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Archive for giugno 2014

Carbone
Abbiamo commissionato un’indagine sulla sostenibilità ambientale della filiera del carbone dalla Colombia, uno dei maggiori esportatori in Italia; e abbiamo scoperto le relazioni commerciali di Enel con due grandi aziende minerarie di pessima reputazione.

L’indagine è stata affidata all’istituto di ricerca indipendente olandese SOMO, e il risultato – non smentito da Enel, cui abbiamo sottoposto le informazioni prima di pubblicare questo dossier – svela che l’azienda italiana ha rapporti commerciali con la statunitense Drummond e laProdeco (di proprietà della svizzera GlencoreXstrata). Rapporti imbarazzanti, visto che i due giganti del carbone che operano in Colombia sono stati ripetutamente accusati di gravissime violazioni dei diritti umani e di aver commissionato omicidi e torture di sindacalisti e abitanti delle aree circostanti le loro miniere.

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RepubblicaIl ritornello ritorna sempre (scusate il gioco di parole): “ce lo chiede l’Europa”, anche per le riforme targate Renzi.
Che non sono un optional, ma diventano un obbligo dopo che l’Italia ha strappato la flessibilità europea.
Almeno questo è quello che dice l’informazione embedded.
Perché a guardar bene le cose, la flessibilità non è ancora certa e se i conti non dovessero migliorare, in autunno dovremmo fare una nuova manovra. E oggi dobbiamo cercare 1 miliardo per la cassa integrazione in deroga.
E le riforme sono solo sulla carta: archiviati gli 80 euro (quante cartelle si saranno comprate le famigile italiane? quanti libri? Quante serate in pizzeria?), e il bonus Letta per assumere giovani disoccupati (solo 20000 domande sulle previste 100000), anche le altre riforme sono al palo. (altro…)

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Carlo Cottarelli ne ha contate circa 10.000, la Corte dei Conti più o meno 7.500. Numeri enormi, ma ben lontani l’uno dall’altro, che danno proprio per questo l’effettiva percezione della…

Carlo Cottarelli ne ha contate circa 10.000, la Corte dei Conti più o meno 7.500. Numeri enormi, ma ben lontani l’uno dall’altro, che danno proprio per questo l’effettiva percezione della complessità e della poca trasparenza del mondo delle società partecipate. Un settore in gran parte inesplorato e che costa, solo allo Stato, decine di miliardi ogni anno. Proprio tramite il lavoro del commissario alla spending review, il governo punta a mettervi ordine velocemente. Il piano di razionalizzazione di Cottarelli dovrebbe arrivare a breve, entro il mese di luglio, ma intanto i magistrati contabili hanno già fatto i loro calcoli, sollecitando ulteriormente un rapido intervento dell’esecutivo. (altro…)

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Orsoni-GalanIl procuratore aggiunto Nordio e l’inchiesta che ha decapitato la città. “Altro che persecutori, siamo noi che dobbiamo 
frenare l’ira popolare. La gente ci chiede la libbra di carne”

L’intervista.

E SU cosa ci dobbiamo aspettare ancora Due giudici, il gip e il gup, e il tribunale del Riesame si sono espressi sul vostro lavoro. Come ne esce l’inchiesta?
«Decisamente rafforzata. Proprio sabato il Riesame ha confermato il carcere per due indagati chiave, l’assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso e il suo assistente. E anche quando le misure sono state mitigate, ciò è avvenuto non per il venir meno degli indizi, ma perché il tribunale non ha ravvisato esigenze cautelari restrittive. L’impianto probatorio ha retto».

Che siano stati creati fondi neri dal Consorzio Venezia Nuova è ormai assodato. Sono meno evidenti, invece, gli indizi che i soldi siano finiti alla politica. Avete trovato riscontri oggettivi?
«Parte dell’inchiesta è ancora segreta e quindi non posso rispondere. Mi limito a dire che la corruzione era indirizzata maggiormente a singoli individui, non necessariamente inseriti nella politica».
E però l’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e il deputato Giancarlo Galan, lamentano, esplicitamente o meno, il fumus persecutionis.
E così?
«Difendersi con tutti gli argomenti disponibili è un diritto sacrosanto. Il gip, però, ha rigettato l’istanza di
patteggiamento proposta da Orsoni, e accolta dalla procura, perché troppo mite. Ha detto che siamo stati troppo buoni, non persecutori».
Era proprio necessario chiedere i domiciliari per Orsoni?
«Le richieste della procura sono agli atti, e a esse mi richiamo senza commentare. Osservo però che l’indagato è stato tenuto agli arresti domiciliari, cioè a casa sua, non ai piombi o in carcere duro». (altro…)

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Rubano anche sugli slip, ma soprattutto governano male.

