A volte le coincidenze della vita possono essere drammaticamente beffarde: il giorno in cui un attivista dei diritti umani viene brutalmente assassinato a Gaza è lo stesso in cui Veltroni e Pisanu illustrano la loro visione del mondo in una lettera al Corriere, riuscendo nella non banale impresa di accatastare qualche migliaio di battute senza esprimere un solo concetto degno di nota.
E’ l’impietoso, dolente, drammatico confronto tra quelli che fanno, e a forza di fare ci rimettono la pelle, e quelli che chiacchierano, e a forza di chiacchierare finiscono per non essere più capaci di dire niente; tra quelli di cui non si sa quasi nulla, finché non fanno una brutta fine in nome delle cose in cui credono, e quelli di cui si sa tutto, perfino il piatto preferito e la squadra del cuore, ma in cosa credano è dato sapere sempre più di rado, per non dire mai.
Altro che periodo di decantazione, ci vorrebbe: questi virtuosi della fuffa dovrebbero semplicemente evaporare, se avessero un briciolo di senso della realtà.
Invece ho il sospetto che di Arrigoni, tra qualche giorno, non parlerà più nessuno, mentre quegli altri continueranno a dispensarci le loro illuminanti digressioni ancora a lungo.
E’ così che va il mondo, dicono.
Ma forse l’Italia un po’ di più.
Da metilparaben.blogspot.com del 16/04/2011.
Lascia un commento