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Archive for novembre 2015

giustiziaCome mai giudici diversi decidono in modo manifestamente diverso su casi simili?
Come mai le sentenze arrivano dopo anni?
Mancanza di personale, leggi fatte male, mancanza di risorse, si dice.
Ma allora, come si organizzano gli uffici e il lavoro nelle procure?
Come si decidono le carriere dei magistrati?
Come vengono selezionati i dirigenti in questi uffici?
“Se le leggi potessero parlare per prima cosa si lamenterebbero dei giuristi”.
Dei giuristi se ne era occupata una passata inchiesta di Report (le leggi fatte col buco): ora tocca ai magistrati.
Un’inchiesta sulle corti supreme, la Cassazione e la Corte Costituzionale, le cui sentenze impattano sulle nostre vite, usando la metafora della bilancia, cercando di unificare l’applicazione delle leggi affinché i giudici non si sbizzarriscano nelle scelte.

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A pensare male si fa peccato, a maggior ragione all’inizio dell’avvento. Però i. un fatto che Matteo Renzi, dedicandosi interamente a esternare sulle emergenze internazionali, tende a glissare sui guai intestini: la situazione economica, l’UE che storce il naso sulla legge di stabilità, il partito che traballa, le grane irrisolte delle candidature alle amministrative. Riempirei discorsi — e di conseguenza i resoconti dei giornali — con l’impegno italiano in Medio Oriente, gli avvertimenti agli alleati, l’elogio della …risposta italiana vincente gli inviti a non chiudersi in casa, a non cedere alle risposte muscolari»: ecco la nuova politica renziana. (altro…)

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“Taggare i terroristi”: se lo avessi messo nel mio romanzo, parlando del Premier Bacarozzi che domina il paese immaginario de “La vita è un ballo fuori tempo”, avrei temuto di esagerare con la satira. Ma è da un pezzo che in Italia la realtà ha ampiamente superato farsa e tragedia. “Taggare i terroristi” è un sciocchezza a cui non sarebbe arrivato neanche gasparri. E’ un po’ come dire “pedinare i fantasmi”, “mettere sotto copertura gli elfi”, “bombardare il matrix”. Non oso pensare a quanto stiano ridendo all’estero, pensando cose tipo: “Oh, gli italiani son proprio delle sagome. (altro…)

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finanza pubblica

Bonus su cultura e sicurezza coperti dalla flessibilità Ue, ma se Bruxelles dirà di no possibili aumenti fiscali.

ROMA – Una mina da due miliardi pende sulla legge di Stabilità appena arrivata alla Camera. L’uno più uno che il premier Renzi vuole mettere su sicurezza e cultura, dopo gli attacchi di Parigi, non solo è destinato a stravolgere il dibattito parlamentare da qui a Natale. Ma corre sul filo della scommessa, appeso com’è al sì di Bruxelles previsto in primavera. E se invece arrivasse un no o un sì parziale? Cosa ne sarebbe dei conti pubblici? Rischieremmo nuove tasse? Nessuna risposta, per ora.

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Natangelo

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In molte professioni, già da decenni, i cambiamenti tecnologici hanno “staccato” la quantità di ore lavorate dal prodotto dell’imprenditore, committente o padrone che sia.

Intendo dire: nel secolo scorso, quello industriale, c’era una relazione abbastanza definita fra le ore lavorate di un salariato e il plusvalore che questi, di conseguenza, dava alla sua azienda. Lavoravi tot ore, quindi producevi tot beni e pertanto creavi tot plusvalore. Ovviamente con qualche variabile interna: ma tutto sommato, più o meno, era così. (altro…)

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Crozza

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RICOMINCIARE dalle periferie. Non è rivolto solo alla Chiesa cattolica il messaggio che scaturisce dal coraggioso viaggio di Francesco in Africa. Aprendo la Porta santa nella cattedrale di Bangui, infatti, il papa ha trasformato questa poco nota città africana nella «capitale spirituale del mondo» e dato inizio qui ad un Anno santo della misericordia che, nelle sue intenzioni, riguarda tutta l’umanità. Ma esponendosi personalmente ai rischi del conflitto in cui oggi si contrappongono cristiani e musulmani nella Repubblica Centrafricana, ha anche voluto tenacemente testimoniare che le religioni non sono un ostacolo bensì una risorsa per la pace.

