UNO sciocco (che come seconda attività è anche deputato grillino) ha twittato che se fosse vivo suo zio partigiano “prenderebbe a fucilate” Oscar Farinetti. Figlio di un capo partigiano, Farinetti è molto meglio piazzato, quanto a parentela diretta e anche quanto a pratica politica, con l’antifascismo. Ma non è questo il punto. Il punto è chiedersi che cosa abbia commesso, di preciso, il creatore di Eataly, per meritarsi l’odio e lo spregio di una parte politicogiornalistica non trascurabile, che gli dedica inchieste martellanti e, nelle intenzioni, smascheranti, degne di uno che ha fatto i soldi a Medellin.
Il principale capo di imputazione del momento è giocare un ruolo di rilievo in un Expo dedicato al cibo: che è come chiedere alla Ferrari come ha fatto a entrare in Formula Uno, o alla Fiat come mai ha uno stand al Salone dell’Auto. Si capisce, Farinetti è renziano, lo è con un’ingenuità e un trasporto imperdonabili in un Paese cinico e prudente come il nostro, dove ogni outing politico (vedi anche Fedez in favore dei Cinque Stelle) viene accolto con ostilità, sghignazzi e gesti dell’ombrello. Ma temo che il vero torto di Farinetti sia avere avuto un’ottima idea (la grande distribuzione dell’alta qualità) e averla messa in pratica con talento e con successo (mondiale). Tutto è perdonabile, in Italia, perfino essere renziano. Ma il successo, questo poi no. Il successo, in Italia, è sempre visto come un furto a danno dei mediocri.
Da La Repubblica del 28/04/2015.
Forse un furto a danno dei lavoratori, visto che li paga 8 euro l’ora e ritiene legittimo perquisirli a fine turno. Ma sinistra de che? Sedicente!? Serra, ma rileggere un pò Marx no?
8€ l’ora sono 1280€ al mese.. non mi sembra poi così male.
Come c’è l’ombra di Grillo,difendi l’indifendibile,eh,Miché?
Chi se ne fotte delle gare inesistenti x Farinetti#expo?ma sì,l’onestà morale nn è di tutti#infatti 😛
Articolo imbarazzante per Serra….come sono lontani gli anni di “Cuore” 😦
Magari puo’ capire un po’ meglio il personaggio Farinetti leggendo qui:
http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=15037
Renzi mette la fiducia sull’Italicum.
E non e’ roba da poco!
Vedimo se domani Serra parlera’ di questo oppure dei problemi relativi alla migrazione delle cicogne bianche…
Povera Italia.
Come al solito Serra parte da una premessa condivisibile (la pessima uscita del parlamentare grillino) per sparare in rapida successione una serie di cazzate degne del peggior giornalismo.
1 il giornalismo che ha porta avanti le inchieste, che evidentemente il Serra non auspica, non fa nient’altro che giornalismo visto che l’operazione che ha portato Farinetti ad Expo è stata tutt’altro che trasparente.
2 … Basta, replicare agli articoli di Serra è come replicare alla Santanchè. Oggi non me la sento.
L’OTTIMISMO DI OSCAR FARINETTI. “Ad Oscar Farinetti non interessano le gare pubbliche, sono una perdita di tempo. Se poi lo spazietto all’Expo glielo regala l’amico Renzi allora è ancora meglio. Farinetti è sempre lieto, ed anche orgoglioso, di partecipare da protagonista alla vita italiana. Farinetti è un ottimista, perché lui, Renzi e tutti gli altri compagnucci di merende, sono il futuro del nostro paese. Tutti gli altri, gufi e sfigati, vadano a dar via el cu! Intanto, migliaia di ossa stanche, seguite da migliaia di facce bianche, soccombono con sempre meno stile. Qualcuno prova all’estero ad esportar se stesso. Ma Farinetti ha studiato poesia da Tonino Guerra, e punta sull’incremento delle esportazioni di agroalimentare di qualità e sulla crescita del numero di turisti stranieri. Perché Farinetti sa che, per qualcuno, l’ottimismo è il profumo della vita (soprattutto la sua). Poi, sticazzi se per molti, l’ottimismo è la sòla della vita”. (Italien néandertalien, 2015).
Proviamo a cambiare il nome, e al posto di Farinetti mettiamoci quello di un altro qualsiasi di successo, ma questa volta di centrodestra. Per prima cosa, l’articolo non sarebbe stato mai scritto. Meno che meno pubblicato sulla testata sfacciatamente di parte, da cui proviene. Seconda cosa, essere amici del premier ed entrare all’Expo senza aver fatto alcuna gara di selezione, avrebbe scatenato il putiferio se al posto di Renzi, ci fosse stato Berlusconi. Questo Paese, preda di faziosità ed interessi di parte, è sempre stato “due pesi e due misure”. Non dimentichiamolo mai, soprattutto quando a far finta di essere “terzi” e al di sopra delle parti, si ergono campioni assoluti di partigianeria politica come Michele Serra.
Mamma mia che brutta fine ha fatto Serra: cosa c’entra il paragone con il salone dell’automobile? Che è un posto dove sfilano moltissimi brand tutti insieme! Mica da uno soltanto. E poi non mi risulta che Fedez abbia ottenuto appalti e contratti da Grillo. E poi lo slogan “in Italia ti perdonano tutto tranne il successo” è il classico slogan della destra “predatoria” che teoricamente Serra dovrebbe detestare.
Articolo tristissimo. Credo che il passaggio più triste, dal punto di vista argomentativo, sia il paragone tra Ferrari e Eataly.
La prima è una piccola azienda artigianale che ha come unici obiettivi QUALITÀ e INNOVATIVITÀ del prodotto, la seconda è una grande catena di distribuzione che cerca principalmente COMPETITIVITÁ e profitti.
Sarebbe molto più azzeccato paragonare la Ferrari a piccole e medie aziende e consorzi alimentari che producono in prima persona le vere eccellenze italiane.
Ma al di la di questo, Serra non ha neppure spiegato chi, e secondo quale procedura, abbia stabilito che Farinetti dovesse “giocare un ruolo di rilievo in un Expo dedicato al cibo” (parole di Serra). Questa è la domanda da cui un qualsiasi giornalista serio dovrebbe partire trattando la questione.
Fiat ferrari e gli altri pagano e hanno a disposizione uno stand
[…] qui faccio una parentesi. Caro Michele Serra, che nei giorni scorsi su una delle tue sempre più ripetitive e noiose amache quotidiane, hai […]