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Posts Tagged ‘santoro’

SantoroSalone di Torino – Santoro contro il servizio pubblico.

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SantoroOggi voglio parlarvi delle novità che attendono tutti noi del Fatto Quotidiano a partire da martedì. Prima però apro una parentesi su un qualcosa di molto vecchio che ho trovato ieri sul Corriere della sera. La firma è sorprendente: quella del critico televisivo Aldo Grasso, che sa molto di tv ed è spesso discutibile, ma mai banale. Ieri invece ha scritto una frase che sembra uscita dalla bocca di un vecchio colonnello in pensione, di quelli con i mustacchi, i favoriti, il monocolo, il panciotto, l’orologio a cipolla nel taschino e la gamba di legno. Dovendosela prendere con Rosso di Sera e con Santoro, s’è scagliato contro tre donne di spettacolo che hanno preso parte alla serata di giovedì dalla piazza di Firenze: Sabrina Ferilli, Monica Guerritore e Alba Parietti: “Oh, ma queste tricoteuses del rosso di sera, a parte qualche peccatuccio di gioventù, avessero mai sposato un contadino, un operaio, un cassintegrato!”. Quindi, per essere di sinistra, una donna deve sposare un proletario. A parte il maschilismo un po’ grottesco che vi si nasconde (giudicare una donna dal suo uomo, e naturalmente mai viceversa), questo sragionamento si presta a ben più avvincenti sviluppi. (altro…)

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Michele-SantoroLA SERATA FIORENTINA SU LA7 CHIUDE IL CICLO DI SERVIZIO PUBBLICO: “DAVVERO CREDETE CHE IO SIA UN TRIBUNO? RENZI MI HA DETTO IN BOCCA AL LUPO E IO A LUI”.

A noi ci piace il rosso”, così saluta Michele Santoro. Il rosso in televisione con maglie, sciarpe e fiori. Il rosso di Firenze, il tramonto che avvolge lo sfondo con Palazzo Vecchio e il mastodontico Duomo. Il Rosso di sera, che poi è il titolo di questa puntata speciale di Servizio Pubblico, una trasmissione che fu generata in piazza – quattro anni fa, a Bologna – e che in piazza finisce. Ha scelto il rosso, Santoro, per il congedo dal pubblico e la capitale del renzismo che, a poco a poco, quasi timorosa, si ribella al partito unico, al pensiero unico, al Matteo unico.   QUANDO PARTE la colonna sonora, i riflettori rossi accendono la passerella rossa – aggettivo e sostantivo ricorrente – e sale Santoro, indugia un attimo, la telecamera stringe, mette su l’espressione irriverente e domanda: “Ma veramente credete che io sia un tribuno? In tanti ci hanno imitati, però non si può imitare l’anima di un programma”. (altro…)

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La letteraIL CONSIGLIERE RAI ANTONIO VERRO, IL 25 AGOSTO 2010, SCRIVE AL PREMIER BERLUSCONI. PIANO PER SABOTARE IL SERVIZIO PUBBLICO. OBIETTIVO PRINCIPALE: “ANNOZERO” DI SANTORO.

Le tredici righe di questa lettera sono il compendio finale del ventennio berlusconiano, il timbro ufficiale della rappresentazione pubblica dello spirito di Arcore. Di come la Rai abbia scelto di vivere felicemente (ammesso che negli anni precedenti avesse praticato uno stile diverso) sotto la suola del padrone.   È il 25 agosto 2010 e Antonio Verro, consigliere di amministrazione, scrive al premier una lettera (che l’interessato smentisce e nell’intervista qui sotto spiega i motivi) a cui allega due fogli di schede sintetiche riferibili a otto programmi di informazione. Sono le “trasmissioni che più mi preoccupano. Temo infatti che siano fortemente connotate da teoremi pregiudizialmente antigovernativi”. (altro…)

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Servizio Pubblico

Il patto del nazareno è morto ma Berlusconi ancora non ha capito cosa fare. Dare il via alla stagione del fango e far saltare tutto o vedere come andrà a finire..
Nell’incertezza, dopo un periodo di vacche grasse per le larghe intese (sue), ha iniziato a vendere le azioni di Mediaset, che dal 2012 erano cresciute di parecchio.
Non per tutti sono stati anni di crisi.