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clima

Achim Steiner.

Il direttore dell’Agenzia Onu per l’ambiente: “I Paesi possono attivare un meccanismo di controllo per arrivare a uno scenario carbon neutral. Il pianeta si può salvare”.

PARIGI – «Questa conferenza era partita come una grande sfida e oggi la posta in gioco è ancora più alta. Dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre, è ancora più urgente dare sicurezza in due direzioni: garantire la stabilità del clima e dimostrare che attorno al buon governo delle risorse naturali si può trovare un accordo tra 7 miliardi di persone. Aver mantenuto l’impegno al negoziato di Parigi è stato un primo segnale forte». Achim Steiner, direttore dell’Unep, il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, guarda con fiducia al lavoro in cui sono impegnati i delegati arrivati al summit che deciderà il futuro climatico del pianeta.

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clima

La posta in gioco è altissima, se non cambiamo registro da qui alla fine del secolo la temperatura del globo potrebbe aumentare sino a 5-6 gradi. E il livello delle acque e degli oceani alzarsi anche di 1 metro. Con scenari apocalittici: inondazioni, siccità, abbassamento delle produzioni agricole.

E poi: litorali sommersi, con almeno 400 milioni di essere umani che, vivendo proprio sotto quel metro, costretti a migrare cercando fortuna in zone interne più alte e sicure dei propri territori.

Da qui l’importanza di Cop21 (ventunesima Conference of the parties),  summit sul clima che si aprirà domani a Parigi  (195 paesi partecipanti). Per arrivare, si spera, ad un accordo in grado di limitare i danni, fissando come obiettivo comune quello di contenere da qui al 2100 l’innalzamento della temperatura a “soli” 2 gradi. (altro…)

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scontri

Gli incidenti

Protesta davanti all’altare per le vittime di venerdì 13 Violato il divieto di manifestare, duecento arresti.

PARIGI – «E’ una profanazione, qualcosa di indecente». Bertrand Boulet si occupa da giorni di tenere pulito e in ordine il memoriale sotto alla statua di Marianne, in place de la République. L’altare laico dedicato alle vittime degli attacchi del 13 novembre è stato preso di mira da un piccolo gruppo di individui a volto coperto che ha usato candele, cornici con messaggi e altri oggetti del memoriale come proiettili contro le forze dell’ordine. «Con quale diritto sono venuti a sputare sui nostri morti?» domanda Boulet a cui tocca adesso raccogliere nei sacchi della spazzatura quel che resta della battaglia sulla piazza simbolo di Parigi.

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162mila euro per il presepe di Custonaci, 70mila per il giro podistico di Castelbuono, 45mila per la settimana santa di Enna e ben 315mila per “la Scala illuminata” del santo patrono di Caltagirone… Così la Regione ha impiegato risorse vincolate al finanziamento di iniziative “di grande richiamo turistico”. La Commissione: “Insieme frammentato di attività sporadiche, nessuna visione strategica”. E nei conti di Crocetta si apre un buco.

Il carnevale di Termini Imerese e quello di Sciacca, la festa diSant’Agata a Catania e la processione dei Misteri a Trapani, il presepe vivente di Agira e il convegno di studi pirandelliani ad Agrigento, un curiosissimo festival del Paesaggio e persino una kermesse musicale dal nome quasi equivoco: Palermo non scema. Sono solo alcuni degli eventi che la Sicilia ha finanziato con i fondi europei per il turismo, quelli previsti dai Fesr (fondi europei sviluppo regionale) 2007-2013. (altro…)

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QUANDO in una scuola pubblica si sceglie di non fare il presepe o di rinunciare ai canti di Natale per non urtare la suscettibilità dei non cristiani, non si fa torto solamente alle “nostre tradizioni”, come lamentano gli ultras dell’identità tradita. Si fa torto all’idea stessa della convivenza tra culture; in un colpo solo, si tradiscono usanze profondamente radicate anche tra gli italiani laici e si abbandona l’idea stessa di un futuro, se non di tolleranza, di reciproca sopportazione. Negando il passato, si ripudia il futuro.

