DOPO GLI SCANDALI GLI AZIONISTI (REGIONE LOMBARDIA HA IL 57%) SI RIUNISCONO LUNEDÌ. TUTTI TEMONO IL LEADER M5S.
Quando hanno visto le carte a Piazzale Cadorna è sceso il terrore. Beppe Grillo ha inviato la delega per essere presente all’assemblea di lunedì a fianco del consigliere regionale Stefano Buffagni che sta seguendo il caso Ferrovie Nord Milano. Il leader M5S sembra intenzionato a trasformare l’assemblea in una corrida ai danni dell’azionista di maggioranza: il centrodestra e soprattutto la Lega di Roberto Maroni che guida la Regione. LA SOCIETÀ scossa dalle rivelazioni del Fatto da aprile e poi dall’interdizione dei magistrati contro il suo presidente Norberto Achille del 18 maggio, è a una svolta. La Regione ha già indicato i quattro nuovi consiglieri nel segno del pieno rinnovamento: il presidente sarà un ex parlamentare leghista dal 1994 poi consigliere regionale e ora segretario generale della Regione di Maroni: Andrea Gibelli. Vicepresidente potrebbe essere un ex deputato di Forza Italia: Gianantonio Arnoldi, entrambi non hanno l’esperienza manageriale richiesta.
Grillo sta lavorando al discorso e la storia della società quotata in Borsa e controllata dalla Regione Lombardia con il 57,5 per cento sembra fatta apposta per mettere in difficoltà la Lega barricadera quando Salvini indossa la felpa nei talk show e governativa quando le cravatte verdi di Maroni gestiscono i soldi e gli appalti con i rappresentanti dell’ex Pdl. Salvini non ha battuto ciglio il 9 maggio quando abbiamo raccontato l’ennesima puntata dello sperpero e gli abbiamo chiesto di far dimettereAchille. A dire il vero qualcosa si muoveva: non contro i presunti ladri ma contro chi li aveva scoperti. Il consiglio di amministrazione (tre consiglieri di area Lega, tre ex Pdl) in carica fino a domani ha lasciato al suo posto Achille fino a quando la magistratura lo ha fatto dimettere. Il servizio audit, protagonista dei report che svelavano le ‘anomalie’ era messo all’angolo dalla nomina di un nuovo dirigente esterno temporaneo che sovrastava Luigi Nocerino, autore dei report. Il Cda dava incarico all’avvocato Massimo Pellicciotta di studiare gli audit per indicare eventuali condotte illecite da denunziare. Sarà una coincidenza ma solo dopo l’interdizione del Gip per Achille, l’avvocato Pellicciotta ha presentato l’esposto in Procura. Anche la Consob si è svegliata tardi: il 21 maggio ha chiesto a Fnm di fornire pubbliche precisazioni e ieri la società ha dovuto scrivere un comunicato che a leggerlo si rivela sorprendente. Fnm sembra seccata per la scelta dei funzionari dell’audit di andare in Procura a raccontare quello che stava accadendo in società quando scrive alla Consob che aveva avviato un audit nel luglio del 2014 sui pagamenti di cassa e che il report, secondo Fnm, è stato consegnato ai carabinieri prima di diventare definitivo. Così Fnm, quando la Procura ha spedito i Carabinieri a prendere le carte nei primi giorni di marzo, non aveva fatto nulla contro Achille e compagni. Non per mancanza di volontà di colpire il suo capo da 17 anni ma per mancanza di tempo. Solo dopo le richieste di documenti da parte dei carabinieri a marzo, spiega Fnm, sono stati disposti gli audit straordinari. La sintesi di Fnm nel comunicato è un po’ scarna: le transazioni anomale effettuate tramite banca sarebbero quattro per 33 mila e 600 euro; quelle anomale per cassa solo 6 per 7 mila e 560 euro, mentre quelle che sembrano avere problemi di autorizzazione sono pari solo a 33 mila euro. Per la società, le criticità sulle carte di credito riguardano solo il presidente Achille per 63 mila euro degne di approfondimento e altri 17 mila euro poco coerenti con l’attività aziendale, sempre nel quinquennio esaminato. Per Fnm le spese di viaggio meritevoli di approfondimento sono 52 mila euro e quelle telefoniche 54 mila euro. Le spese anomale per la gestione delle auto aziendali (multe e benzina) invece arrivano a 200 mila euro. Per Fnm però “il presidente Achille ha versato un assegno di 36 mila euro e sono stati sospesi gli emolumenti maturati”. Il dirigente del settore amministrazione e bilanci di Fnm, responsabile del comunicato scritto su richiesta della Consob, è Massimo Stoppini. Il funzionario del servizio audit Luigi Nocerino ha raccontato il 7 aprile ai carabinieri: “Da controllo effettuato è emerso che il presidente Achille ha sostenuto spese anomale con carte di credito aziendali per 37 mila euro”. E poi “da controllo effettuato è emerso che talune spese effettuate con carta di credito aziendale sono state poi rimborsate anche per contanti presso la cassa aziendale gestita dalla tesoreria per un totale di circa 21 mila euro”. ACHILLE SI ERA FATTO rimborsare due volte ben 16 mila euro per i ristoranti nei giorni feriali e 2 mila e 732 euro per i pasti nei giorni festivi. Più 975 euro per l’abbigliamento e 438 per profumeria oltre a 658 euro per hotel. Il responsabile dell’amministrazione era allora ed è tuttora Massimo Stoppini. La signora Teresa Signorile, impiegata presso la gestione rendicontazione di Fnm ha spiegato ai carabinieri con dichiarazioni “sincere ed attendibili” secondo i magistrati: “quando riscontravo pagamenti ritenuti anomali li segnalavo al dottor Massimo Stoppini”. E quando i carabinieri le chiedono “a seguito delle sue segnalazioni fatte al dottor Stoppini cosa le è stato detto di fare?”, la Signorile replica: “Nessuno mi ha mai detto di non contabilizzare le spese fatte né tantomeno sono a conoscenza di procedure di recupero delle somme”. Questo accadeva, come ha spiegato Teresa Signorile, anche per le spese difficilmente riconducibili all’attività aziendale tipo: iTunes, Lottomatica Bwin, Poker bwin e supermercati.
Da Il Fatto Quotidiano del 24/05/2015.
Vai Beppe vedrai come i tg ti oscureranno. La banda Bassotti non puo’ essere smascherata durante la settimana pre-elettorale !
Bravo Beppe noi pero’ ti ascolteremo e seguiremo !
L’ha ribloggato su ilgrandetsunami.