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Archive for febbraio 2011

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Siamo in attesa, ma non si sa di cosa. Deve passare la nottata, ma nessuno sa quanto sia lunga e nera la notte e, in fondo, non ci importa. Dalla nostra fortezza, avamposto in rovina, appartamento di periferia o in centro città, osserviamo l’orizzonte attraverso la malia della televisione. Voci familiari di perfetti sconosciuti ci tengono compagnia ogni sera. Interpretano gli accadimenti alle nostre frontiere e anche i pericoli, e insieme ad essi le soluzioni. Noi, come è ovvio, non ci crediamo più, né ai pericoli, né alle soluzioni. I pericoli sono ben più minacciosi, già dentro i nostri confini, e le soluzioni sono giochi di prestigio di chi non può che perpetuare il proprio potere, non ha del resto scelta. (altro…)

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Assegnati a Los Angeles i premi più ambiti del cinema: il grande vincitore è il film di Tom Hooper, che strappa anche le statuette per la regia, l’interprete principale e la sceneggiatura originale. Sconfitto “The Social Network”, “Il Grinta” a bocca asciutta. Scontato il riconoscimento alla protagonista del “Cigno Nero”.

Ha sbaragliato qualsiasi concorrente, trionfando in tutte le categorie più importanti: è Il discorso del Re il miglior film di questa edizione 2011 degli Oscar, che si è svolta ieri sera (le prime ore del mattino qui in Italia) al Kodak Theatre di Los Angeles. La pellicola diretta da Tom Hooper conquista anche la statuetta per il miglior attore con la vittoria, scontatissima, di Colin Firth, e quelle per la migliore regia e per la migliore sceneggiatura originale. Quattro riconoscimenti pesantissimi, che relegano i principali avversari in secondo piano: l’aspirante più agguerrito, The Social Network di David Fincher, deve accontentarsi della sceneggiatura non originale, del montaggio e della colonna sonora (di Trent Reznor e Atticus Ross); Inception di Christopher Nolan di riconoscimenti tecnici come fotografia, effetti visivi, sonoro, montaggio sonoro. Ma il vero sconfitto è il grinta dei fratelli Coen, che aveva fatto il pieno di candidature, e che resta a bocca asciutta.

FOTO: VINCITORI 1LOOK 2DETTAGLI DA STAR 3MRS FIRTH 4 / VIDEO 5 (altro…)

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Privè.

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Il Pd: appuntamento a palazzo Chigi. Le reazioni dei sindacati per l’attacco del premier.

Immancabili, il giorno dopo sono arrivate le reazioni dei diretti interessati. E a rispondere alle parole di Berlusconi (guarda il video), che al convegno dei Cristiano-Riformisti ha attaccato la scuola pubblica, oggi tocca ai sindacati. Sorpresi, infastiditi, arrabbiati. Più di tutto non è piaciuto quel passaggio in cui il premier ha parlato dei professori come qualcuno che vuole “inculcare” agli alunni i propri principi. E ha addossato a loro le colpe di un sistema istruzione che fa acqua da tutte le parti. Così i rappresentanti della categoria hanno risposto per le rime. Il più duro di tutti è stato Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, che ha sferrato un attacco diretto: “Il premier non ha né l’autorità morale né quella etica per parlare di scuola pubblica”, ha commentato, “è evidente che dietro alle sue parole c’è l’idea di distruggere l’apprendimento garantito a tutti in favore di una scuola privata in cui diffondere il suo credo autoritario e regressivo di una società svuotata di ogni valore”. E per concludere: “Chi fa bunga bunga non può parlare di scuola pubblica”. (altro…)

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Una giornata di sciopero contro il razzismo. Si ripete l’iniziativa di un anno fa.

Incroceranno nuovamente le braccia, per un giorno intero, gli stranieri di tutta Italia.
Domani è infatti la giornata di sciopero dei migranti contro il razzismo, denominata “Ventiquattro ore senza di noi”, per far capire cosa accade nel paese se tutti i lavoratori immigrati si fermano per ben ventiquattro ore.
La protesta, che ritorna a distanza di un anno, chiede l’abolizione della legge Bossi-Fini, del contratto di soggiorno per lavoro, la chiusura dei Cie e il diritto al voto. (altro…)

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Menghistu, Bokassa e gli altri così l´Africa salva i suoi dittatori. I tiranni caduti.Da sempre il Continente nero si è affidato a capi feroci e senza scrupoli. Il “lato buio del mondo” come scrisse Conrad.