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Migliaia di scarpe sono state disposte il 29 novembre a place de la République a Parigi, per rappresentare la marcia che doveva anticipare l’apertura della conferenza sul clima, ma che non è stata autorizzata a causa dello stato di massima allerta in vigore in città. (Eric Gaillard, Reuters/Contrasto)

Migliaia di scarpe sono state disposte il 29 novembre a place de la République a Parigi, per rappresentare la marcia che doveva anticipare l’apertura della conferenza sul clima, ma che non è stata autorizzata a causa dello stato di massima allerta in vigore in città. (Eric Gaillard, Reuters/Contrasto)

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renzi

Nel vertice con Biden riconosciuto lo sforzo italiano sui fronti caldi Uno dei siriani fermati a Orio al Serio accusato di essere un terrorista.

ROMA – C’è anche il riconoscimento di Joe Biden tra gli argomenti che Matteo Renzi usa per rispondere a chi sostiene che l’Italia dovrebbe fare di più sul fronte anti- Is. La forza dei numeri, secondo Palazzo Chigi, avrebbe convinto il vicepresidente americano che siamo l’unico Paese a fare per intero il suo dovere nella lotta al terrorismo. Per la precisione, 5700 militari impegnati sugli scenari più caldi contro 2650 della Merkel. Un paragone non casuale, visto che è la notizia di 4 Tornado tedeschi inviati in Siria ad alimentare qualche perplessità sull’atteggiamento italiano.

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gramellini

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carceri

Alban Koleci ha ottenuto un giorno di riduzione ogni 10 trascorsi nei 5 anni in celle sovraffollate. Camere penali: “Verdetto coerente”. Associazione nazionale magistrati: “Applicare retroattività o l’Italia è fuorilegge e paga penali”.

Sarà retroattivo lo sconto di pena per i detenuti che vivono o hanno vissuto in condizioni disumane: 24 ore di cella in meno ogni dieci giorni trascorsi dietro le sbarre o, in alternativa per chi è già libero, 8 euro al giorno a titolo di ‘rimedio risarcitorio’. È destinata a fare giurisprudenza la sentenza con la quale laCassazione ha accolto il ricorso di Alban Koleci, albanese rinchiuso a Foggia, che aveva chiesto la riduzione della pena pochi giorni dopo essere stato spostato in una cella a norma. “Un verdetto coerente, è giusto risarcire un detenuto che ha vissuto in condizioni incivili, rispetto alle quali 8 euro sono anche una miseria” commenta a ilfattoquotidiano.it Beniamino Migliucci, presidente dell’Unione delle Camere Penali italiane. E i costi per lo Stato con migliaia di ricorsi pendenti davanti a magistrati di sorveglianza e giudici civili? “Sono 4mila i ricorsi presentati – spiega Marcello Bortolato, componente della giunta dell’Associazione nazionale magistrati – ma credo che all’Italiaconvenga attenersi a quanto stabilito dalla Corte di Strasburgo, per non dover poi pagare milioni e milioni di euro per le condanne della Corte europea dei diritti dell’uomo”. (altro…)

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ClimateOltre 2.300 eventi in più di 150 nazioni per chiedere ai governi di fermare la febbre del pianeta.

Cresce la mobilitazione della società civile per invocare un accordo vincolante sulle emissioni di gas serra responsabili del riscaldamento globale. Domenica 29 novembre, in occasione dell’apertura dei negoziati sul clima che si tengono a Parigi sotto l’egida delle Nazioni Unite, i cittadini di tutto il mondo daranno vita alla Marcia Globale per il Clima, che si annuncia come la più grande manifestazione della storia contro i cambiamenti climatici. In Italia la marcia nella capitale partirà alle 14.00 da Piazza Campo de Fiori per concludersi a via dei Fori Imperiali. (altro…)

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voltagabbanaparlamento

“Nel disinteresse generale, mentre il mondo è scosso da gelidi presagi di guerra, prosegue come un rito stanco l’iter parlamentare per la riforma della Costituzione voluta dal governo Renzi. A meno di colpi di scena dell’ultimo momento, l’approveranno. E sarà l’atto più grave della legislatura in corso. Per ragioni di metodo e di contesto. Ma soprattutto per il modello di Repubblica che tale riforma contribuisce a plasmare, in combinata con la nuova legge elettorale: un premierato di fatto del leader del primo partito, senza validi contrappesi e con un’ulteriore riduzione di partecipazione, controllo e rappresentatività. (altro…)

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