La maggioranza dei siciliani non è andata a votare, ma sarà ugualmente governata. Da un governo di altri, eletto da altri. Se il proposito di chi non vota è tirare una bordata alla politica, depotenziarla, dequalificarla, il risultato è (sempre) l’esatto contrario: nei suoi nuovi confini, più ristretti, la politica può ugualmente sommare i voti che le restano dentro il cerchio magico del cento per cento. Chi è andato a votare, per quanto minoranza, pesa come una totalità. E chi non ha votato, per quanto maggioranza assoluta, pesa meno della più insignificante delle listerelle del nostro comicissimo paese (per fare solo tre nomi Popolo dei Forconi, Piazza Pulita e Sturzo Presidente). Di peggio, nel bilancio di chi non vota, si può aggiungere questo: che grazie all’astensione di massa, per vincere e per governare bastano meno voti, sempre meno voti. Lo stesso numero di voti che non erano sufficienti, pochi anni fa, per arrivare secondi o terzi, oggi bastano per vincere. Ovviamente chi non va a votare ha le sue rispettabili ragioni, e il diritto di non farlo. Ma perde il diritto di lamentarsi per quanto accadrà, e acquisisce il dovere di tacere e subire, perché ha taciuto e subito nel giorno delle elezioni.
Da La Repubblica del 30/10/2012.
“Ma perde il diritto di lamentarsi per quanto accadrà, e acquisisce il dovere di tacere e subire,”
Finora ho sempre subito pur avendo votato SEMPRE.
Lella mi associo al tuo pensiero, ho 50 anni e il mio parere non ha mai contato NULLA!!!!
Oltre il voto avete mai partecipato per far si che il vostro parere potesse essere preso in considerazione?
Avete mai scritto al deputato che avete eletto per chiedere cosa ha combinato del vostro voto?
Comodo delegare e poi fregarsene e subito dopo lamentarsi!
caro Serra….un uomo si accorge bene se sua moglie non lo vuole più non andadoci più a letto….gli amici non si frequentano più quando qualcosa si è rotto….e via all’infinito. io penso, e mi corregga se sbaglio, che nella mia insignificante presenza quello che più ho di caro e prezioso è il mio voto…..il frutto di un tempo infinito di schiavitù e soprusi…..quello che si ha di più caro non si svende e tanto meno si regala….e tanto meno deve essere usato tanto per….quando noi cittadini possiamo dire la nostra tramite referendum dobbiamo raggiungere un quorum, allora mi sembra estremamente ciorretto e democratico che quando una classe politica non raggiunge un quorum significa che la maggiornaza, tanto cara ai democratici, non lii vuole come governanti….trasversalemnte. mi sembra un ragionamento semplice, chiaro, onesto e democratico. questa manifestazione di disinteresse, che è molto più profonda, è un passo e i seguentii saranno e sono comunque la non sudditanza di fornte ad inetti corrotti e incapaci che fino a ieri venivano ossequiati come dei re. ora rischiano di passare sempre più inosservati e questo li porterà a distaccarsi dalla politica. se vuole possiamo approfondire. io non voto per molti motivi, ma pago le tasse, non faccio nero, non sporco, cerco di dare il buon esempio, parlo ai giovani, pulisco i giardini pubblici nel we……io ho diritto di lamentarmi molto di più di tanti altri. questa volta il suo articolo è povero e superficiale, ma soprattutto figlio di quei tanto dogmi che la prima repubblica ha forgiato nella mente dei suoi schiavi, ma che la realtà sta pian pian portando al vero…. e non si è accorto di quale evento importante sia accaduto. ma del resto è giornalista, e sui quotidiani, tranne che su il fatto, la vera notizia dell’astensionismo non era sul titolo pricipale
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