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Quando Di Maio, faccia da genero di tutte le mamme, ha presentato l’ammiraglio Rinaldo Veri come «il meglio dell’Italia», ogni anima sensibile ha provato un brivido di emozione. E quando «il meglio dell’Italia» ha illustrato le originalissime ragioni della sua candidatura (il futuro dei nostri figli), il brivido è aumentato, anche per merito di un mancato congiuntivo esploso tra le sue labbra per dovere di ospitalità. Ma i brividi sono diventati fremiti all’ora di pranzo, quando il Nelson dei Cinquestelle è stato costretto a ritirare la candidatura, dopo la scoperta che faceva il consigliere comunale a Ortona in una lista di centrosinistra collegata al Pd.

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Nel pittoresco pacchetto chiamato “centrodestra” è scontato dover registrare porcherie razziste e fasciste di vecchio e nuovo conio.
Si va dalla forzista Roccella che vuole abrogare le unioni civili perché rappresentano «la fine dell’umano», alla sindaca leghista di un paesino del Varesotto (una sorridente signorina) che nel Giorno della Memoria ricorda ai gay di «pijarlo in culo», alle famose esternazioni del presentabile Fontana in difesa della «razza bianca». Va beh, li conosciamo, bastava cinquant’anni fa leggere il Borghese, oggi il Giornale, per apprezzare la continuità ideale.
Il fascismo non è, nella storia italiana, un incidente.

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Salve, sono un elettore del Piemonte e sento dire che ci mancherà tanto Fassino, dirottato in Emilia. Tranquilli, non vedevamo l’ora di liberarcene, e massima solidarietà ai compagni di Ferrara. Ma non fai in tempo a festeggiare, che a Torino ti ritrovi il più alto tasso di boschismo dopo Bolzano: il Pd piazza Marino, quello che non voleva parlare di Etruria in commissione Banche, e pure la Fregolent, che scrisse la mozione anti-Visco sotto dettatura della Boschi. Aridatece Fassino, anzi no: esageroma nèn. Continua a leggere »

Il tema dell’immigrazione è stato e sarà centrale in questa campagna elettorale: sentiremo parlare di clandestini da espellere, dell’invasione degli immigrati, di immigrati che a spese nostre se ne stanno senza far niente tutto il giorno.

Forse, dopo aver visto il servizio di questa sera di Presa diretta, molte persone avranno le idee un poì più chiare sulle tante bufale o mezze verità. Continua a leggere »

In queste ore i nostri delegati del MoVimento 5 Stelle stanno presentando le liste in tutte le Regioni d’Italia per le elezioni politiche. Tra oggi e domani si devono presentare sia le liste per i collegi plurinominali, che voi avete selezionato con le parlamentarie, sia quelle per i collegi uninominali che sono quelle che abbiamo messo a disposizione per tutti coloro che volevano mettersi in gioco e provare a cambiare questo Paese portando le proprie competenze, le proprie storie personali. Continua a leggere »

L’obbligo di un accordo forte tra esecutivo ed enti locali preliminare alla realizzazione di progetti energetici era stato inserito nella Legge di Stabilità 2016, che recepiva – rendendoli di fatto inammissibili – sei dei sette quesiti referendari sulle trivelle. Dopo pochi mesi, però, in gran segreto Palazzo Chigi ha modificato una norma del 1990, aggirando e depotenziando quel vincolo. Risultato: lo Stato ha mano libera, così come emerso nella vicenda della raffineria di Taranto, dove confluirà il petrolio del megagiacimento Tempa Rossa, senza l’assenso della Puglia. Coordinamento No Triv: “Traditi milioni di italiani e cancellata una delle principali conquiste dei territori”. Continua a leggere »

I coniugi Trump hanno avuto l’ardire di chiedere in prestito al Guggenheim un quadro di Van Gogh per appenderlo alla Casa Bianca. Se l’idea fosse venuta agli Obama, tra i gourmet dell’intelligenza progressista si sprecherebbero le lodi per la sensibilità artistica della coppia presidenziale. Invece la curatrice del museo newyorchese ha perfidamente rilanciato, proponendo al posto del Van Goghun’altra opera presente nelle sue sale: America, water d’oro massiccio «simbolo degli eccessi e della ricchezza americana», come ama definirlo il suo creatore, l’eccessivo e ricchissimo Maurizio Cattelan.

