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Posts Tagged ‘vaticano’

Vauro

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bertoneL’ex segretario di Stato ha voluto risarcire l’ospedale per il danno causato dalla vicenda delle maxi spese di ristrutturazione del suo appartamento in Vaticano, emersa dallo scandalo Vatileaks 2.

“Il mio contributo al Bambino Gesù è una donazione volontaria” resa possibile grazie “ai miei risparmi e ai vari contributi di beneficenza ricevuti negli anni per finalità caritative”. Con queste parole l’ex segretario di stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, spiega all’Ansa la donazione da 150mila euro a favore delle cure per i bambini orfani, fatta all’ospedale pediatrico Bambino Gesù per risarcire così la struttura dal danno provocato dalla vicenda delle maxi spese di ristrutturazione del suo appartamento in Vaticano, emersa dallo scandalo Vatileaks 2. (altro…)

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Misericordia (Vauro)

Vauro

Da eccesatira.blogspot.it

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L’ex abate di Montecassino, dicesi l’ex abate di Montecassino, è accusato di avere dirottato almeno cinquecentomila euro dalle tasche dei fedeli alle proprie. I soldi della carità si disperdevano nei conti correnti di suo fratello per poi convergere miracolosamente in un fondo a disposizione del sant’uomo. Una gigantesca presa per il culto. Sarà pure vero che l’abito non fa il monaco, però qui non fa più neanche l’abate. Si è travolti da un senso di smarrimento nell’accorgersi che a fare sparire le galline dal pollaio non sono più le volpi ma i guardiani.   (altro…)

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bagnascoIl Papa è fuori concorso, perché viene “dall’altra parte del mondo”. Ma i cardinaloni e vescovoni che da tempo immemorabile danno lezioni all’Italia e ordini ai politici italiani,da che pulpito pontificano? E dov’erano mentre in Vaticano succedeva quel che emerge grazie ai libri di Fittipaldi e Nuzzi? L’ultima trovata per neutralizzare le loro rivelazioni, a parte il solito giochino di guardare il dito (i corvi, le fughe di notizie) anziché la luna (gli scandali), è quella di dire che i fatti emersi erano già noti a chi di dovere, che stava già provvedendo alle necessarie bonifiche. A parte il fatto che le stesse cose si dicevano dopo il primo scandalo, quello nato dai documenti trafugati dal maggiordomo di Benedetto XVI e pubblicati dallo stesso Nuzzi e dal nostro Marco Lillo, quella non è un’attenuante, ma un’aggravante. (altro…)

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CITTÀ DEL VATICANO – Una costellazione internazionale contro Papa Francesco. È questo il quadro che emerge, e dai contorni sempre più precisi, mentre gli inquirenti del caso Vatileaks procedono con le loro indagini sui corvi e sui vari filoni dell’inchiesta. Un’idra a più teste. Composta da una cerchia interna al Vaticano, ma attiva pure in Italia, che riunisce pezzi di ecclesiastici di mezzo livello «capaci di prendere la forma dell’acqua » (copyright di un anonimo cardinale), strati di massoneria, ombre di funzionari e faccendieri di vario tipo. E da un vasto gruppo internazionale, fatto di chierici conservatori legati alla dottrina, di confraternite tradizionaliste, di siti agguerritissimi, e di servizi segreti di alcuni importanti Stati.

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Papa FrancescoVatileaks, l’anatema di Francesco all’Angelus. Monsignor Galantino: “Se usati soldi del Bambin Gesù per l’attico di Bertone rimedieremo”.

 Rubare documenti riservati è reato ma questi fatti non fermeranno il processo di riforma:non fa giri di parole il Papa e per affrontare lo scandalo dei Vatileaks non sceglie un incontro a porte chiuse ma la gente comune, i fedeli accorsi per ascoltare il suo Angelus. Affermazioni chiare, decise e durissime, quelle di Bergoglio, che chiede però ai fedeli di non farsi turbare dagli scandali e continuare a pregare per lui e per la Chiesa. Intervento a sorpresa, dunque, ieri al tradizionale appuntamento della domenica coi fedeli in piazza. Una folla che lo applaude con calore, più volte, quando Francesco assicura che questi episodi, il trafugamento di carte riservate e la loro pubblicazione in due libri, sono un “triste fatto” che “non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi”.   (altro…)