In attesa degli stabilizzatori, o irrobustitori (copyright di Naccarato), il governo va avanti senza alcun ripensamento su legge elettorale o riforme costituzionali.
Che non sono una deriva autoritaria, non ditelo altrimenti i costituzionalisti si spaventano.
Diciamo che il “combinato disposto” delle riforme renderà il cittadino sempre meno necessario e partecipe delle decisioni fatte nel palazzo. (altro…)

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IL-RICATTO
Dopo la testimonianza del presidente della Repubblica, Servizio Pubblico ha dedicato un’intera puntata alla trattativa stato mafia, raccontata da Sabina Guzzanti, dai servizi di Walter Molino (autore del libro “Protocollo fantasma”). Ospiti Sallusti, Martelli e Cianferoni (l’avvocato di Riina o forse di Mori?).
La copertina di Santoro
Vitti na crozza ….
Sono anni che passiamo davanti a quei morto che quasi non li vediamo più.
Il presidente dice che quelle stragi erano un ricatto, ma noi non abbiamo più voglia di scoprire la verità su quel ricatto.
Santoro ha poi parlaro del codice d’onore della mafia secondo Grillo: avevano l’onore gli assassini della signora Asta, gli assassini di Rizzotto o De Mauro?
Santoro ricorda gli attimi dopo l’attentato in via Fauro: ho visto il cratere della bomba, ho visto gente che mi guardava con aria smarrita. Manganelli che scuoteva la testa incredulo: la mafia colpiva con determinazione fuori dalla Sicilia.
Gli uffizi, via Fauro, Palestro.

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servizio_pubblico_25-09-14

Sto ancora cercando di assimilare la copertina di Santoro, che ha aperto la nuova stagione, forse l’ultima, di Servizio pubblico.
Un tentativo di presa per i fondelli del premier che vuole fare l’americano, ma rischia di scadere nel ridicolo come l’Albertone di “Un americano a Roma”.

Ma la puntata era dedicata a tutt’altro che Renzi: nord e sud uniti nello stesso problema, la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini che, sia nelle villette di Chiari che nelle stradine di Traiano, si sentono abbandonati dallo stato.
Nei labirinti del quartiere dello spaccio, dove è stato ucciso Davide Bifolco, è difficile passare inosservato se sei un estraneo. Ci sono le vedette, ci sono i ragazzini che controllano che arrivino ‘e guardie, o i giornalisti come Bertazzoni.
Il vuoto dello stato, in termini di presidio del territorio, in termini di servizi, è occupato dalla criminalità che offre un posto di lavoro, uno stipendio, la sicurezza alla gente. (altro…)

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announo

Quarto appuntamento con Announo, il programma condotto da Giulia Innocenzi e realizzato con la squadra di Servizio Pubblico, in onda giovedì alle 21.10 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it.

Titolo della puntata, “Viva Maria?”: è giusto legalizzare le droghe leggere? Dopo la decisione della Corte Costituzionale di bocciare la legge proibizionista Fini-Giovanardi, che equiparava le droghe leggere a quelle pesanti, il tema della legalizzazione torna ad essere un tema politico. Il pronunciamento della Consulta, infatti, sembrava l’occasione per discutere sulle droghe leggere, come la marijuana usata da 3,5 milioni di italiani, e magari per alleggerire la pressione sulle carceri, dove una parte del sovraffollamento è causato dalla vecchia legge. La nuova norma approvata in Parlamento, invece, si è limitata a rivedere le tabelle, ed anche l’uso terapeutico resta un miraggio a causa di burocrazia e pregiudizi. (altro…)