È una lunga carovana di ladri, di assassini, di dementi quella che Muhammar Gheddafi si prepara a raggiungere nel viaggio verso la tenebra. E´ il solito fiume sempre in piena della tragedia umana e politica dell´Africa tutta, nera o bianca, sul quale passarono i Bokassa e i Mobutu, gli Amin e i Menghistu, i Barre e gli Al Bashir.Tutti i “liberatori” megalomani e genocidi, cattolici o musulmani di nome, che da sessant´anni opprimono e torturano quel continente. E lo condannano non soltanto alla spoliazione e ai massacri, ma lo inchiodano a quello stereotipo del lato buio del mondo al quale lo condannò cento anni or sono Joseph Conrad. (altro…)

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Quanto ci costerà in termini di beni pubblici – come la legge, la scuola, i diritti individuali – la sopravvivenza di questo governo? La domanda non è per nulla retorica visto lo stile da riscossa ideologica con il quale un presidente del Consiglio sempre più debole, in picchiata nei sondaggi, cerca di riprendere in mano le sorti della sua carriera politica. Alla disperata ricerca di sostegno nei settori dell´opinione pubblica a lui più tradizionalmente vicini, il premier ha messo in cantiere un sostanzioso paniere di beni pubblici da offrire alle gerarchie vaticane in cambio di un appoggio. La cronologia non inganna. (altro…)

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La polizia fa sparire i cadaveri per eliminare le prove dell’eccidio.

La paura la vedi in quelle saracinesche abbassate, nelle file davanti ai panifici, nel silenzio irreale di una città pur sempre maghrebina, caotica e caciarona. La paura è dietro quelle mitragliatrici antiaeree montate su due «Tecnica», tipo pick-up, piazzate ai lati del ministero degli Esteri. La paura, quella sì davvero palpabile, l’avverti alzando gli occhi al cielo, intorno alle tre del pomeriggio, scoprendo il passaggio di mostri volanti, giganteschi elicotteri che trasferiscono truppe in direzione Sud-Ovest della città. Probabilmente verso Zawia, a una quarantina di chilometri da Tripoli, colonia di bengasini trasferitisi all’indomani del golpe del colonnello Gheddafi che depose re Idris I dei Senussi. E teatro di violenti combattimenti in questi ultimi giorni. O diretti a Sabratha, o ancora a Misurata che sarebbero in mano ai rivoltosi. (altro…)

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7 – Fiato alle trombe e ai tromboni. Il 7 marzo torna Giuliano Ferrara. Il direttore generale della Rai gli ha offerto lo spazio che fu di Enzo Biagi. Ferrara ha rassicurato tutti: Non farò una cosa faziosa. Essendo amico di Berlusconi, esprimerò il mio giudizio sul modo disgustoso scelto per combattere Berlusconi.
Il nuovo menu serale di Rai1.
ore 20: il tg di Minzolini
ore 20.30: il monologo di Ferrara
20.40: i pacchi
*
6 – Siamo a Catanzaro, in una classe di terza media dove c’è un alunno con la sindrome di Down. Tutti in piedi, entra la preside. Ha appena comunicato agli insegnanti che non autorizzerà più la partecipazione del ragazzo Down alle gite di classe. Tanto, dice, lui non è in grado di capire niente. La preside si accerta che l’alunno non sia fra i banchi, poi raccomanda ai ragazzi di tacere al loro compagno la data della prossima gita di classe per evitare problemi alla scuola.
Ma una ragazzina alza la mano: Se lui non può più venire in gita con noi, allora non ci vado nemmeno io. I buoni esempi sono come quelli cattivi. Contagiosi. Uno dopo l’altro, tutti i compagni alzano la mano: nemmeno io… nemmeno io… nemmeno io… Vedi, esiste davvero una voce dentro ciascuno di noi. Più forte dell’ignavia, della paura e persino del cinismo. Usa parole diverse, ma ripete sempre la stessa frase: fai la cosa giusta. (altro…)

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Per gli oracoli sono tempi duri. Le rivolte popolari tunisine, poi dilagate come un’onda in Egitto e in Libia, sono arrivate sostanzialmente inaspettate, ricadendo sugli equilibri energetici, sulle Borse e sulla stabilità di vaste aree del mondo, Nessuno le aveva previste in Italia, pure geograficamente così vicina. Ma anche gli altri Paesi europei e gli Stati Uniti sono stati colti impreparati. Viene perciò da chiedersi come sia possibile che, nell’era dell’informazione, sempre più ricca di dati e di immagini, sempre più tecnologica e immediata, sempre più vasta e simultanea, la nostra capacità di previsione dei fatti, anche dei macro eventi, sia così povera. (altro…)

