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Posts Tagged ‘Lorenzo Vendemiale’

Contro le regole – Solo l’assemblea locale può evitare le primarie, ma non è mai stata convocata. E la Commissione di garanzia tace.

Il Partito democratico viola il suo stesso statuto pur di non ricandidare Rosario Crocetta. Qualcuno a Roma (ovvero Matteo Renzi) ha deciso che il governatore non sarà l’uomo del centrosinistra alle prossime elezioni Regionali in Sicilia. Impossibile, del resto, riproporre con lui l’alleanza con Angelino Alfano che tanto sta a cuore al segretario dem. (altro…)

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“Cara ministra, giù le mani dai miei meriti”: Roberta D’Alessandro, una delle professioniste che hanno vinto il bando europeo Erc Consolidator, spegne l’euforia della responsabile dell’Istruzione, che aveva gioito pubblicamente per le 30 borse su 302 vinte da italiani. Più della metà, però, studiano e lavorano all’estero.

“Cara ministra, giù le mani dai miei meriti”. A scrivere al ministroStefania Giannini attraverso il suo profilo Facebook è Roberta D’Alessandro, una ricercatrice italiana che ha appena vinto il bando europeo Erc Consolidator, con cui l’European Research Council assegna fondi in vari ambiti (scienze naturali, fisiche, sociali) per circa mezzo miliardo di euro. Un riconoscimento importante, per lei e per l’Italia, che porta a casa ben 30 borse su 302. E che ha fatto esultare pubblicamente il ministro dell’Istruzione: “Un’altra ottima notizia per la ricerca italiana. Siamo al terzo posto in Europa insieme alla Francia, primi per numero di ricercatrici donne”, aveva scritto la Giannini ieri sui social network. (altro…)

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In attesa che le assunzioni si trasformino definitivamente in cattedre assegnate, la situazione è addirittura peggiorata: le graduatorie da cui attingere sono state aggiornate in ritardo. E la “fase C” delle stabilizzazioni, fatta ad anno scolastico in corso, ha prodotto nel breve periodo una voragine di posti. Con effetti negativi per la continuità didattica, denunciano presidi, insegnanti e sindacati. Il nodo dei sostegni.

“Aboliremo le supplenze”. Quella frase, pronunciata da Stefania Giannini a fine agosto 2014 poco prima della presentazione della riforma della scuola, è stata la stella polare dell’operato di governo e Ministero nell’ultimo anno e mezzo: con la stabilizzazione di migliaia di docenti, gli organici funzionali e l’autonomia scolastica, “La buona scuola” avrebbe dovuto cancellare il precariato. (altro…)

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La rscuole-dellinfanziaiforma aveva “congelato” le assunzioni per gli asili, in attesa del varo del nuovo progetto 0-6 anni. La legge delega è ancora in alto mare e la normativa prevede la decadenza delle vecchie graduatorie nel momento della pubblicazione delle nuove. L’unica speranza per questi maestri è che il concorso non venga ultimato entro la fine dell’estate.

L’attesissimo concorso scuola 2016 sta per arrivare. Per quasi 200mila precari in tutta Italia è un’ottima notizia. Ma ci sono altri insegnanti che guardano con paura all’imminente pubblicazione del bando: i 2mila docenti dell’infanzia vincitori del concorso 2012, che ancora non sono stati stabilizzati. (altro…)

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Se il 2015 è stato dedicato alla contestata legge voluta da Renzi per riformare il mondo dell’istruzione, quest’anno vedrà nuovi appuntamenti decisivi che metteranno alla prova la tenuta del provvedimento. In attesa migliaia di docenti e ricercatori che aspettano di veder sbloccata la loro posizione nei tempi stabiliti.

Il 2015 è stato l’anno de “La Buona Scuola” (o Legge 107): la riforma di Matteo Renzi e Stefania Giannini è stata presentata, discussa, contestata e approvata. Per mesi la scuola è tornata al centro del dibattito, con molte rassicurazioni da parte del governo ma anche molte manifestazioni di piazza da parte di docenti e personale della scuola. (altro…)

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precari-scuola

A denunciare la situazione sono tutti i principali sindacati di categoria, dalla Cisl Scuola alla Flc Cgil. E sul web e sui forum specializzati monta la protesta.

I precari della scuola ancora senza stipendio. Non è bastato il precedente in autunno per evitare che migliaia di docenti si ritrovassero senza soldi in tasca a Natale. C’è chi chiede prestiti ai dirigenti scolastici per pagare le bollette, o chi si rivolge allaCaritas. Sotto l’albero niente regali, solo precarietà. E in certi casi estremi, addirittura la beffa di una tredicesima da un euro.