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vauro

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obolo

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Una delle ossessioni ingigantite dai social consiste nel privilegiare il retroscena alla scena, le modalità con cui si è venuti a conoscenza di un fatto rispetto al fatto vero e proprio. Ogni volta che affiora un’intercettazione non si discute tanto del suo contenuto ma della sua liceità e del chi l’ha fatta uscire e perché. Lo stesso meccanismo si applica alle gole profonde del Vaticano, i famosi Corvi. Dei primi due scandali che squassarono il Cupolone è rimasto nella memoria il maggiordomo del Papa che passò le carte alla stampa. Non che in quelle carte ci fosse scritto che Giulio Andreotti aveva nella sua disponibilità un conto di sette miliardi di lire presso la banca vaticana.   (altro…)

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i corvi

Un’altra Vatileaks: fermati monsignor Balda e la lobbista Chaouqui: “Divulgati documenti riservati e registrazioni di Bergoglio, no all’uscita di due libri”.

CITTÀ DEL VATICANO – C’è chi lo definisce il ritorno dei corvi in Vaticano. Ma questa volta la Santa Sede ha chiuso subito il recinto, cercando di impedire che la possibile ondata di un nuovo scandalo per la diffusione di documenti segreti possa erompere in una seconda, imbarazzante Vatileaks.
Un monsignore in cella, Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, 54 anni, già segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede. Una ex collaboratrice laica del Vaticano, Francesca Immacolata Chaouqui, 32 anni, calabrese di padre franco-marocchino, esperta in pubbliche relazioni ed ex membro della Commissione referente sulle strutture economico-amministrative della Santa Sede, anch’essa arrestata, poi rilasciata perché ha collaborato con le indagini. Sono i contorni della nuova bufera giudiziaria scoppiata Oltretevere per la fuga di notizie e di carte finite in inchieste giornalistiche, e ora anche in due libri in uscita.

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Natangelo

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Papa  francesco

Compromesso sulla comunione ai risposati:si decide caso per caso. “Accogliere i gay ma no alle nozze” Bergoglio: “Superare i complotti”.

CITTÀ DEL VATICANO – Un’apertura prudente, ma comunque messa agli atti, per i divorziati risposati. I padri sinodali hanno consegnato ieri al Papa il testo finale del Sinodo sulla famiglia riunito in Vaticano da tre settimane nel quale, al paragrafo 85, si suggerisce la strada «del discernimento»: è il vescovo locale che deve valutare caso per caso se concedere l’eucaristia oppure no a chi si è separato e ha contratto una nuova unione. Una “delocalizzazione” importante, che toglie oggettivamente potere d’azione a Roma per consegnarlo nelle mani dei vescovi, al popolo di Dio e ai suoi pastori sparsi di Chiesa in Chiesa. Un’apertura sottile, certo, ma non poco per un Papa che si era presentato la sera dell’elezione (il 13 marzo del 2013) anzitutto come «vescovo di Roma». «I divorziati risposati – recita il testo finale del Sinodo – non solo non devono sentirsi scomunicati, ma possono vivere e maturare come membra vive della Chiesa, sentendola come una madre che li accoglie sempre, si prende cura di loro con affetto e li incoraggia nel cammino della vita e del Vangelo.

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fulmine

La falsa malattia   I sospetti sulle ragioni del finto scoop: una strategia per delegittimare il Pontefice, ormai è chiara anche per la Santa Sede.

Ora che la notizia smentita e bugiarda sul pontefice malato s’è dissolta nel nulla, restano i sospetti. Che sia un complotto o una manovra per delegittimare papa Francesco insinuando un falso cancro benigno al cervello, non lo negano in Vaticano. E neppure negano che episodi simili possano capitare ancora.   PER LO STORICO Alberto Melloni, scrittore e studioso del Concilio Vaticano II, gli ispiratori di queste torbide operazioni risiedono in Vaticano, scalpicciano proprio attorno a Jorge Mario Bergoglio: “La faccenda del Quotidiano Nazionale è molto buffa. Io non credo che ci sia un colpevole specifico da scovare, mi sembrano pure un po’ cialtroni. Il guaio è la corte di Bergoglio: è cambiata poco. È la stessa corte di Ratzinger, abituata a compiere nefandezze e delazioni”. (altro…)

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Il coming out di monsignor Charamsa subito sospeso da ogni incarico: “Sant’Uffizio omofobo,basta odio” Il portavoce del Papa:irresponsabile.