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“Bongiorno sintassi. “Credo che si sia un certo razzismo nei confronti di Salvini. Lui ha nitidezza di idee, ma da sinistra lo considerano un rozzo, come se solo loro possono avere idee limpide” (Giulia Bongiorno, avvocato, ex Pdl, ex Fli, ora Lega Nord, Sky, 27.1). Di Maio, è lei?

Sempre lucido. “Se ho provato le canne? No, mai. Ubriacato? A volte capita, tra amici. Ma sono sempre rimasto lucido” (Luigi Di Maio, candidato premier M5S, Un giorno da Pecora, Radio1, 16.1). Peccato, erano due ottimi alibi. Continua a leggere »

Brunetta e Marattin propongono due idee molto simili e condividono pure l’obiettivo numerico. I beni pubblici verrebbero ceduti a “società veicolo” – nel progetto di Renzi dovrebbe comprarli la Cassa depositi e prestiti – che si finanzierebbe emettendo titoli. Più vaghe le idee di M5s e Lega, che puntano sullo stimolo alla crescita. Liberi e uguali ripesca una proposta di Minenna, dirigente Consob ed ex assessore della Raggi. Continua a leggere »

Cappato e dj Fabo.

Se il valore cardine della nostra Costituzione è la dignità umana, allora Marco Cappato non ha fatto altro che incarnare alla lettera lo spirito del nostro Paese. Che difende la vita e la dignità del vivere, certo — è il cuore stesso della Costituzione. Ma che, proprio per questo, non chiede a nessuno di giudicare cosa possa essere o meno degno per un’altra persona. Al contrario. Pretende che nessuno si permetta di farlo, privando così la persona in questione dei suoi diritti individuali. Cosa sarebbe d’altronde la dignità umana se non ci fosse poi anche la libertà di esercitarla, e quindi senza la possibilità, per ciascuno di noi, di autodeterminarsi e di decidere sempre e comunque, dall’inizio della propria esistenza fino alla fine, come vivere e come morire?

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Immaginate un alieno sfigato. Molto sfigato. Così sfigato da cadere sulla Terra, e precisamente in Italia, nel 1994. L’alieno si trova davantiBerlusconi & derivati e pensa: “Mamma mia, come son messi male questi qui!”. Poi vede che quelli lì vincono le elezioni e pensa: “In questo paese stanno davvero male, io me ne vado”. E se ne va. Poi però, per una congiuntura astrale, ventiquattro anni dopo ricasca sulla Terra. Di nuovo in Italia. Dopo aver sacramentato nella sua lingua, che non conosciamo ma immaginiamo, l’alieno spera quantomeno che qualcosa sia cambiato. Macché: quel centrodestra lì è uguale a prima. Cristallizzato. Come se, nel frattempo, il tempo non si fosse neanche preso la briga di passare. Conscio che, tanto, non sarebbe servito a nulla. Continua a leggere »

C’è da chiedersi con quale spirito usciranno dalle sale dei cinema italiani buona parte degli editori e direttori di giornali e tv che nei prossimi giorni vedranno The PostIl nuovo film di Steven Spielberg è straordinario. Ripercorre con cura il celebre caso dei Pentagon Papers, i documenti coperti da segreto di Stato sull’inutilità della guerra in Vietnam e sulle bugie delle Amministrazioni americane, resi noti nel 1971 dal Washington Post e New York Times. Racconta gli Stati Uniti di quegli anni scossi dal movimento pacifista, parla dell’arroganza del Potere che fa di tutto per evitarne la pubblicazione dello scoop. The Post però, al di là delle apparenze, non è semplicemente un film sulla libertà di stampa. Continua a leggere »

