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Da 24 anni, a Tromsø, la più grande città del circolo polare artico, è possibile ascoltare concerti di musica classica e jazz illuminati dalla luce dell’aurora boreale. Il Nordlys festival si svolgerà quest’anno tra il 28 gennaio e il 5 febbraio, una rassegna internazionale, giunta ormai alla ventiquattresima edizione e dedicata al magico fenomeno dell’aurora boreale. Da Tromsø sono partite le più grandi esplorazioni artiche e la città detiene diversi primati per essere la più popolosa ed avere le distillerie, il parco botanico e le diocesi cattoliche più a nord del mondo. Nella città, le più importanti manifestazioni prendono spunto dai lunghi periodi di luce e buio che si alternano durante l’anno: c’è ad esempio la Maratona del sole di mezzanotte che si tiene a giugno e la mezza maratona della Notte Polare.
Il 21 gennaio di ogni anno, si celebra inoltre la festa del Soldagen, e cioè il giorno in cui dopo i mesi invernali, in cui non sorge al di sopra dell’orizzonte, il sole fa ritorno.

Tromsø è uno dei migliori luoghi in Europa dove è possibile ammirare gli affascinanti lampi colorati che illuminano la buia notte artica (precisamente tra il 65esimo e il 72esimo parallelo di latitudine, in prossimità del polo geomagnetico) ed è l’unica, vera città, oltre a Narvik, a nord del circolo polare che ha mantenuto la propria architettura storica.

Sorge su una baia sovrastata dai monti e lambita dalla corrente del Golfo, che rende le temperature più miti rispetto all’interno, e da dove durante il secolo scorso partirono le più grandi spedizioni esplorative: da Elling Carlsen a Fridtjof Nansen, da Salomon André a Roald Amundsen, che da qui nel 1928 decollò nello sfortunato tentativo di rintracciare l’amico esploratore Umberto Nobile.

Il festival è un’occasione interessante per ammirare e studiare lo spettacolo dell’aurora boreale, per ascoltare decine di letture di vari autori e di concerti di musica classica, contemporanea e jazz, e per visitare la cattedrale e l’università più settentrionali del mondo, oltre all’Osservatorio, al Planetarium e ai tanti musei che la città norvegese negli anni ha dedicato al Polo nord, alle sue esplorazioni e alla sue tante forme d’espressione. (altro…)

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