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Archive for novembre 2013

Per chi fosse di passaggio in Italia, un modo di sapere subito come stanno le cose è ascoltare una delle tante rassegne stampa radio e tv del mattino.

Per chi fosse di passaggio in Italia, un modo di sapere subito come stanno le cose è ascoltare una delle tante rassegne stampa radio e tv del mattino. Ma qual è la notizia che conta? Quando dico “notizia” non intendo un evento da valutare e da commentare. In questo strano intervallo della storia italiana non succede quasi niente. E se accade, come la scomparsa di Berlusconi dai ruoli del Senato, il fatto è talmente in ritardo rispetto al momento in cui avrebbe dovuto accadere, che è già stato valutato, commentato, discusso, provocato e completamente assorbito. In un istante evapora. (altro…)

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A cosa è servita la catafratta pervicacia di Giorgio Napolitano nell’imporre all’Italia in macerie le larghe intese? A nulla. Ad avere un governicchio che al Senato si regge sullo sputo di qualche voto, un monocolore Pd più pochi spiccioli diversamente berlusconiani, sulla cui qualità stendere un pietoso velo (Fabrizio “P2” Cicchitto, l’indagato per mafia Schifani, la setta Cl con Formigoni in testa …), monocolore al quale il prossimo segretario del Pd riserva ogni giorno il suo disgusto, mentre ingiustizia e diseguaglianza vanno al diapason, l’efficienza sotto i tombini, corruzione e familismo amorale banchettano più suntuosamente di Trimalcione. (altro…)

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Imu e giustizia

Ogni tanto qualche impiegato o ex impiegato di Berlusconi – tipo Pigi Battista, che andò a vicedirigere Panorama quando l’editore era già un leader politico e poi tentò di sostituire l’epurato Enzo Biagi su Rai1 con i risultati a tutti noti – annuncia la fine del berlusconismo, e dunque dell’antiberlusconismo, e dunque del Fatto . Questi buontemponi passano la vita a incensare i governi, non importa il colore, e a bastonare le opposizioni senza accorgersi che la stampa libera fa esattamente l’opposto. Dunque pensano che un giornale libero possa nascere al solo scopo di combattere B. e debba morire con B. (altro…)

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I precedenti

Corte dei conti: “Incostituzionali le norme sui fondi ai partiti”.

ROMA— Una fattura in cui il 3 di 3.000 euro si trasforma magicamente in un 8. Ricevute di un hotel quattro stelle di Rieti datate gennaio 2011 che avevano come giustificativo “Presentazione del libro di Reichlin”, evento avvenuto tre mesi prima (22 ottobre 2010). Scontrini da 1.200 euro per le bevande consumate in due giorni al convegno «La politica agricola del Pd». E ancora, cesti natalizi, contributi a giornali, tv locali e associazioni.
Quasi a scoppio ritardato, oltre un anno dopo la caduta della giunta Polverini e gli arresti dei capigruppo Pdl e Idv, Franco Fiorito e Vincenzo Maruccio, la procura di Rieti accende un faro sulla gestione dei contributi al gruppo del Pd alla Regione Lazio nella legislatura 2010-2012. (altro…)

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CotaCosì scontrini e rimborsi affondano il modello leghista
L’inchiesta.

TORINO — Gli esegeti ancora s’interrogano, a quattro giorni di distanza dal fattaccio, su quale sia stato il passaggio dell’intervento di Mercedes Bresso che ha scatenato l’ira del consigliere dei Fratelli d’Italia Franco Maria Botta, figlio di Giuseppe, capocorrente della Dc torinese negli anni della Prima Repubblica. Il Botta figlio (nomen homen) si è avventato sul microfono della Bresso, prontamente bloccato dai colleghi prima che il parapiglia si concludesse con la generale caduta a terra, plastica rappresentazione del livello raggiunto dall’istituzione regionale complessivamente intesa. È il crollo del mito del Territorio, la fine dell’idea ingenua che per il solo fatto di essere lontani da Roma si diventa onesti. E invece, nella terra del leghista Roberto Cota, si scopre che il palazzo della Regione è solo un bonsai della Montecitorio degli anni peggiori. Dalla macro-regione del Nord alla mega-abbuffata. (altro…)

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Ellekappa

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MARTEDÌ L’UDIENZA. PRIMO PUNTO, L’AMMISSIBILITÀ DEL RICORSO. POSSIBILE LO SLITTAMENTO AL 2014.

