Posts Tagged ‘MARCO RUFFOLO’
La grande fuga dai nuovi voucher L’Inps: “Ci sarà un crollo dell’80%” (MARCO RUFFOLO)
Posted in Attualità, tagged attualità, La grande fuga dai nuovi voucher L’Inps: “Ci sarà un crollo dell’80%”, MARCO RUFFOLO, politica on 01/09/2017| 1 Comment »
Contro l’abusivismo edilizio cinque anni di sgravi e incentivi a chi abbatte e ricostruisce (MARCO RUFFOLO)
Posted in Attualità, tagged attualità, Contro l’abusivismo edilizio cinque anni di sgravi e incentivi a chi abbatte e ricostruisce, MARCO RUFFOLO, politica on 29/08/2017| Leave a Comment »
Gli interventi.
Allo studio del governo la cancellazione di Tasi e Imu e la detrazione delle spese da Irpef e Irap. Oggi 3,2 milioni di italiani nelle aree a rischio di frane e alluvioni.
Così il dirigente si premia da solo (MARCO RUFFOLO)
Posted in Attualità, tagged attualità, Così il dirigente si premia da solo, MARCO RUFFOLO, politica on 19/06/2017| 1 Comment »
Fino ad ora le persone chiamate a dare i giudizi su obiettivi e merito erano scelte dagli stessi giudicati, con le nuove norme dovranno essere selezionate da un elenco nazionale.
E la Madia riprova a rivoluzionare i controlli.
Riunioni superflue e obiettivi facili ai dirigenti pubblici 800 milioni di premi (MARCO RUFFOLO)
Posted in Attualità, tagged attualità, MARCO RUFFOLO, politica, Riunioni superflue e obiettivi facili ai dirigenti pubblici 800 milioni di premi on 18/07/2016| Leave a Comment »
Statali.
Guadagni maggiori ai più anziani. Per ogni anno di età la gratifica si alza del 6%. Ecco cosa dicono i “piani di performance” La denuncia di Banca d’Italia.
“Con il Cavaliere il più alto aumento di tasse” (Marco Ruffolo).
Posted in Attualità, tagged attualità, “Con il Cavaliere il più alto aumento di tasse”, berlusconi, MARCO RUFFOLO, politica on 13/01/2013| 1 Comment »
Berlusconi batte Monti nell´aumento delle tasse ecco la stangata nascosta . L´ex premier ha lasciato in eredità una pressione al 45%. Il programma elettorale prevedeva l´onere fiscale sotto il 40%. La svolta avvenne nel 2011: invece di riformare la spesa, si preferì caricare i tributi. Con una clausola poco nota, Tremonti aveva finito per abolire l´esenzione dell´Irpef sulla abitazione principale. Il centrodestra ha alzato le imposte di due punti, il governo attuale di uno. Sostituito l´aggravio Irpef con l´Iva. Fu deciso un taglio agli sgravi basilari, un costo di 800 euro a famiglia per i redditi bassi e per i nuclei numerosi.
Ci risiamo. La crociata berlusconiana contro le tasse è ripartita, con tutto il suo corredo di rito: gli attacchi al governo Monti che le ha alzate e le puntuali promesse elettorali, dalla cancellazione dell´Imu prima casa alla riduzione di Irpef e Iva. Fino all´opzione zero-tasse per chi assume giovani. Insomma, si torna al passato, quando la destra minacciava scioperi fiscali, strizzava l´occhio agli evasori e annunciava operazioni “libera tutti”. Musica già sentita, partitura già letta. Ma questo déjà vu tributario finisce per mischiare le carte della memoria, per far comparire avvenimenti mai accaduti o per cancellare fatti realmente successi. Sembra quasi che prima di Monti abbia governato una maggioranza capace di ridurre o quanto meno tener ferma la pressione fiscale. In realtà, non è andata così. Anzi, a conti fatti, con le ultime manovre il governo Berlusconi-Tremonti ha finito per alzare la pressione fiscale esattamente il doppio di quello che ha fatto poi il suo successore. (altro…)
Articolo 18, Il paradosso dell’abuso (MARCO RUFFOLO).
Posted in Attualità, tagged articolo 18, attualità, Il paradosso dell'abuso, MARCO RUFFOLO, politica on 24/03/2012| 1 Comment »
Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha detto giovedì scorso che nella riforma sul lavoro ci sarà una apposita norma per evitare che vengano commessi abusi nei licenziamenti individuali motivati da ragioni economiche. Ma che cosa prevede la riforma per questo tipo di licenziamenti? Prevede che se il giudice dimostra che non esiste un giustificato motivo economico per espellere uno o più lavoratori, scatta l’indennizzo al posto del reintegro. Ma se si scopre che il datore di lavoro ha licenziato senza giustificato motivo, allora significa che ha commesso un abuso, perché evidentemente lo scopo del licenziamento era un altro. E rispetto a quell’abuso, il governo che fa? Riduce la punizione per il datore di lavoro abusante, cioè gli consente comunque di espellere il lavoratore previo pagamento di un indennizzo. Dunque, in conclusione, la riforma non solo contempla gli abusi ma ne riduce la punizione rispetto a prima. E allora che senso ha dire che verranno introdotte norme per evitare gli abusi? (altro…)