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Posts Tagged ‘Cameron’

Le tappeDopo il ritiro della Leadsom dalla corsa Tories, Cameron lascia Domani il cambio della guardia. Labour: “Voto anticipato”.

LONDRA. Le primarie per la successione di David Cameron si trasformano in un’incoronazione. Theresa May, ministra degli Interni, la favorita della contesa, diventa domani il 76esimo primo ministro della storia britannica, il tredicesimo nominato dalla regina Elisabetta, senza bisogno di ulteriori votazioni: la sua ultima avversaria, Andrea Leadsom, ministra dell’Energia, abbandona a sorpresa la corsa, affermando che altri due mesi di campagna elettorale sono «altamente indesiderabili ». Sorvola sulla vera ragione del ritiro: il suo imbarazzo per un’intervista in cui affermava che «la May ha nipoti e parenti, ma io ho dei figli, perciò capisco meglio le esigenze del paese».

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Giannelli

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ObamaDOPO LA NUOVA DECAPITAZIONE.

PREMIER INGLESE CONVOCA IL COMITATO DI EMERGENZA, ITALIA: SILENZIO MOGHERINI E DUE PAROLE DI RENZI.

Li prenderemo: ovunque essi siano; quanto tempo ci voglia. E li puniremo per i loro delitti. Come Obama dopo le esecuzioni dei giornalisti Usa James Foley e Steven Sotloff, così Cameron dopo quella del cooperante britannico David Haines. Ci vollero dieci anni, per Osama bin Laden, mente dell’attacco all’America dell’11 Settembre 2001. Bastarono venti mesi per Abu Musab al Zarqawi, primo dei tagliagola di al Qaida.   LA DECAPITAZIONE di Haines innesca reazioni e commenti in fotocopia in tutto l’Occidente e rafforza, se ce ne fosse bisogno, la determinazione a fermare le milizie jihadiste: integralisti sunniti che hanno creato un’entità statale, l’Is, il nuovo Califfato tra Iraq e Siria. “Un atto barbaro”, per Obama, per Napolitano e per molti altri. Renzi evoca una “risposta unica europea”. Ma Lady Pesc, cioè Catherine Ashton, resta muta; e Federica Mogherini, che la rimpiazzerà il 1° novembre, pure. Silezio generale. (altro…)

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Londra. Spenti i roghi dei «riots», la capitale si interroga su che cosa sia davvero accaduto. La «big one society», la grande società unita, ora non esiste più.

L’unico mondo di sottrarre le telecamere dalla telenovela dei Windsor sembra sia mettere la «cool Britannia» a ferro e fuoco. Viaggio nelle periferie dove i tagli alla spesa sociale chiudono ogni luogo di formazione o aggregazione. E le «madam» caricatevoli scendono per farsi fotografare con i bobbies Bambini felici, signore caritatevoli, dolcetti… Reportage dalle strade che i «riots» hanno messo a ferro e fuoco.  (altro…)

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Siamo in vantaggio: i nostri leader abbiano il coraggio di Cameron, un conservatore che Fini sembra invidiare.

«Sotto la dottrina del multiculturalismo di Stato, abbiamo incoraggiato culture differenti a vivere vite separate, staccate l’una dall’altra e da quella principale. Non siamo riusciti a fornire una visione della società, alla quale sentissero di voler appartenere».
Così David Cameron ieri, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Gli inglesi non sempre sono rapidissimi, ma ci arrivano. Il multiculturalismo – ognuno faccia ciò che vuole, basta rispettare alcune regole base di convivenza – è stato, per la Gran Bretagna, una scelta dovuta auna necessità. Come l’immigrazione di massa, conseguenza di una poderosa storia imperiale. (altro…)

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