fornero. Nel dettaglio, viene quasi azzerata la norma che doveva combattere il proliferare di false partite Iva, stratagemma con cui tante aziende evitano di assumere dipendenti che, in realtà, lavorano per loro in pianta stabile. I DATI parlano di 1,4 milioni di partite Iva nella fascia tra i 18 e i 39 anni, il più alto numero tra i paesi dell’Unione europea. (altro…)

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I rialzi sempre in coincidenza con le «discese in campo».

«Cosa è successo al titolo Mediaset quando Berlusconi si è ripreso il microfono?». Una domanda nata, come spesso avviene, maliziosamente, in mezzo a tante altre che affollano ogni giorno i pensieri di un giornalista curioso. Guardiamo le date: il 9 ottobre, in diretta a Canale 5, dichiara: «Appello a tutti i moderati che non si riconoscono nella sinistra: posso rigenerare il movimento creato nel ’94 (Forza Italia n.d.r.) per formare i giovani».

Due giorni dopo Dell’Utri conferma: «Pronti a creare un’altra Forza Italia, con il fuoco che manca al Pdl, ripartendo dai circoli del buon governo». Adesso prendiamo il grafico dei movimenti dei rendimenti giornalieri dell’indice di mercato, il FTSE-MIB, e del titolo Mediaset relativo ai primi 15 giorni di ottobre; e cosa si vede? Il titolo Mediaset sale e scende in modo coerente all’andamento di mercato, ma il 10 ottobre (subito dopo l’annuncio della disponibilità a scendere in campo), il titolo comincia a salire ed arriva ad un picco di quasi +8% (mentre l’indice FTSE-MIB viaggia fra il -2% e il +2%). (altro…)

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Tutti insieme appassionatamenteBERLUSCONI SI CIRCONDA DI SIGLE PER AGGIRARE I VINCOLI DEL PLURALISMO TV DA LA RUSSA A SCILIPOTI, DA STORACE A ROTONDI. TUTTI INSIEME CONFUSAMENTE.

Il Cavaliere piazzista. In politica, Silvio Berlusconi ha sempre avuto una visione da marketing commerciale ed è per questo che il suo ritorno è scandito da una progressiva offensiva mediatica. L’ultima occupazione, ieri sera al Tg1, poi saltata dopo l’annuncio di Monti alle 19. E una minaccia poi: “Se mi fermano in tv, inizio a girare l’Italia”. Il Cavaliere deve piazzare per la sesta volta il suo prodotto ampiamente scaduto e stavolta ha anche deciso di fare il contrario del 2008. Alle ultime politiche, infatti, B. costrinse Fini alla fusione nel Pd e cacciò Casini perché questi non voleva rinunciare al simbolo dell’Udc. Quattro anni dopo è l’opposto. Del resto Berlusconi è sempre stato tutto e il contrario di tutto. Per le elezioni del 24 febbraio 2013, l’ex premier sta moltiplicando le liste della sua coalizione con un doppio obbiettivo: invadere le tv, grazie alla par condicio che assicura comunque una finestra a tutte le formazioni presenti (di qui lo svantaggio di una lista unitaria), e tentare di bloccare il temuto crollo mettendo in campo una decina di sigle e centinaia di candidati. (altro…)

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ROMA — Sei milioni di pensioni, un terzo del totale, ancora ferme. Nel 2013 come nel 2012. Per effetto del blocco delle rivalutazioni, deciso dal Salva-Italia del governo Monti un anno fa, gli assegni sopra tre volte l’importo minimo, superiori cioè ai 1.200 euro netti al mese, non si adegueranno al costo della vita. A conti fatti, stima la Cgil, nel biennio questi pensionati perderanno in media 1.135 euro. Sul fronte previdenziale, intanto, i nuovi dati Inps certificano un crollo significativo degli assegni liquidati: -18,5% nei primi 11 mesi dell’anno rispetto al 2011. Ovvero 60 mila uscite in meno, grazie a finestra mobile e scalino previsti dalle vecchie regole. Mentre le nuove della riforma Fornero entreranno in azione solo dal 2013. (altro…)

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IL PREMIER USCENTE: “AMPIO CONSENSO DAI CENTRISTI”. LISTA UNICA AL SENATO, NON ALLA CAMERA PER AGGIRARE LA PAR CONDICIO.

L’ottimismo della volontà gli fa riciclare la formula sfortunata che fu di Walter Veltroni: “Vocazione maggioritaria”. Dopo il vertice con i centristi, Udc e società civile, Mario Monti convoca un’improvvisa conferenza stampa al Senato e toglie gli ultimi dubbi sul suo impegno politico: alle elezioni sarà candidato premier alla guida di una coalizione centrista che ambisce a essere il primo partito. Così il Professore può tornare a palazzo Chigi. “Non mi voglio inserire tra due poli, questo è un tentativo di rompere alcune barriere e confini e introdurre nuovi criteri di aggregazione”, è l’ambizione del Professore, che ha voluto accelerare i tempi (si pensava che avrebbe aspettato almeno il discorso di fine anno di Giorgio Napolitano) per sfruttare meglio la campagna elettorale. (altro…)

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CosentinoL’agente Enrico Bondi, rimossi gli sprechi, dovrà occuparsi di liste elettorali. L’ha convocato il professore e le segreterie dei partiti (Udc più Fli) già tremano. L’Agenda Monti travolge l’Udc, che non può rinunciare al segretario Lorenzo Cesa – condannato in primo grado per corruzione aggravata, condanna annullata in appello per vizio di forma – e Luciano Ciocchetti, ex vicepresidente di quella Regione Lazio che ha imbarazzato moltissimo Casini per i contribuiti milionari ai partiti. Poche speranze per l’ex tesoriere Giuseppe Naro, condannato per abuso d’ufficio. Il senatore Sergio De Gregorio, ex dipietrista convertito al berlusconismo, si arrende per dare soddisfazione: “Sì, soddisfazione a quelli che mi perseguitano. Non mi candido, sarò un libero cittadino”. Libero. Anche per merito dei colleghi che negarono l’arresto in aula. I processi restano: indagato per associazione a delinquere, concorso in truffa aggravata, concorso in bancarotta fraudolenta. L’ex sottosegretario Nicola Cosentino non è finito in galera, per le sue aderenze con la camorra, sempre grazie al sostegno di Montecitorio. Non si ritira, però: il pacchetto di preferenze pesa parecchio, e il partito (Pdl) lo difende. (altro…)

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IndiaMorta la studentessa aggredita, proteste a Delhi.

JAISALMER — Le donne indiane sono scese in piazza per dire basta agli stupri. In migliaia protestano a Delhi dove la studentessa violentata su un bus da sei uomini è deceduta ieri per le ferite riportate. “A morte gli stupratori” gridano le giovani.

Qui, nel cuore dell’India rurale, la paura delle donne la cogli nello sguardo sperduto delle ragazzine che affrettano il passo davanti a gruppi di uomini sconosciuti. Le donne hindu che attraversano nei loro sari sgargianti le dune sabbiose alla periferia della Città d’Oro di Jaisalmer sanno che con il buio i rischi di un assalto degli uomini del villaggio sono alti come quelli nelle strade della metropoli. La studentessa di 23 anni stuprata dal branco in un bus di Delhi le cui condizioni peggioravano di ora in ora è morta ieri notte in un ospedale di Singapore e Sonia Ghandi assicura che il governo porterà i colpevoli in tribunale il prima possibile. Nel frattempo viene avviata una campagna per l’arruolamento di poliziotte per incoraggiare le donne a denunciare le violenze subite e garantire loro maggiore sostegno. (altro…)

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