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Archive for luglio 2017

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Il premier si arrende ad Alternativa Popolare. E infatti il ministro degli Esteri è soddisfatto mentre Forza Italia rivendica la resa come una vittoria. Gasparri: “Questa legge è sbagliata non sarà approvata mai, neanche in autunno”. Cei: “Vittoria dei prepotenti”.

Addio allo Ius soli. Almeno per il momento. Il premier Paolo Gentiloni è stato costretto a gettare la spugna. E il disegno di legge che riconosce la cittadinanza a chi è nato su suolo italiano da genitori stranieri finisce fuori dalle priorità del governo, che non ha chiesto la fiducia sul provvedimento contrariamente a quanto fatto  con le Banche Venete e i vaccini.  E ora rimanda tutto all’autunno. “Tenendo conto delle scadenze non rinviabili in calendario alSenato e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva. Si tratta comunque di una legge giusta. L’impegno mio personale e del governo per approvarla in autunno rimane”, è l’annuncio del presidente del consiglio. (altro…)

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Il signor Claudio Ortichi, albergatore di Castel San Pietro in provincia di Bologna, si era messo in testa di assumere una cameriera italiana. L’unico requisito era che sapesse parlicchiare un po’ di inglese. Suggestionato dalle statistiche sulla disoccupazione giovanile, si preparava a fronteggiare frotte di aspiranti, come nei concorsi per uno strapuntino da infermiera. Invece ha rimediato deserti sconfinati di silenzio, interrotti da qualche timidissima avance. Una ragazza gli ha detto che sarebbe stata libera soltanto ad agosto, perché prima in vacanza voleva andarci lei. Un’altra si è dichiarata disponibile da subito, a patto che non le si chiedesse di lavorare durante i fine settimana, quando evidentemente immagina che negli alberghi si instauri un regime autarchico imperniato sul self-service. L’albergatore le ha provate tutte, persino a buttarla sul ridere, assicurando in un altro annuncio che lo stipendio sarebbe stato pagato in euro e non in sesterzi o ghinee. Ma alla fine della risata si è immalinconito pure lui.  (altro…)

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Dio li fa, poi li accoppia. “Berlusconi ha tanti limiti, ma non è di sinistra” (Matteo Renzi, Bersaglio Mobile, La7, 12.7). Così siete in due.

Lottizzati. “Consip, Lotti un’ora dai pm: ‘Sereno, ho risposto a tutte le domande’” (La Stampa, 15.7). Ha scambiato l’interrogatorio per la maturità.

Ce lo dice lui. “Vi racconto cos’è un fascista, anche oggi… una parlata maligna che infesta il web, ma anche certi giornali, fatta di ‘slurp’, ‘lecca-lecca’, ‘lingua’…” (Emanuele Macaluso a Salvatore Merlo, Il Foglio, 12.7). Oh, finalmente si chiarisce cos’è il fascismo oggi: è il Fatto quotidiano che dà dei lecca-lecca ai lecca-lecca tipo Merlo. Ma il miglior antidoto all’olio di ricino è la saliva. (altro…)

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Fonti “vicine al dossier” hanno riferito alle agenzie di stampa la cifra necessaria per far slittare l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita previsto dalla riforma Fornero. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti per ora se la cava con un “no comment”.

Rinviare l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni costa “circa 1,2 miliardi”. Lo hanno fatto sapere all’Ansa fonti vicine al dossier, mentre sale la tensione tra governo e sindacati e a due giorni dall’appello all’esecutivo dei presidenti delle commissioni Lavoro, secondo cui lo scatto previsto per il 2019 è “inaccettabile e irragionevole“. Ma far slittare l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita previsto dalla riforma Fornero, lasciando l’asticella agli attuali 66 anni e 7 mesi, costa. La decisione deve essere presa entro quest’anno. (altro…)

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I 3 anni di Governo Renzi si potrebbero riassumere in una frase: produrre debito senza produrre crescita. Eppure Renzi da Enrico Mentana è riuscito a sostenere che il suo Governo è il primo, dopo 10 anni, che non ha fatto salire il debito pubblico.

Questo è falso sia dal punto di vista del debito in valore assoluto, che sotto quello del debito/Pil. Renzi è salito a Palazzo Chigi a febbraio 2014. Le sue mirabolanti performance sono queste: +80 miliardi di euro di debito assoluto, +0,8% di debito/Pil. Fonte MEF. (altro…)

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Il leader di Insieme poi precisa: “Ho solo ribadito che non ho velleità personali, ma il mio impegno per un nuovo centrosinistra prosegue più forte”. Speranza ribatte a Renzi sulla sostituzione di Letta: “Per noi lui andava bene”.