Uno spartiacque, per il governo e la politica. Comunque vada. Martedì prossimo la Corte Costituzionale dovrà esprimersi sul ricorso contro il Porcellum, o meglio contro due punti della legge elettorale 270 del 2005, quelli che prevedono liste bloccate e il premio di maggioranza. I 15 giudici potranno scegliere tra diverse opzioni: pronunciarsi subito sull’ammissibilità del ricorso, oppure rinviare tutto a una prossima udienza, concedendo ai partiti qualche settimana per cercare di fare quella nuova legge elettorale che non sono riusciti a mettere assieme in otto anni. Ma c’è anche la possibilità che la Corte entri direttamente (pure) nel merito, annullando i punti principali del testo. E per i Palazzi sarebbero davvero guai.  (altro…)

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Le pagelle.LE PAGELLE.

IL ROTTAMATORE AZZECCA IL LISTINO DELLE FESTE DELL’UNITÀ, IL PUPILLO DI DALEMA NON SCALDA, L’OUTSIDER FA IL BATTUTISTA.

Da Il Fatto Quotidiano del 30/11/2013.

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Natangelo

SFIDA TV: BICI RUBATE, LEGGI AD PERSONAM E PATRIMONIALE MA IL SINDACO NON RISPONDE SUI 101 CHE TRADIRONO PRODI.

Cuperlo detto Gianni” è “divoratore di libri e cioccolata”. Di Matteo Renzi “molti dicono che abbia fatto il miglior discorso dopo una sconfitta. Adesso vorrebbe provare quello della vittoria”. Sta per fare il più classico dei gesti scaramantici il super favorito, ma poi si limita a un sorriso un po’ sbilenco. E Civati? “Nato lo stesso giorno di Obama, lo accusano di essere il candidato di sinistra”. Ore 21, il dibattito su Sky può cominciare. La presentazione del conduttore Francesco Semprini dà la cifra: Cuperlo sorride, trionfale, quasi rilassato. Sfoggia una cravatta coloratissima. (altro…)

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Bankitalia: nel 2012 persi 830 euro in busta paga. L’Olanda dice addio alla tripla A.

MILANO— Se c’è una luce in fondo al tunnel della crisi, è ridotta a un lumicino. È quello che dicono i dati più aggiornati sulla situazione economica italiana. Con la disoccupazione in crescita e quella giovanile che ha battuto un nuovo record, ovviamente in negativo, superando il 41 per cento. E c’è ben poco da consolarsi con il calo dell’inflazione: perché nel resto d‘Europa – anche se il livello dei prezzi è in lieve risalita – l’occupazione dà ampi segnali di miglioramento. Nel nostro Paese, infine, si assiste al crollo inarrestabile dei salari e quindi del potere di acquisto delle famiglie. (altro…)

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Finanziamenti ai partiti

IL PROCURATORE DELLA CORTE DEI CONTI DEL LAZIO RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE: ”CON IL RITORNO DEI FONDI PUBBLICI VIOLATO IL REFERENDUM”.

Ce l’hanno messa tutta e in vent’anni si sono intascati 2,7 miliardi di euro nonostante 31 milioni di italiani, nell’aprile del ‘93, avessero votato, in modo plebiscitario, per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Un referendum, promosso dai Radicali, diventato carta straccia grazie a sottili artifici lessicali che hanno trasformato i “finanziamenti” in “rimborsi”, aggirando la volontà popolare fino a quando, con lo scandalo della Lega, ma anche con il caso Lusi e molti altri accadimenti legati al malcostume della Casta, la volontà popolare si è trasformata in incitamento alla protesta da parte di Grillo e dei suoi. Inducendo perfino il pacato Enrico Letta a minacciare, dal giugno scorso in poi, di intervenire “anche per decreto” pur di mettere fine alla faccenda.  (altro…)

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Sotto accusa

I giudici del Ruby bis: deve essere indagato per corruzione.

Il pagamento mensile regolare di 2.500 euro a soggetti che devono testimoniare in un processo nel quale colui che elargisce la somma è imputato non è un’anomalia, ma un fatto illecito, un inquinamento probatorio

“Berlusconi è un corruttore ha dato soldi ai testimoni per mentire sul caso Ruby”

I giudici di Milano: indagate anche i suoi legali e Karima.

MILANO-DA IERI mattina i guai prodotti dall’abuso di potere di Berlusconi sono diventati molto più espliciti: è l’autunno dell’Egoarca, e non sembra esserci più rimedio per l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si legge un avverbio, è «gravemente». Per i giudici di Milano i dubbi sono pochi e le prove sono tante. (altro…)

