SULLA PAGINA FACEBOOK DEL SEGRETARIO APPELLI A RIPENSARCI. CONTRARI ANCHE I NEO ELETTI.
Marini? Non lo votiamo”. Matteo Renzi l’aveva già detto e lo ribadisce a scelta ancora non ufficializzata. “Non si fa un piacere al Paese”, dice poi alle “Invasioni barbariche”, mentre Bersani annuncia ai gruppi riuniti in plenaria la “bella sorpresa” (parole sue), accolta con pochissimi applausi. Quello dei renziani è il malumore più compatto. Ma le dichiarazioni contrarie dei parlamentari Democratici e della cosiddetta “base” non si contano. “Ho perso. O forse ha perso il Pd. O forse c’è ancora modo di evitare un errore che la Bicamerale era Disneyland, al confronto”. Pippo Civati posta questo commento sul suo blog subito dopo che il nome di Franco Marini è diventato praticamente ufficiale. Commenta un accorato Stefano Ragusa: “Mi dispiace. Abbiamo perso. Addio PD.” L’altra voce tempestiva è quella di Ezio Mauro, che schiera Repubblica contro la scelta del segretario democratico: “#Quirinale, avevamo chiesto al Pd una scelta autonoma per un nome degno. Non c’è autonomia e non c’è il nome”.
IL NOME Marini arriva come una doccia gelata su moltissimi elettori democratici. I commenti sulla pagina Facebook di Bersani sono feroci: “lo so che il mio voto non fa la differenza. se il pd dovresse votare amato (36.000 euro di pensioni varie), d’alema bocciato alle urne (non ammesso ) e marini bocciato dagli elettori, sicuramente non vi voterò più e inviterò i miei amici a fare altrettanto. Ci pensi segretario passare alla storia per quello che ha resuscitato il nanetto non è certo piacevole”, scrive Anna Marchini. Ci sono le minacce. Caterina Grisorio: “Non potete ricordarvi di noi solo per le primarie per le elezioni o per fare volontariato sole pioggia o ….neve! pensate bene a quello che vorrà dire il vostro voto….Rodotà senza se e senza ma!”. Poi le richieste. Scario Lante: “Rodotà…capito PB? Guai se non lo eleggete”. E le preghiere. Monica Salsi: “Scegliete Rodotà, fareste un grande favore all’Italia e in tantissimi te ne saremmo riconoscenti! Non ci deludere adesso!!!!”. Ma Bersani è pronto a deluderli i suoi elettori. Nonostante i social network tutti – non solo Facebook, ma anche Twitter – siano pieni di commenti contrari. Nonostante il mail bombing che ha preso di mira le caselle di posta dei parlamentari democratici. Centinaia di messaggi ad ognuno, con il testo: “Caro deputato, vota Rodotà presidente”. Una iniziativa, con mittenti singoli, non noti e non direttamente riconducibili a qualcuno. Nonostante la manifestazione di ieri davanti al cinema Capranica con lo slogan: “Se non votate Rodotà non vi rivotiamo”. Usano i social network anche molti parlamentari Pd. Se è per la Madia: “Non solo i renziani non lo voteranno”. E per la prodiana Zampa: “Non voterò mai Franco Marini”. Mentre Marco Di Maio, neo eletto ventotettene, affida a Facebook la sua dichiarazione di voto per Prodi. Un dissenso che si allarga via via che la serata procede. Una quarantina di neodeputati under 40 ieri pomeriggio ha cercato di fare una riunione autonoma. Il capogruppo Speranza li ha bloccati. Temeva dissensi. Anche perché loro – non abituati alle dinamiche distorte dei Palazzi romani – volevano discutere, ognuno con il suo candidato: Prodi o Rodotà, Amato o D’Alema. Molti non voteranno Marini.
Da Il Fatto Quotidiano del 18/04/2013.
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