A denunciare la situazione sono tutti i principali sindacati di categoria, dalla Cisl Scuola alla Flc Cgil. Ma sul web e sui forum specializzati monta la protesta proprio dei diretti interessati, che nella casella di posta elettronica hanno ricevuto una cartolina di auguri dal ministro Giannini, ma non il bonifico che gli sarebbe spettato. Il problema è molto diffuso: potenzialmente riguarda la platea dei supplenti brevi, circa 25-30 mila insegnanti in tutto il Paese. Difficile quantificare con precisione il fenomeno, ma le segnalazioni sono tantissime. A lasciarli senza retribuzione, una serie di problemi burocratici e finanziari: da una parte l’amministrazione dello Stato continua a non voler programmare per tempo il fabbisogno occorrente per assicurare la regolarità delle liquidazioni (i fondi non ci sono e arrivano in ritardo); dall’altra il portale informatico non funziona al meglio, e le segretarie (oberate di lavoro e con carenze di personale) non sempre inseriscono i dati a dovere. (altro…)

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Baraldi

50 mila avranno il posto ma non lo stipendio.

Alla fine si fa come voleva Renzi: le 100 mila assunzioni ci saranno tutte, già a settembre. I “super presidi”, la valutazione dei docenti, l’autonomia solo a partire dall’anno prossimo.In cambio il premier avrà la sua riforma, che sarà votata domani in aula. Forse con la fiducia, che l’esecutivo ha già autorizzato. “Poi vedremo se servirà”.   Probabile. Il maxi-emendamento del governo propone qualche piccola modifica sui poteri dei dirigenti (leggermente limitati e vincolati temporalmente), o sul comitato che dovrà giudicare gli insegnanti (arriva un membro esterno scelto tra docenti, presidi e tecnici). (altro…)

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Non mollanoAPPROVATA LA RIFORMA TRA LE PROTESTE (40 DEM ESCONO). MA A PALAZZO MADAMA I MARGINI SONO PIÙ RISICATI

Approvata a maggioranza assoluta. Ma è solo il primo passo per la riforma della scuola, che ieri ha ricevuto il via libera dalla Camera, e a Montecitorio quasi sicuramente dovrà tornare dopo le modifiche al Senato. La linea del governo è quella del dialogo – almeno di facciata – per sanare la frattura col mondo della scuola: a Palazzo Madama ci saranno ulteriori limature (certo non stravolgimenti). Con quali conseguenze sulle 100 mila assunzioni, però, è tutto da vedere: i tempi per far entrare in ruolo gli insegnanti entro l’inizio del prossimo anno scolastico erano e restano stretti. Anche perché nell’altro ramo del Parlamento i numeri sono diversi. (altro…)

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Renzi e la lavagnaLE 7 MILA LETTERE.

Matteo Renzi ha un nuovo problema con la riforma della scuola: trovare spazio negli uffici di Palazzo Chigi per le lettere ricevute dai docenti di tutta Italia. Negli scorsi giorni il premier aveva deciso di scrivere agli insegnanti per provare a spiegare il contenuto del tanto contestato ddl “buona scuola”. In appena 48 ore alla presidenza del Consiglio sono arrivate oltre settemila risposte. Quasi tutte negative. Molte riguardano i criteri delle 100 mila assunzioni, che sono riusciti a non accontentare nessuno. Ma c’è chi protesta per i poteri affidati ai “super presidi”, le detrazioni concesse agli istituti paritari, e la valutazione dei professori. Agli insegnanti della riforma non piace praticamente nulla. E tanti hanno deciso proprio di rispedire al mittente la missiva ricevuta. “Caro presidente, la ringrazio per averci scritto e per aver voluto semplificare i concetti”, scrive Anna Elisa Carrisi. “Ma stia sereno. Noi docenti non abbiamo bisogno di schemi alla lavagna per comprendere la sua riforma”. “La sua lettera è perfettamente inutile: non siamo stupidi, siamo perfettamente in grado di valutare ciò che vediamo realizzarsi sotto i nostri occhi”, aggiunge Catia Di Camillo. (altro…)

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Vittorio FineschiIl perito.

Di una cosa sono sicuro: non si è trattato solo di un episodio di malasanità”. Non ha dubbi Vittorio Fineschi, il consulente di parte che la famiglia Cucchi aveva scelto per far luce nel processo sulle cause della morte di Stefano. Lo aveva detto in aula e lo ribadisce con convinzione: “Le lesioni sul corpo, in particolare quella alla colonna vertebrale, sono direttamente connesse al decesso”. Ma i giudici hanno assolto i tre agenti penitenziari e condannato cinque medici per omicidio colposo. Cucchi sarebbe quindi morto solo per “inanizione” (mancanza di cibo e di acqua). E questa tesi a Fineschi – professore ordinario di Medicina legale all’Università di Foggia, lunga esperienza nelle aule di tribunale come perito – proprio non va giù: “Non si muore di fame e sete in quattro giorni in un letto di ospedale”.  (altro…)

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