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Archive for gennaio 2017

settis

Salvatore Settis – “Per far risorgere la democrazia in Italia bisogna riportarla nei partiti, dando più voce alla comunità”.

Ci voleva Matteo Renzi per smentire Giulio Andreotti. Il grande vecchio della prima (e perdurante) repubblica sibilava “il potere logora chi non ce l’ha”, Renzi ha mostrato che il potere logora chi ce l’ha: lui. Ma Renzi non è il solo a patire di questo gran rimescolamento di carte post-referendum, e non basta consolarsi pensando che è stato bocciato in diritto costituzionale dal voto popolare e ora anche dalla Consulta. Non stiamo forse rischiando di disperdere lo slancio ideale di chi ha votato No perché crede alle ragioni della Costituzione? Tutti lamentano la crisi della rappresentanza e l’allontanarsi dei cittadini dalla politica, ma come arrestare questo degrado? Come far risorgere dalle ceneri una democrazia costituzionale? (altro…)

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renzi

Macché ascolto – Arriva a Rimini dagli amministratori Pd e si barrica nel backstage. Poi comincia il primo discorso post-dimissioni con una vittima del Rigopiano.

I giornalisti si attendono che noi ora replichiamo a quello che si è detto in un’altra assemblea. Peccato: vi è andata male. Riprovate, sarà per un’altra volta”. Rimini, Palacongressi, assemblea degli amministratori locali del Pd. Dopo quasi un mese e mezzo di silenzio pubblico, Matteo Renzi torna su un palco. La cifra politica la dà il non-attacco a Massimo D’Alema, che a Roma ha evocato la scissione democratica. In prima fila, sono arrivati dalla convention col Lìder Massimo, Roberto Speranza e Nico Stumpo. (altro…)

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terremoto

Ho appena concluso due giorni di incontri negli alberghi della costa adriatica e dell’entroterra, dove alloggiano i cittadini colpiti dal terremoto dell’Italia centrale.

Abbiamo tenuto delle vere e proprie assemblee, lontano dalle telecamere, dove ognuno di loro ha avuto modo di spiegare quello che non sta funzionando, i problemi che sta vivendo e le proprie speranze.

Per me, Patrizia Terzoni e Laura Castelli è stato un confronto fondamentale, alcuni di loro si sentono totalmente abbandonati, c’è chi ci ha detto “siete gli unici ad aver avuto il coraggio di venire qui, per ora ci assistono gli albergatori, non lo Stato”. C’era tanta rabbia ma anche tanta voglia di ripartire. (altro…)

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La costruzione del muro col Messico .. il blocco degli ingressi da una serie di paesi islamici (quelli con cui Trump non fa affari o non ha ricevuto sostegno, pare) ..
I fondi per l’aborto chiusi..
In pochi giorni Trump è riuscito a piazzare una serie di mosse, molte delle quali per soli fini mediatici, che secondo me hanno solo l’obiettivo di alzare il livello del tifo da stadio.
I tifosi pro Trump, da copione, si difenderanno dicendo che sta mantenendo le promesse elettorali, per cui è stato votato.
I tifosi contro, sempre da copione, parleranno di violazione dei diritti umani, del caos negli aeroporti, dei toni xenofobi. (altro…)

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trump

I procuratori di 15 Stati fermano le espulsioni: la misura è incostituzionale. Incertezza al ministero dell’Interno Manifestazioni in molte città, “assedio” alla Casa Bianca.

Stop ai rifugiati, in Usa dilaga la protesta E Donald rincara: non farò come la Ue.

NEW YORK – Law&Order sembrano non abitare più qui. L’America è nel caos, un Paese più diviso che mai. E ora cerca di districarsi dal pasticciaccio provocato dall’ordine esecutivo firmato venerdì sera da Donald Trump, che ha sbarrato le porte ai rifugiati e ai cittadini di sette grandi Paesi musulmani, attraverso ricorsi e sentenze di giudici locali.
Il primo schiaffo al nuovo capo della Casa Bianca è arrivato già sabato sera: con la decisione del giudice federale di Brooklyn Ann Donnelly, che ha ordinato alle autorità di non procedere alle “deportazioni” dei cittadini con i documenti in regola provenienti dai Paesi mediorientali e africani banditi.

