È proprio vero che ci sono due Italie; e non è la classica discriminante ideologica destra/sinistra a scavare il solco.
Oscar Giannino, che non è certo di sinistra, è una persona etica: accusato di avere bluffato sui suoi titoli di studio, ha rimesso al proprio partito Fare (del quale è fondatore e leader) ogni decisione in merito a sue eventuali dimissioni. Così come è ovvio nelle democrazie europee, mentire è considerato grave; così grave da poter compromettere una carriera politica.
Inevitabile pensare (e veniamo all’altra Italia) all’ininterrotto rosario di bugie che hanno segnato la storia di Berlusconi. Per lui le bugie sono state i gradini di una scala: lo hanno portato in alto. È stato sbugiardato infinite volte, su tutto, anche su ridicole millanterie circa suoi fantomatici studi alla Sorbona. Ma a chi lo affianca in politica, a chi lavora per lui, infine, ahimé, a chi lo vota, che B. sia un mentitore seriale non importa nulla. È l’altra Italia, quella delle cui scelte portiamo tutti il peso e l’imbarazzo. La stessa Italia, per fare un esempio infimo ma significativo, che l’altro giorno proponeva ai lettori di Libero il seguente “sondaggio” online: “Secondo voi Giannino si veste come un clown del circo?”. Loro se lo meritano, Berlusconi.
Da La Repubblica del 20/02/2013.
[…] pure michele serra c’è cascato e lo chiama “etico” perchè s’ è dimesso. ahoo serra, […]
Giannino si è dimesso perché colto in flagrante; avrei apprezzato se l’outing fosse stato spontaneo. Cosa c’è di etico in millantare titoli e poi dimettersi perché non puoi, oggettivamente, fare altro – questo Serra me lo deve spiegare. Se dovessimo rapportarci ai parametri berlusconiani staremmo davvero freschi!