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riforma_della_giustiziaIeri il Fatto ha raccontato la storia del detenuto Federico Perna, 34 anni, tossicodipendente e malato, morto a Poggioreale dopo che gli avevano negato il ricovero. Una storia spaventosa quanto le foto del cadavere diffuse dai familiari, che riporta d’attualità lo scandalo Cancellieri-Ligresti: né Federico né i suoi avevano il numero di cellulare della ministra della Giustizia. Abbiamo atteso per tutto il giorno il pigolio dei garantisti a intermittenza, quelli che chiamano Amnesty International appena un politico o un banchiere viene arrestato o intercettato. Invano. Hanno altro da fare: la cosiddetta “riforma della giustizia”, che in realtà è la solita riforma dei giudici. Dicono che ora B. è fuori dal Senato, quindi “finalmente” si può farla senza il sospetto di favorirlo. (altro…)

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La retata di ultras della Lazio a Varsavia viene giudicata con serena rassegnazione dalla nostra ambasciata, che segue la vicenda nella convinzione che «la Polonia è un paese civile», e cerca di assistere come può gli italiani fermati dopo gli scontri con la polizia; non così il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, secondo il quale «non avevano fatto niente di male, erano a Varsavia per vedere una partita di calcio». I coltelli e le asce al seguito dei vivaci supporter erano, evidentemente, oggetti d’uso personale: chi di noi, quando va all’estero, non completa la sua borsa di viaggio con un’ascia? Le dichiarazioni di Tare sono la miliardesima conferma della impossibilità congenita di risolvere la questione del tifo violento in Italia. (altro…)

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Ieri è stata una di quelle volte, poche per la verità, in cui ad un certo punto ho preferito cambiare canale.
Non potevo più sentire le continue bugie della signora Santanché: esiste un limite a tutto.
Quella di ieri è stata una puntata interamente dedicata alla decadenza di Berlusconi: il re nudo, ha mostrato nella sua interezza anche le nudità dei suoi nominati, divisi oggi in lealisti e governativi, falchi o colombe.
Come Santanché e Formigoni che si sono punzecchiati durante la trasmissione.
Ingrati, poltronisti, traditori, irresponsabili … (altro…)

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Ellekappa

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Ilva

Tutte le telefonate (intercettate) di Archinà a politici e sindacalisti
L’inchiesta.

TARANTO— Nessuno può dirsi innocente di fronte ai veleni dell’Ilva. Nel triangolo Taranto- Roma-Milano, tutto e tutti hanno avuto un prezzo. Non necessariamente economico. Tutto e tutti ne sono irrimediabilmente rimasti sporcati e dunque prigionieri. Nei trentuno faldoni di atti e nelle 50mila intercettazioni telefoniche dell’inchiesta della Procura di Taranto depositati in questi giorni e di cui Repubblica è in possesso, è la prova documentale che il Sistema Riva e il capitalismo di relazioni di cui è stato espressione hanno appestato, insieme all’aria, all’acqua, al suolo di Taranto, il tessuto connettivo della politica, della pubblica amministrazione, dei controlli a tutela dell’ambiente e della salute. (altro…)

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La Sapienza

Roma, sei studenti su dieci mentono sul reddito per ottenere borse di studio e trasporti gratuiti.

ROMA— LA STUDENTESSA col papà che gira in Ferrari ma dichiara 19mila euro di reddito lordo. La ragazza che “dimentica” un tesoretto familiare da 600mila euro e ne denuncia appena 14 mila all’anno. La laureanda con villa e piscina annessa (tra l’altro: non risultava neanche al catasto) che si fa passare per indigente e presenta una dichiarazione da circa 5mila euro. Sono soltanto i casi più eclatanti ma la bugia, tra gli universitari romani, sembra diventata la regola. Tutti a mentire, nascondere, ridimensionare proprietà e conti in banca per accaparrarsi borse di studio, alloggi, mensa e trasporti gratuiti o facilitati e altre agevolazioni. Furbetti di oggi che rischiano di diventare i grandi evasori di domani. Un malcostume purtroppo dilagante, stando ai controlli delle Fiamme Gialle in collaborazione con gli atenei romani e la regione Lazio. I dati sono sconcertanti: il 62 per cento delle autocertificazioni Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) sono bugiarde. (altro…)

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Ieri con i miei colleghi ho bevuto solo un prosecco. La decadenza di un noto delinquente non può suscitare eccessivi entusiasmi, sarebbe un insulto alle intelligenze dei cittadini onesti. In un Paese normale un frodatore del fisco decade immediatamente da senatore senza aspettare un voto parlamentare. Ma un prosecco, solo uno, andava bevuto se non altro perché il voto di ieri è un successo del M5S. Alcuni giornalisti cercano di offuscare, di nascondere la nostra vittoria, ma chiunque ha onestà intellettuale sa perfettamente che senza i “cittadini nelle istituzioni” a fare pressione, a costringere le altre forze politiche a un minimo di decenza, la legge Severino l’avrebbero mandata alla Consulta, avrebbero ritardato i lavori della giunta per le elezioni al Senato e non si sarebbe votato con il voto palese. (altro…)

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