In una campagna elettorale basata sul poco o nulla, all’improvviso la cronaca ci riporta coi piedi per terra: si passa, purtroppo, dal discutere del voto utile, degli immigrati che ci invadono e che vengono qui a delinquere, delle case chiuse, della razza bianca a rischio estinzione, alla tragica morte di tre persone, operai dellaLamina morti intossicati a Milano.
A rischio estinzione forse sono più le tute blu (te li ricordi ancora gli operai, quelli che lavorano in fabbrica, nelle campagne, nei poli della logistica?), visto che nel 2017 le morti bianche sono cresciute del +5% come anche gli incidenti. Continua a leggere »

M5s? Ha fatto molti errori e ha incontrato tante difficoltà nel governo delle città. Ma il loro punto di forza, che nessuno è riuscito ancora a scalfire, è che non rubano. E penso che la gente sappia distinguere tra un avviso di garanzia per una disgrazia e un avviso di garanzia per una ruberia”. Così a Dimartedì (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, si pronuncia sul M5S, anche in riferimento alle indagini a carico del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin. Continua a leggere »

Questa sera ho visto la Gruber andare ad una trasmissione di De Benedetti. Ma chi è Carlo De Benedetti? Lo scrivo qui, senza censure (dato che una volta lo nominai in TV e mi dissero che non si poteva nominare, come fosse Lord Voldemort)…lo scrivo e spero che questo post venga letto da centinaia di migliaia di italiani.

De Benedetti, per molti anni a capo del Gruppo L’Espresso (capo del giornale Repubblica per intenderci) è uno degli uomini che ha dettato legge in Italia negli ultimi decenni.

 

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Una modella italiana di diciotto anni — racconta il giornale britannico «Sun» — ha messo all’asta la sua prima notte d’amore su un sito internazionale di escort di lusso per potersi pagare gli studi a Cambridge. Siamo in presenza della notizia perfetta, a tasso garantito di perbenismo. Impossibile criticarla senza passare per bacchettoni, moralisti e nemici del libero mercato, che per qualsiasi merce si limita a incrociare domanda e offerta senza altri scrupoli che la fissazione del prezzo (un milione di euro, per ora). La ragazza è maggiorenne e libera di disporre del proprio corpo a suo piacimento, anche per soddisfare la fantasia erotica di qualche riccone.

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Quello che scrive il premio Nobel Krugman (Repubblica di ieri) a proposito della “distanza che si è prodotta tra la destra e gli americani di elevata istruzione” è applicabile anche alle società europee. E se è vero che, come dice Krugman, “abbracciare l’ignoranza” non è stata la conseguenza di una discriminazione subita, ma il frutto di una scelta rivendicata in favore di millantati “sentimenti popolari” e contro il cosiddetto establishment intellettuale, questo significa che la discussione sull’egemonia culturale della sinistra andrebbe ribaltata.

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L’invito è ufficiale, anzi ufficialissimo: “Domani 18 gennaio alle ore 17.00, presso il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) al Polo Tuscolano in Via Tuscolana 1548, alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti e del Capo della Polizia Franco Gabrielli, verrà presentato il nuovo servizio di segnalazione istantanea contro le fake news. Ti aspettiamo”. Quel “ti aspettiamo” ha un che di vagamente inquietante, tipo quando ballavo in discoteca con una tipa che mi piaceva e un coetaneo più robusto di me (ci voleva poco) mi diceva “ti aspetto fuori”. Continua a leggere »

La seconda inchiesta di Presa diretta riguarda ancora una volta un tema importante per il nostro paese: la lotta alla corruzione.
Come già detto per la passata inchiesta, siamo entrati in campagna elettorale e a marzo sceglieremo (indirettamente) i politici da mandare in Parlamento e che dovranno occuparsi di questi temi (la mobilità, la lotta alla corruzione e agli sprechi): importante allora capire di cosa si parla quando si dice corruzione, quale l’impatto nella spesa pubblica, quali sono le cause e quali i rimedi, magari andandoli a prendere da altri paesi.

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