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natangelo

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emiliano

Il governatore della Puglia intervistato da Lucia Annunziata a ‘In mezz’ora’ avverte il suo segretario: “Lui non può fare degli italiani e del partito quello che gli pare. Se ci sarà bisogno di candidarsi mi candiderò: ho consensi perché sono indipendente”. La replica di Orfini e Guerini: “Si rilegga lo statuto”.

“Un congresso è necessario, se il segretario lo nega, allora è lui arrivare a una scissione, non gli altri”. Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, attacca Matteo Renzi come principale responsabe delle divisioni che stanno animando il Partito democratico. Divisione fotografate da quanto accaduto sabato: nel giorno in cui il segretario del Pd tornava sulla scena dopo la sconfitta del 4 dicembre convocando a Rimini l’assemblea degli amministratori locali, la minoranza dem si è data appuntamento a Roma con Sinistra Italiana, per ripartire dai Comitati del No.  (altro…)

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davigoNon voglio essere ricordato come il presidente dell’Associazione nazionale magistrati che ha abdicato sulla difesa dell’indipendenza della magistratura. Signor ministro, spero che lei non voglia essere ricordato come quello che l’ha violata”. Le parole di Piercamillo Davigo – ieri a Milano all’inaugurazione dell’anno giudiziario – sono l’ultimo capitolo di un confronto, che è ormai scontro, tra le toghe e il governo.

Dottor Davigo, il ministro Orlando le ha risposto: si chiede perché l’Anm non ha protestato quando si decise di portare l’età pensionabile da 70 a 75 anni.

Fanno finta di non capire. Noi non abbiamo obiettato sul provvedimento, ma sul fatto che in un secondo momento è stata introdotta una proroga per i magistrati degli uffici direttivi e poi per altri 18 magistrati. Questo non è accettabile, perché dà la possibilità al governo di decidere chi fa il giudice, chi rimane in servizio e chi no. Può darsi anche che i prorogati siano i migliori, ma se passa il principio domani potrebbero essere i peggiori. (altro…)

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eroe

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SENZA voler mettere becco (per carità! dio ce ne scampi!) nell’eterna disputa giudiziaria attorno a Silvio Berlusconi, che oramai ha la stessa freschezza del caso Dreyfus essendo però decisamente meno interessante, ci si domanda se esista per caso una concreta possibilità di non parlarne mai più. Evitando così di vedere rifiorire ovunque le fotografie della ex favorita in bikini a Dubai o in altre località in grado di destare lo stupore popolare; e delle altre numerose collaboratrici del nostro, in pose pensose oppure sbarazzine a seconda della distanza che le separa dalla Procura.
Ci sono stati lunghi attimi, nel nostro recente passato, che ci hanno dato l’illusione di esserci lasciati alla spalle la nipote di Mubarak e soprattutto il suo vero zio, che la riceveva ad Arcore con tutti gli onori.

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tirassegnoQuesto articolo – come tutti quelli di un quotidiano, scritti sul tamburo dell’attualità – potrebbe essere da buttare già domani. Però, siccome siamo abituati a scrivere ogni giorno ciò che pensiamo e sentiamo, e su questo si basa il nostro rapporto di fiducia con i lettori, ci prendiamo il rischio di farlo anche stavolta. Da sette mesi, cioè da quando è stata eletta sindaco di Roma, Virginia Raggi viene quotidianamente lapidata dai media. Lei e chiunque le sia vicino. Qualunque cosa facciano o dicano. Cose sbagliate e cose giuste: “A prescindere”. Se lo doveva aspettare, essendo la figura istituzionale più in vista di un movimento che dà fastidio a tutti i poteri, in Italia e fuori. (altro…)

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travaglio

Lo so, al solo sentir nominare la legge elettorale la prima reazione è lo sbadiglio e la seconda è il letargo. A furia di apparecchiare boiate e porcate a getto continuo, i partiti hanno ottenuto questo bel risultato: prenderci per sfinimento seminando rassegnazione e indifferenza sulla legge fondamentale per la democrazia, che dovrebbe consentirci di mandare in Parlamento chi vogliamo noi e non chi decidono lorsignori. Intendiamoci: nessun sistema elettorale garantisce agli elettori l’assoluto potere di scelta. Il proporzionale che regnò nella Prima Repubblica fino al 1994 consentiva ai capibastone di comprare e scambiare voti per far eleggere chi volevano loro. (altro…)

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boschiSi scandalizzano soltanto per Roma – Dalla Boschi che si occupa della banca del padre a Sala che nomina assessore il socio: mai un’obiezione.