ROMA – «Non penso nemmeno lontanamente di candidarmi alle prossime elezioni». La frase di Giuliano Pisapia arriva quasi
en passant, in un inciso del discorso che l’ex sindaco di Milano pronuncia in mattinata durante un convegno sulla democrazia nel lavoro organizzato dalla Cgil. «Ho un impegno in cui credo ma non ho incarichi istituzionali e non ambisco a nessun ruolo», sottolinea, a conferma di quell’appellativo di «leader riluttante» cucitogli addosso nelle scorse settimane da Gad Lerner.

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In Italia i poveri assoluti sono quasi 5 milioni, ma il governo Gentiloni, esattamente come quello di Renzi, ha deciso che le banche sono più importanti, che sono loro la vera emergenza a cui far fronte.

Fatalità i dati Istat arrivano proprio nei giorni in cui il governo PD, con il suo vergognoso decreto sulle Banche venete, regala 5 miliardi a Banca Intesa, che si aggiungono ai 12 miliardi a rischio sui crediti deteriorati e i contenziosi degli istituti veneti. (altro…)

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Il professore eroe di Tienanmen, Nobel per la Pace, è morto in ospedale a 61 anni Gli arresti, il campo di lavoro, poi la malattia in carcere. Aveva chiesto “più democrazia”.

PECHINO – Adesso l’America chiede che liberino almeno Liu Xia, la moglie agli arresti domiciliari da 7 anni senza nessuna incriminazione. Adesso anche Rex Tillerson, il segretario di Stato, alza la voce: «Piango con i cinesi e il resto del mondo la perdita del premio Nobel per la pace Liu Xiaobo ». Ma perché l’America e il resto del mondo hanno lasciato parlare fino alla fine mille portavoce? Perché nessun leader occidentale ha chiesto direttamente di liberare il dissidente più famoso per lasciarlo morire, come lui implorava, all’estero?

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Non vorrei essere nei panni di chi cura quel che non è curabile,ovvero l’immagine di Renzi. Ieri, l’ex premier sperava di creare l’evento; di apparire credibile; di uscire vincitore. Al contrario, la sua prova a Bersaglio mobile è stato l’ennesimo flop.

Il suo libro, intitolato con consueta originalità Avanti, andrà in classifica e per questo molti scriveranno “ancora un successo per lui”, ma ci andrà solo perché a luglio è impossibile non andarci (se l’autore è famoso). La verità è che Renzi, ieri, ha di nuovo sbagliato tutto. Tre prove. (altro…)

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Nasce l’organismo che dovrà occuparsi tra gli altri dei casi di Banca Marche, Carife, Carichieti e Banca Etruria. I grillini chiedono di poter essere messi alla guida, ma non hanno i voti. Nei prossimi giorni ci sarà la selezione dei 40 membri e poi l”organizzazione dei lavori.

E’ legge, dopo due anni di tira e molla, l’istituzione di unacommissione parlamentare di inchiesta bicamerale sul sistema bancario e finanziario. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti firmato il provvedimento che ha ottenuto il via libera della Camera a fine giugno. La firma del Colle è arrivata dopo un battibecco con il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, che mercoledì aveva messo fretta a Mattarella sottolineando come il testo fosse “fermo alla firma del Colle da ormai ventuno giorni”. Ora inizia la corsa contro il tempo: da una parte la maggioranza che spera di temporeggiare, dall’altra i grillini che hanno annunciato, oltre a chiedere la presidenza della commissione, di voler iniziare il prima possibile. “Ogni giorno chiederemo l’inizio dei lavori”, ha detto a ilfattoquotidiano.it il deputato M5s Alessio Villarosa. (altro…)

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I retroscena, le tattiche, le alleanze, le congiure e le trame.
Tema che appassiona molti, che seguono le cronache dei movimenti, dei papabili leader, delle alleanze sui retroscena pubblicati sui giornali.

Al Nazareno seguono le mosse della sinistra con un certo interesse. La riflessione che viene fatta è questa: «Senza Pisapia candidato quel cartello elettorale si indebolirà tantissimo». Il presidente del Pd Matteo Orfini va dicendo da tempo che alla fine, a suo avviso, le liste alla sinistra del Partito democratico saranno tre: «Insieme», Sinistra italiana, magari in accoppiata con il movimento di Anna Falcone e Tomaso Montanari, e Rifondazione.

