Per tamponare le perdite di Santoro e compagnia viale Mazzini ha bisogno di liquidità. E paga Pantalone.
Privatizzare i profitti, socializzare le perdite. Anche quando derivano dall’incapacità di un management che non sa come barcamenarsi tra i desiderata della politica e le esigenze dell’Auditel. Questo sembra sia, anche in tempi come questi, l’attuale piano del governo per ripianare il rosso della Rai e tamponare le perdite che si preparano per la nuova stagione televisiva, a causa delle defezioni sicure di Santoro e del suo staff e di quelle probabili di Fazio, Floris e Gabanelli. Ne parla Carmelo Papa su Repubblica:
Espediente ritenuto utile per combattere l’evasione, che sulla tv è ancora dilagante; Nella stagione televisiva che sta per concludersi, il programma di Santoro ha avuto una media di 5,8 milioni di spettatori, con uno share del 20,71, stando ai dati diffusi dallo staff di Annozero. Garantendo così a Raidue il successo in prima serata il giovedì: il 12 per cento in più rispetto alla media di rete. Non è un caso, d’altronde, se ieri a Piazza Affari i titoli de La7, la TiMedia, hanno subito un balzo del 17,56 per cento, dopo le indiscrezioni sul passaggio di Santoro alla controllata Telecom. Una crescita del valore delle azioni in Borsa stimato in 29 milioni di euro. A tutto questo, meglio, al già previsto crollo pubblicitario la Rai chiede al governo di porre rimedio. E l’unica leva sarà appunto il canone (oggi già a 110,50 euro). La pillola amara al contribuente sarà somministrata a fine anno, quando Tesoro e Comunicazioni dovranno annunciare che l’aumento di 1,50 euro del 2011 non è stato sufficiente. Ha permesso d’altronde di incassare 30 milioni di euro in più, poca cosa, appena il 10 per cento rispetto ai 300 milioni di fabbisogno che aveva stimato la dirigenza Rai.
i mio canone rai non lo pago più, visto che la rai non la vedo.
da oggi vedo la7.