La corruzione non è il danno maggiore. Il punto è: come ci hanno governato i figuri che amministravano miliardi mentre rubavano sulle mutande? E come ne usciremo se i “nuovi” – come in Liguria e Veneto – sono quelli che stavano gomito a gomito con gli arrestati?

La corruzione non è il danno maggiore. Il punto non è che si sono rubati perfino posate e mutande. Che con i miliardi finiti nelle loro tasche potremmo sanare il debito pubblico con le imprese e risolvere la vergogna esodati. No, il punto è un altro: come ci hanno governato questi figuri che amministravano centinaia di miliardi e intanto compravano il vino per brindare con i nostri soldi?  (altro…)

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Romaniello

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juncker_attilaMark Twain scriveva che “il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso”. I media italiani si impegnano quotidianamente a confermarlo e il racconto dell’ultimo Consiglio europeo ne è l’ultima dimostrazione. Gianluca Luzi su Repubblica arriva ad indicare Renzi come uno dei due “protagonisti” della vita europea con Angela Merkel. Sulla Stampa leggiamo: “Sull’agenda, l’Italia di Matteo Renzi porta a casa un buon pacchetto: l’accordo ad aiutare gli stati impegnati nelle riforme assume maggiore «solennità» e diventa «vincolante» per poter ottenere maggiore flessibilità“. Quello che percepisce il lettore è che le prossime decisioni di Bruxelles passeranno ora anche da Roma e l’ignaro alla ricerca di “informazione” crederà che ‘anche l’Europa sta cambiando verso grazie al nostro Renzi-Roosevelt‘. (altro…)

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Papa FrancescoSTRANO RINVIO SUL BILANCIO.

Lo Ior torna ad essere opaco. Gli osservatori hanno cominciato ad accorgersene al ritorno di papa Francesco dal suo viaggio in Terrasanta. “Nello Ior sono stati chiusi 1600 conti, di persone che non avevano diritto”, aveva dichiarato il pontefice nella conferenza stampa sull’aereo che da Tel Aviv lo riportava a Roma.

   Parola di papa. E invece, a precisa domanda, i portavoce dell’Istituto si rifiutano di avvalorare le sue dichiarazioni. Nonostante la pubblicazione di una lettera del presidente Von Freyberg, che l’anno scorso aveva indicato categoricamente il termine di fine novembre per la chiusura dei conti non in regola con i requisiti dello statuto Ior: “Con la presente le notifichiamo il recesso da parte dell’Istituto dal rapporto con lei intercorrente, nonché da ogni servizio ad esso connesso, a far data dal 30 novembre 2013 con conseguente chiusura di ogni posizione”.  (altro…)

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BerlusconiLA SVOLTA “PASCALIANA”.

MOSSA A SORPRESA Pochi se lo aspettavano. Soprattutto tra i suoi. Silvio Berlusconi ieri ha rilasciato una dichiarazione che apre al mondo gay e alle unioni omosessuali: “Quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti”, ha detto il leader di Forza Italia sull’onda forse delle manifestazioni omosessuali che si sono svolte in Italia e all’estero. E ancora: “Da liberale ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà”. Sembra un’altra persona rispetto al leader che appena nel novembre 2010, parlando del caso Ruby, aveva detto: “Meglio appassionarsi alle belle ragazze che essere gay”. (altro…)

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LavoroIl ministro Poletti: “Il Jobs Act non toccherà l’articolo 18 Prestito previdenziale agli esodati. L’età pensionabile non cambia”.

IL GOVERNO non sta preparando alcun intervento di correzione sui conti pubblici, ma entro quest’anno dovrà, tra l’altro, reperire un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega che ancora non è stata presa una decisione su come attuare quella parte della riforma Fornero sul mercato del lavoro che fissa criteri più rigidi per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga (quelli pagati dalla fiscalità generale e non dai versamenti delle imprese) e ne limita la durata anche con l’obiettivo di ridurne gli abusi. La Cgil stima che, da qui alla fine dell’anno, c’è il rischio che perdano il sostegno al reddito circa 50 mila persone. (altro…)

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RenziLA RESA DEI CONTI.