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IL 2016 non ha segnato alcun miglioramento sul fronte della povertà assoluta, che anzi è diventata più grave. Non solo, a fronte di una sostanziale stabilità dei numeri complessivi, continua il peggioramento della situazione dei minori. Su 4 milioni 742 mila individui in povertà assoluta (che non riescono a consumare un paniere di beni essenziali), pari al 7,9% della popolazione residente, poco meno della metà è infatti costituita dai più giovani.

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Ci sono amori così potenti che rimangono liberi anche dietro le sbarre. Il dissidente cinese Liu Xiaobo e la «poetessa governativa» Liu Xia, nomi simili da predestinati, si conobbero negli anni Ottanta. Entrambi sposati, lui con un carico ulteriore di amanti assortite. Ma dal sorriso di lei sgorgava luce pura. Il resto venne di conseguenza: piazza Tienanmen, gli arresti, i divorzi, il matrimonio in carcere. Anche quando lui tornò libero – si fa per dire – non restarono mai soli. La polizia ficcava il naso persino nelle lettere d’amore. Eppure quei due riuscivano a creare intimità anche dove non c’era. La notizia del Nobel per la pace sorprese Xiaobo di nuovo in prigione. Avrebbe voluto che a ritirarlo andasse lei, ma per impedirglielo il regime comunista la mise ai domiciliari. Da quel giorno il sorriso di Xia smarrì la luce. Ebbe un attacco di cuore e il marito, straziato, si ritrovò a lottare con un tumore al fegato.  (altro…)

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SE UN deputato può dare pubblicamente della “testa di circonciso” a un suo avversario politico ebreo, perché un modesto gestore di spiaggia dovrebbe farsi degli scrupoli quando invita all’altoparlante a «sterminare i tossici »? Le leggi servono (compresa quella contro l’apologia del nazifascismo, che come ben sanno i bagnanti di Chioggia è apologia dello sterminio), ma il vero problema è la contagiosa perdita di peso della parola, usata con la leggerezza del rutto anche quando ha la pesantezza del sasso. Massimamente sui social (vero, onorevole Corsaro?) che sono la dinamo inesauribile del deperimento verbale, ma anche sui giornali, in televisione, sulla scena pubblica, si tira a parlare così come si tira a indovinare. O la va, o la spacca.

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Sembra trascorso un secolo, e invece sono solo tre mesi. Nel mese di aprile, audito in alcune commissioni parlamentari che l’avevano chiamato a riferire, il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro rivelò ai cosiddetti “legislatori” e anche al governo ciò che avrebbero dovuto sapere da soli: e cioè che è sempre più difficile individuare, incastrare e arrestare gli scafisti che fanno la spola dai porti della Libia a quelli della Sicilia con i loro carichi di migranti perché questi trafficanti di carne umana non si muovono quasi più dalle acque territoriali (e spesso neppure dalle spiagge) libiche: caricano i disperati su zatteroni sempre più pericolanti, nella certezza che dopo qualche miglio, ai limiti o addirittura all’interno delle acque del loro Paese, ci sono pronte e sincronizzate le navi delle Ong pronte a caricarli e traghettarli in Italia (e solo in Italia, anche se i natanti battono bandiere di mezzo mondo, anche di Malta, della Spagna, della Germania, del Belize e di vari paradisi fiscali). (altro…)

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È davvero incredibile. Le stesse identiche proposte sono razziste se le fa il MoVimento 5 Stelle e diventano buone se a proporle è il governo. È quello che è successo in questi mesi con l’emergenza immigrazione, chiaramente strumentalizzata da chi non ha nessuna voglia di risolvere il problema.

Questo video parla da solo. Guardatelo e valutate voi stessi.

Da www.facebook.com/LuigiDiMaio

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Duello sulla proposta di Renzi. Il no di Bersani: “Servono investimenti” La replica: “Tesi vecchie”. D’Alema: “Sarò sempre un problema per Matteo”.

ROMA – Roberto Speranza, il giovane leader di Articolo 1, ammette: «Sul tema delle tasse si sono vinte, o perse, tutte le elezioni della Seconda repubblica ». Quindi, Matteo Renzi ha indovinato la porta. Ma ha sbagliato la chiave, è la critica della sinistra che fa la corsa su di lui. Pier Luigi Bersani va dritto al punto e senza sconti: «Ricetta di destra, demagogica. Fumisteria. Il Paese non sta partendo ed è un dramma. Non lo farà mai con un abbassamento delle imposte generalizzato. Lo farà solo con gli investimenti».

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