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Lo sapevamo. Sapevamo cos´era successo a Yara, e cercavamo di non pensarci, di dimenticarlo, finché il caso non avesse deciso di sbattercelo in faccia. Il caso: stavolta si è servito di un aeromodellista, che è uscito di casa un sabato pomeriggio per provare un aeroplanino e ha trovato gli amabili resti di Yara Gambirasio – in un campo incolto, con quei vestiti indosso e tutti i macabri dettagli che d´ora in poi gonfieranno giornali e notiziari. Lo sapevamo. Lo sapevamo anche se dicevamo di sperare ancora, e continuavamo a cercarla: Yara è stata uccisa. Quelli che indagavano lo sapevano così bene che già tre mesi fa, dieci giorni dopo la sua sparizione, hanno fatto tornare indietro un traghetto per arrestare un innocente. (altro…)

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Il Consiglio di Sicurezza ha approvato la risoluzione 1970: blocco dei beni di Gheddafi e dei suoi familiari, embargo alla vendita delle armi e possibile deferimento del Rais alla Corte penale dell’Aja.

Bruxelles – Ignazio La Russa, ministro della difesa, un tempo pretoriano di Fini, oggi guardaspalle di Mr B, inciampa nelle parole: ieri ha detto una cosa (quasi) giusta, ma poi s’è corretto ed è venuto fuori un pasticcio. “Il Trattato tra Italia e Libia non c’è più, è già sospeso” afferma a Livorno, dove fa visita ai soldati della Folgore in partenza per l’Afghanistan: e lui, che aveva sempre sostenuto che l’Italia non ha mai fornito armi alla Libia, si ricorda improvvisamente delle motovedette cedute per bloccare i barconi degli emigranti e spiega che “gli uomini della Finanza, che erano sulle motovedette per controllare i libici (senza per altro impedire loro di sparare su un peschereccio di Mazara del Vallo, ndr) ora sono nella nostra ambasciata”. (altro…)

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Nuovo affondo del giornale dei vescovi nella polemica sul fine vita.

“Roberto Saviano, da qualche tempo e su temi delicatissimi, ha preso a sovrapporre sistematicamente ai fatti le proprie opinioni e questo e’ un peccato. Avevo imparato anch’io ad apprezzarlo per l’incisivita’ e la documentata eloquenza con le quali ha reso impossibile a tutti ignorare la pervasita’ e la malvagita’ di quel grumo criminale, anti-comunitario e anti-umano che viene chiamato ‘camorra’. E ora, invece… La delusione e’ grande”. Lo scrive il direttore di ‘Avvenire’, Marco Tarquinio, rispondendo ad un lettore nella rubrica delle lettere, a proposito delle posizioni assunte dallo scrittore sui temi del fine vita. (altro…)

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ROMA – La Lega ha presentato un disegno di legge per negare la pensione di reversibilità alle giovani vedove. L’obiettivo, non dichiarato ma altrettanto chiaro, sono tutte quelle badanti, per lo più dell’est, che si sposano con anziani uomini italiani e che poi per anni, dopo la loro morte, usufruiscono della pensione dei mariti defunti (assegno ridotto rispetto a quello di vecchiaia, al 60% se non ci sono figli). Ovviamente, però, per colpirne alcune si colpiscono tutte.

Il disegno di legge, secondo quanto scrive ‘La Stampa’, è stato presentato da un deputato della Lega Nord, Matteo Bragantini. Il testo propone che “nel caso di morte del pensionato o dell’assicurato con un’età superiore ai cinquant’anni, qualora non vi siano figli, se il coniuge superstite ha un’età anagrafica inferiore ai quarant’anni, l’erogazione della pensione di reversibilità sia sospesa fino al compimento da parte del medesimo di un’età anagrafica pari a quella che aveva il defunto al momento del decesso o fino al compimento del sessantesimo anno di età”.
26 febbraio 2011

blitzquotidiano.it/lega

mivergognodiessereitaliana.blogspot.com

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L’ha notizia l’ha data direttamente Berlusconi a una trentina di deputate del PDL.

Anche le ministre Mara Carfagna e Maria stella Gelmini hanno partecipato al bunga bunga.

Anzi, secondo quanto raccontato da Ruby Rubacuori – la marocchina che sta inguaiando il premier – ai magistrati, le ministre ballavano in topless davanti al Cavaliere, in mezzo a le altre papi-girl. Stranamente però questa volta la notizia è stata data direttamente da Berlusconi. (altro…)

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