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Travaglio

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announoTerzo appuntamento con Announo, il programma condotto da Giulia Innocenzi e realizzato con la squadra di Servizio Pubblico, in onda giovedì alle 21.10 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it.
Titolo della puntata, “Valgono un voto?”: a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale il duello a distanza tra Matteo Renzi, presidente del Consiglio e leader del Partito democratico, e Beppe Grillo, capo del Movimento 5 Stelle, si consuma dappertutto. Stando ai sondaggi, il dato che più impressiona è quello dell’astensione. E in queste ore quello che gli italiani sembrano chiedersi sulla classe politica è: valgono un voto? (altro…)

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announo

Secondo appuntamento con Announo, il programma condotto da Giulia Innocenzi e realizzato con la squadra di Servizio Pubblico, in onda giovedì alle 21.10 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it.

Titolo della puntata, “A chi la banana?”: per la prima volta faccia a faccia tra Matteo Salvini, leader della Lega Nord, e Cécile Kyenge del Partito democratico. I temi al centro del dibattito saranno l’immigrazione, l’emergenza sbarchi e il razzismo che negli ultimi tempi ha segnato le cronache italiane. (altro…)

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Sciamaninn

“Sciamaninn Let’s go” è il titolo della nuova puntata di Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro in onda ogni giovedì alle 21.10 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it

Kabobo ‘semi-infermo’ di mente condannato a soli 20 anni di galeraBerlusconi ai servizi sociali, 19.000 clandestini sbarcati di recente, 21 indipendentisti ancora in galera senza aver fatto male a nessuno. Che schifo. Io non mi arrendo e non perdo la speranza, io lavoro per lasciare ai miei figli un futuro migliore”. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, non le manda a dire, neppure su Facebook dove ha scritto questo post. E in questi giorni, dopo aver incontrato Marine Le Pen, la leader della destra francese, in vista delle elezioni europee prosegue la sua battaglia per uscire dall’euro e per fermare quella che lui chiama invasione degli immigrati. (altro…)

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servizio-pubblico-puntata-villaserena

“#Stai Villa Serena” è il titolo della nuova puntata di Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro in onda ogni giovedì alle 21.10 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it

Come finirà? Ai servizi sociali, magari facendo volontariato in una casa per gli anziani una volta la settimana, oppure ai domiciliari? Nei giorni del verdetto su come Silvio Berlusconi sconterà la propria penaMatteo Renzi spiega (ancora una volta) come sarà il bonus in busta paga per la riduzione Irpef e presenta il Def. L’accordo sulle riforme tra lui e il Cavaliere, dal nome latino Italicum, sembrava essersi impaludato ma una telefonata tra Renzi e Berlusconi lo ha tenuto in vita, provocando però il contraccolpo di 22 senatori del Pd – il partito del Premier – che ora lo vorrebbero cambiare, magari con la collaborazione del Movimento 5 Stelle. Fronda passeggera o crisi? E l’ottimismo di Renzi oggi è anche l’ottimismo di Berlusconi, in uno dei giorni più importanti e amari nella vita del Cavaliere? (altro…)

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Matteo-Garibaldi

Nelle ore in cui Matteo Renzi, in visita a Londra, incontrava il gotha della city finanziaria invitando ad investire ed a fidarsi del suo Governo, in Italia scattavano gli arresti per 24 secessionisti (gran parte dei quali veneti), accusati – nell’ipotesi della Procura di Brescia – dei reati di terrorismo e di fabbricazione di munizioni da guerra (tra gli oggetti sequestrati c’è anche un carro armato artigianale attrezzato con un cannoncino). Tutto questo in un Paese alle prese con la sfida di ripartire economicamente, dopo anni di sacrifici e di crisi, e con una parte degli imprenditori del Nord, soprattutto in Veneto, che protestano contro l’euro e contro un governo che giudicano “incapace di dare risposte adeguate alla libera impresa”. Critiche aspre che Beppe Grillo, leader del M5S, da posizioni diverse, mette in scena con il suo nuovo spettacolo “Te lo do io l’euro”. (altro…)

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