IN CDM SOLO LINEE GUIDA SULLA GIUSTIZIA, A PALAZZO MADAMA INIZIA LA BATTAGLIA E LA MINORANZA DEM CHIEDE DI TAGLIARE ANCHE I DEPUTATI.

Europa, riforme, giustizia. In ordine o in disordine, come volete. Questa è la settimana di Matteo Renzi e di un governo che, quest’oggi, dovrà incrociare due appuntamenti fondamentali. In Consiglio dei ministri scorrono le linee guida di un pacchetto, riempito e poi svuotato, di Andrea Orlando, il Guardasigilli arretra e non prepara i decreti: falso in bilancio forse, intercettazioni un ritocco, responsabilità civile dei magistrati in Parlamento. E mentre l’esecutivo si riunisce a palazzo Chigi, in Commissione Affari Costituzionali, a Palazzo Madama ore 16, il presidente Anna Finocchiaro darà in pasto ai colleghi un documento di 728 pagine che contiene 581 emendamenti: la richiesta che compatta la minoranza democratica e le opposizioni è il Senato elettivo. (altro…)

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È UNA flessibilità… molto rigida quella che ci è stata concessa dal vertice europeo. Quantificabile in circa 2-3 miliardi in più a disposizione nel 2015 e in un processo di riduzione del debito più lento negli anni successivi, a condizione però di attuare riforme importanti del lavoro, della pubblica amministrazione o dell’istruzione.

PER fortuna le prime due riforme sono nell’agenda del governo Renzi, sebbene ancora molto lontane dal traguardo. Speriamo che negli accordi presi a Bruxelles ci sia di più di quanto scritto nei comunicati ufficiali. Perché l’Europa, non solo l’Italia, ha bisogno di politiche espansive della Germania, di programmi infrastrutturali da finanziare in comune, a livello europeo, e di un accordo per lasciare svalutare la moneta comune. In ogni caso, invece di cantar vittoria, il governo italiano farebbe bene ad usare la condizionalità di Bruxelles per completare entro l’anno almeno una delle riforme in programma, rendendola pienamente operativa, con il varo dei rilevanti decreti attuativi. (altro…)

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TotoOttavi di finale. “La Franzoni a casa, lascia il carcere dopo 6 anni. L’abbraccio del paese: ‘I suoi figli avevano bisogno di lei’” (la Repubblica, 27-6). Quelli rimasti dopo il girone eliminatorio.
Gay Pride. “Brunetta stoppa Verdini: ‘Basta sms a Renzi’”
(La Stampa, 29-6).
Pomiciate alla luce del sole.
L’Orsoni lavatore.
“Mose, doccia fredda per Orsoni. Il Gup rifiuta il patteggiamento. La replica: ‘Ora potrò difendermi’” (il Giornale, 29-6). Dal reato che ha confessato?
Largo di fianchi. “Al tuo fianco, Marcello” (titolo della pagina a pagamento con i messaggi di solidarietà di ex colleghi e amici a Marcello Dell’Utri, detenuto nel carcere di Parma per scontare la condanna definitiva a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, Corriere della sera, 26-6). Firmato: i detenuti della cella accanto. (altro…)

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LandiniIl sindacalista Maurizio Landini (Fiom).

Se Renzi vuol cambiare verso, lo cambi davvero, altrimenti non va da nessuna parte. La fase degli spot è finita”. Maurizio Landini, segretario Fiom che con il premier ha costituito un rapporto diretto tale da infastidire la segreteria Cgil, invita il presidente del Consiglio a prendere le distanze da Sergio Marchionne con cui domani parteciperà al convegno degli Industriali di Torino alla Maserati di Grugliasco.
C’è il rischio che il convegno di domani sia uno spot alla Fiat?
La fase degli spot è finita. In Italia la disoccupazione cresce, la maggioranza dei lavoratori Fiat è in cassa integrazione, si continuano a fare accordi separati, come pochi giorni fa a Melfi. (altro…)

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BianiQuella statua a Sarajevo che riapre le ferite della storia

La città dove cento anni fa si accese la Prima guerra mondiale si divide. I serbi disertano le celebrazioni ufficiali e onorano come un martire Gavrilo Princip: per l’attentatore di Francesco Ferdinando viene eretto un monumento

L’anniversario.

UN GIORNO ha messo in mostra, ma in vetrine separate e ostili, la ricapitolazione di un secolo, gonfia di solennità e di ridicolo. La Sarajevo bosgnacca ha provato a rimettere assieme narrazioni opposte, invitando la Filarmonica di Vienna.