Il conflitto d’interessi? È stato il tormentone di vent’anni di vita politica italiana. Per due decenni si è parlato molto degli incroci incestuosi tra incarichi pubblici e affari privati, contemplando una montagna su cui era seduto un imprenditore, padrone della tv in Italia, che si era fatto anche politico e capo del governo. Molte parole e pochi fatti, tanto che stiamo ancora aspettando una legge che lo regoli davvero, il conflitto d’interessi. (altro…)

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una-settimana

“ Tassa del 20% sulle importazioni”. Poi lo stop a Nato, Onu e Ue Il primo obiettivo del presidente: difendere confini e imprese.

NEW YORK – Al settimo giorno, riposerà? La Creazione di Donald Trump procede a ritmi travolgenti. In una settimana ha disegnato un Mondo Nuovo. Costruirà il Muro e lo farà pagare ai messicani: 20% di dazio sulle loro esportazioni. Ha cancellato dai suoi orizzonti l’Europa unita, ha indebolito la Nato, ha preso le distanze dal ruolo tradizionale in Medio Oriente. Protezionismo e reindustrializzazione. Niente lotta al cambiamento climatico. Basta con tutto ciò che è sovranazionale, incluse le convenzioni sui diritti umani o la tortura. Nuovo approccio su etica, democrazia, ruolo dei media. Ecco il Mondo di Trump in sei mosse.

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la-frase-del-giorno

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renziL’entusiasmo dei renziani, anche se la loro legge è morta: basta tornare alle urne.

Eadesso non ci sono più alibi. Votiamo e vediamo chi ha i numeri nel Paese”, twitta felice il tesoriere del Pd, il renzianissimo Francesco Bonifazi, neanche un’ora dopo la pubblicazione della sentenza della Consulta. Felicità talmente eccessiva che Renzi gli chiede di cancellarlo. Senso di opportunità tardivo. A botta calda esce pure il capogruppo a Montecitorio, Ettore Rosato, per dire che si può “andare a votare subito” e pure – contro l’evidenza – che “l’impianto dell’Italicum è costituzionale”. (altro…)

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davigo

Il governo pensa di poter decidere chi deve fare il giudice, ma questo non è possibile: i governi non possono scegliere i giudici. È un vulnus senza precedenti”. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Piercamillo Davigo si scaglia contro l’esecutivo, spiegando nel corso di una conferenza stampa il motivo che ha spinto l’Anm a disertare la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione con il capo dello Stato Sergio Mattarella (altro…)

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memoria-giornata-2017

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“Agenda” è una parola di facile origine latina: le cose da fare. È pratica e non ideologica. E molto meno pretenziosa di “programma”, le cui aspirazioni di sistematicità, di contenere tutto, portano al rischio di vacuità, insomma di voler comprendere tutto per poi non fare niente, o quasi niente.

In un’agenda invece puoi dire alcune cose concrete che sarebbero da fare subito, o almeno il più presto possibile. Con il giusto bilanciamento di realismo e utopia. Dove la seconda indica il modello verso cui tendere, il primo ti ricorda i paletti della quotidianità, gli ostacoli da superare, le technicalities con cui fare i conti. (altro…)

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consulta

Scelta soft – La Corte elimina il secondo turno, ma promuove il premio di maggioranza per chi supera il 40%; sì alle pluri- candidature, però il collegio di elezione verrà estratto a sorte.

De profundis per l’Italicum, ancor prima di essere applicato, per decisione della Corte costituzionale che, ieri, ha bocciato il ballottaggio e la possibilità dei capilista bloccati di scegliersi, post voto, il collegio di elezione. A decidere il loro luogo di elezione sarà la dea bendata. Infatti, ci sarà un sorteggio. (altro…)

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