CITTA’ DEL VATICANO- Una giornata di fuoco in Vaticano. Con uno scontro durissimo, tutto interno, sui preti gay. E il rischio di veder condizionati i temi in agenda del Sinodo sulla famiglia, che si apre domani nella Santa Sede, considerato come decisivo nel confronto che oppone Papa Francesco ai cardinali conservatori. Entrambi gli schieramenti temono ora un complotto dalla parte avversa.
È da qualche giorno che le polemiche su casi di omosessualità turbano la vigilia dell’importante assemblea. Prima il breve incontro avvenuto durante la visita papale, a Washington, fra il Pontefice e la funzionaria del Kentucky, Kim Davis, arrestata per essersi rifiutata di celebrare nozze gay.

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sacra rotaLA RIFORMA del processo di annullamento del matrimonio religioso presentata dal Papa ieri rappresenta una forte semplificazione e democratizzazione. L’eliminazione della doppia sentenza conforme riduce i passaggi.

E ACCORCIA notevolmente i tempi. Nella stessa direzione va anche l’estensione della facoltà giudicante a tutti i vescovi diocesani, perché riduce le code, quindi i tempi d’attesa. In più, e forse più importante, rende più facile ai fedeli, specie a quelli in condizione più modesta di accedere al giudizio, senza doversi sottoporre a viaggi costosi e per molti assolutamente impossibili. Si tratta di un allargamento democratico, dell’instaurazione di una giustizia di prossimità, analoga a quella introdotta, per ora solo eccezionalmente in occasione del Giubileo della misericordia, per l’assoluzione dal peccato (per la Chiesa) di aborto, con l’estensione di questa facoltà a tutti i sacerdoti, e non solo ad ecclesiastici specializzati.

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Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha definito le nozze gay «una sconfitta per l’umanità». Perbacco. Di solito l’attacco all’umanità si tira in ballo per crimini efferati come gli stermini di massa. Mentre qui il primo ministro del Papa considera l’essenza stessa dell’uomo messa a repentaglio da un desiderio naturale, espresso da persone adulte e consenzienti: che lo Stato legittimi la loro decisione di volersi bene per tutta la vita. Parolin parla sull’onda del referendum irlandese, dove il popolo più cattolico d’Europa ha votato a stragrande maggioranza per concedere a una minoranza di individui l’accesso a un diritto che era loro negato. L’Irlanda si è limitata a estendere una possibilità. (altro…)

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Papa FrancescoLA DENUNCIA DI UN 32ENNE RIVELA UN GIRO CHE ARRIVA IN VATICANO: “CONFESSÒ DI ESSERE GAY” E RACCONTÒ ANCHE DI INCONTRI CON UN GIOVANE DELLA GENDARMERIA E CON ALTRI SACERDOTI.

Orge, scambi di immagini hard e indirizzi di preti omosessuali con i quali incontrarsi. Potrebbe arrivare fin dentro il Vaticano la presunta rete di appuntamenti hot rivelata qualche giorno fa e di cui è protagonista un parroco di Taranto. Si tratta di un ecclesiastico dell’Ordine dei Carmelitani di 50 anni, che è stato rimosso dall’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, amico di Papa Bergoglio fin da quando entrambi erano vescovi in America Latina. (altro…)

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Natangelo

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Francesco GioiaGRANDI OPERE: PERQUISITO PADRE FRANCESCO GIOIA, TROVATO UN CONTO CORRENTE “CONSISTENTE”.

Gli investigatori stanno analizzando la movimentazione bancaria di un conto corrente acceso allo Ior. È quello di monsignor Francesco Gioia, ex arcivescovo di Camerino, presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem, l’istituzione che organizza l’accoglienza dei pellegrini nel Vaticano. Il monsignore è anche l’alto prelato in stretto contatto con la “cricca” delle Grandi opere, in particolare con il super direttore dei lavori Stefano Perotti e l’ex capo della Struttura di missione, Ercole Incalza. Quando i carabinieri del Ros, undici giorni fa, si sono presentati in casa sua per perquisirlo, il monsignore ha quasi avuto un malore e ha chiamato il suo avvocato di fiducia, Claudio Coggiatti, che da buon amico s’è precipitato ad assisterlo, nonostante il prelato non sia indagato.
Alla ricerca del legame
tra il religioso e gli indagati
Gli investigatori cercavano agende, rubriche, documentazione informatica che riguardasse il legami del monsignore con gli indagati. (altro…)

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