E Desponendo sui due lati dell’ex museo della Giovane Bosnia — Mlada Bosna , chiamata così per emulare la Giovane Italia mazziniana — il volto dello sparatore, Gavrilo Princip, e della vittima, l’arciduca Franz Ferdinand. Lo slogan neutro dice: L’angolo di strada che inaugurò il XX secolo, e il manifesto della celebrazione dice: Cent’anni di guerra,
cent’anni di pace. (altro…)

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BrasileDilma, ricchi e poveri: il sollievo unisce tutti

Ai rigori un paese sospeso in palio ben più della coppa poi è festa per tutta la notte.

RIO DE JANEIRO – IL CRISTO Redentore si china sul milione di persone che trattengono il respiro a Copacabana, si ricorda delle preghiere della madre di Neymar, della vecchia in carrozzella, dei ragazzi, tutti immobili come nel fermo immagine di un film.

Silenziosi come una scena biblica senz’audio. Non ci possono credere, il Brasile intero non ci può credere che finisca così. Allora dall’alto del profilo di Rio de Janeiro il cristo che tutti segretamente invocano si distoglie dalla sua fissità immensa di pietra bianca e mette una mano su Julio Cesar, il portiere. Che di conseguenza para il secondo rigore, arrivano la madonna, tutti i santi neri e bianchi, scende il campo l’Olimpo delle divinità di questa terra baciata dal sole e nell’inverno estivo di Rio si sente proprio, si sente nitido, un immenso sospiro di sollievo. (altro…)

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rainbow

La nuova Rainbow Warrior, la nave ammiraglia della flotta di Greenpeace, è a Genova, per il lancio del tour “Non è un Paese per Fossili”, che vedrà l’imbarcazione impegnata lungo le coste italiane per promuovere una profonda trasformazione energetica, in Italia e in Europa.
La campagna inizia in concomitanza con la seduta del Consiglio Europeo in cui i leader UE saranno tenuti a decidere come accrescere la sicurezza energetica europea, dopo la crisi tra Ucraina e Russia. In ballo, sottolinea l’associazione, ci sono anche i nuovi impegni UE in materia di clima ed emissioni. E proprio a questo proposito Greenpeace si dice preoccupata per la posizione dell’Italia. (altro…)

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Tasse

I NOSTRI ANZIANI PAGANO PIÙ IMPOSTE RISPETTO A QUANDO LAVORAVANO. PER OGNI ESERCIZIO CHE NASCE NE MUOIONO DUE.

Pensionati supertassati e negozi che chiudono: questo il quadro a tinte fosche dell’Italia nei primi mesi del 2014, presentato da Confesercenti e Confcommercio.
PENSIONI Italia è il paese più longevo d’Europa, ma anche quello che tratta peggio i propri pensionati. Gli anziani, dopo una vita di contributi, pagano proporzionalmente più tasse di quando lavoravano. “Un anziano che riceve un assegno mensile di 1500 euro lordi detrae 72 euro in meno rispetto a quanto fa, invece, un lavoratore dipendente con un reddito dello stesso importo”, ha spiegato il presidente Marco Venturi, durante la festa nazionale della Fipc (Federazione Italiana Pensionati del Commercio).
L’anomalia maggiore, però, è che il prelievo fiscale è tanto maggiore quanto più la pensione è bassa. Le pensioni sotto i 1500 euro, infatti, possono detrarre 131 euro in meno dei lavoratori con lo stesso reddito. (altro…)

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tra-le-fronde

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Doccia freddaLa flessibilità sui conti magari arriverà, ma per ora regna il rigore: mentre il premier Matteo Renzi celebrava il presunto successo italiano di aver ottenuto la promessa di qualche margine di manovra in cambio di riforme, il Consiglio europeo approvava le raccomandazioni della Commissione all’Italia rendendole ancora più dure. “Nel 2015 il Consiglio raccomanda all’Italia di garantire le esigenze di riduzione del debito così da rispettare l’obiettivo di medio termine”, cioè il pareggio di bilancio strutturale (deficit a zero dopo aver tolto dal calcolo le componenti dovute all’effetto della recessione). E l’Italia deve “assicurare il progresso” verso il pareggio già nel 2014. Queste le pesanti indicazioni del documento rivelato ieri da Federico Fubini su Repubblica. (altro…)

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